lunedì 20 dicembre 2010

LA CINA E' VICINA




Da Calcinato a Shangai per conoscere da vicino la Cina. E’ la scelta fatta da Greta Valentini, 20enne calcinatese che - terminato il liceo linguistico - da cinque mesi si trova nella capitale economica della Cina per un periodo di studio alla Soochow University.

In questo servizio Greta ci racconta come sta andando la su esperienza.



di Greta Valentini

La domanda che mi pone la gente è sempre la stessa: perchè la Cina?

I motivi sono molti: per prima cosa è un'opportunità di scambio culturale molto importante. osservare la mentalità cinese e come questa si manifesta nella vita di tutti i giorni, osservare come la modernità di queste città si mescola con la storia e la tradizione cinese, da uno spunto di riflessione importante: si percepisce in maniera profonda la differenza tra le nostre culture. Il partito comunista sta cercando in tutti i modi di modernizzare le città e cancellare qualsiasi segno di antichità e di storia (processo che comincio con Mao Zedong poiché egli voleva cominciare un nuovo capitolo della storia cinese cercando di cancellare le tracce di un passato che cozzava con gli ideali del partito comunista) restano comunque numerosi indizi di un passato culturale importante. Per permettere che ciò avvenga si "espropriano" (non è corretto usare il termine esproprio, ma rende l'idea, poiché in Cina ogni terra è di proprietà del governo nonostante sia per esempio stata comprata da un cittadino) le terre per radere al suolo le vecchie case e gli hutong, i tipici quartieri vecchi cinesi, e fare posto a vertiginosi grattacieli di 30/50 piani. Ogni volta che capita di camminare in questi quartieri c'è da perdersi poiché i palazzi sono tutti uguali: sembrano fatti con lo stampo e tale motivo sono numerati cosicché le persone possano riconoscere la propria abitazione.

C'è inoltre la volontà di rendere le città simili alle nostre città Europee/Americane: se si passeggia per Shanghai sul lungo fiume, da un lato di trovano palazzi stile gotico-romano che ricordano le maggiori capitali Europee, dall'altro si trovano modernissimi e illuminatissimi grattacieli che ricordano quelli di Hong Kong su cui vengono installate costosissimi giochi di luci ed enormi megaschermi dove vengono proiettate le pubblicità delle grandi multinazionali americane presenti nella periferia di Shanghai, e che inevitabilmente stanno occidentalizzando la cultura. C'è quindi la percezione di trovarsi in occidente; in alcune strade sembra di passeggiare per Dublino o Vienna ma si percepisce che c'è "qualcosa di strano", che non ci si trova davvero li.

Ciononostante vivere qui per uno straniero non è facile come può sembrare, poche persone parlano inglese e le difficoltà nella comunicazione sono parecchie. Tuttavia non è uno scoglio insormontabile; la gente è molto disponibile e cortese, sempre pronta a dare una mano, soprattutto ai "laowai”, gli stranieri che in alcune zone sono ancora guardati con ammirazione e curiosità nonostante la globalizzazione stia ormai cosmopolizzando questo paese e l'expo abbia portato nella zona una notevole quantità di turisti.

Oltre che alle costruzioni, anche le infrastrutture e i servizi sono impressionanti. E il governo investe molto in tutto ciò. Ogni giorno, ad esempio, ci sono treni veloci che collegano le maggiori città cinesi; sono treni ad alta velocità che sfiorano i 320 km/orari e sono puntuali come orologi svizzeri. Se ne trovano a tutte le ore. Inoltre le maggiori città cinesi sono dinamiche e piene di vita, la giornata lavorativa è di sette giorni su sette e comincia alle 5 della mattina per finire tardi la sera, nel giro di pochi anni le città si trasformano in maniera sensibile, dove non c'era nulla qualche anno fa si possono trovare interi nuovi quartieri, e ogni giorno si sentono fuochi d'artificio a tutte le ore: in Cina sono utilizzati quando viene inaugurato qualcosa, dal piccolo negozio al grande centro commerciale ad una stazione della metro prima chiusa.

L'inquinamento è impressionante e percepibile tuttavia a differenza delle nostre città Shanghai è le altre grandi città sono piene di parchi e zone verdi dove si vedono passeggiare i nonni con i nipoti ad ogni ora del giorno. Le città sono generalmente pulite e sicure, le pattuglie della polizia sono poche poiché sono necessarie solo per gestire il traffico. La legge cinese è molto dura, per tale motivo la criminalità, soprattutto contro gli stranieri, è ridottissima.

La vita nelle città non è costosa come da noi, ciò apre le porte a numerose attività e a qualche lusso in più, in primis viaggiare. I biglietti aerei e gli alberghi sono economici, un weekend ad Hangzhou per esempio, città a sud della Cina rinomata per i propri giardini e canali, può costare 100 euro tutto compreso, senza rinunce.

Se ci spostiamo fuori dalle città tuttavia lo scenario cambia. La povertà c'è, ma sta migliorando con gli anni. I quartieri della vecchia Cina si trovano sui fiumi dove le donne lavano, i bambini scherzano tra loro, e i nonni giocano tutti insieme agli scacchi cinesi. Sono tutti sorridenti nonostante la vita sia molto frugale e appena vedono uno straniero capita che ci si ritrovi attorniati dai locali, desiderosi di invitarti a bere un the in casa propria. Questa è ancora la vera Cina, lontana dalle grandi città, ma che comunque inevitabilmente sta subendo l'influenza di queste e che è destinata a modificarsi.

Studiare in Cina, è una delle opportunità che più consiglio, non solo per sperimentare l'enorme differenza culturale, percepibile in ogni conversazione, in ogni forma di contatto, ma anche per vivere in un sistema completamente diverso dal nostro, che da uno slancio in più alle nuove generazioni, che offre numerose opportunità di paragone e riflessione e che apre la mente a nuovi e diversi spunti culturali, non solo perchè la mentalità e la cultura sono diverse da quelle che conosciamo ma soprattutto perchè rispetto all'Europa e all'America è un orizzonte nuovo, in continuo sviluppo che permette ai giovani di avere infinite opportunità di crescita sia personale sia in campo lavorativo.

Il mio progetto è di restare in Cina fino a gennaio 2001. Non ho ancora progetti precisi per il futuro, sicuramente vivere qui mi ha fatto percepire le grandi possibilità lavorative e di crescita personale che si possono avere in un paese in via di sviluppo come questo, per tali motivi la mia scelta per il futuro è sicuramente, se possibile, indirizzata verso questo nuovo orizzonte.


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