Oggi pmeriggio alle ore 15 prende
avvio da piazza Malvezzi a Desenzano del Garda il tour dei luoghi
della Repubblica sociale italiana organizzato da Anpi e Aned e
guidato dal prof. Gaetano Agnini del Centro studi Guido e Alberto
Dalla Volta.
Partendo da Piazza
Malvezzi, lo storico porterà i visitatori al Monumento alla
Resistenza di Piazza Cappelletti e poi illustrerà, fra le altre, le
presenze nella cittadina benacense di siti quali l'Albergo Mayer (che
ospitò dal '43 al '45 l'Alto Comando delle SS in Italia, diretto dal
famigerato generale Wolff, regista in quel biennio di tante atrocità
nella nostra provincia e in quelle vicine), la Palazzina
Polidoro-Ostali (allora sede dell'Ispettorato della Razza, la
centrale operativa della persecuzione antisemita negli anni più
feroci dell'Olocausto, dove venivano custodite le schedature di tutti
gli ebrei italiani, censiti a partire dalle leggi razziali del 1938),
Villa Dalla Volta (da cui partirono per il campo di sterminio di
Auschwitz i fratelli Guido e Alberto, quest'ultimo indicato come
“l'amico Alberto” da Primo Levi nel romanzo autobiografico “Se
questo è un uomo”.
“Con questa iniziativa – spiegano
gli organizzatori - intendiamo non solo far conoscere la storia ma
soprattutto trarne insegnamenti sualcuni aspetti fondamentali
dell’ultimo fascismo che, al tempo della Rsi, aveva “occupato”
in particolare i paesi sul lago. Desenzano, alla fine del 1943, venne
“occupato” da una serie di strutture che da Roma si erano
trasferite sul Garda per dar vita alla Rsi, mentre altre presero sede
nei paesi disseminati nell’area gardesana. L’organizzazione di
quel piccolo stato, da parte fascista, ebbe come perno Brescia,
mentre l’apparato nazista gravitò su Verona e il punto d’incontro
era proprio focalizzato a Desenzano. Non ne andiamo fieri, anzi,
l’opposto e ci chiediamo come e perché questa storia sia stata
tenuta nascosta e ci poniamo prima di tutto questa domanda: quanti
conoscono in profondità, quanti sono al corrente dei tanti misfatti
organizzati dalla Rsi? Con l’itinerario storico vengono rivelate
vicende scomode, accantonate, volutamente tenute nascoste che devono
essere viste nella giusta luce e lette affinchè la verità ci porti
a comprendere la triste eredità del fascismo. E’ un mezzo per
cercare di capire, toccando cinque punti cardine, gli errori del
passato: ci servirà per costruire, con l’impegno di ognuno, la
Repubblica Italiana in una visione europea”.
La partecipazione è gratuita.
Informazioni e iscrizioni al 328.8731039.
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