lunedì 26 novembre 2018

No Tav: manifestazione nazionale a Torino

Partecipiamo anche noi alla manifestazione NO TAV dell'8 dicembre a Torino.
* PULLMAN DA VERONA - ORE 07.00 *
AL PARCHEGGIO DI VIA BENEDETTI - BORGO ROMA (VR)

* PULLMAN DA DESENZANO - ORE 07:15 *
AL PARCHEGGIO AUTOSTRADA A4 DI DESENZANO D/G

* PULLMAN DA BRESCIA - ORE 07:30 *
IN VIA INDUSTRIALE 10 (Magazzino 47) - BS

PER PRENOTARE CHIAMARE I NUMERI 03045670 O  3382663156 specificando il punto di partenza tra Verona, Desenzano e Brescia!
COSTO 15 EURO A PERSONA
Partenza da Torino massimo per le 18.00, rientro in serata!

venerdì 23 novembre 2018

Domani sera a Brescia c'è "Rifiuto la guerra"

Sabato 24 novembre alle ore 21 nella Chiesa di San Cristo in via Piamarta 9 in città verrà presentato lo spettacolo storico-musicale “Rifiuto la guerra”, di e con Piero Purini.

Sul palco verranno raccontate le storie di “pacifisti, renitenti, disertori, ammutinati”, descrivendo “la Grande Guerra dalla parte di chi cercò di evitarla”. Oltre a Purini (voce narrante e sax), si esibiranno Paolo Venier (voce), Giulio Scaramella (pianoforte) e Olivia Scarpa (fagotto).
Migliaia e migliaia di uomini provarono ad evitare la guerra: chi cercando di resistere alla montante esaltazione patriottica e alla propaganda bellicista, chi cercando semplicemente di sfuggire al fronte attraverso la diserzione o la renitenza, chi ancora rifiutando di eseguire gli ordini ed ammutinandosi. Quella proposta è una storia poco conosciuta e nascosta, come nascosti dalla propaganda dell'epoca furono le terribili condizioni dei giovani che vennero mandati a morire nelle trincee, gli episodi di fraternizzazione tra nemici, le rese di massa, le diserzioni, gli ammutinamenti, le automutilazioni, le decimazioni e le esecuzioni dimostrative, il destino postbellico dei mutilati e degli “scemi di guerra”.
Le vicende storiche in scena saranno intervallate dalle canzoni di protesta e di rivolta che i soldati di tutte le nazioni coinvolte intonarono come atto di dissenso contro il conflitto. Un doveroso omaggio a chi soffrì e morì in quella “inutile strage”, come la definì papa Benedetto XV. L'ingresso è gratuito.

mercoledì 21 novembre 2018

Tornano le occupazioni nelle scuole romane

Nella notte un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Torquato Tasso di Roma, in seguito ad una votazione svoltasi in una seduta del Collettivo Politico, ha deciso a maggioranza di voti di occupare la scuola, aderendo alla piattaforma di protesta già seguita dai licei Mamiani, Virgilio, Socrate, Albertelli e Righi, con le loro occupazioni, in opposizione ai primi provvedimenti attuati dal governo insediatosi a seguito delle elezioni del 4 marzo. Ecco il documento da loro diramato, di grande lucidità politica.
In primo luogo, esprimiamo il nostro dissenso riguardo alle politiche economiche e sociali.
Ribadiamo ancora oggi con forza che il sistema configurato a scaglioni progressivi debba essere il tratto fondamentale del sistema di tassazione.
Ribadiamo anche energicamente come la Repubblica Italiana sia fondata, come si evince dal primo articolo della nostra Costituzione, sul lavoro e sulla dignità del lavoratore. Dignità svilita o addirittura cancellata da una forma di sussistenza sociale quale il Reddito di Cittadinanza.
In secondo luogo dimostriamo il nostro dissenso al Decreto Scuole Sicure. Decreto che in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti. Tutto questo attuato al costo di investimenti molto onerosi che potrebbero essere indirizzati alla risoluzione dei veri problemi della sicurezza.
Una scuola è sicura quando non cade il cornicione, una scuola è sicura quando d'inverno funziona il riscaldamento: una scuola è sicura quando è in tutto e per tutto a norma.
Inoltre ci opponiamo con forza al Condono, ennesima manovra che finisce per nutrire una criminalità fin troppo presente nel nostro Paese. Esso stabilisce un prezzo alla legalità, permettendo ai più abbienti di agirarla con facilità e con il favore della legge. Riteniamo parimenti che si tratti di una "mazzetta" richiesta dallo Stato.
Ci schieriamo altresì contro alla demagogia del governo Gialloverde, che continuamente strumentalizza e demolisce la solidarietà umana, trasformando in criminali coloro che cercano di dare dignità a tutti. Dignità alla vita di migranti, esseri umani, che, fuggendo da guerre, povertà, fame, passano poi come capri espiatori di tutti i mali del Paese. Esprimiamo quindi la nostra vicinanza al sindaco Mimmo Lucano, ed al centro Baobab (come alle altre strutture occupate prese di mira dalla "Giustizia").
Con questo atto forte e deciso gli studenti vogliono dimostrare, oltre che la loro coscienza politica, il proprio dissenso alle politiche esecutive portate avanti dal governo ed in particolare dal Ministero degli Interni.
Con quest'occupazione noi studenti del Tasso, intendiamo lanciare un appello allo Stato, ai cittadini e a noi studenti stessi:
Riteniamo infatti che il cambiamento sia nel dare dignità al lavoro, nel rendere valore alla vita umana, nell'investire sull'efficienza delle strutture sanitarie, e dei trasporti: il cambiamento è nell'investimento sulla Scuola Pubblica.
Durante il periodo di occupazione verranno offerti agli studenti assemblee politiche e corsi sulle materie d'indirizzo, tenuti da studenti universitari e da professori. Allarghiamo inoltre l'invito ai docenti del liceo Tasso, ad aderire alla nostra azione. Essi darebbero spessore alla protesta con le loro lezioni aperte a tutti gli studenti. Non intendiamo infatti questi giorni come un buco di tempo in cui riposarci, vediamo al contrario quest'occupazione come una piattaforma in cui noi studenti possiamo portare avanti un discorso di contestazione fondata sullo scambio tra di noi e sulla cultura portataci dai docenti.

martedì 20 novembre 2018

Referendum: scarsa affuenza anche a Calcinato

Domenica scorsa al referendum provinciale sull'acqua pubblica a Calcinato hanno votato solo 2.269 elettori, il 24,68% degli aventi diritto. 
2.209 i sì (97,61% dei votanti), 54 i no (2,39% dei votanti), 6 le schede bianche o nulle.
E adesso?

lunedì 19 novembre 2018

Sera senza acqua a Calcinato

Per consentire lo svolgimento di lavori all'acquedotto di Piazza Repubblica la società Acque Bresciane informa che dalle ore 21 alle 23 di lunedì 19 novembre a Calcinato verrà sospesa l'erogazione dell'acqua potabile. Informazioni e ragguagli all'800556595.

sabato 17 novembre 2018

Domani anche a Calcinato si vota per l'acqua

Ricordiamo a tutte e a tutti che domani si vota - alle scuole elementari di Calcinato, Ponte San Marco e Calcinatello - dalle ore 8 alle 22, ciascuno al suo seggio. Portate un documento d'identità! 

mercoledì 14 novembre 2018

Radha Bhatt stasera è a Brescia

Stasera alle ore 20.30 in Palazzo Loggia a Brescia Radha Bhatt presenterà la traduzione italiana del saggio-manifesto “Programma Costruttivo. Suo contesto e significato”, appena pubblicata dalle edizioni Centro Gandhi di Pisa (144 pagine, 16 euro).
85 anni appena compiuti, la storica attivista nonviolenta è membro della Gandhi Peace Foundation, presidente del Sarva Seva Sangh e lavora con la Gujarat Vidyapith, università fondata da Gandhi nel 1920. Nata da una famiglia himalayana e fautrice sin da giovanissima del “Programma Costruttivo” elaborato dal Mahātmā, sfugge al matrimonio precoce che era la norma dalle sue parti. Lotta contro una società arretrata in cui dilaga l’analfabetismo, opera per lo sviluppo delle comunità rurali e promuove l’educazione e l’emancipazione femminile.
Decisivo per comprendere il Gandhi più propriamente politico, il testo risale al 1941 ma è un attualissimo compendio di propedeutica allo sviluppo di strategie nonviolente per il miglioramento sociale. L'autore vi spiega come attuare lo swadeshi, l'autosufficienza economica dei villaggi, attraverso precise linee guida per la strutturazione sociale dell'India: l'unità fra le diverse comunità etniche e religiose, la lotta contro la segregazione degli intoccabili, le campagne contro l'abuso di alcool e droghe anche attraverso iniziative di cura e reinserimento per chi ne è dipendente, la promozione della filatura e tessitura domestica per la produzione dell'abito tradizionale interamente fatto a mano (ancora oggi l'arcolaio campeggia al centro della bandiera indiana), lo sviluppo delle piccole imprese artigiane, la cura dell'igiene autogestita dai villaggi, l'educazione antiautoritaria, l'istruzione degli adulti come prerequisito per sfuggire alla miseria, la coscientizzazione delle donne, l'educazione alla salute di ciascuno, la valorizzazione delle lingue provinciali (soffocate dall'invasione inglese) abbinata all'insegnamento della lingua nazionale, la necessità dell'eguaglianza economica, lo sviluppo del mondo agricolo, la difesa della dignità e sicurezza del lavoro, il coinvolgimento degli aborigeni nella vita politica, la cura dei lebbrosi e il protagonismo studentesco nella creazione della nazione indiana.

martedì 13 novembre 2018

Verso il 18 novembre: oggi siamo al mercato

In vista della consultazione referendaria provinciale sulla gestione del servizio idrico integrato in programma il 18 novembre, stamattina manifestiamo per l'acqua pubblica dalle ore 9 alle 13 al mercato di via Marconi a Calcinato.

sabato 10 novembre 2018

Verso il 18 novembre: domattina a Calcinato

Domattina dalle ore 9 alle 12.30 manifesteremo a favore dell'acqua pubblica, con un gazebo in Piazza Aldo Moro a Calcinato, per invitare al voto i cittadini in vista della consultazione referendaria provinciale sulla gestione del servizio idrico integrato, in programma il 18 novembre.

giovedì 8 novembre 2018

Verso il 18 novembre: sabato due appuntamenti

In vista della consultazione referendaria provinciale sulla gestione del servizio idrico integrato in programma il 18 novembre, sabato 10 novembre il “Comitato per il Sì” manifesterà dalle ore 9 alle 13 al mercato di Piazza Pertini a Calcinatello e dalle 15 alle 19 nel Piazzale Italmark di via XX Settembre a Calcinato.

mercoledì 7 novembre 2018

"Vacanza" forzata per Tiziana Treccani?

A Calcinato l'attivissima vita quotidiana di Tiziana Treccani - donna coraggiosa e determinata che per una patologia genetica si muove con una carrozzina elettrica e da oltre 40 anni conduce memorabili battaglie per i diritti delle persone disabili - sarà probabilmente costretta a subire un lungo periodo di forzata interruzione.
E' lei stessa ad annunciarlo in una ironica lettera aperta. “Non allarmatevi se nei prossimi tre mesi e mezzo non mi vedrete in giro: in effetti, non ci sarò” racconta. “Se fossi ricca, visto l’incalzare del freddo, partirei volentieri per andare a far riposare le mie provate membra alle Maldive, lasciandomi alle spalle il freddo e l’umidità della pianura padana. Ma così non è; non sono ricca. Ecco che, quindi, a mandarmi in vacanza, ci ha pensato nientepopodimeno che l’Asst Spedali Civili Brescia”.
“Da un po' di tempo a questa parte - prosegue - noi disabili bresciani possiamo fruire di vacanze gratis. Siamo i soliti fortunati. Per di più vacanze senza la fatica di quel volo aereo interminabile, niente valige (con il terribile dilemma: 'Cosa ci metto dentro'?), niente crema solare, niente cucina esotica e strana. Come fare a godere di un simile privilegio? Basta chiamare il Cup per prendere appuntamento da un 'prescrittore'”.
Ma cosa le è accaduto? “La mia shoprider, la rossa amica elettrica con cui, da lungo tempo ormai, inseparabilmente condivido le mie giornate, ha assolutamente bisogno di piedi e scarpe nuove. La normativa obbliga a prenotare una visita da un medico per una procedura che di medico non ha nulla: a dare l’ok alla fornitura dovrà essere infatti uno dei medici prescrittori scelti dall’Ast. Gli stessi a cui è affidato il compito di autorizzare la fornitura del letto, della comoda, di un'ortesi, delle scarpe ortopediche, del sollevatore. In pratica, di quel corredo indispensabile per chi è disabile”.
La lista d’attesa per questo genere di interventi da un po’ di tempo a questa parte è diventata insopportabilmente lunga: “Sono necessari 3 mesi e mezzo per il Presidio di via Nikolajewka a Brescia, 5 mesi per quello di Montichiari, 5 mesi alla Domus Salutis, 6 mesi alla Poliambulanza. Uno sguardo medico specializzato ed attento (avrei detto che sarebbe bastato un semplice sensato tecnico...) guarderà le mie quattro ruote usurate e, giocoforza, darà l’ok alla sostituzione a carico del Servizio Sanitario Regionale”.
“Nel frattempo - osserva sconsolata - sceglierò ogni giorno a quale escursione aderire tra quelle che il mio tour operator propone. Potrò scatenarmi passando dal guardare la tivù, al navigare in internet, ad ascoltare la radio, a leggere il giornale o un libro di avventure, al telefonare ad un amico. E così, nei tre mesi e mezzo a venire, avendo le ruote inservibili, sconterò una condanna agli arresti domiciliari senza avere commesso alcun reato”.
D’altro canto andare in giro con le ruote deteriorate è pericoloso, perché l'aderenza al terreno è insufficiente, si potrebbe facilmente bucare o lacerare un copertone. Se si tiene conto che carrozzina elettrica equivale per lei all’autonomia, cosa ne sarebbe di questa signora se in un momento in cui è sola le accadesse un infortunio? Di chi la responsabilità?
In paese tutti apprezzano Tiziana per le molteplici attività di animazione sociale e per le diverse iniziative assunte per vedersi riconosciute le stesse opportunità degli altri cittadini. Nei giorni scorsi Bene Comune ha intressato della cosa anche i Servizi Sociali del Comune. Si potrebbe cercare temporaneamente in comodato d'uso gratuito un mezzo analogo a quello che andrà in manutenzione. “Il problema però - informa lei - è che ogni carrozzina (soprattutto quelle che ti permettono di muoverti in autonomia) è come un guanto fatto su misura e, quindi, non facilmente interscambiabile”. E anche se a Calcinato la sua gente si è interrogata sul da farsi, Tiziana confida in “un sollecito intervento da parte di coloro che istituzionalmente sarebbero preposti a farlo”.

martedì 6 novembre 2018

Aiuti per morosità incolpevole

Da oggi fino all'esaurimento delle risorse disponibili all'ufficio servizi sociali in municipio a Calcinato è possibile fare domanda per la concessione di contributi volti al contenimento dell'emergenza abitativa e al mantenimento dell'alloggio in locazione rivolti a situazioni di morosità incolpevole.
Possono inoltrare la richiesta i nuclei familiari che possiedono la residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro, non siano sottoposti a procedure di rilascio dell'abitazione, abbiano un Isee non superiore a 15 mila euro e una morosità incolpevole accertata in fase iniziale, fino a 3 mila euro.
Ai fini del riconoscimento del beneficio, l'inquilino deve sottoscrivere un accordo, sottoscritto dal proprietario e da un referente comunale, con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare l'eventuale morosità pregressa non coperta del contributo.
Il contributo è stabilito in mille euro per alloggio, elevato a mille e 500 nel caso di disponibilità da parte del proprietario a rinegoziare a canone più basso. I beneficiari verranno individuati mensilmente. Per informazioni ci si rivolgere all'Ufficio Servizi Sociali del Comune di Calcinato ai numeri 030/9989221-236-242-245 oppure si inviare una mail a servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.

lunedì 5 novembre 2018

Verso il 18 novembre: domani al mercato per il SI'

In vista della consultazione referendaria provinciale sulla gestione del servizio idrico integrato in programma il 18 novembre, martedì 6 e 13 novembre il Comitato per il SI' all'acqua pubblica volantinerà dalle 9 alle 13 al mercato di via Marconi. Nella giornata di sabato 10 sarà dalle ore 9 alle 13 al mercato di Piazza Pertini a Calcinatello e dalle 15 alle 19 nel Piazzale Italmark di via XX settembre nel capoluogo. Infine domenica 11 dalle 9 alle 12.30 manifesterà con un gazebo in Piazza Aldo Moro.

sabato 3 novembre 2018

4 novembre: non festa, ma lutto!

Domani si ricorda il centenario della fine di un'orribile carneficina: la prima guerra mondiale. E' una festa voluta dal fascismo, che si è rinnovata di anno in anno dal 1922 con tutti i governi fino ad oggi. Dal 1949 si 'festeggiano' in questo giorno anche le Forze Armate italiane, con tutto il loro sperpero di risorse e spese militari. 
La verità storica ci dice che quello fu il più sanguinoso conflitto di tutti i tempi: 37 milioni di vittime: 16 milioni di morti e 21 milioni di feriti e mutilati, sia militari che civili. In Italia i morti furono 650.000, i feriti 1.250.000 di cui 675.000 mutilati. Queste le conseguenze di una folle decisione voluta da re e governo contro il Parlamento (450 deputati su 508 erano contrari), per conquistare terre che si potevano ottenere per via diplomatica, come voleva Giolitti.
La Grande Guerra fu chiamata così per la capacità distruttiva su larga scala messa in campo dagli eserciti. Quei quattro anni provocarono la veloce riconversione delle moderne invenzioni tecniche in strumenti bellici, finalizzati al terrore di massa. Il sistema economico indirizzò tutte le sue risorse a sostenere la guerra. Le nuove fabbriche chimiche, meccaniche, aeronautiche e navali furono rapidamente piegate al servizio delle armi chimiche, dei carri armati, degli aerei da combattimento, dei sottomarini da guerra, moltiplicando la produzione in tutti i settori. La guerra diventò, per la prima volta, di massa e totale, segnando uno spartiacque che divide la storia e la memoria moderna in un prima e un dopo.
Oggi, dopo un altro secolo di conflitti armati, è ora di voltare pagina, e costruire le condizioni per affrontarli con i metodi della nonviolenza. Per questo chiediamo che il Parlamento approvi la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta, che l'Italia sottoscriva il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari e che il governo avvii una drastica riduzione delle spese militari che ci costano 70 milioni di euro al giorno.

venerdì 2 novembre 2018

Impianto per rifiuti domestici a Bedizzole?

Fa discutere il progetto dell'impianto che a Bedizzole dovrebbe trattare tutta la frazione umida dei rifiuti domestici (la cosiddetta forsu) della provincia.
L'insediamento, che dovrebbe sorgere in un'area vicina al confine con Calcinato, è al centro di un duro attacco di Laboratorio Ambiente e Comitato Cittadini.
“Negli incontri e comunicazioni con il sindaco e il vicesindaco di Bedizzole – racconta la portavoce del Comitato Cittadini Laura Corsini - gli amministratori si sono sempre dichiarati 'terzi' rispetto al progetto. Però i fatti e il silenzio assordante di informazione verso i cittadini ci lasciano alcuni dubbi”.
“Perché – chiede l'esponente ambientalista - questo silenzio da parte del Comune mentre è in atto in Provincia l'autorizzazione a questo progetto? Forse che gli amministratori di Bedizzole sono favorevoli, visto che saranno poco coinvolti dall’impatto ambientale che l'azienda causerà al territorio, in quanto la costruzione è prevista a confine con Calcinato e Lonato?”.
Considerato che “l’impianto comporterebbe per le casse comunali significativi introiti di 'compensazione ambientale', tanto da rimpinguare, ogni anno e non poco, le casse municipali, non è che i 'benefici' che ne deriverebbero hanno fatto scegliere di non convocare nessuna assemblea pubblica, proprio in attesa che sia la Provincia a decidere?”.
Rileva poi che “l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Bedizzole è Aprica, di proprietà del Gruppo A2A, la stessa che intende realizzare l’impianto, dove sarebbe conferita la forsu raccolta anche a Bedizzole, forse con un probabile sgravio sulla Tari”.
Corsini afferma di non comprendere nemmeno la posizione del Comune di Calcinato, “che addirittura, oltre a non avere nessun introito economico per la costruzione di questo impianto (così ci è stato detto), ad oggi non solo non si è ancora dichiarato in tal senso, se non a mezzo dell’assessore all'ambiente il quale ha dichiarato che restava in attesa della decisione del Comune di Bedizzole, e ad oggi non ha ancora organizzato un’assemblea pubblica per informare i residenti della frazione di Ponte San Marco che a meno di 800 metri verrà costruito un altro impianto di trattamento dei rifiuti con produzione di biometano e compost”.
Precisa inoltre “che le richieste di delucidazioni effettuate in Conferenza dei servizi da parte dei due Comuni l’Azienda le ha tutte praticamente eluse trincandosi dietro il consueto slogan dell' 'impianto di pubblica utilità' (aspetto questo che consente di aggirare anche il Pgt comunale, considerato che Bedizzole ha già consentito di delimitare i confini dell'area destinata all'impianto)”.
Fra gli aspetti che maggiormente vengono contestati c'è “la mancata valutazione degli impatti cumulativi prevista dalla legge, considerato che dovrebbe sorgere su un'area di 32mila mq in un contesto dove sono già presenti diverse attività di smaltimento dei rifiuti e altre imprese”, “le modalità di controllo dei contaminanti nel flusso emissivo: l'azienda vorrebbe ottenere una prescrizione per la concentrazione dell'ammoniaca circa tre volte quello di 5 mg/m3 indicato nella Dgr regionale 12764 del 2003 accampando motivazioni prive di riscontro oggettivo”, “l'invarianza idrica imposta per motivazioni di carattere idrogeologico e l'impatto ambientale dovuto all'incremento del traffico veicolare dei mezzi pesanti”.
Inoltre i due Comitati preannunciano che “segnaleranno all’Agenzia per la Concorrenza del Mercato il fatto che l’impianto per il trattamento della forsu (75 mila 843 tonnellate anno) e produzione di biogas/biometano vedrà il conferimento senza alcuna gara di evidenza pubblica”.
“L’economia circolare prevede che il rifiuto della raccolta differenziata sostituirà molte materie prime fossili come materia prima per la produzione di manufatti, biocarburanti, beni di consumo” osserva la portavoce. “L’Agcom ha già ribadito in diverse occasioni che sia messo a disposizione delle attività produttive e del libero mercato che le regolano, impedendo pratiche protettive e limitazioni alla sua libera disponibilità quale materia prima-seconda necessaria all’industria”.
Infine sostiene che “i piani economico-finanziari dei nuovi impianti di A2A in costruzione si fondano sulla certezza del conferimento della forsu da parte delle aziende controllate dal gruppo ad un determinato costo fisso per 20 anni. Ciò significa che, mentre il costo di smaltimento della forsu è destinato a scendere, e con esso la tariffa rifiuti, la Tari per la frazione organica rimarrà alta e invariata per i cittadini per 20 anni, con aggravio per le casse pubbliche e per le tariffe emesse a carico dei cittadini”. 

giovedì 1 novembre 2018

Verso il 18 novembre: Calcinato in piazza per il SI' al referendum sull'acqua

Anche a Calcinato si intensifica l'attività del “Comitato per il Sì”, in vista della consultazione referendaria provinciale sulla gestione del servizio idrico integrato in programma il 18 novembre. Nelle giornate di sabato 3 e 10 novembre per sostenere l'acqua pubblica saremo dalle ore 9 alle 13 al mercato di Piazza Pertini a Calcinatello e dalle 15 alle 19 nel Piazzale Italmark di via XX settembre nel capoluogo. Martedì 6 e 13 volantineremo dalle 9 alle 13 al mercato di via Marconi. Infine domenica 11 dalle 9 alle 12.30 manifesteremo con un gazebo in Piazza Aldo Moro.