venerdì 16 aprile 2010

UNA LETTERA DELL'EX SINDACO GOGLIONI




Calcinato, 20 febbraio 2010

AlSignor Sindaco

del Comune di Calcinato

ai Signori Capigruppo Consigliari

Signor Sindaco,

mi riferisco alla delibera della Giunta del 21 dicembre 2009 con la quale è stato approvato lo schema di convenzione volto a regolare l’esercizio di attività di discarica della soc. Cava Calcinato srl, per sottolineare che il progetto di gestione estrattiva approvato dalla Provincia non prevede due distinti progetti di recupero ambientale “ad uso insediativo” della cava, come affermato nelle sue premesse. Infatti, un progetto prevede il recupero ambientale a fondo cava con la realizzazione di parcheggi da cedere ad uso pubblico, in conformità alle “previsioni di piano” dell’ATEg27 che stabiliscono l’uso insediativo quale destinazione finale dell’area. L’altro progetto, invece, prevede il recupero ambientale mediante ritombamento, anche parziale, dello scavo con materiali non pericolosi, nel rispetto delle “prescrizioni di piano” dell’ATE in parola; ipotesi peraltro tutta da considerare e verificare come scritto nella relativa scheda del PPC.

La soc. Cava Calcinato srl ha sottoscritto la Convezione di escavazione scegliendo di recuperare l’area, art. n. 8, secondo le “previsioni di piano” dell’ATE, attraverso l’attuazione del progetto che prevede la costruzione di parcheggi sul fondo di cava. Rinunciando, pertanto, al ritombamaneto anche parziale dello scavo con rifiuti di qualsiasi tipologia.

Quanto precede è stato avvalorato e confermato dal provvedimento in data 6 aprile 2007 assunto dal Direttore del Settore attività estrattive della Provincia, con il quale, coerentemente, cito testualmente le premesse della delibera di Giunta del 21 dicembre 2009, è stato autorizzato l’esercizio della attività estrattivaprescrivendo che il reupero ambientale deve avvenire secondo le indicazioni previste dagli elaborati progettuali che prevedono la realizzazione di un parcheggio a fondo cava”.

Con la citata Convenzione di escavazione, sempre all’art. n. 8, la soc. Cava Calcinato srl si è impegnata a cedere gratuitamente al Comune l’area di scavo, entro 12 mesi dall’esecuzione del recupero ambientale concordato. Con l’impegno liberamente assunto la Società ha rinunciato alla diponibilità dell’area a favore del Comune. Ricordo che la disponibilità dell’area è requisito imprescindibile per poter attivare gli iter autorizzativi AIA e VIA da parte degli Enti preposti.

Per quanto sopra evidenziato e richiamato, in occasione della Conferenza dei Servizi del 17 dicembre 2008 e del sopralluogo istruttorio dell’11 febbraio 2009, ho sostenuto che la Soc. Cava Calcinato srl non aveva la disponibilità dell’area necessaria alla realizzazione dell’impianto da essa richiesto e che quindi non sussistevano le condizioni per procedere nell’esame del progetto e della VIA relativa. Ho inoltre chiesto alla Regione di rispettare gli accordi sottoscritti con il cavatore, così come stabilito dal passato Consiglio Comunale. Posizione negativa da me espressa agli Enti interessati, da ultimo, con lettera in data 12 maggio 2009 assieme alla contrarietà di concedere deroga alla distanza dal centro abitato richiesto dalla Società per poter realizzare il progetto presentato.

Una posizione ancorata alle risultanze dello Studio del nostro ambiente realizzato dall’Università di Venezia – un ambiente stressato – animata da una cultura politica che ha fatto propri concetti e valori innovativi, quali: l’analisi degli impatti cumulativi anche su area vasta, le azioni di compensazione ambientale, la partecipazione fattiva dei cittadini (si vedano in merito le mie lettere alla Provincia). Come si può constatare la posizione negativa mia e della mia Giunta alla realizzazione della discarica è stata motivata, chiara, ferma, senza cedimenti di sorta.

Con la delibera del 21 dicembre scorso si è operato diversamente. A fronte, cito le premesse, “della nota presentata dal legale della Cava Calcinato srl con la quale contesta la posizione assunta dal Comune di Calcinato rigurado al difetto di disponibilità dell’area”, a causa di pareri discordanti circa la titolarità dell’area ( da quando un legale di parte non contesta la posizione di controparte?) la Giunta ha ceduto alla minaccia di una ipotetica causa civile e con deboli argomentazioni, che si commentano da sole, ha smontato la posizione negativa assunta dal Comune di Calcinato sopra descritta, e ha approvato la convenzione con la soc. Cava Calcinato srl per l’esercizio di attività di discarica.

Signor Sindaco, non vi siete ricordati che grazie alla medesima motivazione – mancanza di disponibilità dell’area - opposta al progetto di discarica di rifiuti speciali presentato dalla Soc. DIGA GROUP srl nella Conferenza dei Servizi dell’11 luglio 2007, ha portato al suo ritiro ed alla sua archiviazione da parte della Regione? Gli utili derivanti dalla gestione di una discarica di rifiuti speciali sono enormemente più consistenti di quelli rivenienti da una discarica di inerti e, nonostante ciò, nessuna nota o opposizione da parte dei legali della società interessata sono pervenute al Comune. Perchè? Semplicemente perchè è stata riconosciuta fondata, giusta, inattaccabile la posizione del Comune di Calcinato.

Signor Sindaco, siete sicuri che la soluzione adottata sia patrimonialmente la più vantaggiosa per l’Amministrazione? Evidentemente non avete valutato il volume di risorse che avrebbe potuto avere a disposizione il Comune derivanti dalla proprietà e gestione della cava. Risorse da destinare alla riqualificazione del nostro ambiente attuando la cultura politica sopra tratteggiata. Per avere delle risorse immediate avete sacrificato una prospettiva di enorme valore culturale, sociale, poltico ed economico per il futuro della nostra Comunità.

Signor Sindaco, non si dica che la discarica della soc. Cava Calcinato srl, se non approvata, sarebbe stata imposta. Da chi? Dalla Regione che ha riconosciuto fondata la posizione del Comune archiviando il progetto di discarica di rifiuti speciali della soc. DIGA GROUP srl ? Per la stessa ragione non si metta in dubbio, in modo sibillino, il valore formale e giuridico del citato art. n. 8 della Convenzione di escavazione.

A tutti, in tutte le situazioni, è richiesto di farsi carico delle responsabilità derivanti dalle proprie scelte.

Angiolino Goglioni

1 commento:

  1. Sei un Grande! A Calcinato serve gente con le palle che gestisce il territorio, non ipocriti che lottano contro gli immigrati. Ricandidati che Calcinato è con te!!!

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