Disabilitata
da tempo, la stazione per Spreafico “costituisce un patrimonio collettivo che
può e deve essere al più presto restituito alla fruizione pubblica”. Pertanto,
sull’esempio di “diverse stazioni ferroviarie della nostra
provincia concesse in comodato d’uso gratuito alle amministrazioni comunali, ad
enti e associazioni”, Bene Comune ritiene “questa
opportunità una valida soluzione alla cronica carenza di spazi sociali a
disposizione dei numerosi enti e associazioni operanti sul territorio”.
La richiesta al primo cittadino è di “avviare una
vertenza con la proprietà della stazione medesima al fine di ottenere in
comodato d'uso gratuito i locali posti al piano terra e al primo piano, con la
prospettiva immediatamente seguente di predisporre un piano di intervento per
la riqualificazione degli spazi al fine di metterli a disposizione delle realtà
del volontariato sociale secondo modalità di accesso preventivamente
concordate”.
Dismessa da oltre 20 anni, con locali
praticamente abbandonati, questo grande stabile un tempo ospitava uno dei più
importanti scali della zona. Negli anni del dopoguerra infatti la stazione di
Ponte San Marco accoglieva centinaia di lavoratori pendolari che
quotidianamente si recavano in città. Vi giungevano in bicicletta un po' da
tutte le parti: da Calcinatello, Calcinato, Bedizzole e frazioni. In seguito si
è assistito al graduale decentramento degli insediamenti produttivi
nell'hinterland, si è diffuso l'utilizzo massiccio dell'automobile e le
presenze di passeggeri sono crollate vertiginosamente. La riapertura in questi
locali di uno spazio pubblico costituirebbe un punto di riferimento per i
viaggiatori oltre che per gli abitanti della frazione e (perché no?) un punto
di partenza in vista di una possibile rivitalizzazione dello scalo.
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