Fino alla fine dell'anno il Comune di Calcinato non erogherà più contributi economici di solidarietà sociale ai bisognosi poiché il denaro stanziato a più riprese nell'ambito della programmazione economica dell'amministrazione è esaurito. La notizia è resa noto da un cartello ben visibile da qualche giorno all'ingresso dell'ufficio servizi sociali al piano terra del municipio.
Ne parliamo con il sindaco Marika Legati, che ha fra l'altro anche la delega proprio ai servizi sociali. Il primo cittadino precisa che "si tratta di due tipologie di contributi previsti dalla normativa vigente, quelli per il minimo vitale (destinati ai nuclei familiari con un indicatore economico fino ai 5 mila euro annui) e i contributi straordinari erogabili fino ai 9mila euro in seguito ad una istruttoria dell'assistente sociale a fronte di gravi disagi economici causati dalla perdita del lavoro o da uno sfratto. Mentre molti degli assegni di minimo vitale hanno natura ormai cronica, quello del contributo straordinario è un fenomeno nuovo e quindi più preoccupante".
"Complessivamente - prosegue - sono una sessantina i cittadini ai quali eroghiamo il minimo vitale, in tranche mensili variamente versabili. Una ventina invece quelli che, dopo aver compiuto le necessarie indagini propedeutiche, godono del contributo straordinario, mille euro annuali una tantum. Il dato allarmante di quest'anno è stato che vi ricorrono per la prima volta anche persone che non si sono mai rivolte ai servizi sociali. Si tratta per lo più di nuclei familiari dell'età media di 40 anni, con genitori che han perso il lavoro e qualche volta anche la casa".
"Quasi la metà sono italiani - sottolinea - così come concittadine sono il 40% delle famiglie sfrattate". Quella degli sfratti è un'altra emergenza sul territorio. "Praticamente ogni settimana ne abbiamo uno" spiega il sindaco. "Nell'80% dei casi - osserva - si tratta di persone in grave stato di indigenza, per il 40% italiane. Per affrontare adegutamente il fenomeno e proteggere soprattutto i minori stiamo spendendo ingenti somme di denaro per garantire alle famiglie la sistemazione nelle case alloggio".
Ma torniamo ai fondi esauriti. "E' vero che non possiamo più istruire nuove pratiche - afferma il sindaco - ma dobbiamo anche dire che ciò accade ora a fronte di un intervento che nel 2011 ha visto il bilancio di previsione dei servizi sociali aumentare del 20% rispetto all'anno scorso. Da ggennaio ad oggi poi abbiamo ulteriormente incrementato di altri 200 mila euro la cifra disponibile con una serie di variazioni di bilancio, a dimostrazione del notevole impegno economico profuso in questo ambito dall'amministrazione".
"Naturalmente - informa - prosegue regolarmente l'erogazione dei bonus gas ed energia, i contributi per gli affitti, per le famiglie numerose, per gli anziani autosuffficienti e per le badanti".
Il primo cittadino non si nasconde comunque la drammaticità della situazione. "Il Comune da solo non ce la può fare a lungo termine. Occorre intensificare le sinergie: da noi funziona bene una rete di coordinamento di tutti gli enti assistenzialistici, che vanno dalle Caritas al Centro aiuto alla vita di Rivoltella alle parrocchie".
flavio marcolini
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