martedì 19 ottobre 2010

STOP ALL'ESENZIONE ICI PER LA CHIESA CATTOLICA




[da AP/La Presse]

L’esenzione dal pagamento dell’Ici non è l’unico dei benefici di cui gode in Italia la chiesa cattolica: c’è anche la qualifica di ente non commerciale a tutti gli enti ecclesiastici con conseguenti meno tasse pagate e il pagamento dimezzato dell’Ires.

Le istituzioni ecclesiastiche che agiscono nei settori sanitario e dell’istruzione e che sono riconducibili alla chiesa cattolica pagano infatti esattamente la metà di Ires. L’Unione Europea ha aperto a questo proposito una procedura di infrazione contro l’Italia ritenendo tutto questo un indebito aiuto di stato, quindi sostanzialmente pratiche anticoncorrenziali.

Anche gli enti turistici religiosi, tra cui molti alberghi di Roma, godono dell’esenzione totale dall’Ici e della tariffa Ires ridotta. Il risparmio calcolato dalla U.E. è di due miliardi di euro, cifra che permette una politica di prezzi certamente più agevolata rispetto ai i competitori che non godono del beneficio. La procedura di infrazione partirà a fine ottobre e avrà un’istruttoria di 18 mesi dopo la quale ci sarà una sentenza. Vedremo se l’Italia sarà o meno multata.


[ dal sito dell' UAAR ]


La recente indagine dell’Ue sui privilegi fiscali della Chiesa cattolica in Italia (Ultimissima del 12 ottobre) sembra aver spinto il governo ad eliminare dal 2014 parte delle esenzioni fiscali concesse.
In particolare l’Ici sarà di nuovo versata dalle strutture di enti ecclesiastici come alberghi, scuole, ospedali. Mentre rimarrà l’esenzione per i luoghi di culto, parrocchie, immobili utilizzati per servizi sociali convenzionati (mense, centri di assistenza e volontariato) ed aree extraterritoriali tutelate dai Patti Lateranensi (come il Vicariato, Castel Gandolfo, l’Università Lateranense). Secondo le stime, verrebbero così recuperati circa 1 miliardo di euro l’anno. In tempi brevi tornerebbero nelle casse dello stato circa 400 euro non versati dagli enti che oggi sono registrati. Quelli non registrati al fisco dovrebbero comunque pagare l’Imu (Imposta unica municipale).
La Commissione Europea indaga però anche sull’esenzione del 50% dell’Ires a favore degli enti ecclesiastici e sull’attribuzione dello status di enti “non commerciali” a quelli ecclesiastici, concesso dall’art. 149 del Tuir. L’Italia potrebbe comunque essere condannata a chiedere il recupero delle imposte non versate, con gli interessi.



che il prossimo passo sia anche la demolizione dei castelli legislativi della regione lombardia che consentono deroghe di qualsiasi tipo per le propiretà della chiesa...?

2 commenti:

  1. UAAR è la sigla della Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti?
    E' vero?
    Ditelo o pensate di non essere creduti.

    RispondiElimina
  2. è vero.
    perché dovremmo pensare di non essere creduti?

    il termine stesso "credere" in questo contesto potrebbe risultare ambiguo....

    RispondiElimina