domenica 27 maggio 2018
sabato 26 maggio 2018
No Tav: un progetto che va fermato
In quest’ultimo mese la questione Tav è tornata prepotentemente a
riempire le cronache dei quotidiani. L’incertezza politica nazionale e
le elezioni locali hanno spinto gli amministratori a rilasciare continue
dichiarazioni pro o contro l’opera.
Dichiarazioni che per la città di Brescia hanno un peso politico elettorale particolare.
Esattamente una settimana fa infatti il bresciano Amministratore Delegato di FS Renato Mazzoncini, in occasione dell’ennesima inaugurazione di un nuovo tassello del rifacimento della stazione di Brescia, ha ribadito e dato per certo che “la partita dell’alta velocità secondo Ferrovie è comunque una questione considerata chiusa” e che il contratto con Cepav2, ultimo tassello dell’iter procedurale, “si può ritenere praticamente firmato”. Dai quotidiani locali apprendiamo sempre tramite le dichiarazioni di Mazzoncini che “la firma definitiva è questione di giorni, ma loro (Cepav2) sono già partiti” e che i lavori non saranno impattanti per la città di Brescia.
Esattamente una settimana fa infatti il bresciano Amministratore Delegato di FS Renato Mazzoncini, in occasione dell’ennesima inaugurazione di un nuovo tassello del rifacimento della stazione di Brescia, ha ribadito e dato per certo che “la partita dell’alta velocità secondo Ferrovie è comunque una questione considerata chiusa” e che il contratto con Cepav2, ultimo tassello dell’iter procedurale, “si può ritenere praticamente firmato”. Dai quotidiani locali apprendiamo sempre tramite le dichiarazioni di Mazzoncini che “la firma definitiva è questione di giorni, ma loro (Cepav2) sono già partiti” e che i lavori non saranno impattanti per la città di Brescia.
Per l’ennesima volta, dal febbraio 2016, ciclicamente si annuncia
l’apertura di un cantiere della Brescia-Verona. Queste dichiarazioni
propagandistiche, oltre a non trovare alcun riscontro nei fatti, pongono
una serie di interrogativi che Mazzoncini non prende minimamente in
considerazione.
Primo tra tutti la grave situazione economica e giudiziaria in cui
Condotte d’Acqua S.p.A. (consorzio di Cepav2 per il 12%) verte. E’
sempre di queste settimane infatti l’arresto del presidente di Condotte
Duccio Astaldi per corruzione e tangenti, ed è di qualche giorno fa lo
sciopero di centinaia di dipendenti per la non chiara situazione in cui
versa la società che al momento non ha ancora comunicato un piano
industriale per uscire dalla crisi. Un dettaglio questo non trascurabile
considerando che Condotte è la terza azienda italiana di costruzioni e
che è esposta per 767 milioni di euro verso le banche e per 1 miliardo
di euro verso i fornitori.
Com’è possibile che in Italia venga appaltato, senza gara d’appalto
ricordiamolo, un consorzio come Cepav2, che ha al suo interno imprese
corrotte come Condotte, per la realizzazione di un’opera di così grande
portata?
E’ un caso che in piena campagna elettorale a Brescia, l’AD di FS
venga proprio in città a sostenere un progetto che nemmeno è stato
completato nella sua fase di progettazione? (ricordiamo le 309
prescrizioni imposte per la realizzazione).
Com’è possibile rassicurare la cittadinanza bresciana che l’impatto
dell’opera sarà minimo se non esiste ancora un progetto per l’uscita da
Brescia?
Più che l’inaugurazione della Sala Freccia in stazione di Brescia, ci
è sembrata una non casuale vetrina politica in sostegno dell’uscente
Sindaco di Brescia del Pd, Emilio Del Bono, ricandidato alle prossime
elezioni di giugno. Un’ennesima vetrina politica con “nuove” e
commedianti proclamazioni di avvio immediato dei lavori che proverebbero
a mettere in secondo piano la politica nazionale che invece sembrerebbe
voler mettere in discussione opere inutili, superate, costose e dannose
come il TAV.
Forse l’uscente Sindaco Del Bono con la sua giunta, che fin dall’inizio del loro mandato hanno spinto e appoggiato la realizzazione di quest’opera nel centro della città, non sono più in grado di giustificare la necessità della realizzazione del TAV alla luce degli ultimi scandali e del cambio di opinione politica nazionale sull’opera? Incertezza che ha costretto la giunta bresciana a chiamare in campo un personaggio come l’Amministratore Delegato di FS in rassicurazione della realizzazione prossima e certa dell’opera tanto agognata.
Forse l’uscente Sindaco Del Bono con la sua giunta, che fin dall’inizio del loro mandato hanno spinto e appoggiato la realizzazione di quest’opera nel centro della città, non sono più in grado di giustificare la necessità della realizzazione del TAV alla luce degli ultimi scandali e del cambio di opinione politica nazionale sull’opera? Incertezza che ha costretto la giunta bresciana a chiamare in campo un personaggio come l’Amministratore Delegato di FS in rassicurazione della realizzazione prossima e certa dell’opera tanto agognata.
Alla luce di quanto sta accadendo, increduli della superficialità con
cui la politica ed FS discutono di un’opera di tale portata e del
futuro dei nostri territori, in data 21.05.2018 abbiamo inviato tre
comunicazioni ufficiali per denunciare alcune procedure che potrebbero
essere messe in atto in merito all’iter della linea AV/AC Brescia –
Verona.
In particolare abbiamo depositato un esposto-denuncia alla Procura Generale presso Corte dei Conti della Regione Lombardia e Veneto,
un atto di diffida e messa in mora al Ministero delle Infrastrutture –
Al Ministero Delrio e al Nuovo Ministro delle Infrastrutture e per
conoscenza al presidente di A.N.AC Sig. Raffaele Cantone, ed infine un
esposto ai Prefetti di Brescia e di Verona e per conoscenza a tutti i
mezzi di comunicazione.
I documenti, composti da una premessa rilevante la situazione
finanziaria in cui si trova la Società Italiana per Condotte d’Acqua
S.p.A, della sua richiesta di concordato in bianco a causa di una
pesante ristrutturazione dei debiti, del mancato rilascio da parte di
alcune sedi dell’INPS del DURC (il Documento Unico di Regolarità
Contributiva è il documento con il quale si dichiara la
regolarità contributiva nei confronti di INPS, INAIL e, per le imprese
tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia, di Casse
edili.) per mancati versamenti contributivi necessari ad effettuare
qualsiasi appalto pubblico; diffidano e portano a conoscenza le modalità
in cui sono state utilizzate le risorse economiche pubbliche, le
modalità di affidamento degli appalti, la mancanza di una analisi seria
dei costi e benefici, intimano a non formalizzare nessun atto
contrattuale con il General Contractor CEPAV DUE pena la diretta
responsabilità e la chiamata a rispondere in giudizio.
Dopo 30 anni di storia italiana NO TAV sappiamo che non esistono
governi ed amministratori amici: ci possono essere governi ed
amministratori meno ostili, più favorevoli, altri decisamente ostili, ma
sono i fatti che contano, non le parole spese. Ci aspettiamo una
posizione più netta sulle grandi opere e non deleghiamo più nessuno in
difesa dei nostri territori, dei nostri soldi pubblici, delle nostre
priorità e della salute.
Basta perdere tempo, basta slogan propagandistici basati sul nulla, basta parole, fermiamo davvero il TAV.
Coordinamento NO TAV Brescia-Verona
venerdì 25 maggio 2018
Che cari, gli Alpini!
Il
Comune di Calcinato ha erogato una serie di contributi economici alle associazioni d'arma con una delibera della Giunta
Municipale del 15 maggio scorso, per un totale di 17 mila e 500 euro.
Ben
15 mila euro sono andati in via straordinaria alla sezione locale
dell'Associazione Nazionale Alpini, che proprio qui da noi terrà la
propria adunata sezionale sabato 2 e domenica 3 giugno.
Sul
piano ordinario hanno ricevuto i loro 200 euro ciascuno gli Alpini
dell'Ana del capoluogo e di Calcinatello, i Bersaglieri, gli Avieri e
i reduci, mentre ai Carristi ne sono andati 500 e ai Carabinieri in
congedo mille.
lunedì 14 maggio 2018
Ampliamento Gedit sempe più vicino
Nei giorni scorsi il
Comune di Calcinato si è visto bocciare anche l'istanza di
opposizione inoltrata a febbraio alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di bloccare
l'ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi della ditta
Gedit di via Cavicchione.
L'appello
presentato dal sindaco Marika Legati è stato giudicato
“inammissibile” e pertanto respinto.
Giusto
un anno fa, nel maggio 2017, il Consiglio di Stato aveva respinto
anche il ricorso del Comune contro la decisione del Tar, tre mesi
prima, di non sospendere gli effetti del decreto dirigenziale con cui
Regione Lombardia il 2 novembre 2016 si era pronunciata positivamente
sulla compatibilità ambientale dell'ampliamento della discarica,
affermando che "l'operazione non presenta pericoli gravi,
attuali e concreti".
E
ora non resta che attendere il prossimo atto, il giudizio di merito
del Tar, che non si sa quando si pronuncerà. Nel frattempo l'azienda
potrebbe avviare quando crede l'innalzamento della quota delle due
vasche presenti, già colmate, per un ulteriore quantitativo di
rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi,
e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400 mila metri cubi. Ma
potrebbe anche decidere di attendere il pronunciamento della
giustizia amministrativa.
domenica 13 maggio 2018
Servizi scolastici: iscrizioni entro fine mese
Ricordiamo
che c'è tempo fino a al 31 maggio per iscrivere i propri figli ai
diversi servizi scolastici per il prossimo anno scolastico: mensa,
trasporto, prescuola e tempo prolungato.
Scaricabili dal sito web www.comune.calcinato.bs.it, i moduli compilati vanno consegnati presso l'Ufficio pubblica istruzione in municipio. Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 030.9989240.
Scaricabili dal sito web www.comune.calcinato.bs.it, i moduli compilati vanno consegnati presso l'Ufficio pubblica istruzione in municipio. Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 030.9989240.
sabato 12 maggio 2018
Verso il controllo di vicinato
Giovedì
scorso a Calcinatello una ventina di residenti si sono incontrati con
l'assessore alla sicurezza, quattro membri della commissione sicurezza e il vicecomandante della Polizia Locale per discutere di
come attivare sul territorio la pratica del “controllo di
vicinato”.
Diffusa
ormai in diversi Comuni italiani, questa esperienza consente a gruppi
di cittadini interessati di partecipare attivamente a una serie di
iniziative organizzate, volte a promuovere e rafforzare la sicurezza
urbana.
Si
tratta di realizzarla in forma coordinata e strutturata, ricercando
la disponibilità di persone come membri e referenti dei diversi
gruppi attivabili.
Il
tutto naturalmente in stretto contatto con le forze dell’ordine,
per prevenire furti, rapine, atti vandalici e altri reati sul
territorio.
L'auspicio
è che si riesca a organizzare un’assemblea pubblica sul tema entro
la metà di giugno, con la partecipazione delle figure istituzionali
chiamate a garantirne l’operatività e definirne le modalità
concrete di attuazione.
lunedì 7 maggio 2018
Se ne va Ermanno Olmi

La sua sapienza - non solo professionale - ha avviato generazioni di italiani, e non solo, alla comprensione di mondi scomparsi, dalla civiltà contadina del piano padano alla realtà innocente e feroce del boom economico.
Il suo limpido sguardo sulle vite che ha raccontato sullo schermo ci mancherà. Ci mancheranno la sua voce, le sue storie, la sua mitezza.
Addio, compagno delle oppresse e degli oppressi in lotta su questa terra. Addio, cantore della natura e dell'umanità della nostra gente. Addio, custode della virtù più rara, quella dell'umile attenzione al dolore degli altri.
Addio, compagno delle oppresse e degli oppressi in lotta su questa terra. Addio, cantore della natura e dell'umanità della nostra gente. Addio, custode della virtù più rara, quella dell'umile attenzione al dolore degli altri.
domenica 6 maggio 2018
No Tav: martedì a Ponte San Marco
Assemblea del movimento No Tav martedì 8 maggio alle ore 20.30 alla sala civica di Piazza della Preistoria a Ponte San Marco, dove verranno raccolte le adesioni degli interessati al nuovo ricorso al Tar contro la delibera n. 42 del 10 luglio 2017 del Cipe che autorizza la realizzazione della nuova grande opera pubblica.
"Riteniamo che ogni azione legale vada
intrapresa per tentare di fermare un’opera che non presenta alcuna
utilità per il nostro territorio e che creerà gravi danni all’economia
locale, al turismo e alla vita quotidiana di tutti gli abitanti" scrivono gli ambientalisti in una nota, informando che è possibile "impugnare il provvedimento dinnanzi il Tar del Lazio, facendo valere i gravi vizi giuridici".
L’appello è rivolto in particolare agli espropriandi, ai frontisti e alle associazioni che si occupano di salvaguardia del paesaggio.
giovedì 3 maggio 2018
No Tav: nuovo ricorso al Tar
Il Coordinamento No Tav Brescia-Verona, formato da comitati e persone che negli ultimi anni stanno svolgendo attività informativa e di opposizione su quest'opera altamente distruttiva per il nostro territorio, promuove un nuovo ricorso al Tar relativo alla delibera n.42 del 10 luglio 2017 del Cipe.
A tal fine, ci avvaliamo del sostegno di un avvocato esperto in diritto amministrativo e la consulenza di professionisti esperti in materie tecniche. Come Coordinamento No Tav Brescia Verona riteniamo che ogni azione legale vada intrapresa per tentare di fermare un'opera che non presenta alcuna utilità per il nostro territorio e che creerà gravi danni all'economia locale, al turismo e alla vita quotidiana di tutti gli abitanti.
Con deliberazione n. 42 del 10 luglio 2017, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2018 il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto definitivo della tratta Brescia Est-Verona (escluso il nodo di Verona) della linea ferroviaria AV/AC Milano Verona.
Vi informiamo che potete impugnare il provvedimento dinnanzi il Tar del Lazio, facendo valere, nel Vostro interesse, i gravi vizi giuridici di questo provvedimento.
Un atto amministrativo che se non viene impugnato entro i 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diviene definitivo e non può più essere successivamente contestato davanti al Giudice Amministrativo.
Vi facciamo presente che l'atto approvato dal Cipe comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, che rende possibile l'invio ai destinatari dei decreti di esproprio e anche di provvedimenti di “occupazione d'urgenza” dei terreni necessari ai lavori per la costruzione dell'opera.
Perché fare ricorso? Tra i motivi principali sicuramente le questioni sull'inottemperanza al parere del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, l'illegittimità derivante dalle modifiche sostanziali al progetto definitivo con le 309 prescrizioni imposte dal Governo, la questione dell'assenza di un progetto complessivo dell'opera (ormai è spezzettato in più tronconi - tratta Treviglio Brescia, ingresso nella città di Brescia, tratto Brescia Verona ed ingresso a Verona), la necessità di aggiornare la VIA, le questioni riguardanti la copertura finanziaria, l'assenza della VAS, la violazione delle disposizioni riguardanti la partecipazione del pubblico in quanto sulle modifiche imposte con le 309 prescrizioni non sarà più possibile il controllo previsto per il progetto definitivo ed altre.
Possono partecipare al ricorso:
- i frontisti, non direttamente espropriati ma che verranno comunque danneggiati dall'opera con la diminuzione di valore della proprietà, che potrebbero rischiare, come già successo su altre tratte TAV italiane, di non poter far valere eventuali danni derivanti dalle attività di cantiere, come i danni agli edifici se non impugnano ora il ricorso;
- tutti i possibili espropriandi da Brescia a Verona, comprese le persone interessate dal nuovo tracciato che sostituisce lo shunt con il passaggio all’interno di Brescia, quindi compresi gli abitanti di Brescia città (la mancata contestazione ora potrebbe compromettere nel futuro l’impugnazione contro il progetto preliminare e il progetto definitivo).
Tale impugnazione non Vi danneggerà, ma anzi aumenta la Vostra forza contrattuale in sede di un possibile futuro esproprio (come già avvenuto in casi concreti) e, soprattutto, unisce le forze per un'azione legale collettiva che aumenta le probabilità di un esito positivo.
Possono partecipare anche le associazioni ambientali a carattere locale che abbiano nel proprio statuto la tutela del territorio, in tutte le sue forme.
L'adesione al ricorso che stiamo preparando va comunicata ENTRO L’ 8 MAGGIO 2018.
L'interesse all'adesione va comunicato via mail all'indirizzo info@notavbs.org ENTRO L’ 8 MAGGIO 2018 mandandoci in allegato tutti i documenti che trovate specificati sul nostro sito notavbs.org o sulla pagina facebook del Coordinamento No Tav Brescia-Verona.
Coordinamento No Tav Brescia-Verona
A tal fine, ci avvaliamo del sostegno di un avvocato esperto in diritto amministrativo e la consulenza di professionisti esperti in materie tecniche. Come Coordinamento No Tav Brescia Verona riteniamo che ogni azione legale vada intrapresa per tentare di fermare un'opera che non presenta alcuna utilità per il nostro territorio e che creerà gravi danni all'economia locale, al turismo e alla vita quotidiana di tutti gli abitanti.
Con deliberazione n. 42 del 10 luglio 2017, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2018 il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto definitivo della tratta Brescia Est-Verona (escluso il nodo di Verona) della linea ferroviaria AV/AC Milano Verona.
Vi informiamo che potete impugnare il provvedimento dinnanzi il Tar del Lazio, facendo valere, nel Vostro interesse, i gravi vizi giuridici di questo provvedimento.
Un atto amministrativo che se non viene impugnato entro i 60 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diviene definitivo e non può più essere successivamente contestato davanti al Giudice Amministrativo.
Vi facciamo presente che l'atto approvato dal Cipe comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, che rende possibile l'invio ai destinatari dei decreti di esproprio e anche di provvedimenti di “occupazione d'urgenza” dei terreni necessari ai lavori per la costruzione dell'opera.
Perché fare ricorso? Tra i motivi principali sicuramente le questioni sull'inottemperanza al parere del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, l'illegittimità derivante dalle modifiche sostanziali al progetto definitivo con le 309 prescrizioni imposte dal Governo, la questione dell'assenza di un progetto complessivo dell'opera (ormai è spezzettato in più tronconi - tratta Treviglio Brescia, ingresso nella città di Brescia, tratto Brescia Verona ed ingresso a Verona), la necessità di aggiornare la VIA, le questioni riguardanti la copertura finanziaria, l'assenza della VAS, la violazione delle disposizioni riguardanti la partecipazione del pubblico in quanto sulle modifiche imposte con le 309 prescrizioni non sarà più possibile il controllo previsto per il progetto definitivo ed altre.
Possono partecipare al ricorso:
- i frontisti, non direttamente espropriati ma che verranno comunque danneggiati dall'opera con la diminuzione di valore della proprietà, che potrebbero rischiare, come già successo su altre tratte TAV italiane, di non poter far valere eventuali danni derivanti dalle attività di cantiere, come i danni agli edifici se non impugnano ora il ricorso;
- tutti i possibili espropriandi da Brescia a Verona, comprese le persone interessate dal nuovo tracciato che sostituisce lo shunt con il passaggio all’interno di Brescia, quindi compresi gli abitanti di Brescia città (la mancata contestazione ora potrebbe compromettere nel futuro l’impugnazione contro il progetto preliminare e il progetto definitivo).
Tale impugnazione non Vi danneggerà, ma anzi aumenta la Vostra forza contrattuale in sede di un possibile futuro esproprio (come già avvenuto in casi concreti) e, soprattutto, unisce le forze per un'azione legale collettiva che aumenta le probabilità di un esito positivo.
Possono partecipare anche le associazioni ambientali a carattere locale che abbiano nel proprio statuto la tutela del territorio, in tutte le sue forme.
L'adesione al ricorso che stiamo preparando va comunicata ENTRO L’ 8 MAGGIO 2018.
L'interesse all'adesione va comunicato via mail all'indirizzo info@notavbs.org ENTRO L’ 8 MAGGIO 2018 mandandoci in allegato tutti i documenti che trovate specificati sul nostro sito notavbs.org o sulla pagina facebook del Coordinamento No Tav Brescia-Verona.
Coordinamento No Tav Brescia-Verona
martedì 1 maggio 2018
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