
venerdì 30 ottobre 2009
W (I) VERDI

giovedì 29 ottobre 2009
CRISI ECONOMICA A CHE PUNTO SIAMO?

mercoledì 28 ottobre 2009
IL FUTURO E', SE SI VUOLE, NEI LUNA PARK COSTRUITI DA GRANDI POETI

Nel nostro tempo vediamo morire l'estetica. «Le arti nascono, si consolidano e scompaiono perché uomini insoddisfatti vanno al di là del mondo delle espressioni ufficiali e dei festival della sua povertà» (Hurlements en faveur de Sade, giugno 1952). Da un secolo a questa parte, ogni pratica artistica muove da una riflessione sulla sua materia e finisce in una riduzione ancora più estrema dei propri mezzi (esplosione finale della parola, o dell'oggetto pittorico. Il Cinema ha seguito lo stesso processo, accelerato dal precedente delle arti più antiche). L'isolamento di qualche parola sul bianco dominante di una pagina in Mallarmé, la fuga che mette in evidenza l'opera meteorica di Rimbaud, la folle diserzione di Arthur Cravan attraverso i continenti, o il risolversi del dadaismo nella partita a scacchi di Marcel Duchamp sono le tappe di una stessa negazione di cui oggi dobbiamo depositare il bilancio.L'Estetica, come la Religione, potrà metterci molto tempo a decomporsi, ma le sopravvivenze non hanno alcun interesse. Dobbiamo semplicemente denunciare la speranza che potrebbe ancora essere riposta in queste soluzioni retrograde. È questo il senso della nostra manifestazione contro Chaplin dell'ottobre del 1952. L'Arte Moderna ha il presentimento di un al di là dell'estetica e lo esige, le sue variazioni formali ne annunciano la venuta. A questo proposito, l'importanza del Surrealismo consiste nel fatto di aver considerato la Poesia un semplice mezzo per attingere a una vita nascosta e più valida. Ma il mattino conserva poche tracce delle costruzioni oniriche incompiute. Gli anni passano borghesemente nell'attesa del «caso oggettivo» di passanti improbabili, di rivelazioni incerte. Due generazioni non possono vivere della stessa scorta di illusioni. Il Lettrismo di Isou è stato una specie di Dadaismo in positivo. Propone una creazione illimitata di nuove arti attraverso meccanismi stabiliti. Nell'inflazione dei valori comunemente spiegati, queste discipline perdono anche l'ultimo barlume di interesse. Le arti si esauriscono nelle loro ricchezze residue, o continuano per ragioni di commercio. «Ogni giorno si creeranno forme nuove; non si farà più la fatica di provarle, di esplicitare la loro resistenza tramite opere valide... Ci si spingerà più lontano per scoprire altre fonti secolari che verranno abbandonate, a loro volta, nello stesso stato di virtualità inesplorata. Il mondo rigurgiterà di ricchezze estetiche di cui non saprà che cosa farsene» (Isou, Mémoires sur les forces futures des arts plastiques et sur leur mort, marzo 1951). Dopo il processo all'accademismo idealista, e l'esclusione dei suoi sostenitori, scrivevo: «Tutte le arti sono giochi volgari che non cambiano nulla» (Notice pour la Fédération française des ciné-clubs, novembre 1952). Il nostro disprezzo per l'Estetica non è una scelta. Al contrario, eravamo piuttosto dotati per amarla. Siamo arrivati alla fine, ecco tutto. (...)
CARO (BABBO) NATALE..
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I PATTI LATERANENSI

LA DISCARICA MOBILITA L'OPPOSIZIONE

martedì 27 ottobre 2009
UN INCONTRO A BRESCIA, FRA IL PRETE LORENZO MILANI E IL COMPAGNO TOMMASO FIORE

Sergio Tanzarella, docente di Storia della Chiesa all’Università Gregoriana di Roma, sarà a Brescia venerdì 30 ottobre per presentare alle ore 18 alla libreria Rinascita di via Calzavellia 26 il suo ultimo libro, “Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le Esperienze pastorali” (edizioni il Pozzo di Giacobbe, pp.286, euro 20). A conversare con l’autore ci saranno Paolo Corsini e Agide Gelatti.
Si tratta della prima monografia dedicata esclusivamente ad “Esperienze pastorali”, un saggio che il sacerdote fiorentino aveva scritto negli anni in cui era viceparroco a San Donato di Calenzano (fra il ‘47 e il ‘54) per raccontare il suo operato. Fu poi pubblicato nel ’58 per la Libreria editrice fiorentina e si impose subito per la forte denuncia delle ingiustizie sociali che imperavano nel dopoguerra, della vita di stenti e di emarginazione degli operai e contadini, privati persino del “diritto ad essere cittadini che posseggono la parola”. Stroncato dalla stampa cattolica e condannato dalla Congregazione del Sant’Uffizio, il testo venne “ritirato dal commercio” poiché conteneva “ardite e pericolose novità” di natura sociale.
Il volume di Tanzarella, oltre ad inquadrare storicamente quella pubblicazione, presenta alcune importanti novità mai pubblicate sinora: la versione originale di “Esperienze Pastorali” con le varianti; le correzioni proposte dal revisore ecclesiastico (il padre domenicano Reginaldo Santilli), le scelte definitive di don Milani e, soprattutto, il carteggio inedito fra il prete e l’intellettuale meridionalista Tommaso Fiore, autore di long seller quali “Un popolo di formiche” e “Il cafone all’inferno”. Fiore lesse con coinvolgimento ed entusiasmo le “Esperienze pastorali” e alla fine del ’58 avviò con il priore di Barbiana un avvincente scambio epistolare, a distanza di pochi giorni dall’intervento repressivo del Sant’Uffizio. Si tratta di un carteggio intenso, che segnala la condivisione della necessità di difendere i poveri dai soprusi dei ricchi, ma anche elementi di distanza e incomprensione riguardo alle modalità dell’impegno politico. A 50 anni di distanza resta il fascino di un colloquio serrato ed esemplare tra due free-taker, l’uno nella Chiesa l’altro nel Pci, appartenenti a due mondi che sembravano destinati all’incomunicabilità e al sospetto reciproco. Ma Tommaso Fiore e don Milani avevano molto in comune: se lo studioso pugliese giudica politicamente impensabile il tempo libero e incarna “l’idea della vita come lavoro, come impegno disinteressato, come non rassegnata sofferenza”, il prete toscano da uno spiritualismo che può rivelarsi rassegnazione nei confronti dell’ingiustizia sociale e chiede ai giovani lavoratori di “studiare e non bestemmiare il tempo in vane ricreazioni”.
lunedì 26 ottobre 2009
ANCORA UNA DISCARICA A CALCINATELLO (?)

sabato 24 ottobre 2009
E' TUTTA UN'ALTRA STORIA

030 45670 (Radio Onda d'Urto)
venerdì 23 ottobre 2009
SIAMO SULLA STESSA BARCA
giovedì 22 ottobre 2009
ITALIANI, BRAVA GENTE (?)

mercoledì 21 ottobre 2009
40 ANNI FA FINIVA LA STRADA DI JACK KEROUAC

Il grande narratore della beat generation ci lasciava il 21 ottobre 1969.
Lo ricordiamo con una poesia di Flavio Marcolini, tratta dal volume "Giù dal marciapiede" (Edizioni Lumini, 1997).
caro, vecchio, strampalato Jack,
mentore dei miei sedici anni fuggiti
per le tue lunghe strade senza meta.
Non pensare che lo sia, saltellante Sal,
indiavolato istrione di viaggi impazziti,
incantato dalle magiche pianure senza fine
distese davanti ai tuoi dolci occhi turchini.
Non preoccuparti, non lo è, Leo,
intontito dalle acide meraviglie di fumo
di una sporca città, nervosa e notturna,
col suo alcool e le sue donne patinate.
Non riesce proprio ad esserlo, Ray Smith,
timido e assiduo indagatore dell'assoluto,
mente fresca in attesa del soave risveglio,
ricercatore solitario delle vie illuminanti.
Lo vedi come è scontato, Duluoz,
smontare i pezzi della tua esistenza
a vent'anni di terribile distanza,
bruciata in fretta e senza noia.
Jack Kerouac, angelo di desolazione,
perché non riesco, nelle nebbie del tuo ottobre,
a ridare alla solita, viscida, spietata Lowelli pazzi, ingenui, innamorati sogni di Maggie?
martedì 20 ottobre 2009
IDEE PER LA SINISTRA

Ai lavori che si aprono alle 20.45 nella sala civica Morelli, parteciperà fra gli altri, il portavoce provinciale di Sinistra Critica, Sauro Di Giovanbattista
lunedì 19 ottobre 2009
ANTIFASCISMO ANARCHICO

sabato 17 ottobre 2009
GIUDIZI UNIVERSALI
mercoledì 14 ottobre 2009
VARATA LA NORMA COMUNALE SULLA L.R. 13/2009

martedì 13 ottobre 2009
LA BOMBA IN TESTA

lunedì 12 ottobre 2009
ANCORA SU EFERCAL

PRIMA DI TUTTO:VORREI RINGRAZIARE TUTTI QUELLI CHE PERDERANNO 5 MINUTI DEL LORO TEMPO PER LEGGERE QUESTO SFOGO…IN UN MOMENTO DOVE BISOGNA STAR BENE ATTENTI A QUELLO CHE SI FA’ E A COME CI SI COMPORTA..PERCHE’ LA VERITA’ NON STA’ MAI DA’ UNA PARTE SOLA!!!!!
DA EX DIPENDENTE DELLA DITTA IN QUESTIONE ..NON POSSO CHE RIMANERE INDIGNATA DAVANTI A MIEI EX COLLEGHI CHE MANIFESTANO CONTRO LA DITTA CHE PER ANNI HA DATO DA VIVERE A MOLTE FAMIGLIE DI CALCINATO E DINTORNI…
QUELLO CHE VOGLIO PIU’ SOTTOLINEARE INOLTRE E’ CHE VEDERE CARTELLONI APPESI CON LA SCRITTA VERGOGNA ….DETTO DA PERSONE CHE DURANTE L’ORARIO DI LAVORO SPESSO USCIVANO PER ANDARE AL MERCATO,ANDAVANO A PRENDERE I FIGLI A SCUOLA SE MALATI,ANDAVANO DAL DOTTORE ,RIMANEVANO IN MUTUA E LAVORAVANO PRESSO ALTRI POSTI,RIMANEVANO IN FERIE SENZA L’AUTORIZZAZIONE E SENZA COMUNICARE ALL’UFFICO DEL PERSONALE NESSUN TIPO DI MOVIMENTO…..LA COSA FA’ ALQUANTO SORRIDERE..!!!!
LA DITTA E’ SEMPRE STATA MOLTO COMPRENSIVA…PERCHE’ APPUNTO ERA NATA COME UNA GRANDE FAMIGLIA…NON SO’ QUANTE DITTE AVREBBERO LASCIATO CORRERE...NESSUN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE E’ STATO MAI PRESO!!!!!IL DISPIACERE STA’ ANCHE NELL’AVER DIPINTO I TITOLARI DELLA DITTA COME PERSONE SENZA CUORE….SI E’ LETTO IN GIRO…5 STIPENDI IN ARRETRATO!!!!!!SICURAMENTE LA SCRITTA HA LASCIATO DI STUCCO…PECCATO CHE LA REALTA’ E TOTALMENTE DIVERSA….GLI STIPENDI IN ARRETRATO SONO QUATTRO E NON CINQUE..STIPENDI CHE NEL GIRO DI 4 O 5 ANNI DI CRISI….FRA ALTI E BASSI LA DITTA HA PURTROPPO CUMULATO…L’ULTIMO STIPENDIO RICEVUTO DAI DIPENDENTI CHE SONO A MANIFESTARE E’ STATO IL 16 SETTEMBRE ,QUELLI PRIMA IL 1° SETTEMBRE E IL 4 AGOSTO….ANCHE PERCHE’ DETTO CHIARAMENTE QUANTE PERSONE SAREBBERO RESTATE IN UN POSTO PER 5 MESI DI FILA SENZA RICEVERE MAI NULLA…..LA DITTA E’ PIENAMENTE CONSAPEVOLE CHE NON SI LAVORA PER LA GLORIA…DI FATTI ERA STATO PROMESSO UN PAGAMENTO IL 12 OTTOBRE E UNO SE FOSSE STATO POSSIBILE IL 26 OTTOBRE…….!!!
E’ PER TUTTI QUESTI MOTIVI CHE DISPIACE ASSISTERE A QUESTI SPETTACOLI…TIPO VOLANTINAGGIO AL MERCATO…NON SO’ COSA SI VOLESSE OTTENERE MA DUBITO CHE I CALCINATESI POSSANO FARE QUALCOSA IN MERITO…QUELLO CHE MI AUGURO E’ CHE LA CITTADINANZA CAPISCA IL MOMENTO CHE SOPRATTUTTO LE DITTE STANNO PASSANDO…E CHE COMPRENDA LA BUONA VOLONTA’ DEI TITOLARI PER RIUSCIRE A MANTENERE IL POSTO A MOLTI DEI PROPRI DIPENDENTI…ANCHE SE QUESTA BUONA VOLONTA’ E’ STATA ORMAI SMORZATA DALL’INCITAMENTO DEI SINDACATI IL QUALE SCOPO E’ DI FAR CHIUDERE L’IMPRESA……!!!!SURREALE LA SCENA..C’E’ CHI SI UCCIDE PERCHE’ NON RIESCE A MANTENERE IL POSTO DI LAVORO….E CHI CE L’HA CI SPUTA SOPRA……!!!
SPERO INFINE DI NON DOVER PIU’ ASSISTERE A NESSUN TIPO DI PAGLIACCIATA PLATEALE..PERCHE’ HA STANCATO…..VOLEVO PERO’ CHIARIRE IL CONCETTO…CHE LA FRASI LETTE IN QUESTI GIORNI SONO STATE MOLTO PLATEALI..MA CATTIVE OFFENSIVE MA SOPRATTUTTO BASATE SU MENZOGNE. ….CREDO CHE LA VERITA’ SIA L’UNICA ARMA DA UTILIZZARE..ED E’ GIUSTO CHE SI CONOSCESSE…GRAZIE