mercoledì 27 febbraio 2013

Mi sembra di aver sentito

Mi sembra di aver sentito sia Bersani che Berlusconi che Monti che hanno detto che loro capiscono quelli che votano Grillo, mi sono un po’ meravigliato perché io, quelli che votano Grillo, non li capisco.
Paolo Nori

2 commenti:

  1. Mario Carleschi (Calcinato)2 marzo 2013 alle ore 12:44

    Le liste di Grillo sono fatte in gran parte da studenti senza futuro, precari senza presente, piccoli e piccolissimi imprenditori e artigiani colpiti dalla crisi degli ultimi 4 o 5 anni (forse anche più dei lavoratori dipendenti)...gli elettori vengono in gran parte dal crollo del PDL e soprattutto della Lega, oltre che dai disillusi dell'estrema sinistra (che non hanno votato i segretari dei loro ex partiti nascosti dietro Ingroia) e dai democratici che avrebbero votato Renzi o che non erano esattamente entusiasti della prospettiva di altri 5 anni di governo con Monti...aggiungiamoci anni di scandali (qualcuno anche a sinistra...Penati, MPS...) e l'immobilismo più assoluto e sordo sui costi della politica mentre tutti noi tiriamo la cinghia. Io il voto a Grillo lo spiego così, e in alcune di quelle categorie ci sono anche io. Ciao a tutti!

    Mario Carleschi

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  2. Tutto sbagliato , tutto da rifare” , così diceva Gino Bartali.
    A mio parere è con questo spirito che il 25% degli elettori ha votato il movimento 5 stelle.

    Anni di soprusi dalla classe politica (o casta, come è di moda chiamarla) , leggi insensate e vessatorie, leggi elettorali oscenamente architettate per ancorare le solite facce alle solite poltrone ( perdonate il doppiosenso), soldi pubblici spesi a favore di pochi quando non sperperati , stipendi e pensioni d'oro, onori e mai oneri , mai una responsabilità neanche se colti con le mani nel sacco...
    Tutto questo e molto altro ancora mentre la gente non sa più come arrancare, mentre mendicare un lavoro è un utopia, mentre le speranze crollano.

    Le speranze crollano e ci si astiene dal voto , oppure ci si appiglia alle promesse elettorali .
    Le speranze crollano e la gente se ne crea di nuove.

    In TV lo chiamano voto di protesta o anti-politica senza accorgersi che c'è chi vuole credere che mandando via i vecchi politici con le loro vecchie idee si possa costruire un futuro migliore , che sia possibile discutere le leggi fuori dai palazzi , alla luce del sole, senza “inciuci” e i diktat delle lobby.
    In campagna elettorale hanno denigrato il nome “democrazia dal basso” che il movimento cinque stelle si è auto-imposto senza coglierne il senso, come se fosse normale una democrazia dove dei delegati si arrogassero il diritto di decidere per il popolo senza il consenso popolare.

    Il 25% degli elettori ha scelto qualcosa di nuovo , gente inesperta e con idee diverse, tutte da discutere . Staremo a vedere.

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