Vertice in municipio stasera a Calcinato, dopo che il Tar di Brescia ha rigettato la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato dal Comune avverso il decreto dirigenziale con cui Regione Lombardia il 2 novembre scorso si era pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale dell'ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi della ditta Gedit in via Cavicchione.
Il progetto prevede l'innalzamento della quota delle due vasche in essa presenti, già colmate, per un ulteriore quantitativo di rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi, e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400mila metri cubi.
Per discutere il da farsi il sindaco Marika Legati ha convocato alle ore 19 gli assessori della sua giunta, i capigruppo consiliari, i membri della commissione comunale per l'ambiente e le delegazioni del Comitato Cttadini e del Comitato Salute Ambiente, oltre naturlmente a propio legale di fiducia che sta seguendo la vicenda sul piano giuridico. L'invito è stato esteso anche ai rappresentanti delle aministrazioi comunali di Bedizzole, Castenedolo, Mazzano e Montichiari.
Stando alla normativa vigente in materia è ora previsra la procedura di Autorizzazione integrata ambientale (Aia), alla quale è demandata una serie di approfondimenti e prescrizioni, che potrebbero ancora pregiudicare la realizzazione del progetto.
A questo punto è possibile percorrere giuridicamente due strade per continuare l'opposizione al provvedimento: o il Comune entro sessanta giorni impugna davanti al Consiglio di Stato l'ordinanza del Tar che ha rigettato la sospensiva oppure può attendere la pubblicazione dell'Aia impugnando quella nel caso desse il via libera all'ampliamento dell'impianto.
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