lunedì 30 novembre 2015

Ai Barconi diffidata l'azienda al centro delle polemiche per i diversi disagi creati

A conclusione dell'iter procedurale in corso da mesi la Provincia di Brescia ha diffidato ufficialmente la ditta che gestisce un impianto di trattamento di fanghi biologici in località Barconi a Calcinatello, al centro da tempo di polemiche dopo che il 28 agosto vi si era verificato uno sversamento di rifiuti liquidi di natura biologica, provenienti da un serbatoio, su un terreno a sud dell’insediamento produttivo.
I liquami, come accertato dall'Arpa, avevano raggiunto anche le pertinenze dell'autostrada, invadendone il sifone di scarico delle acque meteoriche e oltrepassandone il sedime.
Interrare i reflui arando il terreno nel quale si erano depositati, secondo la Provincia, non è stata una procedura corretta e l'azienda nel procedimento di diffida è stata considerata “responsabile del pericolo concreto ed attuale del superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione nelle matrici ambientali impattate a seguito della fuoriuscita dei rifiuti liquidi”.
Ora la proprietà ha tempo fino ai primi di dicembre per presentare un piano di caratterizzazione redatto da tecnico abilitato. In caso di inottemperanza, scatteranno le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia.
Il 20 novembre la ditta intanto ha presentato a Comune, Provincia, Arpa e Asl una proposta di intervento strutturale per il miglioramento della situazione. Tale documento contiene anche indicazioni per risolvere l'annoso problema della viabilità in zona.
Intanto nei giorni scorsi i cittadini hanno ripetutamente segnalato alle autorità competenti il permanere in zona di sgradevoli emissioni odorigene e perdite di fanghi puteolenti dagli automezzi incaricati del loro trasporto
E sulla vicenda entro fine anno dovrebbe giungere dalla Provincia alle parti interessati la convocazione per una Conferenza dei servizi sul tema.

domenica 29 novembre 2015

Auguri, rebélo!











Oggi compie 90 anni il partigiano Aldo Giacomini, curatore degli itinerari della Resistenza bresciana, illustrati nel 2004 dalla guida “Sui monti ventosi”.
Nato a Campione del Garda, dove il padre socialista si era rifugiato da Belprato con la famiglia dalle persecuzioni dei fascisti sabbini, “el rebélo” è una figura leggendaria in valle. A 18 anni disertò e, spinto dal desiderio di libertà, si nascose con due amici sui monti di Provaglio Valsabbia per tirar sassi e fucilate, patendo fame e freddo. Consigliato di allontanarsi dalla zona, nella primavera del 1944 scese verso la città e, con falsi documenti di lavoratore dell’organizzazione tedesca Todt, entrò nella Brigata Fiamme Verdi “X Giornate” compiendo attentati, sabotaggi, recuperi di armi e munizioni, mezzi di trasporto, vestiario e viveri: una sorta di guerriglia per sfiancare con azioni di disturbo i nazifascisti. Dopo la Liberazione fu tra i primi a consegnare le armi.
Ereditata dal padre alpino e comandante partigiano la passione per la montagna e lo sci, la trasmise ai giovani preparando negli anni ’60 e ’70 la loro formazione sportiva. Degli anni ‘70 la sua idea di realizzare itinerari dove avevano operato i partigiani. Con gli amici del Cai e di altri gruppi costituì il Gruppo operativo volontario dei sentieri della Resistenza bresciana che, dal 1982 al 2004, ha tracciato circa 500 km di percorsi fra montagne e pianura, un vero e proprio museo all'aperto. L’idea di far incontrare memoria storica, osservazioni naturalistiche e geologiche, tradizioni locali, passione per l’escursionismo costituì anche un opportunità economica per i paesi di montagna. Anche diverse comitive di calcinatesi da lui guidate negli anni scorsi ebbero modo di apprezzarne lo spirito arguto e vivace.  
Sciolto il gruppo, dal 2006 la manutenzione dei sentieri è affidata alla buona volontà di singoli, gruppi ed enti locali. Ma stamattina alle 11 Aldo sarà al suo posto, in Maddalena per scoprire il nuovo cartello del sentiero della Resistenza appena installato in località Grillo. Ancora una volta gli brilleranno in viso l'ironia e il disincanto di chi ha trascorso un'esistenza intera a ricordare a tutti: “la libertà è costata cara molto, tenetela da conto”. 

mercoledì 25 novembre 2015

La Commissione Ambiente visiterà il sito al centro delle polemiche ai Barconi

Nel consiglio comunale di ieri sera è stata approvata all'unanimità una risoluzione presentata dai gruppi Bene Comune e Insieme per Calcinato. “Considerato il positivo avvio, nel corso dell’incontro pubblico promosso dall’amministrazione comunale del 12 novembre, del dialogo sulle diverse problematiche correlabili in località Barconi anche alle attività della ditta e preso atto della disponibilità della proprietà, emersa durante il suddetto incontro,  ad ospitare una visita di rappresentanti dell’ente locale” il documento “impegna l'assessore all'ambiente a contattare la proprietà al fine di formalizzare tale disponibilità e a a convocare una seduta della Commissione Comunale per l'Ambiente entro il 31 dicembre nella sede della ditta per effettuare una visita conoscitiva del sito e delle attività che vi si svolgono”.

lunedì 23 novembre 2015

Ripartire dai ragazzi

Gli alunni scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di via Arnaldo a Calcinato hanno eletto il Consiglio Comunale dei Ragazzi. 
Lunedì 2 novembre sono stati scelti  i 17 consiglieri nominati dagli studenti di altrettante classi: Mattia Luglio, Alessandro Tosi, Marianna Pinna, Massimiliano Meneghini, Pietro Gabana, Francesco Sigurtà, Lucia Roberti, Gianmaria Padula, Simone Cima, Emma Saottini, Mariagrazia Ravelli, Marco Gerrato, Chiara Vastano, Omar Benhmid, Sara Ferrari, Andrea Bacuzzi e Riccardo Spillare.
Venerdì 20 poi i ragazzi hanno proceduto alla elezione del sindaco, che è Mariagrazia Ravelli, della classe seconda. 
Già convocata per giovedì 10 dicembre alle ore 20.30 nella sala consiliare in Municipio la seduta di insediamento. 
Buon lavoro, al servizio del bene comune!

domenica 22 novembre 2015

Un sostegno economico agli affitti

In municipio a Calcinato è stato istituito lo Sportello Comunale per l'accesso al Fondo Regionale finalizzato al sostegno delle famiglie per il mantenimento dell'abitazione in locazione.
Il contributo massimo riconosciuto è di 800 euro per nucleo familiare ed è destinato a coloro che sono residenti in Lombardia, in possesso di un reddito (secondo il Fondo Sostegno Affiti) compreso tra 7.000,01 e 9.000 euro, in possesso di un contratto di affitto sul libero mercato formalmente registrato e la cui casa è utilizzata come residenza anagrafica e abitazione principale.
Lo Sportello rimarrà aperto fino a martedì 15 dicembre e la da domanda dovrà essere presentata all'Ufficio Servizi Sociali esclusivamente su appuntamento, da richiedere ai n. 030/9989221-236-245.

sabato 21 novembre 2015

Martedì 24 novembre c'è il consiglio comunale

Terranno banco anche nel consiglio comunale convocato per martedì 24 novembre alle ore 20.45 in municipio dal sindaco Marika Legati i problemi legati alle attività di un impianto di trattamento di fanghi biologici in località Barconi, oggetto di una interrogazione presentata dalle liste di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco, alla quale risponderà l'assessore all'ambiente Stefano Vergano. 
Altre due interrogazioni sono state presentate presentate dal Movimento Cinque Stellle sull'incendio del 3 settembre scorso alla ditta Specialrifiuti di Calcinatello e su ruolo di una "amministrazione trasparente”. Sempre i grillini propongono poi una mozione sulla “dichiarazione di volontà per la donazione degli organi e tessuti”.
Nella seconda parte della seduta verranno esaminati poi un “appello alla Regione Lombardia in materia di gestione dei rifiuti”, alcune “modifiche al regolamento comunale dell’asilo nido Magica Bula di Ponte San Marco”. Previste in seguito la “nomina dei rappresentanti dei genitori del comitato di gestione del nido”, la “approvazione del bilancio consolidato 2014 del Comune con i bilanci dei propri organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate”, la “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi per l'esercizio 2015” e alcune “variazioni al bilancio di previsione 2015. 
Infine ci saranno sul tappeto il “riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio conseguenti a una sentenza del Tribunale e della Corte d'Appello di Brescia”, il “rinnovo della convenzione per la gestione diretta in forma associata del servizio di liquidazione, accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni” e la “integrazione del Piano per le alienazioni e valorizzazioni degli immobili del Comune”.

venerdì 20 novembre 2015

Puzza ai Barconi: interviene l'assessore

L'assessore all'ambiente di Calcinato Stefano Vergano torna ad intervenire sul caso dell'impianto di trattamento di fanghi biologici ai Barconi, fonte di emissioni odorigene e problemi alla viabilità nella zona. 
Le valutazioni dell'assessore sono contenute nella risposta scritta alla interrogazione presentata dalle liste di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco. «Il controllo serrato con monitoraggi mirati prosegue», assicura alle minoranze Vergano che precisa come «l'alternativa che, sul fronte del traffico dei mezzi pesanti, avrebbe probabilmente risolto il problema non risulta percorribile in quanto interessa proprietà private che non autorizzano il passaggio. Si sta lavorando su un'ipotesi che sfrutti la viabilità esistente che dovrà essere concretizzata a breve dall'azienda con uno studio di fattibilità». La Polizia locale sta effettuando controlli sui tratti stradali per verificare la presenza di materiali dispersi dai mezzi che gravitano attorno all'impianto. «La Asl - aggiunge  - è stata informata delle segnalazioni di ordine sanitario percepite dai cittadini e dagli animali nella frazione». L'assessore conferma inoltre che «la Provincia di Brescia ha avviato la procedura in relazione alle inosservanze accertate dalla relazione dell'Arpa. Fra le varie sanzioni possibili c'è anche la chiusura dell'impianto».
In corrispondenza del crollo delle temperature dei giorni scorsi, i miasmi si sono attenuati ma nella zona si continua a registrare da parte dei residenti un forte traffico di mezzi pesanti, con sporadiche dispersioni di fanghi su strade comunali. Della problematica si discuterà nella prossima seduta del consiglio comunale, in programma martedì 26 novembre.

giovedì 19 novembre 2015

Joe Hill vive nelle lotte per il lavoro e la libertà

Cent'anni fa nella Prigione di Stato dello Utah a Sugar House veniva assassinato Joe Hill, musicista americano di origine svedese, organizzatore del movimento operaio e autore di canzoni popolari e rivoluzionarie.
Ascoltate le sue ballate nel Little Red Songbook, sentite le canzoni a lui dedicate, guardate il magnifico film di Bo Widerberg: scoprirete che senza di lui non ci sarebbero stati né Woody Guthrie nè Pete Seeger né Bob Dylan né Joan Baez.

mercoledì 18 novembre 2015

Bilancio comunale 2016: le nostre priorità

Stasera alle ore 19 a Calcinato è convocata la commissione bilancio. Per il 2016, visto il perdurare della crisi economica e la grande incertezza sulle prospettive future, torniamo a chiedere con forza all’assessore competente una seria razionalizzazione della spesa con l’abbattimento della esternalizzazione degli incarichi, il taglio deciso agli sprechi (al volo, ci vengono in mente l’acqua irrigua nelle rotatorie anche nei giorni di pioggia, l’illuminazione in punti in cui è soverchia o inutile, il surriscaldamento negli edifici pubblici), alle spese di rappresentanza, ai compensi degli amministratori comunali, ai contributi a pioggia ad associazioni che talora poco hanno a che vedere con la vita della nostra comunità, la riduzione delle tasse a partire da chi ha meno.

lunedì 16 novembre 2015

Francia: almeno smettiamola con le chiacchiere

Da anni, ormai, si sa che cosa bisogna fare per fermare l'Isis e i suoi complici. Ma non abbiamo fatto nulla, e sono arrivate, oltre alle stragi in Siria e Iraq, anche quelle dell'aereo russo, del mercato di Beirut e di Parigi. La nostra specialità: pontificare sui giornali.
E' inevitabile, ma non per questo meno insopportabile, che dopo tragedie come quella di Parigi si sollevi una nuvola di facili sentenze destinate, in genere, a essere smentite dopo pochi giorni, se non ore, e utili soprattutto a confondere le idee ai lettori. E’ la nebbia di cui approfittano i politicanti da quattro soldi, i loro fiancheggiatori nei giornali, gli sciocchi che intasano i social network. Con i corpi dei morti ancora caldi, tutti sanno già tutto: anche se gli stessi inquirenti francesi ancora non si pronunciano, visto che l’unico dei terroristi finora identificato, Omar Ismail Mostefai, 29 anni, francese, è stato “riconosciuto” dall’ impronta presa da un dito, l’ unica parte del corpo rimasta intatta dopo l’esplosione della cintura da kamikaze che indossava.
    Ancor meno sopportabile è il balbettamento ideologico sui colpevoli, i provvedimenti da prendere, il dovere di reagire. Non a caso risuscitano in queste ore le pagliacciate ideologiche della Fallaci, grande sostenitrice (come tutti quelli che ora la recuperano) delle guerre di George W. Bush, ormai riconosciute anche dagli americani per quello che in realtà furono: un cumulo di menzogne e di inefficienze che servì da innesco a molti degli attuali orrori del Medio Oriente.

     Mentre gli intellettuali balbettano sui giornali e in Tv, la realtà fa il suo corso. Dell’ Isis e delle sue efferatezze sappiamo tutto da anni, non c’ è nulla da scoprire. E’ un movimento terroristico che ha sfruttato le repressioni del dittatore siriano Bashar al Assad per presentarsi sulla scena: armato, finanziato e organizzato dalle monarchie del Golfo (prima fra tutte l’Arabia Saudita) con la compiacenza degli Stati Uniti e la colpevole indifferenza dell’ Europa.

     Quando l’ Isis si è allargato troppo, i suoi mallevadori l’ hanno richiamato all’ ordine e hanno organizzato la coalizione americo-saudita che, con i bombardamenti, gli ha messo dei paletti: non più in là di tanto in Iraq, mano libera in Siria per far cadere Assad. Il tutto mentre da ogni parte, in Medio Oriente, si levava la richiesta di combatterlo seriamente, di eliminarlo, anche mandando truppe sul terreno. Innumerevoli in questo senso gli appelli dei vescovi e dei patriarchi cristiani, ormai chiamati a confrontarsi con la possibile estinzione delle loro comunità.

    Abbiamo fatto qualcosa di tutto questo? No. La Nato, ovvero l’ alleanza militare che rappresenta l’ Occidente, si è mossa? Sì, ma al contrario. Ha assistito senza fiatare alle complicità con l’ Isis della Turchia di Erdogan, ma si è indignata quando la Russia è intervenuta a bombardare i ribelli islamisti di Al Nusra e delle altre formazioni.

     Nel frattempo l’ Isis, grazie a Putin finalmente in difficoltà sul terreno, ha esportato il suo terrore. Ha abbattuto sul Sinai un aereo di turisti russi (224 morti, molti più di quelli di Parigi) ma a noi (che adesso diciamo che quelli di Parigi sono attacchi “contro l’umanità”) è importato poco. Ha rivendicato una strage in un mercato di Beirut, in Libano, e ce n’ è importato ancor meno. E poi si è rivolto contro la Francia.

     Abbiamo fatto qualcosa? No. Abbiamo provato a tagliare qualche canale tra l’ Isis e i suoi padrini? No. Abbiamo provato a svuotare il Medio Oriente di un po’ di armi? No, al contrario l’ abbiamo riempito, con l’ Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti ai primi posti nell’ importazione di armi, vendute (a loro e ad altri) dai cinque Paei che siedono nel Consiglio di Sicurezza (sicurezza?) dell’ Onu: Usa, Francia, Gran Bretagna, Cina e Russia.

    Solo l’ altro giorno, il nostro premier Renzi (che come tutti ora parla di attacco all’umanità) era in Arabia Saudita a celebrare gli appalti raccolti presso il regime islamico più integralista, più legato all’ Isis e più dedito al sostegno di tutte le forme di estremismo islamico del mondo. E nessuno, degli odierni balbettatori, ha speso una parola per ricordare (a Renzi come a tutti gli altri) che il denaro, a dispetto dei proverbi, qualche volta puzza.
    Perché la verità è questa: se vogliamo eliminare l’ Isis, sappiamo benissimo quello che bisogna fare e a chi bisogna rivolgersi. Facciamoci piuttosto la domanda: vogliamo davvero eliminare l’ Isis? E’ la nostra priorità? Poi guardiamoci intorno e diamoci una risposta. Ma che sia sincera, per favore. Di chiacchiere e bugie non se ne può più.  
Fulvio Scaglione, 15.11.2015, "Famiglia Cristiana"

domenica 15 novembre 2015

Liquami ai Barconi: un esposto del Comitato

Dopo la vivace assemblea promossa giovedì scorso dal Comune, non accennano a placarsi a Calcinatello le proteste del Comitato Cittadini sulle problematiche ambientali in relazione all'attività di una azienda per il trattamento di fanghi in località Barconi.
 Fortemente critica sulla riunione è la portavoce Laura Corsini: “nessuna idea concreta è stata avanzata dagli amministratori per risolvere i problemi odorigeni, di viabilità e di perdita di fanghi, ma si è avuta una mera elencazione dei fatti avvenuti e dei procedimenti avviati. L'unica proposta è giunta da noi: creare una commissione di sorveglianza, per la quale la proprietà ha dato la sua disponibilità”.
 Corsini ha poi reso noti i contenuti di un esposto agli enti preposti al controllo sull'azienda “a seguito dell’uscita, lo scorso 28 ottobre, di due trattori, in una giornata piovosa, che trainavano botti agricole dalla ditta”. Corredato da video e fotografie, il documento racconta che “i due mezzi percorrevano la Strada vicinale dei Barconi verso Mazzano; raggiunta l’intersezione con la provinciale, entravano nel comune di Mazzano in via Caselle. Entrambi i mezzi accedevano poi in un terreno agricolo all'intersezione tra via Caselle, Santellone e Gavardina e vi sversavano ingenti quantità di una sostanza liquida di colore marrone scuro e dal forte odore acre".
 “Non sappiamo cosa contenessero le botti - osserva Corsini - ma due sono le ipotesi di infrazione che abbiamo evidenziato, come indicato nelle disposizioni regionali in materia: i fanghi liquidi non possono essere applicati con la tecnica della irrigazione a pioggia ma solo tramite iniezione profonda nei terreni e tale procedura non è consentita nei giorni di pioggia per evitare la possibilità di percolamento o ruscellamento di materiali o sostanze derivanti dai fanghi”.

venerdì 13 novembre 2015

Una vivace assemblea sulla puzza a Calcinatello

Era gremita da una folla di oltre 150 cittadini, esasperati dalla puzza che da tempo si respira in paese, giovedì sera la sala incontri della scuola elementare di Calcinatello per l’incontro promosso dall’amministrazione comunale di Calcinato sulle problematiche odorigene nella popolosa frazione, da molti abitanti messe in relazione con la presenza in località Barconi di un impianto di trattamento e condizionamento di fanghi biologici.
 Dopo una breve presentazione del sindaco Marika Legati, l’assessore Stefano Vergano ha ricostruito dettagliatamente gli eventi accaduti a partire dall’episodio del 28 agosto, quando fu rinvenuta in un terreno adiacente tale azienda una palude di liquami che erano giunti fin sotto il sedime autostradale oltrepassandolo poi nell’area a sud del tracciato.
 Vergano ha informato che “alla luce dei parametri analizzati da Arpa dopo aver effettuato i campionamenti delle sostanze sversate, non vi sono elementi di pericolosità ambientale; Arpa evidenzia comunque una serie di criticità e inottemperanze oltre ad alcune proposte prescrizioni che potrebbero impattare sul riesame delle autorizzazioni attualmente in corso”.
 Dai numerosi interventi dei cittadini è emerso che il problema degli odori molesti persiste in zona da molto tempo. “In estate non si può dormire con le finestre aperte e siamo costretti all’insonnia per la forte puzza di fogna che abbiamo in casa” ha lamentato una mamma. Un’altra problematica emersa è correlata con il traffico intenso sulla strada di collegamento, quotidianamente percorsa da decine di automezzi trattori e autocisterne, e su questo è allo studio la realizzazione di una strada alternativa alla attuale.
 Sull’emergenza che stanno vivendo sono tornati, anche con toni accesi, diversi altri residenti che hanno chiesto una solerte soluzione del problema.
 Il sindaco Marika Legati ha informato che, in seguito all’apertura della procedura di verifica, si è aperto il tavolo di confronto ai sensi della normativa vigente in materia.  Al vertice hanno partecipato, oltre al primo cittadino, i rappresentanti di Arpa, Provincia, Asl e dell’azienda.
“Abbiamo stabilito – ha comunicato il sindaco -  che l’azienda entro il 20 novembre deve presentare agli enti coinvolti nel tavolo una proposta di progetto volto al miglioramento strutturale dell’impianto che gestisce. In seguito la Provincia convocherà una Conferenza dei servizi, alla quale l’azienda la presenterà, ciascuno esprimerà le proprie valutazioni e poi ancora la Provincia deciderà in tempi brevi nel merito”.
 Nel corso della serata è intervenuto a più riprese anche il proprietario dell’azienda, l’ing. Giuseppe Giustacchini, che ha ricostruito la storia dell’impianto, “autorizzato nel  1998 e aperto nel 1999”, ricordando come ancor oggi “a fronte dello scarico di circa 50 metri cubi al giorno di acque depurate pagando regolarmente la tariffa, in virtù di una convenzione la ditta ritira e smaltisce gratuitamente i fanghi dei depuratori del Comune”.
  Ha poi assicurato che l’attività in esso realizzata consiste nel “trattamento di scarti certificati come non pericolosi; non vi è quindi alcun rischio per la salute e dall’azienda non esce niente di nocivo. Siamo reperibili dal comune telefonicamente 24 ore al giorno e inoltre abbiamo installato una centralina meteo che ci consente di sapere se e quando siano da attribuire a noi tali emissioni”.
 Stimolato dalle incalzanti domande dei cittadini, l’imprenditore ha risposto con accuratezza e non si è detto contrario alla possibilità che venga istituita dal Comune una commissione di controllo e sorveglianza sul sito.

mercoledì 11 novembre 2015

Puzza a Calcinatello: domani c'è l'incontro

Giovedì 12 novembre alle ore 20.30 alla sala civica delle scuole elementari di via Santa Maria l’amministrazione comunale di Calcinato ha organizzato una serata informativa con la cittadinanza sul problema delle emissioni odorigene da tempo avvertite in paese. Anche nei giorni scorsi la situazione ha creato forti disagi soprattutto agli abitanti della zona nord di Calcinatello a causa della puzza diffusa dalla località Barconi nei dintorni di una azienda che si occupa di trattamento e condizionamento di fanghi biologici: numerose le segnalazioni dei cittadini giunte telefonicamente ad Arpa e alla Polizia Locale.
In zona si registrano da tempo anche un intenso traffico di automezzi da e per la sede della ditta nonché trasporti con perdite di fanghi da trattare e sversamenti di liquami in aree circostanti il sito.
Come si ricorderà, in seguito al rinvenimento di una palude di liquami il 28 agosto, alla luce dei parametri analizzati sui campionamenti effettuati, pur in assenza di elementi di pericolosità ambientale, Arpa rilevava la presenza di una serie di criticità, inottemperanze e prescrizioni che potrebbero avere conseguenze sul riesame delle autorizzazioni attualmente rilasciate all’azienda.
E sul problema i gruppi consiliari di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco hanno inoltrato al sindaco Marika Legati una interrogazione a risposta scritta per “chiederLe quali determinazioni abbia assunto in ordine agli impegni che prevedeva la risoluzione approvata lo scorso 16 settembre in consiglio comunale in ordine, fra l’altro, a una soluzione definitiva al problema del traffico di via Gavardina e via Manzoni in quanto la viabilità non consente alla ditta di transitare con mezzi pesanti, al controllo perché non vengano dispersi fanghi su strade comunali, ai disturbi percepiti dalla cittadinanza che meritano di essere valutati considerando poi i gravi problemi di fertilità che si sono riscontrati su animali abitanti in zona, agli accertamenti amministrativi, giuridici e penali nei confronti della ditta per le incongruenze e omissioni rilevate anche nella relazione di Arpa, alla richiesta alla Provincia di immediata sospensione dell’attività dell’impianto”.

martedì 10 novembre 2015

No Tav, da Calcinato al Trentino

Ci saranno anche i No Tav calcinatesi sabato 14 novembre alla manifestazione nazionale indetta dai comitati No Tav del Trentino contro la realizzazione del tunnel di base del Brennero. 
Le realtà antagoniste locali in questi giorni si trovano a resistere pacificamente alla presenza di una trivella per carotaggi che vi è stata portata scortata da un’ingente presenza di forze dell’ordine. 
Per raggiungere il corteo trentino sabato l’appuntamento è alle ore 13 al casello dell’autostrada di Desenzano del Garda. Gli interessati possono scriverci per andarci insieme.