mercoledì 12 maggio 2021

Bedizzole: chiuse le indagini preliminari sulla discarica, interviene il Comitato Cittadini

Fa discutere la conclusione delle indagini preliminari sulla discarica Green Up di Bedizzole: l'accusa della Procura di Brescia, per quanto avvenne nell'estate 2019, è di “concorso di persone in incendio di cosa propria pluriaggravato mediante omissione”.
Sul tema interviene la presidente del Comitato Cittadini Laura Corsini, la quale segnala come "già nel 2018 la commissione di inchiesta parlava in più passaggi di criticità, inottemperanze e osservava che gli incaricati presenti in discarica al momento degli incendi, si erano pure immedesimanti sia nelle vesti di 'vigili del fuoco' iniziando le procedure di spegnimento; addirittura nell'ultimo incendio avevano preso pure la decisione di non contattare Arpa, la quale dichiarava di venire a conoscenza dell’incendio soltanto nel sopralluogo del 4 dicembre 2017 in quanto non allertata".
Secondo la leader ambientalista "tre incendi non erano bastati a mettere in campo le sicurezze imposte dagli enti. Nel 2019 si verifica anche un quarto incendio in un territorio dove la politica locale si inalbera quando i 'comitatini' evidenziano che Brescia è anche la terra dei fuochi, oltre a quella dei buchi".
"Il Comitato Cittadini - informa Corsini - aveva effettuato segnalazioni e inoltrato esposti, che speriamo siano serviti. Ora speriamo che le indagini portino all’individuazione dei responsabili, che a nostro avviso dovrebbero essere allontanati da ogni attività legate alla gestione di aziende che trattano rifiuti, visto che hanno dimostrato una incapacità professionale che poteva anche causare conseguenze gravissime".
"In questi anni - commenta - abbiamo letto molto di questa azienda che, passando dalla tangenziale alla statale, cambia ogni giorno la sua morfologia. Accumuli di terra e rifiuti a occhio nudo si alzano e si abbassano, ponendo a molti cittadini la domanda del motivo di questo continuo spostamento di materiale, che ricordiamo è fatto di rifiuti speciali, seppur non pericoloso. E mai che la ditta abbia porto le proprie scuse alla cittadinanza per la mancanze derivate dalla non attivazione dei sistemi di sicurezza dell’impianto che, oltre al trattamento dei rifiuti, gestisce anche il ciclo di combustione a biogas".
"Ci siamo invece trovati a leggere dichiarazioni su nuovi posti di lavori (come se il lavoro potesse giustificare tutto), su compensazioni per le criticità che l’azienda reca al territorio, che non sono mai legate a mitigazioni in loco per attenuare e diminuire impatti visivi e odorigeni" commenta, ricordando che "ascoltare le necessità di un territorio non è fare da sponsor alle squadre di calcio bedizzolesi o donare euro al Comune. Ascoltare il territorio, dando in modo concreto un contributo, significa investire al meglio nelle tecnologie e nella messa in sicurezza della propria azienda per la tutela di tutti i cittadini".

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