mercoledì 11 settembre 2013

11 settembre 1973-2013: con il Cile nel cuore

L'abbiamo cantata tutti, "Chile Herido" degli Inti Illimani, con la morte di Salvador Allende, di Victor Jara e degli altri compagni nel cuore. A 40 anni dal golpe fascista di Pinochet, proponiamo la traduzione che ne ha fatto Riccardo Venturi.
Hasta siempre, compañeros!

Il vento racconta una storia
di amore, lotta e agonia
di un popolo che fioriva
conquistando il tempo nuovo.
E l'uomo di ogni giorno
lavorando la speranza
con la canzone nelle labbra
costruiva il suo futuro.
Il canto si è fatto silenzio,
mille mani son restate fredde,
cadde violenta la notte
su degli sguardi vuoti.
E l'uomo che camminava
tra bandiere fiorite
rimase a guardare senza vedere
come la sua patria moriva.
Cadde violenta la notte,
in Cile sanguina una ferita.
S'offenda tutta la terra
nel veder questo popolo ferito;
in milioni chiedon castigo
per queste feroci iene.
E il Cile che lotta unito
per illuminare il mattino
saprà imporre la giustizia
dei pugni chiusi.
E di bandiere di poveri
si riempiranno le strade,
rinascerà con la patria
il canto dei martelli.
E il compagno caduto
ucciso da quattro assassini
vedrà, per i viali alberati,
marciare gli oppressi,
e di bandiere di poveri
si riempiranno le strade.

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