mercoledì 26 settembre 2018

Il no alle atomiche arriva a Roma al ministero. A Calcinato invece ancora niente.

Oggi è la giornata dedicata dall’Onu al disarmo nucleare e alle ore 13 a Roma, al Ministero per gli Affari Esteri, i rappresentanti dei movimenti nonviolenti e pacifisti consegneranno ufficialmente le migliaia di firme raccolte perché l’Italia firmi e ratifichi il TPAN (Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari).
La Campagna per la messa al bando delle armi nucleari in Italia si pone l'obiettivo di sollecitare il governo a firmare e ratificare il TPAN adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 con l’approvazione di 122 Stati e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla possibilità che una guerra nucleare possa scoppaire per caso, per incidente o per errore di calcolo, facendole comprendere che la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca sono contrarie al bene dell’umanità, all’etica di ogni civile convivenza e ai principi della nostra Costituzione, oltre a rappresentare una minaccia incombente sulla vita dei popoli e dell’ecosistema terrestre.
A distanza di un anno dalla sua adozione, il TPAN è stato firmato da 60 stati e ratificato da 14.
L’Italia non ha partecipato ai negoziati in sede ONU che hanno portato all’adozione del TPAN, né ha compiuto passi in direzione di firma e ratifica. Ma in questi mesi sono stati moltissimi cittadini ad opporsi alla presenza delle bombe nucleari USA ospitate nelle basi militari di Ghedi ed Aviano, con manifestazioni, campagne-stampa e mozioni consiliari, come quella presentata a giugno dal gruppo consiliare Bene Comune al sindaco di Calcinato, che sorprendentemente non l'ha ancora inserita all'ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale.

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