martedì 13 agosto 2019

Dalle violenze si esce denunciandole

La vicenda qui in paese ormai la conoscono tutti. Lunedì 22 luglio, verso sera, sull’autobus che da Lonato li riporta a casa, alcuni ragazzi calcinatesi si mettono a schiamazzare con imprecazioni e turpiloqui, suscitando la reazione di un giovane di origine indiana che, probabilmente offeso dal fatto che alcune delle parolacce sono pronunciate nella sua lingua, li rimprovera accendendo un diverbio che non cessa nemmeno al momento di scendere, alla fermata di via Marconi. 
Il ragazzo indiano prende per il collo uno dei protagonisti degli schiamazzi, tirando un pugno ad uno che è con lui. A quel punto giungono a dar man forte al gruppo altri giovani, amici e parenti dei ragazzi colpiti: è rissa. Schiaffi, pugni e botte: alla fine l’indiano e sua madre (intervenuta per cercare di riportare la calma) sono costretti al ricovero in ospedale. Al giovane viene riscontrata una grave lesione ad un'orbita oculare, alla madre una ferita alla schiena. Dopo qualche giorno il ragazzo viene operato e in questi giorni sta terminando la convalescenza. 
Solerti le indagini dei carabinieri. Grazie a diverse testimonianze oculari e alle riprese delle telecamere comunali, vengono denunciati alla Procura della Repubblica tre giovani coinvolti nella rissa: la pena prevista per reati di questo genere è la reclusione da tre mesi a cinque anni. 
Fiumi di lettere inondano le reti sociali, con i commenti più vari su di un evento, uno dei tanti nella penisola, punta di un iceberg - limitandoci a Calcinato – fatto di tanti altri episodi piccoli e grandi di intolleranza, protervia e violenza quotidiane.
Segnalateceli, denunciateli alle forze dell’ordine. È il primo modo per provare insieme a reagire. Per cercare di prevenire il proliferare del fenomeno, per tentare di evitare nuovi e magari più orribili drammi.

Nessun commento:

Posta un commento