È
di questi giorni la notizia che la Lega Nord critica la scelta della
Parrocchia di Calcinatello di accogliere quattro giovani profughi,
che vanno ad aggiungersi ai quattro già accolti dallo scorso ottobre
dalla Parrocchia di Calcinato.
In un
comunicato il Carroccio chiede: “Perché il consiglio pastorale dà
priorità a chi viene da migliaia di chilometri rispetto a chi
(italiano o straniero che sia) già risiede a Calcinato? Perché le
situazioni di povertà, di indigenza e gli sfratti che pure ci sono a
Calcinato non sono sufficienti per giustificare un intervento come
quello che si andrà a fare?”.
A noi
risulta che le due parrocchie stanno ospitando questi ragazzi
temporaneamente
presso strutture di loro proprietà, con modalità conformi alle
legge vigente in materia e su coordinamento della Caritas diocesana,
organismo in contatto con la Prefettura (che segue l'emergenza
profughi in provincia) e che si è assunto le incombenze correlate
all'accoglienza, dagli aspetti giuridici, burocratici e
igienico-sanitari alla fornitura di generi alimentari e allo
svolgimento di lezioni di italiano durante la permanenza, in
collaborazione con i nostri centri Mano Fraterna, gli stessi centri
che quotidianamente si prodigano nell'aiuto a tutte le persone in
difficoltà economiche che vi si rivolgono, senza alcuna distinzione.
Queste
strutture attuano mirabilmente sul territorio la più scomoda delle
opere di misericordia, il dovere dell'accoglienza dei forestieri, e
inverano la celebre affermazione di don Lorenzo Milani: “Se voi
avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi
dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di
dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e
oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei
stranieri".
Giova
poi ricordare che, secondo il protocollo che regola la loro dimora,
gli otto giovani extracomunitari potranno rimanere qui da noi per il
tempo necessario alla definizione del loro status da parte della
magistratura, dai 18 ai 24 mesi.
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