I dati sono ora definitivi: la Prefettura di Brescia
ha respinto quasi l'80% delle oltre 5.000 domande di permesso di
soggiorno presentate con la sanatoria del 2012. Al contrario nel resto
d'Italia il 70-80% dei richiedenti ha ottenuto il permesso. Persino il
Ministero dell’Interno ha ammesso che a Brescia la Prefettura ha
lavorato male e contro gli immigrati.
Intanto da mesi la Questura applica la legge Bossi-Fini togliendo il permesso a migliaia di immigrati che hanno perso il lavoro e sono diventati più poveri. Come se la crisi fosse colpa loro.
Così, senza il permesso, molte migliaia di immigrati, che spesso vivono
a Brescia da tanti anni con le loro famiglie, sono costretti a lavorare
senza contratto, rischiano in qualsiasi momento l'espulsione, non
possono avere una casa in affitto, la residenza, l'iscrizione al
servizio sanitario.
Per tutte e tutti gli immigrati e gli
antirazzisti è il momento di unirsi e di lottare. Aspettare ancora vuole
dire perdere la possibilità di cambiare questa grave situazione. Gli
avvocati e i costosissimi ricorsi in tribunale non bastano.
Le
dimissioni della Prefetta Narcisa Brassesco Pace sono senza dubbio un
primo risultato, ma da sole non possono risolvere il problema. Dobbiamo
continuare a lottare con coraggio: è così che possiamo ottenere i
diritti umani e sociali negati.
Le violenze e la repressione messe
in campo in questi giorni dalla Questura di Brescia sono fatti
inammissibili e sono un motivo importantissimo in più per lottare
ancora, sempre più numerosi, non più soltanto per i permessi di
soggiorno ma anche per difendere la libertà di manifestare, di
protestare, di attivarsi e partecipare, per riaffermare pratiche e spazi
di libertà tanto più irrinunciabili nel tempo della crisi e
dell'attacco ai diritti fondamentali di milioni di persone, italiane e
immigrate.
La causa vera dell'insicurezza sociale che colpisce
milioni di italiani e immigrati è la precarietà del reddito e del
lavoro, sono gli sfratti (2mila all’anno a Brescia), è la mancanza di
tutele sociali. Ad alimentare l'insicurezza sono le leggi contro i
diritti e i salari dei lavoratori, sono i tagli ai servizi sociali, sono
leggi razziste come la Bossi-Fini. Ad imporre l'insicurezza sono le
oligarchie al potere che con le politiche di austerità mettono al sicuro
solo i loro privilegi, impadronendosi dell'enorme ricchezza che tutti,
italiani e immigrati, produciamo. Banche, società finanziarie, grandi
industriali, casta politica al loro servizio: sono loro il vero problema
sociale, non gli immigrati!
Le donne e gli uomini immigrati non sono schiavi da sfruttare nella clandestinità e nel lavoro nero.
Basta razzismo e legge Bossi-Fini. Basta precarietà e austerità! Permesso subito per tutti e tutte!
SENZA DIRITTI NON C'E SICUREZZA PER NESSUNO!
SABATO 28 MARZO - ORE 16 - PIAZZA LOGGIA, BRESCIA
MANIFESTAZIONE DI MIGRANTI E ANTIRAZZISTI
Associazione Diritti per Tutti, Coordinamento immigrati CGIL
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento