Si preannuncia calda dalle nostre parti l'estate No Tav. Il movimento ambientalista oggi a Campagna di Lonato ha dimostrato di voler rafforzare nelle prossime settimane, che dovrebbero essere quelle decisive, il fronte della opposizione alla nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
Fra musica, dibattito e convivialità, la manifestazione si è svolta su un terreno situato nei pressi del sito scelto per l'allestimento di uno dei cantieri dei lavori di realizzazione della tratta Brescia-Verona di questa grande opera pubblica di cui si discute ormai da 25 anni, in zona e non solo.
A far discutere era stato nei giorni scorsi l'annuncio, da parte dell'amministratore delegato di FS Renato Mazzoncini, dell’avvio dei cantieri nella zona del Garda entro la fine dell'anno, dopo un passaggio al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) a giugno per l’approvazione del progetto esecutivo.
Sulla questione la portavoce No Tav Marina Beatini è netta: "Verificheremo la natura di queste dichiarazioni che si susseguono da diversi anni con cadenza regolare, ma possiamo sicuramente dire che, se ci sarà un’approvazione al Cipe, questa avverrà attraverso pesanti storpiature dell’iter autorizzativo, con un progetto totalmente stravolto rispetto a quello sottoposto a valutazione d'impatto ambientale nell’ormai lontano 2003 e tenendo completamente all’oscuro fino all’ultimo, ancora una volta, le persone che ne saranno direttamente coinvolte".
"Non una parola - osserva - sul parere assolutamente negativo del massimo organo tecnico in materia di infrastrutture, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che chiede che il progetto venga rifatto per adeguarlo alle normative antisismiche recenti prima di un eventuale passaggio al Cipe e che si conduca un’analisi del traffico ferroviario per valutare se effettivamente sia necessaria la realizzazione di questa nuova linea. Non una parola sul fatto che, nell’ultimo Documento di Economia e Finanza approvato dal governo si preveda per 25 opere strategiche, tra cui la Brescia-Verona, un’analisi del rapporto fra costi e benefici da condurre su criteri europei”.
Grande attenzione nel corso della manifestazione è stata dedicata alla cura delle diverse piante che ornano l'area verde, ma anche alla costruzione degli SpavenTav da disseminare nelle campagne dell'entroterra gardesano come atto nonviolento di resistenza creativa. "Li mettiamo nelle terre da difendere per ricordare agli sciacalli che vogliono speculare su di esse che noi non ci arrendiamo” dichiara Beatini, invitando “tutti e tutte a preparare ed esporre nei propri terreni questi simboli di difesa e tutela del nostro territorio, dove l’agricoltura è ancora una delle attività predominanti”.
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