sabato 28 marzo 2015

Con la Fiom, oggi a Roma

Piu' volte nella storia d'Italia il sindacato dei metalmeccanici ha saputo promuovere e guidare la lotta delle classi sociali sfruttate ed oppresse e conquistare dignita' e diritti per tutte e tutti; ancora una volta promuove un'iniziativa necessaria per contrastare la violenza rapinatrice dispiegata dalle classi dominanti e dai loro protervi comitati d'affari; ancora una volta chiama alla mobilitazione in difesa dei piu' elementari diritti di ogni essere umano; ancora una volta chiede alle oppresse e agli oppressi di unirsi nella lotta per resistere alla barbarie delle oligarchie finanziarie, dell'imperialismo onnidistruttivo, del sistema dell'universale sfruttamento e dell'universal corruzione e devastazione; ancora una volta convoca le oppresse e gli oppressi ad unirsi nella lotta per la comune liberazione dell'umanita', per la difesa della biosfera, per una vita degna e una societa' solidale; ancora una volta fa appello all'impegno comune per il bene comune, per la difesa e l'inveramento dei valori e dei diritti stabiliti nella Costituzione della Repubblica Italiana che poteri scellerati stanno aggredendo e vorrebbero smantellare.
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La manifestazione del 28 marzo, nella sua nuda essenza, nella sua effettuale necessita', e' questo: un invito ad ogni persona di volonta' buona ad unirsi all'impegno comune affinche' sia riconosciuto il diritto di ogni persona alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; affinche' siano difese le fondamenta stesse della vita civile, dell'umana convivenza.
L'uguaglianza di diritti e la condivisione dei doveri: da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Il lavoro che garantisce le condizioni materiali dell'esistenza, e che non sia schiavitu' e sofferenza, ma valorizzazione e realizzazione dell'umano responsabile esser presente nel mondo.
La democrazia come metodo di risoluzione dei conflitti e di composizione degli interessi, come garanzia di giustizia e liberta', come condivisione delle risorse, come sistema che riconosce i bisogni ed invera i diritti di tutti gli esseri umani.
La giustizia sociale senza la quale la societa' non e' piu' tale, ma solo sopraffazione, rapina, barbarie.
La legalita' che salva le vite, difesa del debole dall'arbitrio del forte.
La pace, valore supremo e bisogno primario per la salvezza dell'umanita' e della biosfera.
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Aderiamo quindi alla manifestazione del 28 marzo a Roma.
Essa va nella giusta direzione: resistenza alla violenza, costruzione della solidarieta', proposta della giustizia, impegno condiviso per il bene comune. 
 

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