lunedì 10 settembre 2018

No Tav: il 29 in marcia a Lonato

Sabato 29 settembre il movimento No Tav sarà a Lonato del Garda per una marcia che condurrà i partecipanti sui luoghi dove dovrebbero nei prossimi mesi (l'annuncio è stato rinviato decine di volte negli ultimi anni) aprire i cantieri per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
L'appuntamento per il variegato arcipelago ambientalista che da anni si oppone a questa grande opera pubblica è per le ore 14.30 al Parco delle Pozze, fra via Fenil Nuovo Molini e Via Lombardia. Fra musica, informazione e convivialità, da lì si svilupperà una marcia ad anello che si snoderà per circa tre chilometri lungo le principali vie del comune.

Ancora una volta manifesteremo per fermare un progetto inutile, costoso, devastante per l’ambiente e il bilancio dello stato” scrivono i No Tav in una nota, precisando: “siamo costretti a farlo perché fatti concreti che dimostrino la volontà di bloccarlo non ci sono stati”.
“Dopo lodevoli dichiarazioni stampa - secondo loro - il ministro Toninelli ha omesso di fare il primo atto concreto che, in attesa della conclusione dell’analisi costi benefici sul Tav Brescia-Verona, era logico attendersi: fermare Cepav Due, il general contractor incaricato dei lavori, che qualche settimana fa a Calcinato annunciava la volontà di iniziare gli espropri entro settembre”.
“Eppure - ricordano - la tragedia di Genova dimostra ancora una volta la necessità di una grande opera (questa sì, grande) di manutenzione delle infrastrutture esistenti e del nostro fragile territorio. Quante tragedie dovremo ancora vedere prima che questa grande verità diventi scelta politica?
E ancora: “I comitati di affari che hanno privatizzato quello che ci ostiniamo a definire bene comune non possono continuare impunemente a provocare danni e magari poi, fare i soldi riparandoli. La posta in gioco è troppo alta: difendere i nostri territori dall’ennesima aggressione di Lorsignori con un’opera che serve solo a chi la costruisce. Non serve al trasporto merci, visto che sul Tav le merci non possono andare; per il traffico passeggeri si ripeterebbe lo scandalo della Torino-Milano, progettata per 300 treni giorno e percorsa a malapena da 30”.
Produrre atti concreti, non solo parole, è compito di chi è oggi al governo e si è sempre dichiarato contro questo progetto” concludono, invitando i cittadini a firmare on line la petizione alla pagina https://www.change.org/p/ministro-infrastrutture-e-trasporti-danilo-toninelli-ministro-dell-ambiente-sergio-costa-tav-brescia-verona-fermiamo-quest-opera-antieconomica-distruttiva-ed-impattante.

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