mercoledì 22 marzo 2017

Domani a Ghedi per un futuro senza atomiche

Azione diretta nonviolenta domani alle ore 13.45 davanti al cancello principale della base militare di Ghedi, dove manifesteremo con il movimento pacifista per un futuro senza atomiche.
Nell' ambito della campagna internazionale per il disarmo nucleare intendiamo richiamare l'attenzione sul rinato desiderio di rilanciare l'opzione nucleare come possibile arma di uso nei prossimi conflitti armati. 
A Ghedi sono presenti 20 testate nucleari di ultima generazione; è poi di poche settimane fa l'enfatica presentazione dei "nuovi" F-35, una notizia infarcita di fantasiose bugie per promuovere l'evento. Aereo considerato invisibile (notizia peraltro falsa, l'unico motore scalda tanto da essere rintracciabile a grande distanza). che avrebbe richiesto 10 mila posti di lavoro in più per costruirlo (anche ciò è falso, ne bastano poche centinaia per l'assemblamento), avrebbe secondo i suoi sostenitori un costo ridotto (sono però lì a smentirlo le diverse disdette e i costi calcolati dalla Royal Air Force in oltre 200 milioni di euro cadauno). 
Queste bufale sono raccontate per cercare di far dimenticare che sarà un aereo interamente nella disponibilità Usa, paese che dispone, anche a spese nostre, di tutta la tecnologia per controllarlo e per imbarcare le testate nucleari di cui a Ghedi detiene la sorveglianza. Pensare poi che a capo della catena di comando decisionale di queste armi c'è attualmente l'amministrazione Trump ci fa stare ancor meno sereni. Del resto un segnale di peggioramento ci viene anche dalle analisi del 'Bulletin of the Atomic Scientists' sul pericolo degli armamenti nucleari.
Di fronte la proposta dei movimenti nonviolenti è di mettere al bando entro il 2020 le armi nucleari in quanto armi di distruzione di massa, con una prima moratoria e un reale controllo per il divieto di ulteriori ricerche. In Italia già dieci anni fa erano state raccolte le firme per una legge per il divieto della presenza di armi nucleari sul territorio nazionale, con oltre 6 mila firme debitamente autenticate nella nostra provincia.

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