venerdì 29 gennaio 2021

Alberi di Calcinato e loro cura

Alla cortese attenzione

del Signor Sindaco di Calcinato

e, per conoscenza,

ai Capigruppo Consiliari

Sabato 23 gennaio 2021 il “Corriere della Sera” ha pubblicato un articolo dal titolo I giganti mettono radici, facendo riferimento all’elenco nazionale degli Alberi Monumentali esistenti sui territori dei Comuni bresciani, creato e gestito dal Ministero delle Politiche Agricole.

In tale elenco figura un esemplare di Cipresso calvo, sito nel nostro Comune, che svetta maestoso (29,5 metri di altezza per una circonferenza di 388 centimetri) lungo via Garibaldi, determinando - con il prato sul quale insiste, il fiume Chiese con l’antico ponte, il suo casello per il pedaggio e Palazzo Vergano - un ambiente di pregio paesaggistico”, motivazione per la quale è stato inserito nell’elenco sopra citato.

A detta di molti, in paese e fuori, pare che questo albero non goda di ottima salute. Pertanto ci rivolgiamo a Lei perché nei modi che riterrà più opportuni provveda a sollecitare un controllo al fine di verificarne le effettive condizioni di salute, per programmare poi gli eventuali idonei interventi di cura e monitoraggio.

L’occasione è propizia anche per segnalare alla Sua attenzione lo stato di degrado in cui versano gli ippocastani che sorgono in Parco delle Rimembranze, in Piazza della Repubblica e in via Santa Maria. Sono alberi centenari che necessitano di urgenti esami morfologici e patologici, atti a stabilire i necessari interventi di trattamento, rimedio, protezione, allo scopo di mantenerli in vita; alcuni purtroppo li abbiamo già perduti. Non riusciamo a immaginare questi luoghi senza di essi, perché hanno fatto e fanno parte della nostra storia e della vita di tutti giorni della nostra comunità, oltre a caratterizzare e qualificare il paesaggio di Calcinato.

I nostri ippocastani non sono ricompresi nel citato elenco ministeriale. Per noi tuttavia essi sono alberi monumentali inscritti nel registro del nostro cuore, perché sono riferimenti precisi a eventi e memorie collettive, perché contribuiscono a comporre e a costituire beni culturali unici, fatti di architettura (mura del castello, torre civica, scuole, chiese), urbanistica (piazze, contrade, vie) e paesaggio (colline, campagna, il fiume Chiese con il suo ponte), storia (delle nostre istituzioni civili e religiose) e natura, appunto.

Signor Sindaco, siamo certi che assumerà le decisioni più adeguate per la loro salvaguardia.

Nell'attesa di conoscere le determinazioni che andrà ad assumere in materia, sappia per certo che può e potrà sempre contare su una nostra fattiva collaborazione.

Cordialmente.

Simone Tagliani

per il “Comitato Le Nostre Radici”


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