lunedì 3 febbraio 2014

Fascismo, razzismo, maschilismo

Il linguaggio rivela l'ideologia. Le parole sono gia' azioni.
Berlusconi con i ripetuti insulti alla parlamentare e gia' ministra Bindi, insulti conditi da turpiloquio, bestemmie, sconcezze e sghignazzi.
La Lega, con i ripetuti insulti alla ministra Kyenge, in un'orgia di razzismo e istigazione all'aggressione fisica.
I grillini, con i ripetuti insulti alla presidente della Camera Boldrini, in una valanga di violenza verbale maschilista.
La violenza delle parole ostende la violenza dei pensieri e prelude o si accompagna o eccita alla violenza degli atti.
Nel caso dei governi di Berlusconi e dei ministri leghisti abbiamo gia' visto gli esiti: criminali e golpisti, con politiche neofasciste che hanno provocato e provocano tuttora sofferenze tremende a innumerevoli persone innocenti.
Nel caso dei grillini abbiamo gia' visto quale concezione abbiano della democrazia e delle istituzioni, e del resto il brutale ed osceno linguaggio del loro capo carismatico e' caratterizzato da una retorica che esibisce e propaganda una assoluta assenza di rispetto per la dignita' umana altrui - una retorica che in Italia abbiamo gia' tragicamente conosciuto.
Un nesso lega fascismo, razzismo, maschilismo.
Solo chi non vuole vedere puo' non accorgersene.
Solo chi ne e' complice non si avvede che questa barbarie fomenta e sostiene la violenza contro le donne, la violenza contro i migranti, la violenza contro gli sfruttati e gli oppressi, i deboli e i bisognosi.
La lotta contro il maschilismo, il razzismo e il fascismo, la lotta per la dignita', la civilta' e l'umanita', e' qui ed ora il primo dovere di ogni persona che non si e' arresa al male.

Nessun commento:

Posta un commento