Stamattina alle ore 10.30 in Regione
a Milano si terrà la
Conferenza dei Servizi per valutare il
progetto con il quale la ditta Gedit chiede l’ampliamento della
discarica di rifiuti speciali di via Cavicchione a Calcinatello, si
allarga la mobilitazione in paese.
Dopo
l'assemblea ecologista di Bene Comune, interviene ora l'assessore
all'ambiente Stefano Vergano, il quale illustra “le motivazioni per
cui esprimeremo parere negativo e contrario, contenute in una
delibera della giunta municipale del 26 gennaio. Intanto il progetto
di ampliamento è posto a meno di 200 metri dal centro abitato”,
distanza richiesta dai criteri localizzativi contenuti dalla
normativa. “Inoltre nella integrazione presentata a ottobre si
prevede il conferimento di ben 461 tipologie di codici Cer di cui 145
di tipo pericoloso, tra i quali alcuni con potenziali rischio di
contenere amianto (da ciò consegue il necessario rispetto della
distanza minima di 500 metri dagli ambiti residenziali)”.
C'è
poi il fattore di pressione: “il territorio è ben oltre il limite
previsto dall’attuale normativa regionale e la realizzazione
comporterebbe un ulteriore aggravamento. Si aggiunga che nell'aria ci
sono condizioni di criticità, connesse principalmente a non
conformità rispetto a limiti tecnico-normativi e comparativi, sia in
termini di PM10, sia in termini di emissioni di inquinanti in
atmosfera. L’area è poi caratterizzata da problematiche di impatto
odorigeno, testimoniate dalle numerose segnalazioni di disturbo
olfattivo da parte dei residenti; lo studio modellistico condotto dal
proponente non ha preso in considerazione il territorio circostante e
gli impatti cumulativi derivanti dalla realizzazione del progetto.
Per quanto concerne poi la falda, gli studi ne evidenziano un
aumento, con potenziali conseguenze sul trasporto degli inquinanti
emessi dai rifiuti. Infine uno studio di valutazione dell’impatto
sulla salute pubblica del progetto di ampliamento di una discarica
presentato dalla stessa Gedit evidenzia che l’area della
popolazione di ben tre comuni (Calcinato, Bedizzole e Mazzano) è già
caratterizzata da un rischio più alto per alcune patologie
(specialmente respiratorie) rispetto ad altre contermini e ai dati
generali della regione; dunque l’ampliamento potrebbe contribuire a
incrementare i rischi di un’area che la stessa ditta riconosce già
caratterizzata da condizioni di criticità per la salute dei
cittadini”.
Per questi motivi,
l'amministrazione comunale di Calcinato - che ha fissato un incontro
pubblico per lunedì 8 febbraio alle ore 20.30 in municipio - confida
nel rigetto del progetto di ampliamento in Regione.
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