giovedì 29 maggio 2014

L'Europa di oggi

Il parlamento europeo si è spostato a destra e resterà incollato più che mai alla linea di questi ultimi anni, garante il Ppe. Oggi come oggi l’Europa è questa, una miscela in cui gli umori restano quelli che erano e non si sono affatto rielaborati e tantomeno fusi in un crogiolo per mancanza di qualsiasi fiamma
Non è il meno interessante dei segnali quello che ci mandano le ultime elezioni, vistosamente segnate anzitutto dal rifiuto di votare: è la tendenza all’interpretazione casalinga che viene loro data dalla Francia che si è scoperta di colpo per il 40 per cento di destra e dall’Italia esultante per la vittoria di Renzi. È visibile a occhio nudo che il voto francese significa un furioso “no” a Francois Hollande per aver disatteso le sue stesse promesse più che l’adesione a Marine Le Pen mentre la soddisfazione italiana implica una vistosa perversione del senso delle parole “sinistra “e “riformismo”. Del resto valgono i numeri: il parlamento europeo, che doveva essere prodigiosamente rinnovato o almeno pareggiare fra socialisti e conservatori, si è spostato a destra e resterà incollato più che mai alla linea di questi ultimi anni, garante il Ppe; mentre il nostro vittorioso Pd ha raccolto il 40 per cento perché svuotato di qualsiasi contenuto sociale progressista. La disinvoltura con la quale il paese ha digerito quell’inno al precariato che è il Job Act e sembra accettare la liquidazione di una delle Camere, perdipiù da parte di un leader che insolentisce i soli veri difensori della Costituzione, è eloquente. Insomma il parlamento europeo resta agganciato più che mai al Centrodestra, appoggiato in varia misura da spunti di destra eversiva in guisa di guardia pretoriana o di spaventapasseri.
Questo non toglie che il fenomeno sia preoccupante e vada attentamente esaminato nelle sue diverse versioni, come la violenza verbale tipica di Grillo oppure dove ha vaste radici nel Novecento e dove non le ha, come in Gran Bretagna e in Francia. È vero che la Francia lo ha più nascosto che esorcizzato, con il lungo silenzio che ha coperto la assai larga adesione a Petain, eroe di Verdun, onesto vegliardo cui dare le “bon Dieu sans confession”; ma anche fervente collaborazionista e antisemita nella seconda guerra mondiale osannato fino all’ultimo dalle folle. Come va analizzato senza complimenti lo spuntare di minoranze, o in Ungheria addirittura di maggioranze, neonaziste in paesi già di “socialismo reale”. Una vena di destra corre da sempre nella cultura europea, pronta a presentarsi in vesti antiborghesi. Ugualmente sarà utile guardare da vicino non solo il sabotaggio dei media ma la sconsiderata gestione della Lista Tsipras, malgrado l’intelligenza e generosità del suo leader. Il vero vantaggio delle elezioni a sistema proporzionale e perdipiù apparentemente lontane dal diventare effettive il giorno dopo, sta nel disvelamento delle viscere dell’elettore. Sì, oggi come oggi, l’Europa è questa, una miscela in cui gli umori restano quelli che erano e non si sono affatto rielaborati e tantomeno fusi in un crogiolo per mancanza di qualsiasi fiamma.
(Rossana Rossanda, 28 maggio 2014, www.sbilanciamoci.info)

mercoledì 28 maggio 2014

28 maggio 1974-2014: a Giulietta, Livia, Euplo, Luigi, Bartolomeo, Alberto, Clementina, Vittorio

Alle 10.12 di 40 anni fa in Piazza della Loggia a Brescia esplode una bomba uccidendo in totale 8 persone e ferendone più di 100.
Si tratta di militanti politici appartenenti a diverse strutture organizzate dell’epoca (dai sindacati confederali ai gruppi extraparlamentari) scesi in piazza quella mattina per il comizio organizzato dai sindacati confederali e dal Comitato Antifascista.
La manifestazione era stata indetta per rispondere al clima di paura provocato da diversi attentati e violenze fasciste in città e davanti alle scuole; fra di essi, nella notte tra il 18 e il 19 maggio, la morte di un giovane neofascista che salta in aria in Piazza Mercato, in pieno centro, in sellla alla Vespa sulla quale trasporta un ordigno.
In Piazza della Loggia è immediatamente chiaro a tutti la matrice fascista della bomba. Dopo il boato, il panico, il fuggi-fuggi disordinato, l’evacuazione della piazza il questore ordina inspiegabilmente ai pompieri di pulire detriti e sangue dal selciato distruggendo così la possibilità di raccogliere reperti importanti per le indagini e per i riscontri probatori. Questo porta a capire che i
l mandante ha a che fare con lo Stato italiano governato dalla Democrazia Cristiana. Quella di piazza della Loggia, si comprende presto, è una strage fascista e di Stato.
A dimostrazione di ciò, non solo la distruzione immediata di parte delle prove col lavaggio della piazza da parte di una “istituzione democratica”, ma decenni di depistaggi, false testimonianze, fughe di indagati e smarrimenti di prove; oltre alla responsabilità di un allora sconosciuto capitano dei carabinieri (che fece poi una brillante carriera diventando generale) e di alcuni neofascisti risultati a libro paga dei servizi segreti italiani e statunitensi. Quarant’anni di processi che ancora, nonostante la Cassazione abbia recentemente disposto di “ripartire dal via”, non sono giunti ad individuare nettamente dei responsabili.
In un periodo storico caratterizzato da una forte messa in discussione del sistema politico ed economico dominante da parte dei movimenti antagonisti di studenti e operai, la Strage di Brescia, insieme a quelle di Milano (1969), del treno Italicus (1974), di Bologna (1980) e altre, fu parte della risposta dello Stato, progettata dai Servizi Segreti e messa in atto dai neofascisti: la cosiddetta “strategia della tensione”. Bombe, attentati, aggressioni avevano un fine: seminare terrore e panico per stabilizzare e legittimare un potere e un ordine forte ed autoritario.
Non è un caso se, oggi più che mai, il discorso costruito nel tempo dalle istituzioni promotrici del calendario delle commemorazioni ufficiali tende ad eliminare il carattere conflittuale di questi avvenimenti storici.
Gli interventi che negli anni si sono susseguiti  dai palchi dei vari incontri sul tema e della commemorazione in piazza hanno rappresentato un’ipocrita memoria condivisa, fatta di riconciliazione e di pacificazione, sostenendo che “i morti sono tutti uguali” e che di fronte a queste tragedie non possono esistere divisioni. Questa lettura genera mistificazione e confusione sul piano storico-culturale, gettando nell’unico calderone del terrorismo e delle sue vittime crimini sociali radicalmente differenti come quelli del terrorismo fascista, dello stragismo e della lotta armata dell'estrema sinistra. 
Tale costruzione ha trasformato le commemorazioni in liturgie, in una ritualità passiva utile a riprodurre immaginari e comportamenti compatibili con l’esistente, governato da chi oggi, mentre con il Jobs Act e il Piano Casa smantella servizi e diritti sociali, finge di restituire dignità alla memoria storica rendendo pubblici sulle stragi documenti di archivio che, in realtà, erano già accessibili alla magistratura.
Ancora c'è però chi non dimentica la realtà che ha vissuto e patito, convinto che finché dura la memoria sia possibile creare comunità libere dalla violenza e dall'oppressione, spazi e luoghi resistenti e conviviali, con la parola e, soprattutto, l'esempio e l'azione quotidiana al servizio della verità.

martedì 27 maggio 2014

Una sonora sconfitta

I RISULTATI
Marika Legati (Insieme per Calcinato) 2542 voti, 40,04%; Claudia Rizzi (Con te per
Calcinato) 1546 voti, 24,35%; Libero Lorenzoni (Calcinato 5 Stelle) 865 voti, 13,63%; Fiorella Sangiorgi (E’ tempo di… Fiorella Sangiorgi sindaco) 738 voti, 11,63%; Flavio Marcolini (Bene Comune) 657 voti, 10,35%.
IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE
Maggioranza: Marika Legati, Nicoletta Maestri, Alberto Bertagna, Alessandro Bono, Daniela Maffia, Denise Voltolini, Monica Rossi, Claudio Raza, Emanuele Corsini, Pierpaolo Fabbri, Stefano Vergano,Viviana Ponzoni (Insieme per Calcinato). Minoranza: Claudia Rizzi, Elena Ringhini (Con te per Calcinato), Libero Lorenzoni (Calcinato 5 Stelle) Fiorella Sangiorgi (E’ tempo di… Fiorella Sangiorgi sindaco), Flavio Marcolini (Bene Comune).

Ricominciare. Subito

La nostra proposta per il BENE COMUNE è uscita sonoramente sconfitta dalle urne, ricevendo il consenso solo di poco più di un elettore su dieci.
Ci sarà tempo per le valutazioni a freddo del voto. Ora il pensiero va alla difficoltà di immaginare di lasciare il governo di Calcinato per altri cinque anni a una maggioranza che ne ha fatte di tutti i colori, con le opposizioni frazionate in ben quattro gruppi consiliari.
Realizzare il nostro percorso dopo che è stato pesantemente bocciato nelle urne non sarà facile. Ci proviamo trepidanti in queste ore, che nulla di buono lasciano presagire per il nostro Comune.
Riavviato già nell'incontro conviviale di ieri sera, il cammino prosegue con l'assemblea convocata per martedì 3 giugno alle ore 20.30 sala Morelli in Piazza della Repubblica a Calcinato), per:
- valutare le nostre proposte per le commissioni consiliari;
- capire come aprire la vertenza per far tornare l'acqua ai calcinatesi;
- definire una proposta sui criteri per le iscrizioni alle scuole per l'infanzia;
- discutere l'ipotesi di una campagna per la riapertura della stazione;
- organizzare una cena di autofinanziamento prima dell'estate;
- varie ed eventuali.
Al lavoro!

lunedì 26 maggio 2014

Dopo il voto: stasera assemblea a Calcinato

Ora che le volontà dei cittadini si sono espresse nelle urne, ringraziamo di cuore le comunità di Calcinatello, Ponte San Marco e Calcinato per la straordinaria attenzione riservata alla nostra proposta amministrativa.
Un grazie particolare alle centinaia di amici e compagni che in questi mesi si sono mobilitati al nostro fianco con passione e civiltà, investendo tempo, risorse e intelligenza: i loro volti, storie, parole e passioni non li dimenticheremo!
Invitiamo tutti stasera alle ore 20.30 alla sala civica Morelli, in via don Minzoni a Calcinato, per una assemblea di valutazione a caldo degli esiti del voto.

giovedì 22 maggio 2014

Calcinato. Bene Comune

Ce ne fosse stato bisogno, la serata in piazza di ieri sera l'ha confermato a tutti. L'alternativa alle destre leghista e berlusconiana al potere da 10 anni a Calcinato si chiama Bene Comune, l'alternativa a Marika Legati è Flavio Marcolini. 
In questa campagna elettorale - in cui abbiamo subito insulti, aggressioni verbali, insulsi tentativi di marginalizzazioni - oggi siamo noi in campo a contendere la piazza, i consensi, i voti alla lista che attualmente governa il Comune.. e a cantargliele chiare.
Abbiamo scelto da sempre di puntare sui nostri volti, le nostre storie, i nostri progetti. la nostra pulizia morale e intellettuale, confrontandoci a viso aperto, ovunque ce ne sia la possibilità, con chi la pensa diversamente, criticando e contestando tutte le scelte che non condividiamo, ma con un rispetto sacrale per tutte le persone.
Questa linea sta pagando. La comunità di Calcinato ci ha capito e si stringe attorno alla nostra proposta, la discute, la sviscera, la migliora, come è accaduto ieri sera in piazza per oltre un'ora e mezza dopo il confronto elettorale nei numerosi capannelli in cui i diversi candidati in lista hanno conversato con i cittadini sulle prospettive da dare alla nostra azione.
La Calcinato che non ha paura della diversità, la Calcinato che non vuole piegare la testa, la Calcinato che non si rassegna, la Calcinato che ha difeso in questi decenni la salute e l'ambiente, la terra e il lavoro, la Calcinato che... quando ci s'incontra ci si saluta, la Calcinato che pensa che uscire dalla crisi solo insieme è possibile o non vale, la Calcinato che vuole vederci chiaro nei conti del Comune, la Calcinato che resiste è al centro dell'attenzione, delle discussioni per le strade, dei commenti sui social network, delle considerazioni in famiglia. 
A tutti chiediamo di continuare con passione e civiltà di continuare a informarsi, partecipare e, domenica 25 maggio, scegliere. Per il Bene Comune.   

lunedì 19 maggio 2014

Filo diretto con i calcinatesi - 4

Mentre crescono vertiginosamente i contatti di apprezzamento verso la lista per il BENE COMUNE, numerosi anziani ci segnalano i propri problemi: "solitudine esistenziale e difficoltà a fare fronte ai diversi disservizi di cui sono vittima" fra gli altri. 
 Uno di essi, assai vispo, è in procinto di essere ospitato presso la Casa di Riposo, una sua "scelta di vita". Altri esprimono complessivamente soddisfazione sui servizi loro erogati, anche se sostengono che “al meglio non c’è limite”.
 Continua poi dai più parti la richiesta di “maggior controllo per migliorare la vita dei cittadini”, qualche volta con chiari riferimenti “all’aumento in paese di persone extracomunitarie”.  
Altri rilevano poi “il costo troppo caro dell’acqua pubblica” e “il discreto il funzionamento della raccolta porta a porta che, se però fosse iniziata prima, forse non ci sarebbe stata la necessità di tante discariche”.

venerdì 16 maggio 2014

Mercoledì 21 maggio Flavio Marcolini sarà in Piazza Aldo Moro per il confronto elettorale fra i candidati alla carica di sindaco

"Al confronto pubblico fra i candidati alla carica di sindaco io ci sarò.
 Per l’educazione che ho ricevuto in famiglia, per le convinzioni che ho maturato da giovane, per il lavoro che faccio da oltre vent’anni, la disponibilità al dialogo, con chiunque, è per me fondamentale.
 Agli studenti a scuola insegno che si deve sempre ascoltare e parlare con tutti, senza pregiudizi; il paese che racconto ogni giorno sui giornali è fatto delle storie di tutti coloro che hanno qualcosa da dire o da dare come contributo alla coscienza critica e alla crescita collettiva; la vita politica e amministrativa è necessariamente animata da opinioni e progetti diversi – spesso opposti, qualche volta complementari, di rado sovrapponibili.
 Raccolgo quindi l’invito del sindaco uscente a discutere insieme problemi e prospettive di Calcinato in una serata che verrà moderata dal giornalista Giorgio Mora, da sempre autorevole voce di garanzia per quanti hanno a cuore la libertà di stampa e di espressione.
 Do appuntamento a tutte le calcinatesi e i calcinatesi di buona volontà per mercoledì 21 maggio alle ore 20.30 in Piazza Aldo Moro".
flavio marcolini

Domattina siamo al mercato di Calcinatello

Menttre la macchina organizzativa per la grande manifestazione conclusiva della campagna elettorale di venerdì prossimo si mette in moto suscitando attenzioni e adesioni insospettabili fino a qualche giorno fa, prosegue la mobilitazione sul territorio per il BENE COMUNE.
Domani mattina dalle ore 9 alle 12 saremo con un tavolo informativo al mercato settimanale di Piazza Sandro Pertini a Calcinatello. Interverranno alcuni candidati che illustreranno il nostro programma amministrativo ai cittadini.

mercoledì 14 maggio 2014

Filo diretto con i calcinatesi - 3

Si susseguono i contatti telefonici con i cittadini interessati al BENE COMUNE. “A Calcinato – ci chiedono in molti – è necessario migliorare la vigilanza in centro per l’eccessiva inciviltà di numerose persone che spesso soggiornano per troppo tempo davanti ai bar, lasciando incustodite bottiglie di vetro, urinando sui muri degli edifici ecc.”. 
A tale proposito alcuni residenti si domandano “come mai tanti giovani (e non) possano permettersi di sostare davanti ai bar per tanto tempo della giornata? Che reddito hanno e che lavoro fanno?”.
Diverse famiglie, per esperienza vissuta, ritengono “troppo oneroso il servizio di assistenza domiciliare per gli anziani”, mentre altre,“pur consapevoli che il  costo dell’illuminazione è molto alto per l’amministrazione comunale”, segnalano “la necessità di una migliore illuminazione di alcune strade di campagna”.
Un gruppo di residenti in via Brescia e in via Cavicchione si dichiara preoccupato “per il ‘rischio salute’ e per il deterioramento del territorio” e lancia un appello affinché “si chiudano definitivamente le discariche o quanto meno non se ne aprano altre”; chiedono altresì “trasparenza sul lavoro di controllo dei materiali che entrano in discarica”. Critiche diffuse in quella zona di Calcinatello riceve infine anche il progetto dei treni ad alta velocità.

Domattina siamo al mercato di Ponte San Marco

Mentre si infittiscono gli incontri con i gruppi e le associazioni di volontariato (stasera tocca allo sport), prosegue la mobilitazione sul territorio per il BENE COMUNE. 
Domani mattina dalle ore 8 alle 12 saremo con un tavolo informativo al mercato settimanale di Piazza Rovetta a Ponte San Marco. Interverranno alcuni candidati che illustreranno il programma ai cittadini.

martedì 13 maggio 2014

Filo diretto con i calcinatesi - 2

“Abbassare i dossi artificiali sulle strade, intensificare la vigilanza”. E’ il
binomio che spesso propone in materia di sicurezza del traffico chi interloquisce con noi in questa campagna elettorale.
 Un’anziana quanto simpatica signora di Calcinatello desidera che “il parco pubblico sia maggiormente mirato alle persone della sua età, ad esempio più ombreggiato”. Inoltre rileva“la quasi assenza di sicurezza dei marciapiedi”, rispetto ai quali  osserva che, in base ad una sua personale esperienza, “i disabili con la carrozzella devono, a loro rischio, servirsi della strada principale perché il marciapiede è impraticabile”.  
 Sempre da Calcinatello ci viene una segnalazione di “un incrocio pericoloso all’angolo con la Piazza Pertini”, mentre , mentre un residente di via Cavour, oltre a segnalare “l’elevata velocità dei veicoli che in genere transitano”, manifesta “molta preoccupazione per la qualità  dell’aria che spesso è irrespirabile e aggravata dal passaggio dei camion diretti alla discarica”, chiedendo “se sia possibile un maggior controllo dei materiali che vengono portati in discarica”.
 Spostandoci a Calcinato, una cittadina lamenta “la scarsa manutenzione al verde pubblico (con riferimento particolare agli anche alberi ad alto fusto in via Gramsci)” e un altro sostiene che “il lavoro ha la priorità su tutto, e mancando quello non esiste più la dignità dell’uomo”.
 Molte sono le persone a conoscenza del programma per il Bene Comune, generalmente condiviso e commentato ai capannelli che si stanno infittendo per le strade e le piazze in vista del voto di domenica 25 maggio.

sabato 10 maggio 2014

Filo diretto con i calcinatesi - 1

Fioccano in queste ore ai nostri centralini le istanze di cittadini che ci sollecitano ad
affrontare le problematiche che ritengono più urgenti sul territorio comunale.
 Il bisogno di avviare una politica di contenimento del costo troppo elevato dell’acqua potabile e la necessità di ancora più vigilanza per evitare spaccio di sostanze stupefacenti e altri fenomeni di microcriminalità sono fra le richieste più frequenti. Pressante è quella di “un maggior controllo da parte delle forze dell'ordine presso i parchi pubblici per garantirli come luoghi sicuri frequentati da bambini ed evitare che siano usati dai cittadini come deposito degli escrementi dei loro animali”.
 Alcune persone di Calcinatello chiedono poi di “mettere in sicurezza i marciapiedi, in genere troppo sconnessi perciò pericolosi (in alcuni punti sono le radici degli alberi a sollevare i sampietrini, problema già segnalato all’amministrazione comunale da diversi cittadini, ma mai risolto)”.
 Per telefono una signora di Ponte San Marco dice di sperare “in un aumento di alberi e in più verde al posto del cemento” e auspica “il controllo scarichi industriali e agricoli nei corsi d’acqua e nel fiume Chiese". Ancora da Ponte, una segnalazione: “la raccolta differenziata porta a porta è ok, ma ci son troppe cartacce in giro.... prima non succedeva”.
 A Calcinato un residente in via Marconi chiede di “adeguare meglio l’illuminazione; possono bastare meno lampioni, ma meglio distribuiti perché ci sono tratti di strada superilluminati e altri completamente oscurati”.
 Il filo diretto con le cittadine e i cittadini continua…