A mettere in scena la pièce teatrale saranno i
ragazzi delle classi prima A della scuola primaria di Ponte San Marco, della seconda
A del capoluogo e della terza C della scuola media, guidati dagli insegnanti
Luigi Lecchi, Monica Maccabiani, Chiara Pampani e Claudia Rizzi e coadiuvati
dagli studenti del Liceo delle scienze umane Don Milani di Montichiari.
Sul palco un esercito di contadini, pastori,
bottegai e operai, quasi per metà analfabeti, senza una lingua comune, male armato
e peggio comandato racconta di come fu mandato al massacro dai generali che
fregiandosi di cimiteri di croci sul petto se ne stavano nelle retrovie con le
mogli nei letti di lana – come recita un famoso canto antimilitarista dell’epoca.
La Grande Guerra - che Calcinato visse come scenario
geografico delle inquietanti esercitazioni belliche da cui partirono i
soldatini sardi dell’eroica Brigata Sassari (fra di essi lo scrittore Emilio
Lussu, ampiamente citato in scena) - ne esce demistificata: fra orribili
sequenze cinematografiche e indignati canti di trincea, la
boriosa e vuota retorica patriottarda della Storia finisce per frammentarsi nelle
tante piccole tristi storie evocate da racconti, lettere, memorie, diari
scritti dai soldati calcinatesi al fronte: storie di violenza, fame, miseria,
paura e solitudine.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. In caso di pioggia l’appuntamento
è per domenica 24 alla stessa ora.
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