martedì 31 dicembre 2019

Da ieri sera Nicoletta Dosio è in carcere

Ieri sera è stata arrestata a Bussoleno, in Val di Susa, Nicoletta Dosio, l’attivista No Tav condannata in via definitiva a un anno di prigione per aver protestato contro questa grande opera nel 2012 alla barriera di Avigliana dell'Autostrada del Frejus. 
73 anni, insegnante in pensione, una vita di impegno politico, sociale e culturale, Nicoletta non ha chiesto misure alternative. Ieri sera per quasi due ore i compagni del movimento hanno bloccato l’auto dei carabinieri, su cui era salita l'anziana signora, per rallentarne l’arresto.
Nel corso della manifestazione del 2012 i dimostranti avevano bloccato il casello dell’autostrada facendo passare le auto senza pagare: violenza privata, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e imbrattamento i reati contestati. 
NIcoletta Dosio è stata impriginata nel carcere delle Vallette a Torino. Da oggi in tutta Italia si susseguono in ogni città manifestazioni per chiederne la liberazione. A Brescia l'appuntamento è alle ore 10 in Piazza Duomo, davanti alla Prefettura.  
 

lunedì 30 dicembre 2019

Cittadinanza onoraria per Liliana Segre!

Sul Basso Garda l'Anpi si mobilita per chiedere ai Comuni di Desenzano, Lonato, Pozzolengo, Padenghe e Sirmione di concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, al centro in questi giorni di vergognosi attacchi antisemiti.
Condividendo le iniziative di molti comuni italiani – spiegano Dante Di Carlo, Carlo Susara, Franco Signorini, Gian Luigi Baronio e Agostino Domenegoni, coordinatori delle cinque sezioni benacensi dell'Anpi - riteniamo opportuna una risposta delle istituzioni locali alle minacce di stampo razzista e antisemita rivolte alla senatrice Segre, per le quali la Prefettura di Milano ha ritenuto necessario dotarla di una scorta a protezione della sua sicurezza personale”.
“In seguito alla promulgazione delle leggi razziali italiane
- ricordano – questa donna fu deportata ad Auschwitz-Birkenau dove i famigliari vennero uccisi. Liliana Sopravvissuta all’Olocausto, nonostante ciò che ha vissuto allora, ancora oggi viene perseguitata da chi ancora vive di rigurgiti di discriminazione e odio”. L'Anpi sottolinea poi “l'impegno della Segre nel promuovere la necessità di non restare indifferenti di fronte alle violenze ed alle barbarie che si riaffacciano alla storia, contrapponendo all’odio e agli insulti la sua tenace gentilezza e la sua testimonianza pacata: il suo lavoro si distingue per alti meriti nei campi del sapere, della convivenza e della solidarietà umana.
“Non possiamo dimenticare che le sorti di molti cittadini come
lei vennero decise anche qui da noi, dove trovava sede la Repubblica Sociale Italiana e nello specifico a Desenzano quella del Ministero della Razza, consegnando così in questo modo decine di migliaia di persone a un destino atroce” affermano, augurandosi che “tutte le forze politiche nei consigli comunali delle nostre cittadine, si prodighino affinché questa discussione venga calendarizzata il prima possibile”.

domenica 29 dicembre 2019

Il consiglio comunale vara il bilancio 2020

Nell'ultimo consiglio comunale dell'anno a Calcinato è stato varato il bilancio di previsione 2020/2022 con i relativi allegati, preceduto come di consueto dalla conferma delle aliquote Tasi, Imu e addizionale Irpef, nonché dall'analisi della nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione.
Approvati anche il “rinnovo della convenzione per la gestione diretta in forma associata del servizio di liquidazione, accertamento e riscossione dell'Imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni con il Comune di Montichiari”, il “Documento programmatico dei Comuni dell'alta e media pianura orientale lombarda sulla regimazione delle acque superficiali”, il Regolamento della scuola dell’infanzia comunale Bianchi, il Piano di intervento per l'attuazione del diritto allo studio, i regolamenti del servizio volontario “Nonno Vigile" e del registro della bigenitorialità, la convenzione tra i Comuni della Bassa bresciana orientale per la gestione del servizio di tutela a favore dei minori sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e la correzione di errori materiali con rettifica degli atti del Piano di governo del territorio vigente.

lunedì 23 dicembre 2019

Casa di Riposo: serve chiarire, non dileggiare

In questi giorni la politica di palazzo a Calcinato è scossa da sospetti che si vanno addensando sull'ex Sindaco Marika Legati. Sembra che, in seguito ad una sua richiesta di assunzione alla Presidente della Casa di Riposo Silvana Damioli (da lei nominata nel 2015 in seno al Consiglio di Amministrazione), sia stata da questa proposta nei giorni scorsi come impiegata dipendente dell'Ente, istanza rimasta tuttavia senza esito per il fermo diniego della Direttrice.
Di certo c'è che il Consiglio di Amministrazione è rimasto all'oscuro di tutto, dal momento che l'argomento non è mai stato posto all'ordine del giorno nelle sue frequenti sedute.
Se dovesse trovare conferma, la notizia sarebbe gravissima sul piano politico e morale. Lasciando ad altri il compito di valutare se abbia pure risvolti giuridici, ci preme sottolineare che il modo intelligente per denunciarla non è certo quello della “Lettera a Babbo Natale di una disoccupata” comparsa nelle bacheche e nelle reti sociali della lista Calcinato In-Patto 2.0, la quale in nome di un malinteso diritto di satira attacca frontalmente Marika Legati, ledendone la dignità nei confronti di una comunità che l'ex Sindaco ha a lungo servito con atti e modalità da noi quasi mai condivisi e spesso osteggiati, ma sempre nel rispetto della persona umana che viene prima del confronto politico.
Chiediamo che della vicenda si discuta nella prossima seduta del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo, organo competente in materia, in attesa della quale sarà cosa buona e utile per tutti disarmare gli animi e abbassare i toni.  

mercoledì 18 dicembre 2019

Venerdì c'è il consiglio comunale

Si preannuncia come una lunga maratona a Calcinato il consiglio comunale convocato dal sindaco Nicoletta Maestri per venerdì 20 dicembre alle ore 20 in municipio. Ben venti gli argomenti posti all'ordine del giorno dal primo cittadino.
Si comincia con una nutrita batteria di interrogazioni a risposta scritta presentata dal gruppo di minoranza "Calcinato In-Patto 2.0": si va dal "censimento delle discariche abusive e dei siti abbandonati potenzialmente idonei ad essere trasformati in depositi di rifiuti" alla complessa vicenda del "passaggio pedonale ponte sul fiume Chiese a Ponte San Marco", dalla fornitura idrica alla scuola primaria del capoluogo a osservazioni sui regolamenti della Commissione per la pace e della Consulta ambientale".
Il piatto forte della serata sarà l'esame del bilancio di previsione 2020/2022 con i relativi allegati, preceduto come di consueto dalla conferma delle aliquote Tasi, Imu e addizionale Irpef, nonché dall'analisi della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione.
Nella seconda parte della serata si discuterà del “rinnovo della convenzione per la gestione diretta in forma associata del servizio di liquidazione, accertamento e riscossione dell'Imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni con il Comune di Montichiari”, della “revisione delle partecipazioni”, del “Documento programmatico dei Comuni dell'alta e media pianura orientale lombarda sulla regimazione delle acque superficiali”.
Infine verranno varati il Regolamento della scuola dell’infanzia comunale Bianchi, il Piano di intervento per l'attuazione del diritto allo studio, i regolamenti del servizio volontario “Nonno/Nonna Vigile" e del registro della bigenitorialità, la convenzione tra i Comuni della Bassa bresciana orientale per la gestione del servizio di tutela a favore dei minori sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e la correzione di errori materiali con rettifica degli atti del Piano di Governo del Territorio vigente.

martedì 17 dicembre 2019

Sabato No Tav a Campagna di Lonato

L'ultima manifestazione dell'anno per il movimento No Tav gardesano è quella di sabato 21 dicembre a partire dalle ore 14.30 per celebrare il “solstizio d'inverno davanti al cantiere del Tav in via Campagna di Sopra a Lonato”.
"Noi abbiamo sempre giudicato il T
av un disastro annunciato, un'opera inutile, costosa, devastante per il territorio e le casse dello Stato, e tutto sembra darci ragione” scrivono in un comunicato i No Tav, per i quali “l'inizio della preparazione dei lavori della linea Brescia-Verona ha confermato le più fosche previsioni sul rispetto delle normali regole di cantiere. A Lonato i camion che movimentano la terra degli scavi passano ovunque alla faccia dei divieti; anche nei dintorni del Santuario del Frassino a Peschiera assistiamo a varianti di progetto di cui nessuno ha notizia, durante i lavori di costruzione del nuovo cavalcavia sulla A4 a Castelnuovo sembra confermata la chiusura della Provinciale 27 in direzione Valeggio causando enormi disagi e tutto tace nelle istituzioni locali: ci pare che la trasparenza, tanto sbandierata, sia finita sotto le ruote dei camion”.
“Nessuno ha ancora capito i motivi per cui per due volte è andata deserta la gara di appalto per la galleria di Lonato”
osservano. “Le associazioni degli industriali e i partiti lobby del Tav ci hanno inondati di lacrime invocando l'inizio dei lavori e poi va deserta una gara da più di 200 milioni di euro. In tutto questo si inserisce una delle prescrizioni del Cipe che ha previsto l'istituzione di un Osservatorio Ambientale lungo la linea (ne fanno parte anche un rappresentante dei Comuni di Lonato e Peschiera) che periodicamente deve stendere un rapporto sulla situazione. Ad oggi non c'è nulla ma forse se ne parlerà a gennaio 2020, forse. Per questo abbiamo mandato una lettera ai sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto, chiedendo di attivarsi per tutelare le persone e il territorio che rappresentano”. A riscaldare il pomeriggio sabato ci saranno tè e vin brulé per tutti i partecipanti.

lunedì 16 dicembre 2019

PGT: seconda variante, che fatica!

Nonostante nell'ultimo numero del notiziario comunale l'assessore all'urbanistica del Comune di Calcinato abbia scritto “che da poco è entrata a pieno regime la II^ variante al PGT”, venerdì 20 dicembre tale variante tornerà in consiglio comunale per la correzione di una serie di non meglio definiti "errori materiali".
Si tratterebbe di alcune incongruenze fra le tavole del Documento di Piano e il Piano delle Regole, limitatamente alle componenti idraulica e geologica. Parrebbe che in fase di stesura degli elaborati vi sia stata una confusione o una incongrua comunicazione, con la ripresa di elementi del precedente Piano di Governo del Territorio.
Nell'ultima seduta della Commissione urbanistica di mercoledì 11 dicembre  né l'assessore né il presidente hanno prodotto le tavole che andranno in discussione venerdì 20 in consiglio comunale; forse che non erano ancora pronte?
Entrando nel merito, per quel che se ne sa, sembrerebbe che:
- nell'area ex Tessival venga meno un grado di esondabilità:
- un tratto del Reticolo idrico minore in zona Cavicchione nord (quella dell'ex Piano degli insediamenti produttivi) sia stralciato d'ufficio, mentre un altro (sempre verso il confine con il Comune di Mazzano) sia ripristinato;
- vengano eliminati tratti di vincolo per laminazione ed esondazione sui vari fossi in giro per il territorio, con particolare rilievo per quelle sul monte a Ponte San Marco, quelle in prossimità del nuovo Autolavaggio a lato della Provinciale 28 e in alcune aree delle località Brente e Gazzo.
Pare infine non esservi traccia di comunicazione da parte dell'Agenzia del Demanio o del Consorzio Medio Chiese in ordine alle varianti al Reticolo idrico minore.
Trattandosi di errori materiali, ci sembra il minimo che i costi dovranno essere totalmente a carico degli estensori, compresi i diritti e i costi di istruttoria in Regione, Provincia e altri enti competenti.

domenica 15 dicembre 2019

Vita e morte di Pino Pinelli

50 anni fa, nella notte fra il 15 e il 16 dicembre 1969, Pino Pinelli volava dal quarto piano della Questura di Milano. Partigiano, macchinista ferroviere, marito della leggendaria Licia Rognini, padre di due figlie, animatore del circolo anarchico del Ponte della Ghisolfa e delle Marce antimilitariste nonviolente, completamente innocente era stato arrestato la sera del 12 e accusato di essere fra i responsabili dell'attentato stragista di Piazza Fontana: durante un violento e illegale interrogatorio, finiva ammazzato schiantandosi al suolo. La verità nelle aule giudiziarie non è mai emersa completamente, ma tutti sanno che è stato assassinato finendo per diventare la diciottesima vittima di quella prima strage di Stato.
Dopo 50 anni di bugie e censure, dopo mezzo secolo di memoria eroicamente tramandata dai compagni che hanno sempre saputo e affermato la verità, solo quest'anno nel corso delle celebrazioni le autorità – dal sindaco di Milano al Presidente della Repubblica cominciano a riconoscerla pubblicamente.
"Anarchia non vuol dire bombe, ma giustizia, amor, libertà!"

sabato 14 dicembre 2019

Ballata del Pinelli

Quella sera a Milano era caldo 
ma che caldo, che caldo faceva. 
«Brigadiere, apra un po' la finestra» 
ad un tratto Pinelli cascò. 

«Signor questore, io gliel'ho già detto, 
lo ripeto che sono innocente: 
anarchia non vuol dire bombe, 
ma giustizia, amor, libertà». 

«Poche storie, confessa Pinelli, 
il tuo amico Valpreda ha parlato: 
è l'autore del vile attentato 
e il suo socio, sappiamo, sei tu». 

«Impossibile - grida Pinelli - 
un compagno non può averlo fatto 
e l'autore di questo misfatto 
tra i fascisti bisogna cercar». 

«Stiamo attenti, indiziato Pinelli, 
questa stanza è già piena di fumo; 
se tu insisti apriam la finestra 
quattro piani son duri da far». 

Quella sera a Milano era caldo 
ma che caldo, che caldo faceva. 
«Brigadiere, apra un po' la finestra» 
ad un tratto Pinelli cascò. 

L'hanno ucciso perchè era un compagno 
non importa se era innocente; 
«era anarchico e questo ci basta» 
disse Guida, il feroce questor. 

C'è una bara e tremila compagni 
stringevamo le nostre bandiere 
in quel giorno l'abbiamo giurato 
«non finisce di certo così». 

Calabresi e tu Guida assassini 
che un compagno ci avete ammazzato 
l'anarchia non avete fermato 
ed il popolo alfin vincerà. 

Quella sera a Milano era caldo 
ma che caldo, che caldo faceva. 
«Brigadiere, apra un po' la finestra» 
ad un tratto Pinelli cascò.

(1969, parole e musica del proletariato)

lunedì 9 dicembre 2019

Pericolo amianto in campagna?

Pericolo amianto alla discarica abusiva scoperta la scorsa settimana in via Campagna, sul confine fra Ciliverghe e Calcinatello?
La Polizia Locale ha recintato e posto sotto videosorveglianza l'area: la rimozione di fusti di metallo con residui di sostanze oleose ha condotto alla scoperta di alcune lastre che potrebbero contenere amianto. In particolare, sarebbero state trovate lastre in fibrocemento, residui di plastica e onduline. Parte dei rifiuti era stata rinvenuta già bruciata: ci si chiede se i resti carbonizzati degli scarti dati alle fiamme possano essere percolati nelle falde. 
Nei prossimi giorni gli accertamenti in corso dovrebbero stabilire il grado di gravità della situazione. 

domenica 8 dicembre 2019

Carta dei diritti delle piante


Art. 1 La Terra è la casa comune della vita. La sovranità appartiene ad ogni essere vivente.

Art. 2 La Nazione delle Piante riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle comunità naturali come società basate sulle relazioni fra gli organismi che le compongono.
Art. 3 La Nazione delle Piante non riconosce le gerarchie animali, fondate su centri di comando e funzioni concentrate, e favorisce democrazie vegetali diffuse e decentralizzate.
Art. 4 La Nazione delle Piante rispetta universalmente i diritti dei viventi attuali e di quelli delle prossime generazioni.
Art. 5 La Nazione delle Piante garantisce il diritto all'acqua, al suolo e all'atmosfera puliti.
Art. 6 Il consumo di qualsiasi risorsa non ricostituibile per le generazioni future dei viventi è vietato.
Art. 7 La Nazione delle Piante non ha confini. Ogni essere vivente è libero di transitarvi, trasferirsi, vivervi senza alcuna limitazione.
Art. 8 La Nazione delle Piante riconosce e favorisce il mutuo appoggio fra le comunità naturali di esseri viventi come strumento di convivenza e di progresso.

Stefano Mancuso

sabato 7 dicembre 2019

Un'assemblea in difesa del Chiese a Calcinatello

Assemblea pubblica del “Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese” lunedì 9 dicembre alle ore 20.30 alla sala civica delle scuole elementari di Calcinatello. Interverranno il portavoce del Tavolo Gianluca Bordiga ed Emilio Comini, ex assessore all'urbanistica del Comune di Salò dal '75 al '85, e amministratore di Garda Uno per otto anni in quel periodo, che fu responsabile delle fasi della posa della condotta sublacuale del lago di Garda, oggi usata da Acque Bresciane quale fonte di possibile disastro ambientale, per dare un motivo alla progettazione dei due megadepuratori del Garda sul fiume Chiese, a Gavardo e a Montichiari.

venerdì 6 dicembre 2019

Luminarie: non se ne sentiva la mancanza

Dopo anni di morigerato buonsenso, in questi giorni tornano a Calcinato le luminarie natalizie. In attesa di conoscerne il costo per la comunità, consideriamo quanto meno inopportuno ostentare il simbolo di un'abbondanza da tempo svanita, con un inutile spreco di energia elettrica, il cui prezzo continua inesorabile a salire, al contrario dello stipendio, per chi ce l'ha.
A Calcinato i ricchi non hanno bisogno di questi stimoli luccicanti per spendere soldi in quel superfluo così necessario alla loro miseria morale e i poveri, per quanto stimolati, non possono spendere neppure per il necessario perché non hanno denaro.
Tacciamo sul kitsch dell'allestimento: il buongusto non si improvvisa. 
Le luminarie sono quanto di più lontano si possa immaginare dallo spirito del Natale, che ha per simbolo un presepe di umiltà e povertà. Le luci, fra l'altro, non fanno che aggravare la depressione di chi trascorre le feste in solitudine.
Spegnerle sarebbe il più luminoso degli eventi natalizi.

giovedì 5 dicembre 2019

Un digiuno per fermare il razzismo

Si svolge oggi in tutta Italia una giornata di digiuno contro il razzismo promossa dal movimento "Digiuno di giustizia".
In molti luoghi del nostro paese donne e uomini di buona volontà  testimoniano così una corale opposizione al razzismo e chiedono al Governo e al Parlamento un concreto impegno per ripristinare in Italia la piena vigenza dei diritti umani sanciti dalla Costituzione della Repubblica.
L'appuntamento centrale di questa iniziativa nonviolenta è a Roma, in Piazza Montecitorio, dalle ore 14 alle ore 19.
Il razzismo è un crimine contro l'umanità: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto è un dovere. Sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro. Siano riconosciuti a tutte le persone che vivono nel nostro paese tutti i diritti sociali, civili e politici, tutti i diritti umani, ed in primo luogo il diritto di voto: "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia; nella solidarietà è il fondamento della civile convivenza.
Tutti gli esseri umani sono eguali in diritti: agisci nei confronti degli altri così come vorresti che gli altri agissero verso di te!

mercoledì 4 dicembre 2019

Incontro a Castiglione sul Decreto Sicurezza bis

Nell’ambito delle iniziative antirazziste dal titolo "Razza umana – Tutti sulla stessa barca" a Castiglione delle Stiviere Anpi, Cactus, Liberacion, Arcidallò, Movimento nonviolento, Senza Confini, Sucar Drom, Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni, Casa dei Popoli, ArciGay, CGIL e Teatro della Favela organizzano un incontro pubblico che si terrà venerdì 6 dicembre alle 20.30 presso la sala civica Menghini, di via Cesare Battisti 27 a Castiglione delle Stiviere ed è rivolto in particolare alla conoscenza del cosidetto Decreto Sicurezza bis: "Sicurezza per chi?".
Relatore della serata sarà l’avv. Sergio Pezzucchi, che analizzerà a fondo la nuova normativa, con i suoi vizi giuridici e le criticità costituzionali.

martedì 3 dicembre 2019

Il tre dicembre del trentanove

Il tre dicembre del trentanove a stare al mondo volli provar:
mio padre, uomo ligio al partito, nome "Benito" mi volle dar.
Mia madre, santa donna di Dio, aggiunse un "Pio" per contentar
uno zio prete, che per commosso ringraziamento mi battezzò.

Appena giunto su questa terra ci fu la guerra, e il genitor
che fu dei primi ad andar via, dall'Albania mai più tornò.
Mia madre allora cercò lo zio per dirgli: "Pio, che mangerà?"
Egli rispose di aver pazienza: "La Provvidenza, vi aiuterà..."

La provvidenza ci ha poi aiutati con i soldati della Wehrmacht,
poi dopo l'8 seguii gli eventi, e fui parente dello zio Sam.
Mia madre, donna di gran pietà, cercò in politica verginità...
sulla sua porta ci scrisse "Mary", scordai la lupa, mi chiamai "Jack"...

Quarantacinque, finì la guerra, ma in questa terra pace non c'è,
il parabellum fanno cantare per festeggiare la libertà.
Mia madre allora, che fiutò l'aria, fu proletaria e si sposò
un pezzo grosso del CLN e io divenni "Benski-Stalìn".

I giorni passano, i tempi cambiano, i fronti cadono, la piazza calmasi,
restaurazione, televisione, boom economico, seicento Fiat.
Mia madre, donna di grande amore, sentì nel cuore l'error di un dì:
fu clericale, democristiana, e nella lana fede trovò.

Ora ho una fabbrica, solo un affanno: un miliardo all'anno appena mi dà!
Io son per la DC, ma di sinistra, e socialista diventerò.
Mia madre, donna ormai d'età, morì in odore di santità...
Io chiesa, nobili e terzo stato sempre ho fregato solo per me!


Francesco Guccini, 1967.

sabato 30 novembre 2019

Oggi a Montichiari c'è Uliano Lucas

Oggi alle ore 18 sarà al Museo Lechi di Montichiari il grande fotoreporter Uliano Lucas per raccontare il proprio itinerario artistico.
Noto per aver realizzato per decenni reportage per importanti giornali e riviste italiane, documentando con ampi servizi le realtà sociali e le contraddizioni del proprio tempo, la contestazione giovanile, le proteste di piazza, l'immigrazione, l'industrializzazione e la conseguente devastazione del territorio, alcuni luoghi di detenzione e ospedali psichiatrici, prima, dopo e durante il Sessantotto, Lucas è stato sui principali scenari bellici degli ultimi decenni e nelle lotte per la democrazia e la libertà, dal Portogallo del dittatore Salazar, alle guerre di liberazione in Eritrea, Guinea-Bissau, Angola e Giordania, al conflitto nei Balcani con reportage sulle città di Mostar nel 1992 e di Sarajevo nel 1993.

venerdì 29 novembre 2019

Tav: il Comune di Calcinato accetta gli espropri

A quattro mesi dalla notifica del decreto che disponeva l'occupazione d'urgenza preordinata all’espropriazione di tre aree di proprietà del Comune per consentire la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, a Calcinato è stato raggiunto l'accordo con Cepav Due.
La Giunta Municipale ha infatti approvato all'unanimità l'”atto di assenso irrevocabile alla condivisione dell'indennità” che la ditta costruttrice pagherà per tre terreni situati in località Zemogna, necessari all'esecuzione dei lavori. 
L'importo che il general contractor di questa importante opera pubblica si impegna a versare come indennità è di 125.397,89 euro, cifra “ritenuta congrua e conforme alla legislazione vigente” come si legge nella delibera. 
La zona interessata è quella a ridosso del fiume Chiese, compresa fra le vie Cavour e via Stazione, ricca di essenze arboree. Da lì passa la pittoresca pista ciclopedonale che collega il capoluogo con la frazione di Ponte San Marco, scorrendo a ovest della Roggia Calcinato, da anni meta di numerose escursionisti amanti della natura.

giovedì 28 novembre 2019

La strage di Viareggio al Bertini

Nell'ambito di Etica Festival giovedì 28 novembre alle ore 20.30 l'Auditorium Bertini di Calcinato ospita l'attrice Elisabetta Salvatori con lo spettacolo “Non c’è mai silenzio” dedicato dalla Fondazione Terre Medicee alla strage della stazione di Viareggio del 29 giugno di dieci anni fa.
Quel giorno alla stazione di Viareggio passò velocissimo un treno merci, che deragliò: il gas gpl uscito da una cisterna esplose e infiammò la stazione e le vie circostanti, distruggendo case, strade, e portandosi via le vite di 32 persone: un disastro che ha cause precise e dei colpevoli, una strage su cui si aspetta ancora di fare piena giustizia. Elisabetta Salvatori racconta quelle strade, quelle esistenze, e una città ferita che ha saputo trasformare il dolore in forza, unendosi ad altre realtà nella denuncia, per non permette che questa vicenda sia dimenticata.
Il biglietto intero costa 5 euro, il ridotto 3.

mercoledì 27 novembre 2019

Assemblea di “Calcinato In-Patto 2.0”

Assemblea generale della lista “Calcinato In-Patto 2.0” venerdì 29 novembre alle ore 20.30 nella sala civica Morelli in Piazza Repubblica a Calcinato per discutere problemi e prospettive della comunità.

martedì 26 novembre 2019

Sindaci in Loggia per il disarmo nucleare: Calcinato assente (ingiustificato)

Ieri sera a Palazzo Loggia in città i sindaci dei Comuni bresciani che hanno aderito alla Campagna internazionale per il disarmo nucleare si sono trovati per la firma di adesione ufficiale al Trattato Onu. 
Perché non c'era il sindaco di Calcinato (o un suo delegato) a rappresentare il nostro Comune, che con una delibera consiliare il 9 ottobre 2018 aveva aderito all'iniziativa?
Il documento approvato si trova qui: http://pubblicazioni.saga.it/publishing/DD/docDetail.do?docId=94068&org=calcinato Chiediamo spiegazioni al primo cittadino e alla maggioranza che lo sostiene.

domenica 24 novembre 2019

Giovedì assemblea sulla puzza a a Calcinatello

Il problema odorigeno che attanaglia da tempo la frazione sarà al centro dell'assemblea organizzata a Calcinatello dal Comitato Cittadini alla sala civica delle scuole elementari di via Santa Maria giovedì 28 novembre alle ore 20.30.
Fortunatamente la stagione è da finestre e porte chiuse - spiegano gli ambientalisti in una nota - pertanto la sopportazione diventa maggiore che d'estate. Ma questa vi sembra vita? Eppure da 15 anni cosi si vive a Calcinatello”.
Imminente è l'avvio di una “campagna di richieste ai cittadini perché comincino a scrivere alla Procura della Repubblica, agli enti di controllo, alle forze dell'ordine ogni volta che percepiscono i miasmi”.
Altri argomenti sul tappeto giovedì sera saranno il crescente fenomeno dell'abbandono dei rifiuti sul territorio, che sovente registra il crearsi di vere e proprie minidiscariche a cielo aperto soprattutto nelle campagne.

sabato 23 novembre 2019

Immortale


A Daniela Carrasco, 36 anni, mimo,
violentata e assassinata durante le proteste in Cile

Avevo nella giacca un’arma invincibile
Che nessun governo ha mai posseduto
Che nessun soldato ha mai imbracciato
Un’arma che pochi conoscono.

Avevo sul viso una maschera da guerra
Che non avrebbero mai potuto togliermi
Che mi avrebbe protetto dai loro sguardi
E dalle loro parole malvagie

Avevo una divisa da battaglia
Che non apparteneva a nessun esercito
E per questo avrei vinto
Sfilando orgogliosa dei miei colori.

Giallo, rosso, blu, verde
Ero un arcobaleno e  non potevano avermi.
Sul mio volto il trucco bianco era la maschera perfetta delle Sofferenze, ma non delle Virtù e della Bellezza.
Tutto il male spariva in una lacrima dipinta sulla guancia.
E solo con un sorriso, la mia arma migliore, ho sbaragliato le file nemiche, ho aperto un varco nei loro cuori, e indelebile ora è il mio ricordo.

Ma hanno scoperto il mio segreto, più remoto e pericoloso
Che nel loro mondo, con le loro regole sì:
Sono mortale.
Mi hanno messo un laccio al collo e una violenza nel corpo, ed ora non sono più viva. Mi hanno umiliata e privata della cosa più bella del loro mondo, la
Vita stessa, che non sanno vivere loro stessi.

Ma io li ho comunque battuti.
Perché un artista non vive dei suoi respiri,
ma dei sorrisi che rimangono sui volti della gente,
anche quando non c’è più.
Sono immortale, con questo laccio al collo e con questa violenza.
Sono immortale, in questa guerra che nessuno dovrebbe volere.
Sono immortale nel mio sorriso,
e nel tuo che mi ricordi ora sorridendo.

Ester Spassini

venerdì 22 novembre 2019

Caporalato a Ponte San Marco in un posto impensabile

La notizia che il capannone sequestrato dai carabinieri a Ponte San Marco nei giorni scorsi per per la presenza di lavoratori cinesi in nero sfruttati e immigrati clandestinamente sarebbe di proprietà della famiglia di Alberto Bertagna, segretario provinciale della Lega e assessore del comune di Calcinato, ha spinto ieri "Calcinato In-Patto 2.0", il gruppo consiliare di minoranza, a presentare sulla vicenda una interrogazione a risposta scritta al sindaco Nicoletta Maestri.
“Considerato che la proprietà dell’immobile risulta essere del padre dell’assessore al commercio e attività produttive” i consiglieri Vincenza Corsini, Vania Gobbetto, Laura Maffazioli, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati rilevano come sia “normale prassi che il locatore verifichi periodicamente le condizioni dell’immobile e l’attività ivi esercitata. Tanto più, considerata l'identità dei locatari, l’attività dichiarata, i precedenti casi di illegalità accertati nella stessa zona e in situazioni analoghe”.
“La particolare sensibilità dell’assessore nei confronti degli immigrati e clandestini - secondo i firmatari - avrebbe dovuto richiedere un po’ più di prudenza e di controlli”.
Pertanto essi chiedono “la verifica della regolarità edilizia del capannone in questione e l’esplicito raffronto con la situazione attuale, la destinazione d’uso assentita, l’esistenza e le conformità del certificato di agibilità alle pratiche edilizie, una relazione del responsabile dell’Area Tecnica al consiglio comunale”.
Bertagna, già vicesindaco e attuale segretario provinciale della Lega, alle ultime elezioni amministrative ha raccolto ben 418 preferenze” dichiara il capogruppo Corsini presentando l'iniziativa alla stampa.
“Esprimiamo preoccupazione - sottolinea - per il ripetersi sul territorio calcinatese delle medesime spiacevoli situazioni: cittadini stranieri, di cui alcuni clandestini, che vivono e lavorano senza tutele e, probabilmente, oltre il limite dello sfruttamento, in capannoni che a detta dell’assessore erano dati in locazione ad uso deposito e che per tale utilizzo sarebbero a norma. Preoccupazione per non aver visto sul nostro territorio almeno metà dell’attenzione che una certa parte politica ha dedicato e dedica, anche sulle reti sociali, alle navi delle ong mentre si ripetono quotidiani sbarchi ad opera di piccoli trafficanti di vite che attraversano il Mediterraneo”.
È mai possibile - si chiede Corsini - che lavoratori che vivono in un capannone praticamente a ridosso del centro abitato e di una arteria di comunicazione molto trafficata non vengano attenzionati dagli agenti che controllano il territorio? C'erano oltre trenta postazioni di lavoro in quel capannone e, fatto salvo che gli operai che vi lavoravano, trascorressero anche il resto della loro giornata, vogliamo sperare anche non la notte, nell'immobile, un qualche movimento strano si sarebbe potuto rilevare”.
“Se è pur vero che con la locazione si cede l'utilizzo e non la proprietà e che le responsabilità del proprietario dell’immobile vanno distinte da quelle dei locatari, per i quali la stampa ha parlato di reati quali caporalato, lavoro nero, clandestinità e irregolarità in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro - conclude - ci si chiede perché l'assessore, già purtroppo incorso in analoghe situazioni spiacevoli, non abbia attenzionato in modo particolare i propri capannoni”.

mercoledì 20 novembre 2019

Silvia libera!

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE  
alle ore 20.30 in Largo Formentone a Brescia
PRESIDIO CON FIACCOLATA PER SILVIA ROMANO 
Un anno fa dal villaggio di Chakama in Kenya, dove stava facendo il suo lavoro di cooperante, un gruppo armato si portò via Silvia Romano. A distanza di un anno dal rapimento si sa davvero troppo poco su cosa è accaduto a Silvia e perché, non si hanno informazioni sulla sua situazione attuale, sull’impegno per liberarla, sul processo iniziato che vede imputati alcuni presunti rapitori. Noi teniamo alta la speranza di rivederla libera e al sicuro, e nel giorno in cui ricorre un anno esatto dal suo rapimento facciamo sentire la nostra voce affinché arrivi a lei e ai suoi familiari la nostra vicinanza e al Governo italiano una forte richiesta perché sia fatto tutto il possibile per la sua liberazione.

sabato 16 novembre 2019

Una polizia nonviolenta

Io ho ammesso che anche in uno stato nonviolento potrebbe essere necessaria una forza di polizia. Questo, lo confesso, è un sintomo dell'imperfezione della mia nonviolenza. Non ho il coraggio di affermare che potremo fare a meno di una forza di polizia come lo affermo riguardo all'esercito. Naturalmente posso immaginare, e immagino, uno stato nel quale la polizia non sarà necessaria; ma se riusciremo a realizzarlo o meno soltanto il futuro potrà deciderlo.
La polizia che io concepisco tuttavia sarà di tipo totalmente diverso da quella oggi esistente. Le sue file saranno composte da seguaci della nonviolenza. Questi saranno i servitori e non i padroni del popolo. Il popolo darà loro spontaneamente tutto il suo aiuto, e grazie alla reciproca collaborazione, essi saranno in grado di far fronte con facilità ai disordini, che saranno peraltro in continua diminuzione. La forza di polizia disporrà di alcune armi, ma ne farà uso solo raramente, se non addirittura affatto. Di fatto i poliziotti saranno dei riformatori.
M.K.Gandhi, "Harijan", 1° settembre 1940

giovedì 14 novembre 2019

100 anni di pace: una mostra a Brescia

Nell'ambito del Festival della Pace, sabato 16 novembre alle ore 15 al Centro Saveriani in via Piamarta 9 a Brescia verrà inaugurata la mostra fotografica “100 anni di pace – la costruzione della pace dal 900 ad oggi”.
Curata dal Centro Sereno Regis di Torino, si propone di illustrare i percorsi di pace e le lotte nonviolente che nel corso di questi ultimi 100 anni, hanno affiancato, preceduto e seguito gli eventi bellici.
Si articola in cinque sezioni - No alla guerra: superare l'idea del nemico - Satyagraha: la forza della nonviolenza per costruire la giustizia - Gaia, la nostra casa comune: fare pace con la natura - Donne contro la guerra e dentro i conflitti - L'energia degli atomi: una minaccia per la vita - ed è corredata da una vasta cronologia di eventi, iniziative, pubblicazioni.
Presenterà la rassegna Angela Dogliotti Marasso, presidente del Centro Sereno Regis.
Aperta fino a sabato 30 novembre, dal martedì alla domenica dalle ore 16.30 alle 20, la mostra è a ingresso gratuito. Per le scolaresche è aperta anche di mattina su prenotazione. Informazioni e ragguagli al 339/6243617.

martedì 12 novembre 2019

Si apre la porta del carcere per Nicoletta Dosio?

Contro l'ingiustizia del potere la resistenza è un dovere.
A questo principio si ispira ormai da trent'anni il movimento NO TAV e, da sempre, rispondono le lotte sociali e ambientali, in tante parti del paese e del mondo.
Contro tale resistenza, il sistema ha messo in campo leggi, eserciti, tribunali e carceri.
I territori, le persone, la natura sono più che mai materia bruta di sfruttamento da parte di un capitale che, nella sua arroganza dimentica di ogni limite, in nome del profitto infinito, accumula sulla propria strada morti e rovine, fino a mettere in discussione la sopravvivenza stessa del Pianeta. Anche in Valle di Susa l'opposizione popolare che, forte della memoria operaia e resistenziale, ha deciso di dire NO al TAV, grande, mala, inutile, costosissima opera, e al modello di vita che la produce, sta pagando tale resistenza ad un prezzo altissimo, a livello giudiziario, economico, esistenziale, con centinaia di condanne penali e civili, multe, fogli di via, revoche di permessi, militarizzazione del territorio. Il tutto con la complicità attiva dei governi passati e presenti, espressione istituzionale del partito trasversale degli affari, e con il supporto dei mass media di regime.
Per denunciare tutto questo e per ribadire la dignità di una lotta collettiva che non si piegherà, ho deciso di non chiedere sconti al potere invidioso e vendicativo che, con i tre gradi di giudizio dei suoi tribunali, ha condannato al carcere me e altri undici attivisti, per “ violenza privata e interruzione di pubblico servizio”.
Denuncio inoltre le storture e l’iniquità di un sistema poliziesco e giudiziario che, lungi dal garantire I diritti di tutti e soprattutto dei più deboli, si è piegato ad altri e diversi interessi, rendendosi complice del tentativo di silenziare con la violenza chi lotta per la giustizia sociale e ambientale.
Come me, sono state condannate ormai centinaia di persone e, in particolare, i nostri migliori giovani, che si sono visti infliggere pene abnormi per aver esercitato un diritto garantito dalla costituzione: condanne per cui essi oggi rischiano di perdere il lavoro, il diritto allo studio, la famiglia, la casa, il futuro.
Erano i primi giorni di marzo 2012, giornate di rabbia e di mobilitazione: la nostra piccola baita - presidio in Clarea occupata a suon di manganellate dalle “forze dell'ordine” dopo gli otto mesi di resistenza che seguirono alla presa della Libera repubblica della Maddalena e all'occupazione militare del territorio. Luca, uno di noi, in ospedale a lottare tra la vita e la morte dopo che un poliziotto l'aveva fatto cadere dal traliccio su cui si era arrampicato per sfuggire alle botte: Le dichiarazioni provocatorie del governo Monti a favore del TAV e contro la resistenza di un'intera popolazione al progetto.
Salimmo in manifestazione sull'autostrada con uno striscione su cui era scritto “ Oggi paga Monti” ed alzammo le barriere dei caselli, permettendo la libera circolazione su una delle strutture autostradali più devastanti e costose d'Italia.
Non me ne pento e sarei pronta a rifarlo. Non chiedo per me misure alternative al carcere perché, per ottenerle, dovrei riconoscere il disvalore della mia condotta: non sono disponibile ed esercito così, ancora una volta, la mia libertà.
So di avere con me il sostegno delle mie sorelle e dei miei fratelli di una lotta bella e irriducibile, perché porta nelle sue mani la memoria del passato, l'indignazione per la precarietà presente, la necessità di un futuro più giusto e vivibile per tutti.

Se andrò in carcere, non me ne pentirò, perché, come scrisse Rosa Luxemburg, dalla cella dove scontava la sua ferma opposizione alla guerra, “ mi sento a casa mia in tutto il mondo, ovunque ci siano nubi, e uccelli, e lacrime umane”. 
Nicoletta Dosio

sabato 9 novembre 2019

Omaggio ad Aldo Capitini domani a Chiari

Domenica 10 novembre alle ore 10 la 17esima edizione della Fiera della Microeditoria a Chiari ospita a Villa Mazzotti un “Omaggio ad Aldo Capitini”, che vede la partecipazione di Pasquale Pugliese, segretario nazionale del Movimento Nonviolento, autore del saggio “Introduzione alla filosofia di Aldo Capitini: elementi per la liberazione dalla violenza” (Goware edizioni, 162 pagine, 12 euro).
Scomparso nel 1968 e considerato il Gandhi italiano, Capitini fu segretario e assistente alla Normale di Pisa dalla quale venne allontanato nel 1933 per aver rifiutato di iscriversi al Partito Nazionale Fascista. Come amava ricordare Norberto Bobbio “rappresentò per molti giovani l’antitesi radicale al fascismo”. Due i cardini del suo impegno: la costruzione di una nuova socialità e di una “tramutazione” degli animi e delle strutture civili, in vista di una nuova società democratica il cui avvento doveva essere anticipato dal basso, da una “rivoluzione aperta per una società di uguali”, contro ogni sopruso ed ingiustizia sociale.
Decine le sue iniziative concrete per rivendicare il diritto al “potere di tutti” e rimuovere gli ostacoli che impediscono ad ogni persona la partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale, culturale e politica del paese: una per tutte la fondazione del Movimento Nonviolento nel 1961, all'indomani della prima edizione della Marcia Perugia-Assisi da lui organizzata.

lunedì 4 novembre 2019

Ecotassa, le briciole a Calcinato

Anche Calcinato riscuoterà parte del 10% del gettito della tassa regionale versata dalle aziende che smaltiscono rifiuti, come indennizzo per le attività ad alto impatto ambientale ospitate dal nostro territorio.
Nelle casse del Comune arriveranno esattamente 99.838 euro. Questo denaro dovrà essere impiegato per finanziare iniziative finalizzate al miglioramento ambientale, controlli e monitoraggi, interventi di tutela igienico-sanitaria e gestione integrata dei rifiuti urbani.

domenica 3 novembre 2019

4 novembre: non festa, ma lutto

In questi giorni partecipiamo alle manifestazioni con una commemorazione nonviolenta delle vittime, nel solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinché il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, diventi il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinché non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni.
Porgiamo un addolorato omaggio alle vittime della prima guerra mondiale, nel modo più austero, severo, solenne: solo opponendosi alla guerra in quanto crimine contro l'umanità si onora la memoria dei caduti. 
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.