venerdì 30 giugno 2023

Tav: una lettera del Comitato Cittadini

A Calcinato il Comitato Cittadini ha scritto una lettera aperta sulla nuova linea ferroviari ad alta velocità all'assessore Mirco Cinquetti, che segue i lavori per conto del Comune. Il titolo è già di per sé esplicativo: "Una comunità vera deve fare squadra, altrimenti non è una comunità".
"In moltissimi ci stanno chiedendo informazioni che riguardano i lavori della linea Tav, opera che sta devastando il nostro territorio" esordiscono gli ambientalisti, spiegando di avere già risposte per alcune informazioni, mentre "per altre siamo in attesa di informazioni più precise. Una fra queste riguardava il fermo della fresa che sta realizzando lo scavo della galleria di Lonato. Considerando il grave impatto che il Tav sta causando sui territori, ogni giorno di ritardo causa disagio e problematiche (mezzi in continuo movimento, strade chiuse, lunghi
percorsi per andare e tornare dal lavoro). Per questo era fondamentale comprendere i motivi di questo fermo. La risposta alle nostre richieste è pervenuta nei giorni scorsi a firma del direttore del Consorzio Cepav Due: 'la fresa è attualmente in fase di manutenzione per la sostituzione degli utensili della testa fresante. Prevediamo che tale operazione possa completarsi nella prima metà di luglio per poi proseguire nelle sue attività di scavo come da programma'".
La seconda questione riguardava il cavalcavia di Campagna di Lonato, poiché sono molte le lamentele per la ritardata apertura. "L’ apertura - informa il Comitato - è prevista entro la fine del mese di luglio; sono in corso il collaudo e la verifica finale, per consentire l’emissione dei documenti e certificati previsti di legge".
Invece “l’apertura della pista ciclopedonale di via Stazione a Calcinato è prevista entro i primi di luglio”. 
Il Comitato chiede "come mai il Comune non abbia ancora informato la cittadinanza di questa imminente e importante apertura".
"Un ulteriore punto - sottolinea - è la richiesta posta agli amministratori locali in tutti questi anni di organizzarsi con uno sportello informativo mettendo a disposizione tecnici per dare informazioni immediate e consulenze gratuite. Invece, seppur in consiglio comunale abbiano sempre dichiarato che avrebbero fatto informazione, tutto questo non è mai avvenuto: hanno solo scelto politicamente di mettere in campo altro consumo di suolo (se già on bastasse quello per l’opera) con richieste di strade, stradine, rotonde, viadotti, insomma altro cemento che dovrà poi essere a carico dei calcinatesi, per costi legati alle manutenzioni".
La missiva si conclude esprimendo vicinanza "a tutte le famiglie che stanno avendo danni nelle proprie abitazioni, a tutti coloro che dovranno chiedere e pagare consulenze tecniche e legali per la difesa del proprio diritto di proprietà. Se una comunità crede che il problema degli impatti riguardi solo chi è colpito dagli espropri e che quattro compensazioni possano alleviare i danni, a nostro avviso è completamente fuori strada. Una vera comunità dovrebbe farsi scudo e difendersi l’uno con l’altro, con a capofila il sindaco che dovrebbe essere il sindaco di tutti, cosi come gli assessori. Anche perché ogni costo ulteriore, ogni giorno di cantiere in più, ogni opera di compensazione richiesta sarà a carico di tutti, anche di coloro che oggi pensano che non li riguardi".

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