lunedì 17 novembre 2025

Domani c'è il consiglio comunale

Martedì 18 novembre approda in consiglio comunale a Calcinato la discussione sul nuovo Piano socioassistenziale per il triennio 2025-2027, redatto dall’assessore Elena Ringhini dopo una articolata serie di incontri con gli specialisti del settore e di ricognizioni sul territorio.
Il voluminoso documento dettaglia gli obiettivi, i destinatari e le modalità di erogazione dei servizi sociali per anziani, minori, persone con disabilità, famiglie in difficoltà e in situazioni di povertà o disagio. In particolare, presenta analiticamente la variegata serie di opportunità di accesso alle prestazioni erogate dal Comune, gli interventi a cura del distretto sociosanitario, i criteri per la determinazione della compartecipazione e della contribuzione alla spesa sociale da parte degli utenti, gli interventi di sostegno economico per i cittadini bisognosi, la nutrita serie di attività ed iniziative che il Comune organizza per chi ne ha bisogno e le azioni sperimentali messe in campo.
L’appuntamento per gli interessati è alle ore 19.30 nella sala consiliare del municipio.

giovedì 13 novembre 2025

No al nuovo progetto di maxidepuratore: verso la manifestazione del 15 marzo

La Federazione delle Associazioni che amano il fiume Chiese ed il suo Lago d’Idro ha nel suo scopo esistenziale la difesa e la cura dell’intero corpo idrico del Chiese.
Per tale motivo fondante, sin dalle prime avvisaglie dell’idea di trasferire nel fiume Chiese parte della depurazione gardesana, che corrisponderebbe a circa il 40%, arrivate nell’ottobre 2018, ci mettemmo al lavoro soprattutto per portare fermezza e coraggio nell’instaurare una ampia opposizione a quest’idea di gettare nel territorio di altri abitanti i loro reflui gardesani, ovvero del turismo di massa gardesano. 
La fermezza e coraggio, che annunciammo subito con decine di pubbliche assemblee nel 2019, s’è poi arricchita anche con un’energica azione legale curata dallo Studio legale dell’Avv. Tumbiolo di Como e Milano. Depositammo nel novembre 2021 la prima azione legale contro il progetto dei due megadepuratori gardesani a Gavardo e Montichiari; la cui prima udienza è stata convocata dal TAR per il 4 dicembre 2025. Abbiamo visto che in Tribunale quel Progetto Gavardo-Montichiari non è ancora stato rimosso; ed a maggior ragione quindi abbiamo il sospetto che chi vuole realizzare questo trasferimento nel Chiese della depurazione gardesana voglia provare a prendere in giro le varie entità, i Comuni chi si oppongono ed ogni altra entità come siamo noi, tenendo ancora in campo quel progetto, che tra l’altro costò oltre 5 milioni di euro di denaro pubblico, per poter tenere in campo tutte le ipotesi, qualora anche l’idea del super megadepuratore a Esenta di Lonato non vedesse la luce. 
E oggi, quindi, siamo qui soprattutto a dire un energico NO anche all’idea del super megadepuratore a Esenta di Lonato, o dovunque lo volessero realizzare con lo scarico nel Chiese, perché anche a Esenta di Lonato scaricherebbe inevitabilmente nel fiume Chiese. 
Se sarà necessario, muoveremo un’azione legale energica anche contro questo progetto di Esenta. E nel frattempo porteremo avanti in ogni caso l’azione legale conferita adesso nell’udienza del 4 dicembre perché vogliamo riuscire a mettere una pietra tombale su quel progetto Gavardo-Montichiari. 
E per manifestare una immediata energica opposizione all’ipotesi Esenta, oggi annunciamo che per domenica 15 marzo 2026 qui a Calcinato, sul cui confine hanno ora individuato l’area per quel depuratore di Esenta: vogliamo fare una grande manifestazione unitaria, alla quale inviteremo a partecipare ogni cittadino, ogni pubblica Amministrazione del corpo idrico del Chiese ed ogni formazione sociale che voglia unirsi in questa opposizione.
Gianluca Bordiga, Presidente della Federazione delle Associazioni che amano il fiume Chiese ed il suo Lago d’Idro

mercoledì 12 novembre 2025

Neil Young, 80 anni dalla parte giusta

Lui c’è sempre stato. Ha partecipato da protagonista a tutti i più importanti festival della controcultura rock degli ultimi sessant’anni, ha cantato la tragedia degli indios sterminati dai conquistadores in “Cortez the Killer”, il razzismo latente nel sud degli Stati Uniti in “Alabama”, la protesta antimilitarista contro la guerra del Vietnam in “Ohio”, l’annientamento dei nativi americani e della loro cultura in “Pocahontas”, l’amore per la vita e per la libertà in mille altre canzoni: è stato in prima fila nelle campagne nonviolente per la salvaguardia dei diritti dei popoli indigeni, la difesa dell’ambiente, la valorizzazione dei disabili, ma anche per fermare la corsa al riarmo nucleare e denunciare gli abusi della polizia.
Gli auguriamo buon compleanno con questa sua vecchia splendida canzone:

sabato 8 novembre 2025

Calcinato ricorda Pasolini

A cinquant’anni dal suo barbaro assassinio, stamattina a Calcinato il Teatro dell’Innesto rende omaggio a Pier Paolo Pasolini, con un reading letterario condotto dagli attori Luca Bindoni, Asia Medeghini e Pietro Pennello, che proporranno una nutrita serie di poesie e prose del geniale scrittore.
Ad ingresso gratuito, l’incontro si tiene nella sala di lettura della civica biblioteca di via XX Settembre 80 dalle ore 11.30 alle 12.30. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni può telefonare al numero 030 963481.

mercoledì 5 novembre 2025

Streghe, mediche e artiste: una rassegna al femminile

In vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che verrà celebrata martedì 25 novembre, a Calcinato l’assessorato alla cultura del Comune organizza la rassegna intitolata “Streghe, mediche e artiste”.
Si comincia giovedì 6 quando alle ore 20.30 alla Civica Biblioteca di via XX settembre 80 lo studioso Ennio Ferraglio (responsabile del Servizio Gestione dei fondi antichi delle biblioteche bresciane) terrà una conferenza sullo straordinario caso di “Maria la medica di Calcinato”, inserito nel più ampio contesto del drammatico rapporto fra “streghe e Inquisizione a Brescia nella prima età moderna”.
Sottoproletaria originaria di Tignale, la sfortunata protagonista della serata fu iniquamente processata e condannata come strega nel 1480. Essendosi pentita e confessata, fu rinchiusa nel carcere cittadini della Pallata in attesa dell’esecuzione della sentenza capitale, ma non salì il patibolo poiché morì ancora in prigione per le barbare torture subite.
Il 13 alla stessa ora, sempre alla Civica Biblioteca, dopo oltre quarant’anni di attività sul territorio la rinomata erborista Milena Bazzoli parlerà della sua esperienza professionale e delle piante medicinali, mentre il 20 di “piante spontanee commestibili nella tradizione del nostro territorio” si occuperà Lívio Pagliari, accompagnatore di media montagna, guida naturalistica ed educatore ambientale.
La rassegna verrà conclusa martedì 25 alle ore 20.45 al Teatro Marconi di via Carlo Alberto 1 con la “Cantata per Artemisia Gentileschi” che verrà proposta dalla Compagnia del Piccolo. Scritto da Gaetano Colella, lo spettacolo avrà in regia Andrea Chiodi che dirigerà sul palco le attrici Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera e Swewa Schneider, le quali daranno corpo e voce alla celebre artista, ai suoi dipinti e ai personaggi che l’hanno circondata, ammirata, violata, umiliata, amata, offesa, in un potente affresco composto di luci ed ombre, come in ogni dipinto di questa donna che fu la prima ad essere ammessa nel 1616 alla prestigiosa Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
Mentre i primi tre appuntamenti sono ad ingresso gratuito, quest’ultima serata prevede un biglietto d’accesso al prezzo di 18 euro (ridotto 14), abbattuto a 10 per chi si presenti con un capo di abbigliamento o un accessorio visibile di colore rosso.
Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sulla rassegna può telefonare in orario d’ufficio al numero 030 963481.

martedì 4 novembre 2025

Archiviato il progetto di impianto per la forsu

Non si farà a Bedizzole l’impianto A2A di compostaggio e biometano, sembra per ragioni di carattere economico.
Lo ha comunicato la società a fine ottobre con una mail ai principali enti interessati, dichiarando la propria rinuncia alla realizzazione del sito industriale per il recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (nota con l’acronimo forsu) proveniente dalla raccolta differenziata sui territori.
A conclusione di un lungo iter autorizzativo, tre anni fa e mezzo fa il progetto aveva ricevuto il via libera della Provincia, che aveva tuttavia imposto ad A2A una nutrita serie di prescrizioni.
L’impianto di trattamento di questi scarti avrebbe dovuto sorgere in località Fusina, sul territorio comunale di Bedizzole, ma molto vicino ai quelli confinanti di Calcinato e di Lonato del Garda, il che aveva suscitato in zona manifestazioni, assemblee, dibattiti e la ferma opposizione di enti locali e comitati ambientalisti.
Destinato ad accogliere circa 60 mila tonnellate all'anno di forsu da tutta la provincia di Brescia e finalizzato alla produzione di sei milioni di metri cubi di biometano e doi quindicimila tonnellate di compost, l’impianto viene così archiviato: nelle intenzioni dei proponenti avrebbe occupato una superficie di circa 35 mila metri quadrati, in una fascia già sottoposta a un altissimo indice di pressione, l'indicatore stabilito da una legge regionale, la cui cogenza è stata peraltro ribadita anche dal Consiglio di Stato.
Localizzato in un’area geografica ad altissima densità di discariche e siti potenzialmente inquinanti, questo sito non andrà quindi ad aggiungersi alla vicinissima discarica che lavora il fluff, alla nutrita serie di allevamenti intensivi, a diverse aziende che utilizzano sui terreni agricoli di gessi di defecazione, ai cantieri per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, a un impianto di cogenerazione a biomassa legnosa e a un impianto di recupero di rottami in alluminio. Per tacere del trafficatissimo contesto di viabilità, già da tempo satura delle presenze di autotreni e autoarticolati.
Frazione di rifiuto differenziato con un certo valore economico, la forsu è al centro da molto tempo di un vivace dibattito, non solo specialistico, sulle modalità più idonee per affidare la corretta e sicura gestione del suo trattamento e sui risvolti che la sua lavorazione può avere per la salubrità dell’ambiente, la qualità dell’aria e la salute dei cittadini.

lunedì 3 novembre 2025

Donne che imparano l'italiano

A partire da martedì 4 novembre a Calcinato l’amministrazione comunale propone alle donne del paese di incontrarsi alla Biblioteca Civica di via XX Settembre 80 per imparare la lingua italiana e socializzare.
Gli appuntamenti avranno cadenza settimanale dalle ore 9.30 alle 11. 
La partecipazione è gratuita. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni o prenotare un posto può inviare un messaggio in WhatsApp alla segreteria organizzativa della iniziativa al numero 393 5952486.

domenica 2 novembre 2025

Nel giorno dei morti una riflessione di don Mazzolari

Non siamo riusciti a sapere su quale dei tanti giornali su cui scriveva sia comparsa questa mirabile riflessione di don Primo Mazzolari, che a settant’anni di distanza pubblichiamo il giorno in cui si ricordano i morti.

sabato 1 novembre 2025

Pasolini ci manca: leggiamo Pasolini

Nella notte in cui ricorre il cinquantenario del barbaro assassinio all'Idroscalo di Ostia del grande scrittore e regista, precisamente alle ore 24 di oggi, alla Casa del Podestà di Lonato del Garda andrà in scena lo spettacolo "Ceneri. Pier Paolo Pasolini a processo", concepito in forma di intervista scenica.
A organizzare l'evento è la Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, che propone un testo immaginato ma autentico, crudo e senza compromessi, memore del fatto che - come diceva il poeta Franco Fortini - "il solo modo decente di parlare di Pasolini è leggerlo".
Sul palco il regista Giacomo Andrico dirigerà gli attori Danny Bignotti e Silvia Gandolfi, impegnati in un fitto dialogo che riporta in vita le sue parole scomode e attuali come non mai, con l'accompagnamento musicale di Andrea Bettini alla fisarmonica e Anna Nova al violino.
Prodotto da Cantibhakta, lo spettacolo non celebra ma interroga, perché le ceneri di Pasolini sono ancora incandescenti nelle domane che pone nel nostro presente.
Dello spettacolo ci saranno poi due repliche domani, domenica 2 novembre, alle 15 e alle 16. Chi fosse interessato a partecipare può scrivere una mail all'indirizzo di posta elettronica prenotazioni@fondazioneugodacomo.it oppure telefonare al numero 030 9130060.

venerdì 31 ottobre 2025

4 novembre: non festa, ma lutto

Anche quest'anno in occasione del 4 novembre, festa delle Forze Armate, istituzioni e apparati militari si preparano ad esaltare la guerra e il militarismo secondo la narrazione della "vittoria" della Prima Guerra Mondiale, una “inutile strage” il cui bilancio finale per l’Italia fu di oltre 650.000 soldati uccisi e più di un milione feriti, dei quali molti con gravi mutilazioni. A questi si aggiunsero più di 600.000 vittime civili a causa di bombardamenti e occupazioni militari, carestie ed epidemie. La maggior parte delle vittime erano contadini ed analfabeti esclusi dal diritto di voto e obbligati a farsi ammazzare o a uccidere nemici che non conoscevano, da un governo che li considerava solo carne da cannone. La guerra non risolse i problemi dell’Italia, anzi ne creò di nuovi e favorì l’avvento del fascismo. Anche l’Europa di allora si trovò davanti a conseguenze terribili, crisi economiche e sociali, con l’affermarsi del nazismo, militarista e razzista. Tutto poi precipitò nel disastro della Seconda Guerra Mondiale.
Attorno alla data del 4 novembre, ripristinata anche come Giornata dell’unità nazionale per intensificarne la portata, non c’è solo una distorta celebrazione storica ma anche il tentativo di una vera e propria propaganda bellica che si riversa nelle scuole e in molte (per fortuna con le debite eccezioni) celebrazioni istituzionali. Una propaganda tanto più insopportabile nel periodo che stiamo attraversando, che vede guerre sanguinose in varie parti del mondo, e due alle porte d’Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana. Una propaganda che si intensifica anche per nascondere i conflitti interni fatti di impoverimento generale, aumento delle spese militari, repressione militarizzata nelle città imposte con zone rosse e decreti sicurezza, repressione del dissenso.
Purtroppo oggi soffia un nuovo vento di guerra. Giornali e mezzi di comunicazione sempre più spesso danno voce a iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. I governi europei vogliono che i popoli si preparino alla guerra, anche reintroducendo il servizio militare obbligatorio, per tutti i giovani. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello della Croazia, che segue la decisione già presa in Norvegia e Svezia. La Francia sta spingendo per allargare il reclutamento per il servizio militare volontario, come sta avvenendo nei Paesi Bassi. La Germania ha già approvato una Legge che favorisce e facilita il reclutamento, per ora volontario, nelle file dell’esercito.
E in Italia? Il dibattito è aperto e già si parla di attivare una forza di riserva, per arrivare ad un modello autonomo di difesa militare europea che considera la possibilità generalizzata di un servizio militare per donne e uomini come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate. L'Europa pensa alla leva per tutti come un passo necessario nel processo politico di unificazione militare europea e strategia di rafforzamento della cittadinanza nella difesa comunitaria. Questo atteggiamento è gravissimo: la prospettiva di una “guerra perpetua” con armi convenzionali e milioni di vittime civili o una irrimediabile catastrofe nucleare con lo sconvolgimento della civiltà e del pianeta.
Da tempo il Movimento Nonviolento ha trasformato la giornata del 4 novembre in un’importante occasione di riflessione e opposizione a tutti gli eserciti, contro tutte le politiche di riarmo, a sostegno degli obiettori di coscienza e dei disertori di tutte le guerre.
“4 Novembre, non festa ma lutto” è stato ed è il nostro slogan da opporre alla retorica patriottarda.
La nostra proposta è la Campagna di Obiezione alla guerra, per dire no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza, invitando tutti a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione di coscienza per respingere il disegno di chi vuole obbligare i nostri giovani a prendere il fucile e vestire la divisa.
Movimento Nonviolento

domenica 26 ottobre 2025

Martedì 28 al Marconi Dario Allegri presenta la storia del cimitero di Calcinatello

Nell’ambito della rassegna culturale “Leggiamo Calcinato”, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune, martedì 28 ottobre nella sala ipogea del Teatro Marconi di via Carlo Alberto 1 Dario Allegri presenterà il suo libro dedicato alla “Storia del Cimitero di Calcinatello”.
Nel volume il ricercatore - da sempre impegnato nella vita amministrativa e assessore ai lavori pubblici dal 2004 al 2009 - ricostruisce, con la riproduzione di numerosi documenti storici dell'Archivio Comunale, le circostanze e i profili dei protagonisti che si occuparono della nascita del camposanto della popolosa frazione, edificato alla fine dell’Ottocento dalle famiglie di Calcinatello, in seguito alla erezione a Parrocchiale della Chiesa della Natività di Maria.
Nel corso della serata l’autore dialogherà con l'archivista e storica locale Marina Tonelli.
L’appuntamento è alle ore 20.30. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni può scrivere a biblioteca@comune.calcinato.bs.it oppure telefonare in orario d’ufficio al numero 030 963481.

martedì 21 ottobre 2025

Ciao, Alessandro!

Oggi ci ha lasciati Alessandro Vecchi, scomparso a 69 anni al termine di una lunga malattia.
Le nostre vite si erano incrociate alla fine del secolo scorso. Lui allora era un metalmeccanico tenace, molto attivo nella Fiom-Cgil, sindacato che rappresentò nel consiglio di fabbrica dell’allora Ambac di Castenedolo. Lavorò poi con Linea Indipendente in molte attività e iniziative sul territorio, dando spesso il suo generoso contributo di passione, concretezza e determinazione, nelle nostre campagne per la giustizia sociale e la tutela dell'ambiente.
In seguito era diventato una delle colonne della Protezione civile e, più di recente, era stato attivo anche come nonno-vigile, aiutando ogni mattina gli alunni ad attraversare la strada davanti alle scuole di Calcinatello, la frazione in cui abitava.
La salma riposa alla casa funeraria Dea di via Broli 13 a Calcinato. Da qui partirà venerdì 24 ottobre alle ore 10.20 il corteo funebre verso la chiesa parrocchiale di Calcinatello, dove alle 10.30 verranno celebrate le esequie; in seguito la salma proseguirà per il tempio crematorio di Sant’Eufemia.