Piu'
volte nella storia d'Italia il sindacato dei metalmeccanici ha saputo
promuovere e guidare la lotta delle classi sociali sfruttate ed oppresse
e conquistare dignita' e diritti per tutte e tutti; ancora una volta
promuove un'iniziativa necessaria per contrastare la violenza
rapinatrice dispiegata dalle classi dominanti e dai loro protervi
comitati d'affari; ancora una volta chiama alla mobilitazione in difesa
dei piu' elementari diritti di ogni essere umano; ancora una volta
chiede alle oppresse e agli oppressi di unirsi nella lotta per resistere
alla barbarie delle oligarchie finanziarie, dell'imperialismo
onnidistruttivo, del sistema dell'universale sfruttamento e
dell'universal corruzione e devastazione; ancora una volta convoca le
oppresse e gli oppressi ad unirsi nella lotta per la comune liberazione
dell'umanita', per la difesa della biosfera, per una vita degna e una
societa' solidale; ancora una volta fa appello all'impegno comune per il
bene comune, per la difesa e l'inveramento dei valori e dei diritti
stabiliti nella Costituzione della Repubblica Italiana che poteri
scellerati stanno aggredendo e vorrebbero smantellare.
*
La
manifestazione del 28 marzo, nella sua nuda essenza, nella sua
effettuale necessita', e' questo: un invito ad ogni persona di volonta'
buona ad unirsi all'impegno comune affinche' sia riconosciuto il diritto
di ogni persona alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; affinche'
siano difese le fondamenta stesse della vita civile, dell'umana
convivenza.
L'uguaglianza di diritti e la condivisione dei doveri: da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Il
lavoro che garantisce le condizioni materiali dell'esistenza, e che non
sia schiavitu' e sofferenza, ma valorizzazione e realizzazione
dell'umano responsabile esser presente nel mondo.
La
democrazia come metodo di risoluzione dei conflitti e di composizione
degli interessi, come garanzia di giustizia e liberta', come
condivisione delle risorse, come sistema che riconosce i bisogni ed
invera i diritti di tutti gli esseri umani.
La giustizia sociale senza la quale la societa' non e' piu' tale, ma solo sopraffazione, rapina, barbarie.
La legalita' che salva le vite, difesa del debole dall'arbitrio del forte.
La pace, valore supremo e bisogno primario per la salvezza dell'umanita' e della biosfera.
*
Aderiamo quindi alla manifestazione del 28 marzo a Roma.
Essa
va nella giusta direzione: resistenza alla violenza, costruzione della
solidarieta', proposta della giustizia, impegno condiviso per il bene
comune.
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