A leggere i giornali e guardare la TV negli ultimi giorni, sembrerebbe che il 60% degli elettori votanti abbia dato ragione ai partiti di destra che siedono in Parlamento.
Salvini
e Brunetta non hanno neanche atteso gli scrutini per intestarsi la vittoria del
NO già in base ai sondaggi, e la loro presenza nelle pagine a stampa e nei talk
show è diventata rapidamente asfissiante.
Nonostante
i gravi problemi di “vista” che, da gennaio ad oggi, hanno colpito la
stragrande maggioranza degli operatori
dell’informazione locale, che non hanno quasi mai dato spazio al “Comitato
Provinciale per il NO nel Referendum sulle modifiche della Costituzione” e alle
sue iniziative, rivendichiamo a gran voce
lo spazio che ci spetta e il ruolo determinante dei nostri comitati di
zona e dei nostri aderenti che hanno svolto pazientemente un lavoro di
divulgazione dei valori e dei meccanismi stabiliti nella Costituzione della
Repubblica approvata il 22 dicembre 1947, facendola amare e difendere da
milioni di cittadini, fra cui moltissimi giovani, e giovanissimi alla loro
prima esperienza di voto, contribuendo con loro capillare impegno al successo
del NO alla riforma costituzionale Renzi-Verdini.
Il
Comitato provinciale per il NO si è sempre caratterizzato, da un lato, nel far
conoscere il “merito” della riforma e, dall’altro lato, nell’evidenziare la
paternità della stessa da parte delle oligarchie economico finanziare che hanno
scaricato sulle classi popolari gli errori e la crisi economica da essi stessi
provocata e che, non sazie dei costi sociali già fatti pagare ai cittadini
italiani, forzando le regole formalmente vigenti, hanno tentato di rendere
legittime tali forzatureper dare la spallata definitiva allo Stato sociale e
alla sovranità popolare.
Fortunatamente,
il tentativo di snaturare la nostra Costituzione è stato sventato dal
travolgente voto popolare del 4 dicembre 2016; con il contributo determinante
delle azioni nostre e degli oltre 750 Comitati per il NO sparsi per la
penisola, il Popolo italiano ha sventato il tentativo di far approvare
modifiche alla Costituzione che, oltre a stravolgere il diritto dei cittadini a
votare i propri rappresentanti e squilibrare l’assetto delle Istituzioni a
favore del Potere Esecutivo, sarebbero stata pericolose per la Democrazia.
A tutti i 19.420.730 elettori che hanno difeso la Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza e dalla lotta partigiana, vada il nostro più sentito
A tutti i 19.420.730 elettori che hanno difeso la Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza e dalla lotta partigiana, vada il nostro più sentito
GRAZIE!
Nonostante la batosta subita dai mandanti
finanziari e dai loro servi politici, non ci illudiamo però di aver “abbattuto
il drago”.
Per
questo, non intendiamo in alcun modo abbassare la guardia, convinti che chi vi
ha interesse ritenterà ancora in futuro, in altre forme ed in momenti più
favorevoli.
Non
possiamo inoltre scordare che come cittadini abbiamo diritto a una corretta
rappresentazione del voto popolare in Parlamento, che la legge elettorale
vigente, l‘Italicum, non garantisce affatto, perpetrando, sua degna figlia, i
vizi di incostituzionalità del Porcellum.
Serve
una legge elettorale rispettosa dei principi fondamentali della Costituzione:
scelta degli eletti da parte degli elettori, voto uguale per tutti i cittadini
e quindi senza premi di maggioranza tali da contraddire il principio di parità.
Restano
inoltre irrisolti, dimenticati nella foga referendaria del Governo, tanti
problemi del Paese che hanno bisogno di soluzioni che realizzino, anziché
lasciare disattesi, i principi enunciati nella Carta costituzionale.
Per
questo, il Comitato provinciale per il NO di Brescia, con le sue articolazioni
territoriali, prosegue senza abbassare la guardia la sua attività, nelle nuove
condizioni create dal risultato del voto.
Preso
atto che i direttivi del Comitato per il NO e quello contro l'Italicum, cui fa
capo il comitato provinciale di Brescia, sono stati convocati a Roma, per le
opportune valutazioni, alle 10 di mercoledì 14 dicembre 2016, auguriamo a tutti
i bresciani
buone
feste e
un
buon anno
nuovo
dando
appuntamento al prossimo incontro che verrà convocato dopo l’Epifania, in vista
dell'assemblea nazionale dei comitati, in programma entro la metà di gennaio
2017.
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