mercoledì 31 ottobre 2018

Puzza a Calcinatello: intervento del NOE

La molesta situazione odorigena che da anni affligge la frazione di Calcinatello continua ad essere al centro dell'attenzione. Dopo le numerose iniziative politiche di Bene Comune, le manifestazioni del Comitato Cittadini, gli interventi del sindaco, la missione in zona di una troupe della trasmissione televisiva “Indovina chi viene a cena”, la segnalazione di Ats, nei giorni scorsi c'è stato anche l'intervento sul territorio del Nucleo Operativo Ecologia del Comando dei Carabinieri di Brescia.
“Ad esito di numerose segnalazioni pervenute sia da cittadini che dalla Amministrazione Comunale inerenti forti odori acri percepibili nei dintorni del Comune di Calcinato, i Carabinieri del Noe di Brescia hanno effettuato una mirata serie di accertamenti” si legge in una nota diffusa dall'Arma.
Dapprima i militari hanno verificato direttamente - da diverse postazioni e in una fascia oraria dalle ore 5.30 alle 14 - l’entità degli odori segnalati, accertando che, specialmente nelle ore meno calde della giornata, essi sono in effetti “superiori ai limiti di tollerabilità”.
In un seconda fase, individuata quella che hanno ritenuto potesse essere la fonte delle emissioni moleste, hanno effettuato un accesso ispettivo in una azienda locale “operante nel settore del recupero dei rifiuti speciali non pericolosi finalizzato alla produzione di correttivo calcico-magnesiaco (gesso di defecazione da fanghi) nonché dello smaltimento, tramite depurazione, della frazione liquida decadente dall'attività di recupero”.
Dal controllo svolto tutto è risultato in regola, con la piena conformità dei processi lavorativi rispetto alle autorizzazioni in possesso della ditta. L’unica infrazione ha riguardato la separazione tra lo stoccaggio delle materie prime e i rifiuti, un aspetto che però non influenza in alcun modo le emissioni odorigene. Tale infrazione è stata “sanzionata con procedura estintiva mediante prescrizione, non essendovi danno o pericolo attuale e concreto di danno all’ambiente”.
Essendo tuttavia emerso nel corso dell'ispezione “il superamento dei limiti di tollerabilità - attualmente non sono previsti specifici valori-soglia per le immissioni olfattive che non rientrano nell’ambito della disciplina dell’inquinamento atmosferico - l’amministratore unico dell’azienda è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Brescia per il reato di 'getto pericoloso di cose' in relazione alle molestie arrecate alle persone, pur essendo derivanti dal normale processo aziendale”.
Tale fattispecie è prevista e punita dall'articolo 674 del Codice Penale, che recita: “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206”. Insomma, un rilievo pressoché simbolico, che tuttavia evidenzia una situazione che crea disagio.
Dell'accaduto naturalmente sono stati informati tutti gli enti preposti, con la segnalazione di “alcuni possibili accorgimenti da inserire nei titoli autorizzativi al fine di contenere nei limiti di sostenibilità e sopportabilità le emissioni odorigene dell’azienda, salvaguardando così sia lo svolgimento dei processi lavorativi che la serenità della cittadinanza”.

martedì 30 ottobre 2018

Puzza a Calcinatello una lettera di Ats al Sindaco

La molesta situazione odorigena che da anni affligge la frazione di Calcinatello è al centro di un esposto presentato da un gruppo di cittadini alla Procura della Repubblica, a seguito del quale il presidio monteclarense del Servizio di Igiene della Ats di Brescia ha spedito al Sindaco di Calcinato Marika Legati una “segnalazione di inconveniente igienico-sanitario da odori molesti”, documento inviato per conoscenza anche all'Ufficio territoriale regionale di Brescia, all'Ufficio Rifiuti del Settore ambiente e della protezione civile della Provincia, al dipartimento provinciale di Arpa e al Nucleo Operativo Ecologia del Comando dei Carabinieri di Brescia.
In particolare, la missiva riferisce che i cittadini residenti a Calcinatello, tra via Manzoni 42 e via Bixio 43d, “lamentano una serie di molestie di tipo olfattivo, causate da odore acre, nauseabondo e insopportabile”. Per Ats la segnalazione potrebbe configurare “una violazione di norme regionali e statali finalizzate alla tutela ambientale in prima istanza e di conseguenza della salute pubblica”.
L'autorità sanitaria pertanto invita il primo cittadino a “verificare la presenza e la reciproca distanza tra le abitazioni dei lamentanti ed eventuali allevamenti esistenti nelle vicinanze”, nonché, “(richiedendo un ulteriore e più preciso contributo ai lamentanti) se, nelle date e negli orari indicati negli esposti, i terreni agricoli prospicienti e nelle immediate vicinanze dell'area indicata siano stati oggetto di spandimento di reflui zootecnici a scopo agronomico, accertandone preventivamente la proprietà e gli eventuali utilizzatori diversi dai titolari”.
In caso affermativo, la richiesta è anche quella di “verificare se siano state rispettate le buone pratiche agricole per le operazioni di spandimento” e “se i terreni agricoli suddetti siano stati oggetto di spandimento di fanghi di depurazione o di gessi di defecazione”.
La segnalazione di Aps ricorda “il divieto assoluto di spandimento di fanghi nei terreni situati in prossimità delle abitazioni per una fascia di almeno 100 metri” ed “entro la zona di rispetto dei pozzi di captazione di acqua destinata al consumo umano mediante infrastrutture di pubblico interesse”.
In chiusura informa che Calcinato, secondo i dati dell'Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, risulta fra i Comuni che hanno superato il limite massimo di azoto da effluenti zootecnici fissato dalla Direttiva Nitrati e dalle sue norme di recepimento (170 kg N/ha all'anno per le zone vulnerabili): “pertanto - scrive Ats – può essere stabilito a priori il divieto su tutto il territorio, con deliberazione sindacale”.


domenica 28 ottobre 2018

Verso il 18 novembre: mercoledì a Ponte San Marco

Mercoledì 31 ottobre alle ore 20.30 all'Oratorio di Ponte San Marco le Acli organizzano un incontro informativo sul referendum provinciale sull'acqua del 18 novembre. Interverranno Mariano Mazzacani, uno dei fondatori del comitato promotore, e don Gabriele Scalmana, della Commissione diocesana di Pastorale del Creato. 

lunedì 22 ottobre 2018

Tavolo sulle molestie olfattive a Calcinatello: un'occasione persa?

Dopo grandi attese e quasi tre ore di confronto, si è concluso sostanzialmente con un nulla di fatto a Calcinato il vertice convocato in municipio stamattina dal sindaco Marika Legati sulla molesta situazione odorigena che da anni affligge Calcinatello.
A discutere con il primo cittadino, diversi assessori, consiglieri comunali e commissari all'ambiente, un membro dell'equipe territoriale di Igiene e prevenzione sanitaria dell'Ats, due operatori di Arpa, un rappresentante dei residenti nella zona interessata, il Comitato Salute Ambiente e il Comitato Cittadini. Grandi assenti i tecnici del Settore Ambiente della Provincia che, invitati a intervenire, hanno risposto in una lettera che non è loro consuetudine partecipare a questo tipo di incontro, ma solo a conferenze che vengano convocate e svolte secondo le procedure previste dalla normativa vigente in materia.
Tutti i partecipanti hanno convenuto, pur con accenti e ruoli diversi, sulla gravità della situazione, ma non sembra siano emerse proposte per individuare percorsi efficaci. Considerando che stiamo parlando di un fenomeno che perdura da tanti, troppi anni, chiediamo quanto altro tempo dovremo aspettare per la sua soluzione.

domenica 21 ottobre 2018

Puzza a Calcinatello: maxivertice in Comune

La grave stuazione di disagio che da anni vivono gli abitanti della frazione di Calcinatello, costretti a respirare miasmi e avvertire odori di cattivo gusto, ha indotto il sindaco di Calcinato Marika Legati, la massima autorità di tutela della salute pubblica sul territorio comunale, a convocare sullo scottante problema un maxivertice nella sala consiliare del municipio per la mattinata di domani alle ore 10.30. 
Invitati a intervenire i tecnici del Settore Ambiente della Provincia, l'equipe territoriale di Igiene e prevenzione sanitaria dell'Ats, gli operatori dell'Agenzia regionale di protezione ambientale, il Nucleo operativo ecologico di Brescia, oltre naturalmente ai carabinieri della stazione locale, agli assessori, ai consiglieri comunali, ai commissari all'ambiente e a due membri per ciascuna delle due associazione ecologiste operanti in paese, il Comitato Salute Ambiente e il Comitato Cittadini.

sabato 20 ottobre 2018

Cercansi volontari ai volantinaggi per il referendum sull'acqua del 18 novembre

“Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?”.
Il 18 novembre 2018 in tutta la provincia di Brescia saremo chiamati alle urne per rispondere a questa semplice domanda. 
Per aiutarci a informare i calcinatesi sull'importante opportunità che abbiamo, stiamo organizzando una campagna di volantinaggio. Gli interessati a darci un mano sono pregati di scriverci una mail a linea.indipendente@hotmail.it o di telefonare al 328.9683409. Verranno al più presto ricontattati per stabilire insieme il da farsi.

venerdì 19 ottobre 2018

Ampliamento Gedit: solidarietà al sindaco

Il Comune di Calcinato ha ricevuto dai dirigenti della ditta Gedit un atto di citazione a giudizio per ottenere un risarcimento di 551 mila euro, dal momento che secondo loro il sindaco Marika Legati avrebbe ritardato per quattro mesi l'ampliamento della discarica di rifiuti gestita dalla società bresciana in via Cavicchione.
Ciò avviene a meno di un mese dall'ultimo di una lunga serie di pronunciamenti giudiziari in materia, quello con il quale a settembre i giudici del Tar di Brescia avvevano negato la sospensiva al Comune, che a luglio aveva presentato un ricorso avverso l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) relativa all’ampliamento. E, prima ancora, dinieghi alle istanze del Comune erano giunti anche dal Consiglio di Stato e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rispetto a un pronunciamento che autorizza l'azienda ad avviare l'innalzamento della quota delle due vasche presenti, già colmate, per un ulteriore quantitativo di rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi, e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400 mila metri cubi.   "L'azienda - ha dichiarato Legati - ritiene che le sia stato provocato un danno materiale dalla mia pienamente legittima facoltà di oppormi in tutte le sedi istituzionali e giuridiche al'ampliamento dell'impianto, in virtù della quale ho chiesto a più riprese approfondimenti rispetto agli atti autorizzativi emessi dai diversi enti preposti".
Per il sindaco "Gedit ha creduto di ricevere tale danno considerando il ritardo di quattro mesi per l'allestimento della fase operativa della nuova area adiita a discarica".
La prima udienza della singolare causa è fissata al Tribunale Civile di Brescia per giovedì 21 marzo alle ore 9, ma il Comune di Calcinato ha già dato mandato ai propri legali di approntare una ferrea linea difensiva.
Marika Legati ha espresso il proprio "rammarico per il fatto che non venga compreso come da parte della nostra amministrazione comunale ci sia un legittimo interesse ad approfondire tutti gli atti autorizzativi, i quali non hanno tenuto nella dovuta considerazione il forte impatto che tale ampliamento avrà sul territorio".
Il sindaco ha concluso giudicando "paradossale che questa legittima facoltà da parte di un Comune possa venire intesa come un atto che volontariamente procura danni ad una azienda. Gli operatori del settore si devono porre sempre in dialogo con gli enti locali e valutare come prioritario il rispetto del territorio in cui operano, non limitarsi a considerare la collaborazione come un atto di filantropia compensativa".

domenica 14 ottobre 2018

Si rinnova il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Domattina alla scuola media statale Dante Alighieri di via Arnaldo a Calcinato si terranno le elezioni dei componenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi, organismo volto ad approfondire la educazione alla convivenza civile e la partecipazione alla vita democratica da parte dei più giovani; successivamente le elezioni del Sindaco dei Ragazzi avranno luogo lunedì 29 ottobre.

venerdì 12 ottobre 2018

Sversamenti di fanghi: un rinvio a giudizio

A pochi giorni dal drammatico servizio sul trattamento e l'utilizzo agricolo dei fanghi biologici a Calcinatello, andato in onda domenica in prima serata su Rai 3 nell'ambito della trasmissione “Indovina chi viene a cena”, da ambienti della Provincia di Brescia si apprende che l'amministratore unico di una delle aziende al centro dell'attenzione sarà chiamato a comparire il 14 gennaio prossimo alla prima udienza dibattimentale, essendo stato citato in giudizio in relazione a un procedimento penale, “per aver smaltito rifiuti liquidi non pericolosi attraverso dispersi nel suolo, e per aver violato le prescrizioni contenute nell'Aia n. 1694/11 rilasciata da Regione Lombardia”.
L'evento a cui si riferisce il capo di imputazione è avvenuto nel territorio comunale di Calcinato il 28 agosto 2015, quando lo sversamento formò in breve tempo una palude di decine di metri quadrati in un terreno a sud dell’impianto, in località Barconi, copiosamente alimentata da un liquame maleodorante di colore fra l’arancio e il marrone. Nel giro di poche ore le sostanze sversate erano poi arrivate anche a sud dell'autostrada A4 a ridosso di via Manzoni. Tempestivi gli interventi del sindaco Marika Legati, di Arpa e degli agenti della Polizia Locale. Nei giorni seguenti, effettuati i campionamenti necessari, buona parte dei liquidi era stata aspirata e avviata in condizioni di sicurezza verso i luoghi di conferimento, come previsto dalla normativa vigente. Successivamente i dati sui prelievi effettuati sul terreno da Arpa non rilevarono elementi di pericolosità per l'ambiente e la salute.
Sulla vicenda, oltre all'amministrazione provinciale, si è costituita parte civile anche l'amministrazione comunale di Calcinato.

giovedì 11 ottobre 2018

Polizia Locale: 15 mila euro dalla Regione

Con il progetto “Comuni aggregati, comuni più sicuri” Lonato del Garda, Bedizzole e Calcinato hanno vinto un bando regionale per l’acquisto di 16 bodycam ad attacco magnetico e due telecamere mobili wireless, che verranno date in dotazione alla Polizia Locale, per un valore complessivo di circa 15mila euro.
Le bodycam, ovvero videocamere personali nascoste saranno molto utili per salvaguardare gli operatori di Polizia Locale e a registrare situazioni delicate, di pericolo o criticità. Le telecamere mobili invece serviranno a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sui territori. 
Fissate sulla divisa di ciascun agente in servizio e gestite direttamente dall’operatore, le bodycam in caso di necessità saranno attivabili con un semplie pulsante per far partire la registrazione; i video in alta definizione, completi di registrazione audio, potranno essere effettuati sia di giorno che di notte, grazie alla presenza di infrarossi attivi con l'oscurità.

mercoledì 10 ottobre 2018

Fanghi: il Regolamento fantasma e quello vero

Apprendiamo che il sindaco di Calcinato Marika Legati sul tema dei fanghi utilizzati in agricoltura ha diramato una “richiesta rettifica dichiarazione pubblicata in data 08-09- 10 Ottobre su Bresciaoggi, Giornale di Brescia e sul blog di Lineaindipendente” in risposta al consigliere Ennio Allegri, il quale nei giorni scorsi aveva chiesto - anche da queste colonne - “l'applicazione dell’art. 27 del Regolamento comunale di Polizia Urbana, che impone a ciascun conduttore di terreni di comunicare alla Polizia Locale, almeno 48 ore prima dall’inizio dello spandimento, la localizzazione ove verrà effettuato nonché la sua durata presunta, per fanghi e gessi di defecazione”.
Il sindaco informa che “non esiste nessun Regolamento di Polizia Urbana approvato che preveda all'art. 27 la comunicazione degli spandimenti”. Il sindaco ha ragione: il Regolamento attualmente in vigore è in effetti quello approvato nel lontano 1993, che all'art. 27 parla di tutt'altro: “Lavatura ed esposizione di biancheria e panni”. Sulla vicenda abbiamo ricevuto la seguente nota del consigliere Allegri. 

Apprendo con stupore che non esisterebbe alcun Regolamento di Polizia Urbana approvato che preveda all’art. 27 la comunicazione degli spandimenti. Questo significa che io e gli altri membri della Commissione Sicurezza, che prestano la loro opera gratuitamente, abbiamo sprecato il nostro tempo quando nella seduta del 29/12/2016 abbiamo discusso e approvato il punto 4 dell’o.d.g. che riporta chiaramente “ Nuovo Regolamento di Polizia Urbana “, il quale all’art.27 – Comunicazione spandimenti, recita:
1. E’ fatto obbligo a ciascun conduttore di terreni siti nel territorio comunale, di comunicare per iscritto alla Polizia Locale, almeno 48 ore prima dall’inizio dello spandimento, i mappali (e, quindi, l'esatta localizzazione catastale) ove verrà effettuato lo spandimento nonchè la durata presunta dello spandimento stesso, per le seguenti categorie:
  • Fanghi come definiti dalla normativa vigente;
  • Gessi di Defecazione come definiti dalla normativa vigente.
Per completezza di informazione, allego copia della convocazione della Commissione Sicurezza del 29/12/2016 e il testo del Regolamento che in prima pagina riporta in evidenza il logo del Comune.
Chiarito che il Regolamento esiste, non l’ho inventato io, che è passato in Commissione Sicurezza il 29/12/2016, il Signor Sindaco forse vorrà spiegare perché l’Amministrazione Comunale, conoscendo il dramma che i calcinatesi vivono da anni sulla loro pelle, costretti a respirare un’aria fastidiosa e ripugnante, abbia scelto di mantenere in vigore un Regolamento approvato il 22/12/1993, del tutto inadeguato alla realtà attuale e che all’art. 27 si occupa di “Lavatura ed esposizione di biancheria e panni”.
Il nuovo Regolamento noi lo possiamo approvare anche domani: i calcinatesi attendono da Voi una dimostrazione concreta di attenzione e disponibilità.
Cordiali saluti
Consigliere comunale Allegri Ennio

Bacheca addio?

Con il solo voto contrario del capogruppo di Bene Comune, Ennio Allegri, martedì 9 ottobre a Calcinato il consiglio comunale ha approvato il “Regolamento per la concessione e l'uso esclusivo delle bacheche ai gruppi consiliari”.
Saranno sedici quelle previste - sei nel capoluogo, quattro a Ponte San Marco e sei a Calcinatello - suddivise fra maggioranza e minoranza. E così questi spazi informativi non saranno più appannaggio di chi sinora li ha utilizzati dopo averne fatto richiesta. 
La bacheca di via Marconi, che prima ci spettava per diritto acquisito dal 1977, ora sarà sorteggiata fra i quattro gruppi di minoranza, dei quali uno rimarrà privo, considerato che le bacheche per essi a Calcinato saranno solo tre. 
Un Regolamento che ha come fine, all'articolo 1, quello di “fornire un’adeguata informazione alla cittadinanza consentendo la pubblicazione delle proprie attività politiche” non tiene conto dell’esistenza in consiglio comunale di gruppi consiliari di minoranza, maggiori del numero delle bacheche che propone. 
I gruppi consiliari di minoranza rappresentano una parte significativa degli elettori calcinatesi, ma il loro diritto di essere informati viene tirato a sorte mentre la maggioranza trattiene per sé un numero di bacheche che rappresenta tutte le forze politiche che la compongono. Sarà una coincidenza? 
La bacheca per noi ha un valore politico e affettivo straordinario. Per oltre quattro decenni è stata la voce dei compagni sotto varie sigle: Circolo di Unità Proletaria, Lega di Cultura Arthur Rimbaud, Gruppo Danilo Dolci, Linea Indipendente e, oggi, Bene Comune. Ha dato il via a numerose mobilitazioni, comunicato notizie che hanno poi fatto la storia della nostra comunità, prestato addirittura per qualche anno il suo nome a un bimestrale diffuso fra gli anni '80 e '90 in paese. La bacheca è stata in passato oggetto di attacchi fascisti, vandalismi idioti, incendi di facinorosi, sequestri di manifesti (poi restituiti con tante scuse), ma nessuno prima d'ora aveva mai osato porne in discussione l'esistenza. Ribadiamo che tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione hanno diritto di avere a disposizione una bacheca nel capoluogo e nelle frazioni: il sorteggio non garantisce risultati equilibrati e rispettosi delle norme di civile convivenza, violando un diritto consolidato, riconosciuto e applicato dalle amministrazioni comunali del territorio.



martedì 9 ottobre 2018

Stasera c'è il consiglio comunale

Il problema delle bacheche a Calcinato stasera alle ore 20.45 riapproda in consiglio comunale dove - a un anno e mezzo dallo stop che si era autoimposto - il sindaco Marika Legati presenta di nuovo il “Regolamento per la concessione e l'uso esclusivo delle bacheche ai gruppi consiliari”.
La sua proposta che i 14 spazi - sparsi nel capoluogo, a Ponte San Marco e Calcinatello - non siano più appannaggio di chi sinora li ha utilizzati dopo averne fatto richiesta, ma vengano equamente suddivisi fra maggioranza e minoranza, è stata discussa mercoledì 3 dalla conferenza dei capigruppo consiliari, senza trovare accoglimento da parte dell'opposizione. E per tutta risposta venerdì 5 quattro consiglieri di minoranza - Ennio Allegri, Vania Gobbetto, Antonio Guarisco ed Elena Ringhini - hanno presentato un emendamento al Regolamento con il quale propongono che le bacheche siano quindici, ovvero cinque per ogni centro abitato del Comune, una per ogni gruppo consiliare. Bassa Oltre a questo ci sono numerosi altri argomenti posti all'ordine del giorno dal sindaco Marika Legati. Dopo numerose interrogazioni e mozioni delle minoranze – si va dalla chiusura della passerella pedonale adiacente al fiume Chiese a Ponte San Marco alla situazione del Centro di multiraccolta dei rifiuti, dal Tav ai casi di polmonite nella bassa bresciana orientale, nella seconda parte della seduta verranno esaminati – oltre a quello per l’utilizzo delle bacheche – anche il regolamento per il funzionamento del notiziario comunale, una serie di variazioni al bilancio di previsione per l'anno in corso, il bilancio consolidato 2017 e l'affidamento del servizio di elaborazione dell'Isee all'Azienda servizi comunali.

lunedì 8 ottobre 2018

Chi getta fango su Calcinato

Abbiamo visto tutti ieri sera su Rai 3 il servizio sul trattamento e l'utilizzo agricolo dei fanghi biologici, alla trasmissione Indovina chi viene a cena (per chi se l'è persa, è qui: https://www.raiplay.it/programmi/indovinachivieneacena/).
Abbiamo rivisto il degrado alla quale da anni sono costretti la nostra gente e il nostro territorio.
Abbiamo riannusato la puzza che impregna le nostre vite.
Abbiamo rivissuto le paure che ci prendono per la salute nostra e dell'ambiente.
Abbiamo risentito salire una indignazione mai sopita.
Dopo aver sin dall'inizio di questa triste vicenda segnalato puntualmente i rischi, i pericoli, i disagi, in consiglio comunale, in piazza, sulla stampa, sui social media, fra la gente, dopo decine di richieste, inchieste, dibattiti, mozioni, interrogazioni, risoluzioni, dopo un mare di giornate intere ad arrovellarsi sul da farsi, non vogliamo più vergognarci di Calcinato.
Chiediamo al Sindaco di:
verificare la correttezza e la veridicità di quanto mostrato nel servizio televisivo;
dare risposta alla numerose segnalazioni dei cittadini alle autorità comunali;
promulgare un provvedimento che regolamenti lo spandimento dei fanghi sul territorio;
esigere l'applicazione dell’art. 27 del Regolamento comunale di Polizia Urbana, che impone l'obbligo a ciascun conduttore di terreni siti nel territorio comunale di comunicare per iscritto alla Polizia Locale, almeno 48 ore prima dall’inizio dello spandimento, i mappali (e quindi l’esatta localizzazione catastale) ove verrà effettuato lo spandimento nonché la durata presunta dello spandimento stesso, per fanghi e gessi di defecazione.
Nella conferenza dei capigruppo consiliari il 3 ottobre scorso abbiamo sollecitato per l’ennesima volta il primo cittadino a dare concreta applicazione a questo articolo del Regolamento: è intuitivo come l’informazione e la conoscenza dei luoghi dove verranno smaltiti sia di enorme importanza ai fini del controllo delle operazioni effettuate, della sicurezza degli operatori e della salute della popolazione, soprattutto dopo che il governo dieci giorni fa ha emanato un decreto d’urgenza (mimetizzato all’interno del decreto per il Ponte Morani di Genova) che, cancellando una sentenza di luglio del Tar della Lombardia, ha liberalizzato lo spandimento di fanghi con elevato contenuto di idrocarburi. 
Non vogliamo aspettare. Più. 

domenica 7 ottobre 2018

Da domani Poste chiuse a Calcinato

Segnaliamo che l'Ufficio Postale di via Solferino a Calcinato resterà chiuso da domani fino a mercoledì 21 novembre per consentire lo svolgimento di lavori infrastrutturali. Agli utenti sarà possibile rivolgersi per tutti i servizi agli uffici limitrofi. In particolare, in quello di via a Ponte San Marco saranno operativi due sportelli di Calcinato, aperti al pubblico dalle ore 8.20 alle ore 13.45 dal lunedì al venerdì e dalle ore 8.20 alle ore 12.45 il sabato, mentre l'Ufficio Postale di Montichiari resterà a disposizione dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle 19.05 e dalle ore 8.20 alle 12.35 il sabato.

sabato 6 ottobre 2018

Mozione antiatomica martedì in consiglio comunale a Calcinato

Martedì 9 ottobre alle ore 21 approda finalmente in consiglio comunale a Calcinato la “mozione a sostegno del Trattato internazionale delle Nazioni Unite per la proibizione delle armi nucleari”, proposta dal capogruppo consiliare di Bene Comune, Ennio Allegri.
“Considerato che la presenza negli arsenali e la diffusione di armi nucleari rappresentano ancora oggi una delle più grandi minacce alla pace e alla sicurezza internazionale e che l'Italia ha ratificato nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione che impone a tutti gli Stati parte di impegnarsi per realizzare il disarmo nucleare totale e globale” il documento che Bene Comune chiede di approvare impegna il primo cittadino “ad aderire alla Campagna 'Italia Ripensaci', promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo, firmando il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari come importante atto simbolico di sostegno al percorso di disarmo nucleare” nonché “alla trasmissione della delibera al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Affari Esteri, per incoraggiarli a rivedere la posizione finora espressa e giungere alla firma e ratifica da parte dell’Italia del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari”.
Come si ricorderà infatti il nostro paese si astenne quando il 7 luglio 2017 la Conferenza internazionale delle Nazioni Unite adottò tale trattato con il voto favorevole di 122 Stati: un'azione che contribuisce a promuovere il dialogo e la diplomazia, lasciandosi alle spalle la logica obsoleta della deterrenza nucleare fondata sulla sfiducia reciproca, e rafforzando la sicurezza planetaria costruita sulla multilateralità e sulla diplomazia internazionale, come sottolineato anche anche dall'assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2017 a Ican, la coalizione internazionale che si batte per l’abolizione delle armi nucleari.

venerdì 5 ottobre 2018

Il Costiolo se ne va

Al Costiolo di Calcinato, a dieci anni dalla approvazione in consiglio comunale del Piano di recupero omonimo in variante dell'allora vigente Piano regolatore generale, nelle vie Arnaldo e San Germano una suggestiva zona del centro storico subisce in questi mesi una radicale trasformazione, nell'ambito della attuazione di quella lontana deliberazione, che nella seduta del 30 aprile 2008 ebbe come unico voto contrario quello di Flavio Marcolini.
La riperimetrazione comprende l'area dell'ex Palazzo Bianchi e gli edifici attigui, con la modifica dei gradi di operatività sino ad allora previsti e la realizzazione di alcuni appartamenti all’interno del Palazzo, la ricostruzione delle cascine e la ristrutturazione di alcuni edifici: saranno realizzati quindi decine di nuovi appartamenti. L'intervento si estende fino alle pendici del colle sul quale sorgeva il castello. Si tratta di una zona che un tempo era minuziosamente normata dagli strumenti urbanistici, ma ora l'attuazione concreta di quella lontana variante ha portato alla formazione di un comparto di grandi dimensioni, esito delle finalità esplicite di poter intervenire a piacere sugli edifici esistenti e ottenere una potenzialità volumetrica aggiuntiva che non sarebbe esistita se fossero state seguite le normali modalità operative allora in vigore.
Demolire le costruzioni rurali che compongono quella che è la forma del paese denota una profonda mancanza di attenzione e di rispetto per la storia di Calcinato. La forma è portatrice dell’idea stessa della trasformazione diacronica del suolo e del territorio, affidataci in eredità dai nostri antenati, che ci hanno impegnato a tramandarle, rispettosi, alle future generazioni, affinché, rispettose, possano reinterpretarle.
L'intervento in atto si discosta sostanzialmente da questa sana tradizione di salvaguardia e valorizzazione. Come oltre quarant’anni fa la demolizione della storica filanda (vero gioiello dell’archeologia industriale lombarda) fece posto a una serie di condomini e parcheggi in centro, ancora una volta Calcinato perde per sempre, nella sua integrità, un’altra peculiarità urbanistica di pregio.

mercoledì 3 ottobre 2018

Assemblea di Bene Comune sul bilancio comunale

Domani sera a Calcinatello Bene Comune organizza una assemblea pubblica per discutere le proprie proposte sul bilancio di previsione predisposto dalla amministrazione comunale per il 2019. L'appuntamento è alle ore 20.30 alla sala civica presso le scuole elementari di via Santa Maria.

lunedì 1 ottobre 2018

Bacheche: dopo un anno e mezzo il Comune ci riprova, ma oggi come allora scatta la protesta

Sul "Regolamento per la concessione e l'uso esclusivo delle bacheche ai gruppi consiliari" il sindaco di Calcinato Marika Legati ha convocato la conferenza dei capigruppo consiliari per mercoledì 3 ottobre alle ore 18 in municipio. La sua proposta, in sostanza, è che i 14 spazi - sparsi nel capoluogo, a Ponte San Marco e Calcinatello - non siano più appannaggio di chi sinora li ha utilizzati dopo averne fatto richiesta, ma vengano suddivisi fra maggioranza e minoranza.
Sull'argomento il capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri le ha scritto la segiente lettera aperta.

Egregio Signor Sindaco,

a 17 mesi dall'alt da Lei stessa proposto alla Sua proposta di REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE E L’UTILIZZO DELLE BACHECHE DI PROPRIETA’ COMUNALE DA PARTE DEI  GRUPPI CONSILIARI, spiace notare con un certo sconcerto che l'amministrazione comunale ci sta riprovando.
Mutato in qualche dettaglio non sostanziale, si ripropone quel provvedimento senza avere dato risposta alla lettera che il capogruppo consiliare di Bene Comune, Tiziana Spreafico, Le inviò il 28 aprile (data non casuale!) 2017.

La bacheca di via Marconi - la prima richiesta e autorizzata su suolo pubblico a Calcinato nel lontano 1977 (credo conservi la documentazione relativa che Spreafico allora Le allegò) - ha un valore politico e affettivo straordinario. Per oltre quattro decenni è stata la voce dei compagni del movimento, sotto varie sigle: Circolo di Unità Proletaria, Lega di Cultura Arthur Rimbaud, Gruppo Danilo Dolci, Linea Indipendente e, oggi, Bene Comune. Ha dato il via a numerose mobilitazioni, comunicato notizie che hanno poi fatto la storia della nostra comunità, prestato  addirittura per qualche anno il suo nome a un bimestrale diffuso fra gli anni '80 e '90 in paese.
La bacheca è stata in passato oggetto di attacchi fascisti, vandalismi idioti, incendi di facinorosi, sequestri di manifesti (poi restituiti con tante scuse), ma nessuno ha mai osato porne in discussione l'esistenza, come potrebbe fare ora anche la nuova versione del
REGOLAMENTO. 
È per questo che nella primavera del 2017 ci fu una vasta mobilitazione - in paese, sulla stampa e sui social media - per difendere questo spazio autogestito. Alla fine Lei ritirò il REGOLAMENTO dalla discussione nella seduta consiliare del 2 maggio 2017 e il mio gruppo Gliene fu grato. 

È necessario ora ribadire che non si può cancellare un diritto acquisito, peraltro da così tanto tempo; se Lei ritiene di procedere a un pur discutibile riordino in materia, credo lo debba decidere insieme a tutti i soggetti interessati, senza maldestre imposizioni che da un lato contraddirebbero la Sua personale storia amministrativa e dall'altro sarebbero foriere di un possibile futuro disordine qualora cambiassero gli equilibri fra i gruppi consiliari e al loro interno.

A puro titolo di citazione, ritengo ad esempio inaccettabili le limitazioni al diritto di comunicare e informare i propri elettori che l'art. 3 del Regolamento da Lei proposto introduce.

Tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione presenti in Consiglio Comunale hanno diritto di avere a disposizione una bacheca nel capoluogo e nelle frazioni: i sorteggi non garantiscono risultati equilibrati e rispettosi delle norme di civile convivenza, violando un diritto consolidato, riconosciuto e applicato dalle amministrazioni comunali del territorio.

Le chiedo pertanto gentilmente di ripensare la Sua proposta in materia e addivenire ad una soluzione di buonsenso, equanime e condivisa.
Certo che non lascerà cadere questa importante occasione di confronto democratico, resto a Sua disposizione per ulteriori ragguagli.
Cordialmente.   
il capogruppo consiliare di Bene Comune
Ennio Allegri