Un
episodio assai inquietante è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì
nell'atrio d'ingresso del municipio di Calcinato, dove una persona
extracomunitaria, un 40enne di nazionalità marocchina, ha aggredito
il sindaco Marika Legati.
“Verso
le ore 17.30 mi stavo recando alla seduta della commissione per le
pari opportunità ed entrando in municipio stavo salutando
all'ingresso una dipendente comunale dell'ufficio servizi sociali che
aveva appena terminato la propria giornata di lavoro” racconta il
primo cittadino.
“Approfittando
dell'apertura delle porte automatiche - spiega - questo signore si è
catapultato dentro e ha iniziato a recriminare con la dipendente,
sottolineando fra l'altro che a degli altri soggetti venivano erogati
contributi e a lui no”.
“Visto
che alzava sconsideratamente la voce - prosegue - sono intervenuta
pregandolo di abbassare i toni e invitandolo a uscire poiché gli
uffici a quell'ora erano chiusi. Lui mi ha riconosciuta, ha alzato
ulteriormente la voce, è giunto a sfiorarmi il viso con il suo,
gridandomi ripetutamente minacce, agitandosi e urlando che mi faceva
fuori”.
“Immediatamente
- ricorda il sindaco - sono corsa via imboccando il corridoio che
porta all'ufficio della polizia locale, dove mi sono rifugiata mentre
lui mi inseguiva. Fortunatamente all'interno c'erano tre agenti che
sono intervenuti subito e l'hanno bloccato mentre lui continuava a
inveire”.
“Questa
persona – osserva Legati - è stata sfrattata l'anno scorso da un
alloggio di prima accoglienza dove viveva da ben 7 anni (nonostante
il carattere temporaneo di strutture abitative di questo genere) in
stato di morosità. Da sedici anni è un individuo ben conosciuto e
aiutato dai nostri servizi sociali e in passato io stessa con lui ho
fatto diversi colloqui per cercare di capire e risolvere i suoi
problemi, noti da tempo anche alla polizia locale”.
L'uomo
è stato rilasciato poco dopo il fermo e in serata il sindaco ha
sporto nei suoi confronti “denuncia alla polizia locale per minacce
e aggressione a pubblico ufficiale”.
Presto
diffusasi in paese, la notizia ha suscitato vivo sconcerto nella
cittadinanza. Da parte nostra esprimiamo la nostra solidarietà a Marika Legati per l'ignobile violenza subita e la nostra più ferma condanna
nei confronti dell'inqualificabile gesto, auspicando che la tensione da esso creata all'interno della comunità possa presto stemperarsi in un clima di confronto pacato, sereno e proficuo al servizio del bene di tutti.
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