sabato 13 novembre 2010

RENATO CURCIO A PONTE SAN MARCO



In anni lontani è stato l’uomo simbolo del terrorismo rosso nel nostro paese, ma da tempo si è rifatto una esistenza ispirata a ben altri valori, lavorando all’interno delle carceri alla studio e alla valorizzazione della vita dei detenuti, esperienza sociologica che Renato Curcio racconterà personalmente sabato 20 novembre a Ponte San Marco in apertura del convegno "Carceri e dispositivi di controllo sociale", organizzato dal Gruppo libertario Spartaco.

“Nel corso della serata – spiega il portavoce del collettivo Mario Carleschi - affronteremo la terribile condizione dei detenuti nelle carceri, negli istituti psichiatrici, nei centri di espulsione per migranti e nelle comunità dei ‘disadattati’, e in generale la costante violazione dei diritti dei più deboli e poveri”.

69 anni, Curcio è noto in tutta Italia per avere fondato e diretto in clandestinità le Brigate Rosse fino al ‘76 anno del suo secondo arresto. Grande scalpore suscitarono le sue parole il 10 maggio 1978, il giorno dopo l'omicidio seguito al rapimento di Aldo Moro alla caserma Lamarmora di Torino, dove si celebrava il processo ad alcuni dei capi storici della formazione terrorista; in quell’occasione intervenne in aula sostenendo che "l'atto di giustizia rivoluzionaria esercitato dalle Brigate Rosse nei confronti del criminale politico Aldo Moro è il più alto atto di umanità possibile per i proletari comunisti e rivoluzionari, in questa società divisa in classi".

Nel ‘90 ha fondato in prigione la casa editriceSensibili alle foglie, una cooperativa di solidarietà sociale cui è l'attuale direttore editoriale. Scarcerato nel ’98, da allora ha pubblicato diversi volumi sul mondo del lavoro, sulla condizione carceraria, sugli internati nei manicomi giudiziari e portatori di handicap.

L’appuntamento con lui è alle ore 17 nella sala civica di Piazza della Preistoria. Informazioni ulteriori si possono acquisire telefonando al n. 338.4721505.

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