Ringraziamo per la solerzia il primo cittadino. Chiarita la necessità di operare una differenza terminologica fra “stazione dismessa” (in cui non fermano più i treni) e “stazione disabilitata” (in cui non vi è più personale ad effettuare servizio di biglietteria e sorveglianza; nel gergo ferroviario si parla anche di “stazione impresenziata”), osserviamo che è ininfluente il fatto che a Ponte San Marco fermino treni: in zona l'ultimo caso di stazione restituita alla cittadinanza è quello di Ghedi, dove pure fermano diversi treni al giorno.
Non ci diamo quindi per vinti e alla sede veronese del Terminale dei Servizi della Rete Ferroviaria Italiana (a cui fa capo lo scalo di Ponte San Marco) verificheremo comunque se esiste la possibilità che, prima o poi, la cittadinanza torni a fruire di questo stabile, il quale resta secondo noi una valida opportunità per sopperire alla cronica carenza di spazi sociali a disposizione dei numerosi enti e associazioni operanti sul territorio.
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