lunedì 1 ottobre 2018

Bacheche: dopo un anno e mezzo il Comune ci riprova, ma oggi come allora scatta la protesta

Sul "Regolamento per la concessione e l'uso esclusivo delle bacheche ai gruppi consiliari" il sindaco di Calcinato Marika Legati ha convocato la conferenza dei capigruppo consiliari per mercoledì 3 ottobre alle ore 18 in municipio. La sua proposta, in sostanza, è che i 14 spazi - sparsi nel capoluogo, a Ponte San Marco e Calcinatello - non siano più appannaggio di chi sinora li ha utilizzati dopo averne fatto richiesta, ma vengano suddivisi fra maggioranza e minoranza.
Sull'argomento il capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri le ha scritto la segiente lettera aperta.

Egregio Signor Sindaco,

a 17 mesi dall'alt da Lei stessa proposto alla Sua proposta di REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE E L’UTILIZZO DELLE BACHECHE DI PROPRIETA’ COMUNALE DA PARTE DEI  GRUPPI CONSILIARI, spiace notare con un certo sconcerto che l'amministrazione comunale ci sta riprovando.
Mutato in qualche dettaglio non sostanziale, si ripropone quel provvedimento senza avere dato risposta alla lettera che il capogruppo consiliare di Bene Comune, Tiziana Spreafico, Le inviò il 28 aprile (data non casuale!) 2017.

La bacheca di via Marconi - la prima richiesta e autorizzata su suolo pubblico a Calcinato nel lontano 1977 (credo conservi la documentazione relativa che Spreafico allora Le allegò) - ha un valore politico e affettivo straordinario. Per oltre quattro decenni è stata la voce dei compagni del movimento, sotto varie sigle: Circolo di Unità Proletaria, Lega di Cultura Arthur Rimbaud, Gruppo Danilo Dolci, Linea Indipendente e, oggi, Bene Comune. Ha dato il via a numerose mobilitazioni, comunicato notizie che hanno poi fatto la storia della nostra comunità, prestato  addirittura per qualche anno il suo nome a un bimestrale diffuso fra gli anni '80 e '90 in paese.
La bacheca è stata in passato oggetto di attacchi fascisti, vandalismi idioti, incendi di facinorosi, sequestri di manifesti (poi restituiti con tante scuse), ma nessuno ha mai osato porne in discussione l'esistenza, come potrebbe fare ora anche la nuova versione del
REGOLAMENTO. 
È per questo che nella primavera del 2017 ci fu una vasta mobilitazione - in paese, sulla stampa e sui social media - per difendere questo spazio autogestito. Alla fine Lei ritirò il REGOLAMENTO dalla discussione nella seduta consiliare del 2 maggio 2017 e il mio gruppo Gliene fu grato. 

È necessario ora ribadire che non si può cancellare un diritto acquisito, peraltro da così tanto tempo; se Lei ritiene di procedere a un pur discutibile riordino in materia, credo lo debba decidere insieme a tutti i soggetti interessati, senza maldestre imposizioni che da un lato contraddirebbero la Sua personale storia amministrativa e dall'altro sarebbero foriere di un possibile futuro disordine qualora cambiassero gli equilibri fra i gruppi consiliari e al loro interno.

A puro titolo di citazione, ritengo ad esempio inaccettabili le limitazioni al diritto di comunicare e informare i propri elettori che l'art. 3 del Regolamento da Lei proposto introduce.

Tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione presenti in Consiglio Comunale hanno diritto di avere a disposizione una bacheca nel capoluogo e nelle frazioni: i sorteggi non garantiscono risultati equilibrati e rispettosi delle norme di civile convivenza, violando un diritto consolidato, riconosciuto e applicato dalle amministrazioni comunali del territorio.

Le chiedo pertanto gentilmente di ripensare la Sua proposta in materia e addivenire ad una soluzione di buonsenso, equanime e condivisa.
Certo che non lascerà cadere questa importante occasione di confronto democratico, resto a Sua disposizione per ulteriori ragguagli.
Cordialmente.   
il capogruppo consiliare di Bene Comune
Ennio Allegri


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