lunedì 3 novembre 2025

Donne che imparano l'italiano

A partire da martedì 4 novembre a Calcinato l’amministrazione comunale propone alle donne del paese di incontrarsi alla Biblioteca Civica di via XX Settembre 80 per imparare la lingua italiana e socializzare.
Gli appuntamenti avranno cadenza settimanale dalle ore 9.30 alle 11. 
La partecipazione è gratuita. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni o prenotare un posto può inviare un messaggio in WhatsApp alla segreteria organizzativa della iniziativa al numero 393 5952486.

domenica 2 novembre 2025

Nel giorno dei morti una riflessione di don Mazzolari

Non siamo riusciti a sapere su quale dei tanti giornali su cui scriveva sia comparsa questa mirabile riflessione di don Primo Mazzolari, che a settant’anni di distanza pubblichiamo il giorno in cui si ricordano i morti.

sabato 1 novembre 2025

Pasolini ci manca: leggiamo Pasolini

Nella notte in cui ricorre il cinquantenario del barbaro assassinio all'Idroscalo di Ostia del grande scrittore e regista, precisamente alle ore 24 di oggi, alla Casa del Podestà di Lonato del Garda andrà in scena lo spettacolo "Ceneri. Pier Paolo Pasolini a processo", concepito in forma di intervista scenica.
A organizzare l'evento è la Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda, che propone un testo immaginato ma autentico, crudo e senza compromessi, memore del fatto che - come diceva il poeta Franco Fortini - "il solo modo decente di parlare di Pasolini è leggerlo".
Sul palco il regista Giacomo Andrico dirigerà gli attori Danny Bignotti e Silvia Gandolfi, impegnati in un fitto dialogo che riporta in vita le sue parole scomode e attuali come non mai, con l'accompagnamento musicale di Andrea Bettini alla fisarmonica e Anna Nova al violino.
Prodotto da Cantibhakta, lo spettacolo non celebra ma interroga, perché le ceneri di Pasolini sono ancora incandescenti nelle domane che pone nel nostro presente.
Dello spettacolo ci saranno poi due repliche domani, domenica 2 novembre, alle 15 e alle 16. Chi fosse interessato a partecipare può scrivere una mail all'indirizzo di posta elettronica prenotazioni@fondazioneugodacomo.it oppure telefonare al numero 030 9130060.

venerdì 31 ottobre 2025

4 novembre: non festa, ma lutto

Anche quest'anno in occasione del 4 novembre, festa delle Forze Armate, istituzioni e apparati militari si preparano ad esaltare la guerra e il militarismo secondo la narrazione della "vittoria" della Prima Guerra Mondiale, una “inutile strage” il cui bilancio finale per l’Italia fu di oltre 650.000 soldati uccisi e più di un milione feriti, dei quali molti con gravi mutilazioni. A questi si aggiunsero più di 600.000 vittime civili a causa di bombardamenti e occupazioni militari, carestie ed epidemie. La maggior parte delle vittime erano contadini ed analfabeti esclusi dal diritto di voto e obbligati a farsi ammazzare o a uccidere nemici che non conoscevano, da un governo che li considerava solo carne da cannone. La guerra non risolse i problemi dell’Italia, anzi ne creò di nuovi e favorì l’avvento del fascismo. Anche l’Europa di allora si trovò davanti a conseguenze terribili, crisi economiche e sociali, con l’affermarsi del nazismo, militarista e razzista. Tutto poi precipitò nel disastro della Seconda Guerra Mondiale.
Attorno alla data del 4 novembre, ripristinata anche come Giornata dell’unità nazionale per intensificarne la portata, non c’è solo una distorta celebrazione storica ma anche il tentativo di una vera e propria propaganda bellica che si riversa nelle scuole e in molte (per fortuna con le debite eccezioni) celebrazioni istituzionali. Una propaganda tanto più insopportabile nel periodo che stiamo attraversando, che vede guerre sanguinose in varie parti del mondo, e due alle porte d’Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana. Una propaganda che si intensifica anche per nascondere i conflitti interni fatti di impoverimento generale, aumento delle spese militari, repressione militarizzata nelle città imposte con zone rosse e decreti sicurezza, repressione del dissenso.
Purtroppo oggi soffia un nuovo vento di guerra. Giornali e mezzi di comunicazione sempre più spesso danno voce a iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. I governi europei vogliono che i popoli si preparino alla guerra, anche reintroducendo il servizio militare obbligatorio, per tutti i giovani. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello della Croazia, che segue la decisione già presa in Norvegia e Svezia. La Francia sta spingendo per allargare il reclutamento per il servizio militare volontario, come sta avvenendo nei Paesi Bassi. La Germania ha già approvato una Legge che favorisce e facilita il reclutamento, per ora volontario, nelle file dell’esercito.
E in Italia? Il dibattito è aperto e già si parla di attivare una forza di riserva, per arrivare ad un modello autonomo di difesa militare europea che considera la possibilità generalizzata di un servizio militare per donne e uomini come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate. L'Europa pensa alla leva per tutti come un passo necessario nel processo politico di unificazione militare europea e strategia di rafforzamento della cittadinanza nella difesa comunitaria. Questo atteggiamento è gravissimo: la prospettiva di una “guerra perpetua” con armi convenzionali e milioni di vittime civili o una irrimediabile catastrofe nucleare con lo sconvolgimento della civiltà e del pianeta.
Da tempo il Movimento Nonviolento ha trasformato la giornata del 4 novembre in un’importante occasione di riflessione e opposizione a tutti gli eserciti, contro tutte le politiche di riarmo, a sostegno degli obiettori di coscienza e dei disertori di tutte le guerre.
“4 Novembre, non festa ma lutto” è stato ed è il nostro slogan da opporre alla retorica patriottarda.
La nostra proposta è la Campagna di Obiezione alla guerra, per dire no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza, invitando tutti a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione di coscienza per respingere il disegno di chi vuole obbligare i nostri giovani a prendere il fucile e vestire la divisa.
Movimento Nonviolento

domenica 26 ottobre 2025

Martedì 28 al Marconi Dario Allegri presenta la storia del cimitero di Calcinatello

Nell’ambito della rassegna culturale “Leggiamo Calcinato”, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune, martedì 28 ottobre nella sala ipogea del Teatro Marconi di via Carlo Alberto 1 Dario Allegri presenterà il suo libro dedicato alla “Storia del Cimitero di Calcinatello”.
Nel volume il ricercatore - da sempre impegnato nella vita amministrativa e assessore ai lavori pubblici dal 2004 al 2009 - ricostruisce, con la riproduzione di numerosi documenti storici dell'Archivio Comunale, le circostanze e i profili dei protagonisti che si occuparono della nascita del camposanto della popolosa frazione, edificato alla fine dell’Ottocento dalle famiglie di Calcinatello, in seguito alla erezione a Parrocchiale della Chiesa della Natività di Maria.
Nel corso della serata l’autore dialogherà con l'archivista e storica locale Marina Tonelli.
L’appuntamento è alle ore 20.30. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni può scrivere a biblioteca@comune.calcinato.bs.it oppure telefonare in orario d’ufficio al numero 030 963481.

martedì 21 ottobre 2025

Ciao, Alessandro!

Oggi ci ha lasciati Alessandro Vecchi, scomparso a 69 anni al termine di una lunga malattia.
Le nostre vite si erano incrociate alla fine del secolo scorso. Lui allora era un metalmeccanico tenace, molto attivo nella Fiom-Cgil, sindacato che rappresentò nel consiglio di fabbrica dell’allora Ambac di Castenedolo. Lavorò poi con Linea Indipendente in molte attività e iniziative sul territorio, dando spesso il suo generoso contributo di passione, concretezza e determinazione, nelle nostre campagne per la giustizia sociale e la tutela dell'ambiente.
In seguito era diventato una delle colonne della Protezione civile e, più di recente, era stato attivo anche come nonno-vigile, aiutando ogni mattina gli alunni ad attraversare la strada davanti alle scuole di Calcinatello, la frazione in cui abitava.
La salma riposa alla casa funeraria Dea di via Broli 13 a Calcinato. Da qui partirà venerdì 24 ottobre alle ore 10.20 il corteo funebre verso la chiesa parrocchiale di Calcinatello, dove alle 10.30 verranno celebrate le esequie; in seguito la salma proseguirà per il tempio crematorio di Sant’Eufemia.

Di giovedì al Bertini è di scena la lirica

“Quattro serate per scoprire quattro mondi uniti da una sola passione, l’opera”.
È la proposta che a Calcinato l’associazione culturale Glenn Gould presenta per l’autunno con la rassegna “Giovedì al Bertini”, un percorso che nell’omonimo auditorium di via Garibaldi intreccerà “musica, storia e spettacolo, per consentire ai partecipanti di approfondire il variegato mondo dell’opera come esperienza totale”.
A condurli sarà il musicologo Gianluca Scovoli, noto per la sua voce narrante “capace di far sorridere, commuovere e sognare, testimoniando come l’opera lirica sia ancora oggi il più umano dei sogni”, come osservano dalla Glenn Gould.
Si comincia il 23 ottobre con “Il Trovatore di Giuseppe Verdi: dramma, passione e colpi di scena”. Il 6 novembre verrà approfondito il tema della “sinfonia d’opera come orizzonte e linguaggio universale”, mentre il 20 novembre al centro dell’attenzione ci sarà “Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, fra risate, intrighi e leggerezza senza tempo”. Concluderà il ciclo il 4 dicembre la “Turandot di Giacomo Puccini: mistero, amore e una delle arie più celebri della lirica".
“Non solo ascolto, ma anche racconto, curiosità e aneddoti che sveleranno i segreti dei grandi capolavori in quattro serate in cui le voci, le emozioni e la forza della lirica torneranno protagoniste mettendo al centro opere immortali e sempre attuali” sottolineano i promotori.
L’appuntamento è sempre alle ore 20.30. L’ingresso naturalmente è gratuito per tutti gli interessati. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sulla rassegna o prenotare la propria partecipazione può consultare il sito www.associazioneculturaleglenngould.org o inviare un messaggio in WhatsApp alla segreteria organizzativa della rassegna al numero 331 9058474.

lunedì 20 ottobre 2025

Comunità energetica rinnovabile

Per iniziativa del Comune a Calcinato è nata una “Comunità energetica rinnovabile”, che verrà presentata dall’assessore all’ecologia Fabio Quinzani, insieme con il direttore operativo di Garda Uno Massimiliano Faini, nel corso di un incontro informativo che si svolgerà nella sala consiliare del municipio giovedì 23 ottobre alle ore 20.30.
Realizzata in società con l’Associazione Soccorso Pubblico e rivolta ai cittadini e alle imprese del territorio, la proposta si pone l’obiettivo di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, condividerla fra i suoi membri e generare benefici economici, ambientali e sociali.
Costituendo questa Comunità energetica rinnovabile, il Comune ha fra l’altro la possibilità di aprire una configurazione di autoconsumo diffuso nelle cabine primarie che interessano il suo territorio, aggregando consumatori e produttori dislocati al suo interno e nei Comuni situati all’interno delle stesse cabine.
Da giovedì incomincia quindi a Calcinato la ricerca di “prosumer”, univerbazione con la quale si definiscono le persone residenti e le aziende interessate a produrre, autoconsumare e condividere l’energia rinnovabile con gli altri membri della Comunità energetica rinnovabile.

sabato 18 ottobre 2025

Domani c’è la Festa d’Autunno

Calcinato si prepara a vivere la prima edizione della Festa d’Autunno, organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune.
L’appuntamento è fissato per domenica 19 ottobre dalle ore 10 alle 18 in pieno centro - fra le vie Gramsci e Corbarelli - in corrispondenza del Parco Più, con un ricco programma di attività, dal mercatino degli hobbisti dove scoprire creazioni artigianali uniche e originali ai laboratori per adulti e bambini agli stand delle associazioni di volontariato fra le quali si segnalano Federottica a disposizione nell’intera giornata per un primo esame indicativo della vista, il Soccorso Pubblico con dimostrazioni pratiche alle 15 sulla disostruzione, il Comitato cittadini che alle 16.15 illustrerà lo stato di salute del territorio e del fiume Chiese, la Protezione Civile che effettuerà una nutrrita serie di miniesercitazioni su teleferica e gommone.
Un posto particolare occuperanno i concerti musicali, con una maratona che vedrà esibirsi sul palco alle 10.30 Bubu & Friends, formazione guidata dal popolarissimo folksinger in verrnacolo Roberto Franzoni (noto per essersi aggiudicato in città il Premio Santi Faustino e Giovita), alle 13 il pop rock dell’eclettico ensemble T&Co Edge Music e infine alle 14.30 i Doc Five con le loro cover della musica d’autore italiana presentate dal cantadottore William Spassini. 
E per rendere tutto ancora più divertente, non mancherà la Gara della Zucca più Grande, attesissima competizione che coinvolgerà grandi e piccini.
La manifestazione naturalmente è a ingresso gratuito.

mercoledì 15 ottobre 2025

Sabato in marcia per l’accoglienza

Sabato 18 ottobre a Brescia - con partenza alle ore 15 da Largo Formentone - partecipiamo numerosi e numerose alla Marcia per l’Accoglienza e la Cittadinanza, per chiedere il superamento dell'attuale legge sulla cittadinanza e il miglioramento del sistema pubblico di Accoglienza e Integrazione, contro ogni politica di segregazione illegittima e respingimento violento.

martedì 14 ottobre 2025

È morto Franco Castrezzati

La voce al microfono interrotta dalla bomba in Piazza Loggia il 28 maggio 1974 oggi si è spenta per sempre.
Ricordiamo con affetto e riconoscenza Franco Castrezzati, pubblicando il comunicato appena diramato dal Comune di Brescia.

La sindaca Laura Castelletti e la Giunta comunale esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Castrezzati. Per rendergli omaggio, la camera ardente sarà allestita a palazzo Loggia dalle 14.30 alle 19.30 di mercoledì 15 ottobre e dalle 8 alle 15 di giovedì 16 ottobre.
"Brescia piange oggi la perdita di un uomo che ha incarnato i valori più alti della nostra comunità e della nostra Repubblica", dichiara la Sindaca. "Franco Castrezzati è stato sindacalista e partigiano, un testimone della Resistenza, un costruttore instancabile di democrazia. La sua esistenza rappresenta un filo rosso che unisce le pagine più luminose e quelle più dolorose della storia bresciana del Novecento.
Ha vissuto sulla propria pelle l'orrore del fascismo ma, fin da giovanissimo, ha scelto da che parte stare: dalla parte della libertà e della giustizia. Imprigionato e perseguitato durante la Repubblica di Salò, non si è piegato e ha continuato la sua lotta unendosi alle Fiamme Verdi in Valle Camonica. Quella scelta coraggiosa ha segnato tutta la sua vita successiva.
Nel dopoguerra, ha portato lo stesso spirito di impegno e la stessa rettituduine morale nel mondo del lavoro. Per vent'anni, dal 1958 al 1978, è stato segretario generale della Fim di Brescia, diventando un punto di riferimento per generazioni di lavoratori. Ha saputo costruire un sindacato forte, credibile, capace di difendere i diritti senza mai perdere di vista la dignità della persona. Il suo contributo alla storia sindacale italiana è stato determinante, come testimonia anche il suo ruolo nella Segreteria nazionale della categoria.
Ma c'è un momento che lega indissolubilmente il nome di Franco Castrezzati alla memoria collettiva della nostra città: il 28 maggio 1974. Quel giorno, mentre stava parlando dal palco di piazza della Loggia, in una manifestazione antifascista, mentre stava pronunciando parole che denunciavano la minaccia di un possibile ritorno del fascismo nel nostro Paese, la bomba esplose. La sua voce fu spezzata dal boato, ma non si spense. In quel momento tragico, mantenne il sangue freddo, diede l'allarme, chiamò alla calma. La sua voce in quel frangente drammatico è diventata simbolo della resistenza civile alla violenza, del coraggio di chi non si lascia intimidire dal terrore. 
Per cinquant'anni quella voce interrotta ha continuato a parlarci, a ricordarci che la democrazia si difende ogni giorno, che l'antifascismo non è una parola del passato, ma un impegno del presente.
Franco Castrezzati è stato memoria per la nostra comunità e ci lascia un'eredità immensa: l'esempio di una vita spesa interamente al servizio degli altri, nella coerenza assoluta tra pensiero e azione. Ci lascia la testimonianza che la libertà non è mai conquistata una volta per tutte, ma va difesa ogni giorno.
A nome della città di Brescia, esprimo la più sentita vicinanza alla famiglia e agli amici di Franco Castrezzati. Brescia non dimenticherà mai il suo contributo alla costruzione della nostra democrazia".

domenica 12 ottobre 2025

Franco Perna, il motore della prima Perugia-Assisi

Ha compiuto 88 anni venerdì scorso a Padenghe sul Garda dove abita dal 1994 Franco Perna, l’organizzatore con Aldo Capitini della prima edizione della marcia nonviolenta “per la pace e la fratellanza tra i popoli” che il 24 settembre 1961 portò da Perugia ad Assisi oltre 25 mila persone.
Originario di Salerno, quest’uomo in giovinezza aveva frequentato il meglio dell’intellettualità impegnata italiana, da Danilo Dolci a Tullio Vinay ad, appunto, Aldo Capitini.
“Dopo aver partecipato nel 1960 alla Conferenza per la Pace di Praga - racconta - io a quell’epoca lavoravo a Londra con alcuni amici quaccheri, i quali mi parlarono di Capitini. Io lo contattai e lui subito mi chiese di andare a Perugia a dargli una mano a organizzare questa iniziativa che aveva in mente. Ai primi di agosto partii e lo incontrai nel suo ufficio, dove mi disse del lavoro organizzativo da fare in vista dell’evento. Per un mese e mezzo vissi e dormii in quell’ufficio: ricevevo personalità, le mettevo in contatto con i promotori e fra di loro, rispondevo alle lettere e al telefono, unico segretario organizzativo della marcia, dal momento che Capitini era spesso in giro per l'Italia a promuoverne la conoscenza. Spesso andavo anche a distribuire nei negozi e nei luoghi pubblici i manifesti e volantini informativi da lui personalmente redatti”.
"Capitini - aggiunge - si aspettava non più di un migliaio di persone e alla partenza quella mattina ai Giardini del Frontone mi aveva chiesto di contare i partecipanti, che arrivavano da tutte le parti con tutti i mezzi, pubblici e personali. Per tutto il tragitto non feci altro che correre dalla testa alla coda del corteo per cercare di farmi un’idea del numero. C’erano molte persone già impegnate sul piano sociale e politico, da tutta la regione e anche da fuori, ma numerosi erano pure i giovani, intere famiglie e diversi anziani suoi estimatori”.
“Dopo averne contate diverse migliaia - ammette - mi fermai, comunicandogli che era impossibile avere una cifra precisa. Scoprimmo poi dai giornali che eravamo in più di 25 mila e fu una grande sorpresa per noi organizzatori”.
Perna ricorda con affetto il filosofo della nonviolenza: “Era molto conosciuto, anche come pedagogista. A prima vista ai più poteva sembrare un impiegatuccio, ma era una figura politica di primo piano. Memorabile fu il suo discorso al termine della marcia alla Rocca di Assisi. In seguito ho avuto modo di fargli visita fino alla sua morte, nel 1968, tutte le volte che da Londra dove abitavo venivo in Italia, non solo negli incontri del Movimento Nonviolento ma anche a pranzo a casa sua. Era sempre molto rassicurante e infondeva grande fiducia”.
Il messaggio di Perna a chi oggi marcerà nuovamente da Perugia ad Assisi? “Se qualcuno ha una idea per risolvere un problema, deve concretizzarla. Mai pensare di non essere coinvolti da ciò che accade: tutti possono e devono dare il proprio originale contribuito alla soluzione dei problemi comuni, come accadeva allora”.

sabato 11 ottobre 2025

Da stamattina in Biblioteca ci sono gli aperitivi letterari

Il Teatro dell’Innesto propone a Calcinato quattro aperitivi letterari con una nutrita serie di letture espressive di testi scelti dai grandi narratori italiani del Novecento.
Si comincia stamattina con le "Cosmicomiche" di Italo Calvino; il 18 sarà la volta dello sguardo offerto dal Elsa Morante sul nostro Meridione,, mentre il 25 verranno esplorati i concetti di tempo e di casa nella produzione di Cesare Pavese. Infine l’8 novembre la rassegna si concluderà con un omaggio a Pier Paolo Pasolini a 50 anni dal suo barbaro assassinio.
Sul palco reciteranno gli attori Luca Bindoni, Asia Medeghini e Pietro Pennello. Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito e si terranno nella sala di lettura della civica biblioteca di via XX Settembre 80 dalle ore 11.30 alle 12.30. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni può telefonare in orario d’ufficio al numero 030 963481.

giovedì 9 ottobre 2025

Cento primavere per la partigiana Dina

Alla Casa di Riposo di Solferino oggi compie cent’anni in discreta salute Gottardina Zanaglio, detta Dina, una delle ultime partigiane in vita della leggendaria Brigata Perlasca.
Originaria di Forno d’Ono, Dina aveva 18 anni quando all’osteria del padre Antonio dopo l’8 settembre giunsero diversi ufficiali slavi fuggiti dal “Cunvintì”, il campo di concentramento di Vestone, in attesa di chi li avrebbe condotti verso la Valcamonica per andare in Svizzera.
A ottobre il comandante Giacomo Perlasca, accompagnato da Pietro Ebenestelli (fra i responsabili delle future Fiamme Verdi in Valsabbia) si incontrò nella scuola elementare del paese con sua sorella Lucinda, maestra, chiedendole aiuto per sgomberare questi militi e ottenne le chiavi di casa Zanaglio dove nascondere volantini e giornali clandestini. Poi chiese a Dina la disponibilità a fare da staffetta, ma suo padre lo impedì considerandolo troppo pericoloso. In quei mesi Dina recapitava biglietti cifrati con informazioni su persone che desideravano entrare nei partigiani, ma della cui affidabilità si avevano dubbi.
Nel luglio 1944 fu protagonista di un episodio drammatico. Nell’anniversario della caduta di Mussolini i ribelli avevano occupato il paese proclamandolo libera repubblica. Il partigiano Cucciolo dal telefono pubblico di Ono Degno fece una chiamata offensiva al comando fascista di Vestone. La reazione non si fece attendere: casa Zanaglio fu circondata e perquisita dai fascisti alla ricerca di materiale compromettente; in caso positivo sarebbe stata data alle fiamme. Dina ebbe la prontezza di fingere un malore, defilarsi lesta, raccogliere giornali, coccarde e volantini e buttarli nel cesso. Non fu trovato niente, ma l’osteria venne chiusa e la casa saccheggiata. Per 15 giorni la famiglia, benvoluta da tutti, visse di carità, finché un compagno diede al padre 50 mila lire per ricominciare la sua attività.
Dopo quell’episodio Dina e Zelinda vennero arrestate e trasportate all’albergo Milano di Idro. Dopo 15 giorni Zelinda, 14enne, fu liberata mentre Dina fu portata a Canton Mombello. Intanto in paese i fascisti inviavano le cartoline precetto ai giovani in età di leva: chi non si fosse presentato sarebbe stato considerato come disertore e passato per le armi. Dalla sua osteria il padre assicurò che avrebbe diffuso la notizia ai clienti e ricordò all’interprete altoatesino dei tedeschi che “la sua bambina” era in carcere a Brescia: il giorno successivo fu riportata a casa e continuò la sua attività nelle file della Resistenza fino al 25 aprile. 
Nel dopoguerra le fu conferito il titolo di partigiana combattente con concessione della Croce al Merito di Guerra.