martedì 31 dicembre 2013

Dispatrio fertile

Chiudiamo l'anno con la poesia. Abbiamo scoperto che a Calcinato vive una scrittrice di origine albanese che sulla fatidica soglia dei 30 anni, come Ingeborg Bachmann, ha avvertito il bisogno di riflettere sul viaggio compiuto da adolescente verso una nuova terra, un nuovo popolo e, soprattutto, una nuova lingua.
  Apprezzata da autori come Maurizio Cucchi e Chiara De Luca, Anila Resuli è famosa per aver fondato nel 2009 la casa editrice Clepsydra, interamente dedicata a e-book di poesia e di fotografia.
  Profuma di parole scabre ed essenziali, tutt'altro che epiche, questo suo poemetto "Volti dell'acqua" pubblicato dalle edizioni Smasher (36 pagine, 8 euro) e vincitore della seconda edizione del Premio letterario Ulteriora Mirari.
  Sono versi materici quelli della Resuli, parole sommesse, quando non bisbigliate, di una donna che ha gettato tutto intero il proprio corpo nella battaglia di una esistenza per niente facile, della quale è metonimia la traversata adriatica da Valona a Otranto, compiuta di marzo insieme ad altri 58 migranti e ritmata da drammatiche epigrafi: "Verso il porto", "In barca", Avvistamento elicottero della Guardia Costiera Italiana. Barca priva di luce e timone". "Scampato impatto con una petroliera russa", "Sulla petroliera russa", "Sul motoscafo della Guardia Costiera Italiana" e finalmente "Porto d'Otranto".
  Nelle diverse sezioni dell'opera il pensiero dell'autrice pulsa al ritmo endecasillabo dei propri respiri, danzando nel dolore di uno sradicamento che si fa trasmutazione di paesaggi, momenti, appartenenze e accettando il tormento del dispatrio come condizione umana in cui piantare una nuova possibile radice, la lingua che ha scelto di abitare.
  Non è stato il suo un viaggio della speranza come i tanti che hanno alimentato in questi decenni il dolorismo italiota colmo di sensi di colpa e privo di quello sguardo internazionalista che sarebbe forse l'unico sentimento utile da provare (leggendone l'incipit come non ricordare il canto "Soldato proletario che parti per Valona" che narra di quando noi italiani andammo patriottardi a contrarre laggiù un debito lungi dall'essere estinto?).
  No, Anila Resuli concepisce quel viaggio come duro, esigente, infinito itinerario alla ricerca di se stessa, un percorso che si disintegra caleidoscopico nelle molteplici forme dell'andare per acqua specchiandosi - come acutamente osserva nella prefazione Paolo Fichera - "in una superficie sempre diversa, mai fissa, che spezza i contorni se toccata: '... il tempo ammaestri, poi guardi/ fissi distanti, coi volti dell’acqua,/ la terra tace ormai lontana'".

venerdì 27 dicembre 2013

Ci scrive Mario Carleschi...

Ho letto con attenzione i due recenti post firmati da William Geroldi e la premessa redazionale di Linea Indipendente del 22 dicembre. Conosco William e per nove anni, fino al 2004, ho fatto parte di Linea Indipendente, e credo che le cose scritte meritino un commento. 

Premessa: logicamente un commento razionale, non insulti come quelli che sembra siano arrivati alla redazione. Tuttavia, pur avendo in altre occasioni criticato l’anonimato sulle pagine dei blog politici calcinatesi, l’ho fatto nei confronti dell’anonimato dei gestori dei blog, mentre per quanto riguarda i commentatori, anche nel caso una persona si firmi ma non è conosciuta, è difficile capire se trattasi di pseudonimo o meno. E se un gruppo politico o un movimento crea un blog, penso lo faccia per arrivare a gente che non conosce, perché se si vuole parlare solo con coloro di cui si conoscono vita, morte e miracoli, è meglio continuare a incontrarsi con i soliti quattro gatti in piazza e lasciare perdere la Rete…  

Linea Indipendente e William hanno negativamente preso atto di “commenti acidi e segnali di nervosismo che si stagliano all’orizzonte della prossima campagna elettorale”, ma c’è da dire che è stato William il primo a dichiararsi “irritato e preoccupato” dalla presenza di liste del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali. Non da quello che dicono o fanno queste liste locali, ma proprio dalla loro stessa presenza. Io da un po’ di tempo collaboro insieme ad altre persone affinchè a maggio ci sia una listaCalcinato 5 Stelle”, e ci sia con una proposta seria sotto il profilo dei candidati e della preparazione sulle tematiche amministrative del nostro paesello. Se questo sarà possibile lo vedremo entro i prossimi tre mesi. Per ora c’è un gruppo di persone che si incontra regolarmente per ragionare su quello che accade e per proporre soluzioni diverse a quelle date finora da chi ci amministra o da chi ci ha amministrato in passato (anche quel centrosinistra con cui si è alleata Linea Indipendente nelle ultime due elezioni...); c’è un volantone/giornalino che parla di acqua, piano regolatore e costruzione del nuovo municipio (in una maniera mi sembra nonurlata” o sfascista, basta leggerlo); c’è una presa di posizione sul caso WTE. Mi scuserà William Geroldi, ma "che c’azzeccano" (è proprio il caso di dirlo…) i paragoni con Di Pietro e la Lega, con la politica nazionale e con politicanti opportunisti che “dove si aprono opportunità qualcuno si infila”?  

Ci si dice che bisogna guardare a “una società che si identifica in progetti, attività, sensibilità di vario genere, molto più pragmatica, alla quale è opportuno guardare se si intende essere della partita il prossimo anno”: sottoscrivo. Ma questo può realizzarsi a Calcinato solo nell’ambito del centrosinistra “civico” immaginato da William? Vuol dire che i “buoni” stanno da una parte e tutti quelli che intendono promuovere la partecipazione dei cittadini in un’altra parte politica sono i “cattivi” a prescindere, tagliati fuori in partenza e pregiudizialmente accomunati a coloro la cui “opposizione, ma anche poi la partecipazione al governo, si rivelava inetta, accomodante”, e per i quali “il fascino del potere colpiva ancora, mettendo in soffitta tutte le promesse di cambiare rotta”? Sui contenuti ci sarà una campagna elettorale per confrontarci su posizioni diverse, ma (per usare l’espressione fin troppo retorica della premessa redazionale) non mi sembra “una magistrale lezione di educazione civica” quella di irritarsi per il solo fatto che una proposta diversa potrebbe essere in campo.

Che ci sia anche questo tipo di atteggiamento all’origine di quel vuoto di credibilità, tanto deprecato da William, che si è aperto tra i cittadini e la politica dei partiti e nel quale si sono infilati anche quei cattivoni dei grillini?  

Mario Carleschi

giovedì 26 dicembre 2013

La nota della Wte sull'incendio del 23 dicembre

Oggi la ditta Wte ha inviato questa nota informativa al Comune e alla Provincia. 
La pubblichiamo per gentile concessione dell'estensore, che ringraziamo.

A seguito dell’incendio divampato in data 23 dicembre u.s. siamo con la presente a chiarire le dinamiche dell’incidente e le operazioni attuate dalla ditta in ordine alla protezione dell’ambiente.
Lunedì 23 dicembre u.s. il turno di lavoro è finito come di consueto verso le 18:00 e all’impianto non erano presenti addetti dopo quell’ora, in quanto tutte le previste lavorazioni si erano concluse senza imprevisti e/o ritardi.
Verso le 20:00 l’allarme satellitare del trattore John Deere è scattato segnalando l’assenza di energia elettrica; nel mentre un agricoltore che risiede poco distante dall’impianto, vedendo le fiamme, ha avvertito tempestivamente i Vigili del fuoco e ha contattato il Sig. Mario Contarelli (dipendente WTE), segnalando il problema.
Pochi minuti dopo un altro dipendente residente a Calcinatello (sig. Efisio Simbula) è accorso all’impianto avvertito dal Sig. Contarelli e con l’acqua di rete ha tentato di contenere l’avanzata delle fiamme evitando che un escavatore prendesse fuoco.
L’ing. Giuseppe Giustacchini (responsabile I.P.P.C) è giunto pochi minuti dopo il sig. Sibula, ovvero alle 20,25 e non ha abbandonato lo stabilimento sino alle ore 14,00 del giorno successivo.
Poco dopo sono arrivate le squadre di Vigili del fuoco che in meno di mezz’ora hanno domato le fiamme e hanno accertato che la probabile causa dell’incendio è imputabile ad un cortocircuito del motorino di avviamento del trattore John Deere che ha causato una autocombustione.
Precisiamo che il nostro trattore era in ottime condizioni, regolarmente tagliandato.
Da questo mezzo le fiamme sono partite e hanno coinvolto rapidamente i tamponamenti laterali del locale adiacente alla zona parcheggio, costituiti da materiale plastico (onduline).
Le fiamme hanno quindi raggiunto i mezzi parcheggiati nei pressi ovvero un escavatore e un telescopico, bruciandone copertoni e cabina.

Tre mezzi su quattro sono purtroppo andati distrutti.
Il locale danneggiato dall’incendio (il depuratore delle acque reflue prodotte dallo stabilimento) era costituito da numerosi serbatoi in vetroresina, una filtropressa, varie attrezzature elettroniche ed elettriche, come misuratori di portata e pompe, e i quadri elettrici necessari per il funzionamento dei macchinari.
I liquidi contenuti nei serbatoi di vetroresina hanno impedito che gli stessi bruciassero completamente e risultano tuttora intatti, anche se inutilizzabili.
I reagenti chimici (calce e flocculante organico) non sono stati interessati dall’evento.
Sulla superficie pavimentata e quindi impermeabile dell’impianto non sono quindi stati sversati rifiuti ne liquidi corrosivi ma solamente l’acqua utilizzata dagli agenti per domare l’incendio, la quale si è arricchita degli oli minerali e degli idrocarburi fuoriusciti dai mezzi in fiamme.
Questo volume d’acqua di circa 30 metri cubi è stato contenuto completamente all’interno dell’impianto dato che le pendenze della pavimentazione sono state progettate in modo da convogliare le acque di dilavamento verso un pozzetto di raccolta.
La notte stessa, attraverso una nostra autocisterna dotata di pompa, il pozzetto è stato svuotato pulendo i piazzali con altra acqua di rete. Tutte queste operazioni sono state eseguite in ottemperanza del Piano di Sicurezza e quindi nessuna operazione è stata lasciata la caso.
Il liquido raccolto è stato quindi isolato nella vasca V7c in calcestruzzo armato impermeabilizzato ed è stato parzialmente prelevato già nella giornata del 24 dicembre e smaltito presso un impianto autorizzato.
La quantità residua verrà smaltita nella giornata del 27 dicembre p.v. .
La notte stessa e il mattino seguente i funzionari di ARPA hanno accertato che le operazioni di messa in sicurezza delle acque di spegnimento venissero condotte correttamente.
In collaborazione con il consulente della ditta (ing. Chiara Miele) il personale ARPA ha stilato un piano di massima per lo smaltimento di tutto il materiale coinvolto dall’incendio, che la ditta dovrà seguire.
Poiché l’impianto di depurazione è impraticabile e necessita di una totale sostituzione, la ditta ha dichiarato di auto-sospendere l’attività di ritiro e trattamento dei fanghi biologici allo stato liquido, sino a data da destinarsi. Tutta la documentazione è a Vostra disposizione per ulteriori verifiche.
A disposizione per ulteriori chiarimenti colgo l’occasione per ringraziare e porgere distinti saluti.
Brescia, 26 dicembre 2013
                                                       
WTE srl
Ing. Leali Federico

mercoledì 25 dicembre 2013

E' morto Lino Pedroni

Ieri sera si è spento alle ore 20 Lino Pedroni, il leggendario partigiano “Modroz” della 122^ Garibaldi, Brigata d'assalto Antonio Gramsci, presidente onorario del Comitato provinciale dell'Anpi di Brescia. Aveva 84 anni.
 Tante volte l'abbiamo sentito raccontare con entusiasmo instancabile le gesta eroiche sue e dei suoi compagni - alle feste di piazza, nelle scuole, in convegni, alle commemorazioni ufficiali - e tante volte commiserare l'esito tradito di quelle lotte che avrebbero voluto consegnare alle nuove generazioni una Italia più libera e giusta.
  La camera ardente è allestita nella sede cittadina dell'Anpi in via Campo Fiera. La cerimonia funebre si svolgerà sabato 28 dicembre alle ore 10.30.

lunedì 23 dicembre 2013

Incendio in serata alla Wte in località Barconi

Apprensione stasera a Calcinatello, dove poco prima delle ore 20 tre forti boati hanno improvvisamente squarciato la quiete della campagna mandando in blackout per il rimbombo gli impianti elettrici di alcune cascine in località Barconi, a nord del centro abitato.
 I contadini riversatisi subito in strada hanno notato fiamme alte diversi metri levarsi dall'impianto gestito dalla Wte in via Cavour per la messa in riserva e il condizionamento di fanghi biologici.
 Sotto una pioggia battente sul posto sono accorsi una pattuglia di agenti della Polizia Locale e i Carabinieri della stazione di Desenzano del Garda per l'avvio delle indagini sull'incendio, sulla cui natura non vi sono ancora certezze.
 Mentre stiamo scrivendo la sesta autobotte dei pompieri è al lavoro per domare il fumo denso e intenso che, complice la bassa pressione, ha formato una cappa biancastra che si va disperdendo verso ovest seguendo la direzione del vento.
 Secondo le prime notizie, sembrerebbe che tutto sia partito quando si è bruciato un sollevatore telescopico, ma questa è solo una ipotesi che non siamo in grado di confermare.
 Aperta da oltre 10 anni, l'azienda per la sua attività è stata più volte al centro dell'attenzione da parte della popolazione,che nel corso degli anni ha segnalato un incremento esponenziale del traffico pesante con effetti problematici per la viabilità dei residenti, la frequente dispersione di fanghi dai camion e soprattutto la presenza di miasmi nellla zona (ne scrivemmo in versi qui: http://lineaindipendente.blogspot.it/2012/09/puzza-ai-barconi-di-calcinatello.html).
 Nell'ottobre 2012 Linea Indipendente aveva sollevato il problema con una interrogazione che segnalava al consiglio comunale i disagi causati da questa attività alla cittadinanza (http://lineaindipendente.blogspot.it/2012/10/novita-sullimpianto-per-il-trattamento.html).

domenica 22 dicembre 2013

Geroldi, Linea Indipendente e i... non si sa chi

La proposta di William Geroldi, che abbiamo pubblicato il 5 dicembre scorso, sta suscitando un inatteso dibattito fra i cittadini e in rete. 
Sappiamo che è stata stigmatizzata in almeno un incontro politico, è nel mirino di blog di dubbia reputazione, ha ricevuto critiche da una nutrita serie di commenti anonimi che, come vi abbiamo comunicato il 30 settembre, per igiene mentale provvediamo in quanto anonimi a cestinare appena letti.
William Geroldi ha inteso tornare sull'argomento con la magistrale lezione di educazione civica che pubblichiamo di seguito.

Carissimi amici, mi segnalano commenti acidi e segnali di nervosismo che si stagliano all’orizzonte della prossima campagna elettorale, ormai avviata non c’ è dubbio. Non so da parte di chi, diversi sono anonimi, quando si dice il coraggio delle proprie idee.
Premesso che l’anonimato è, a mio avviso, l’anticamera dell’omertà, il brodo di coltura da cui si sviluppano rigogliosi i sistemi mafiosi, suggerirei a questi “maitre a penser” in salsa nostrana di candidarsi alle elezioni in forma anonima per vedere il consenso che raccoglierebbero perché se dicessero, seguitemi nel ragionamento, cose sensate perché non votarli anche se anonimi. C’è qualcosa che non torna, vero, dimenticavo che gli elettori valutano le persone per la loro storia, l’impegno, volontà, insomma tutto il bagaglio del candidato che gli si para davanti.
E’ così che funziona, normalmente, ma forse se il meccanismo della credibilità s’è inceppato che non sia colpa proprio di questi anonimi che celano la loro impresentabilità e pochezza dietro appunto un rassicurante anonimato che consente loro di spargere veleno senza pagarne le conseguenze, come la denigrazione, dicevo di sapore mafioso; e chissà ancora che questa gente non sia la stessa che ci ha o vorrebbe rappresentarci, rappresentare i calcinatesi; sibilano pure che Linea indipendente ha paura di perdere consensi, vero, visto che solo quelli hanno da difendere, non potere, non poltrone, non raccomandazione, non favori, tanta ansia sì invece di continuare a dar voce a chi non ne ha, a chi insiste nel credere che i meriti vadano premiati e le rendite di posizione scoraggiate, a chi nella parità di condizioni offerte a tutti, a chi in questo desolante panorama economico-politico sommessamente implora le istituzioni di essere a loro più vicine, comprenderne meglio le fatiche che ogni giorno sopportano. Ecco i voti che Linea Indipendente ha paura di perdere.
Ma dirò di più, a questo punto, confesso un grande peccato: sono un renziano e per questo e perchè conosco la classe politica calcinatese nutro non pochi dubbi sulle conversioni dell’ultima ora. D’altra parte la storia stessa del nostro Paese è segnata dal sacrificio di quei pochi che spesso seppero intuire i pericoli e pagarono talvolta con la vita scelte e coerenza; tutti gli altri arrivarono dopo a scoprire il vento della libertà, pazienza. Ma se qualcosa si può fare per asciugare questa melma, si cominci subito indicando il percorso per la costruzione di una rinnovata classe dirigente, nell’alveo di un centrosinistra - io la penso così – davvero diverso e presentabile. Che faccio? Mi firmo, ma sì… William Geroldi.

sabato 21 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è autogestionaria

Dobbiamo sapere coinvolgere in una cittadinanza attiva tutte le donne e gli uomini disposti a lavorare per rendere Calcinato un posto decente in cui vivere.
  Molti interventi pubblici possono essere autogestiti dai cittadini divenuti consapevoli che - complice la crisi economica che sta mordendo anche qui da noi - tutti sono chiamati a far la loro parte per contribuire ad abbattere la spesa pubblica: con l'attento coordinamento di una amministrazione intelligente, squadre ecologiche possono tenere ordinato e pulito il territorio che attraversano, gruppi di lavoratori possono eseguire piccole opere manuali di manutenzione, i genitori possono svolgere lavori di tinteggiatura e riparazione alle scuole, collettivi di auto mutuo aiuto possono farsi carico delle necessità sociosanitarie dei più deboli.
  Dove ci han provato funziona. Perchè non farlo anche qui?

venerdì 20 dicembre 2013

Stasera a Montichiari c'è «Una canzone per il paradiso»

Stasera all´Istituto statale Don Milani di via Marconi 41 a Montichiari sarà proiettato il film «Una canzone per il paradiso», nel quale il regista Nicola Di Francescantonio ripercorre in poco più di un´ora la vita di don Andrea Gallo, indimenticato prete di strada, che dalla Resistenza alla nonviolenza passò una vita intera a fianco dei poveri e degli oppressi.
 Ambientato nella Genova degli anni ´70, con una colonna sonora che si basa prevalentemente sulle canzoni della scuola genovese (molti di quei cantautori furono amici di don Gallo), il documentario sviluppa storie e incontri persi nei vicoli e nelle strade del capoluogo ligure, con Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Fabrizio De Andrè, Gino Paoli e, naturalmente, don Andrea Gallo, protagonisti informali e quasi casuali del racconto.
 L´appuntamento è in programma alle ore 21. L´ingresso è gratuito.

giovedì 19 dicembre 2013

Una variante al Pgt per il Natale dei calcinatesi

E' insolita la convocazione del consiglio comunale di Calcinato che il sindaco Marika Legati ha fissato per le ore 9 di sabato 21 dicembre, in tempo utile per procedere alla adozione della variante al Piano delle regole e al Piano dei servizi del Piano di governo del territorio vigente ai sensi della normativa vigente, con il recepimento degli aggiornamenti cartografici. 
 Il provvedimento giunge a un anno esatto dall'approvazione del fondamentale strumento di è programmazione urbanistica e la decisione di mettervi mani a pochi mesi dalla sua effettiva entrata in vigore sta suscitando non poche polemiche in paese, destinate inevitabilmente a far discutere sabato.
  In discussione ne corso della mattinata ci saranno anche due convenzioni: la prima è quella per il conferimento del ruolo di stazione appaltante al Comune di Brescia ai fini dell’espletamento della gara d’ambito per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, la seconda con la cooperativa sociale Il Quadrifoglio per la manutenzione del verde pubblico comunale, comprensiva della gestione e manutenzione degli impianti di irrigazione.

mercoledì 18 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è autorevole

L'elenco delle candidate e dei candidati alle cariche di sindaco e di consiglieri comunali a cui pensiamo dovrà esprimere per ciascuno di loro una autorevolezza indiscussa, dovuta alla affermazione e al consenso che nel corso del tempo hanno avuto, pur in ambiti diversi, dalla professione al volontariato, dalla cultura alla amministrazione.
 Solo la riconoscibilità e la rappresentatività possono non solo attrarre alle candidate e ai candidati i consensi necessari, ma garantire che nel proprio operato le elette e gli eletti rispondano costantemente alla comunità. 
 Sui nomi ci giochiamo tutto.

martedì 17 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è responsabile

Vogliamo una lista responsabile, nel senso etimologico e più pieno dell'aggettivo: capace di dare risposte. Concrete naturalmente, al di là degli slogan e dei pregiudizi.
Una lista che sviluppi la propria creazione, organizzazione e azione nella prassi, con le attente ben drizzate ad intercettare le domande (ma non quelle anonime) e i bisogni (ma non quelli indotti) dei calcinatesi. 
Per offrire risposte complete, che guardino lontano, altrimenti va a finire che non arriva a metà novembre quel che s'è deciso a ottobre, tanto per capirci.    

lunedì 16 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è aperta

Aperta anche a chi non può votare. 
Ci vengono in mente prima di tutto i bambini, i minorenni e gli stranieri ancora senza cittadinanza italiana, senza dimenticare i malati che non potranno recarsi alle urne o ricevere la visita del seggio volante.
Sono oltre tremila persone che vivono insieme con noi a Calcinato, sovente fra le maggiormente colpiti dalla crisi economica e vittime delle insufficienze dell'intervento pubblico nel farvi fronte.
Nel redigere il programma dobbiamo partire anche dalle loro esigenze, consapevoli che il grado di civiltà raggiunto dalla nostra società si può desumere dall'importanza che essa attribuisce alla tutela dei diritti degli indifesi e degli emarginati.

domenica 15 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è pluralista

In primavera anche a Calcinato si voterà per il rinnovo dell'amministrazione comunale.
In cammino verso quell'importante appuntamento, di tanto in tanto indicheremo qui un aggettivo per la lista che vogliamo. Cominciamo oggi.
La lista che vogliamo è pluralista.
Non pensiamo di bastare per la rivoluzione di cui Calcinato ha bisogno e avvertiamo la necessità di confrontarci con le forze politiche, le associazioni e i cittadini che sono interessati a questa rivoluzione.
Chi legge questo blog le nostre idee, i nostri valori, i nostri programmi li conosce bene. Quello che intendiamo fare è porli al servizio, insieme ad altri, di un progetto più ampio, che rappresenti e rafforzi diverse ispirazioni, culture e pratiche sociali presenti sul territorio comunale.

sabato 7 dicembre 2013

Col 'porta a porta' vola in su la raccolta differenziata

Stando ai dati forniti dall'amministrazione comunale, il 'porta a porta' a Calcinato ha fatto registrare un balzo all'insù della percentuale della raccolta differenziata: a nove mesi dall'avvio del nuovo sistema gestito dalla società Garda Uno di Padenghe, sono raccolti separatamente ormai i due terzi dei rifiuti solidi urbani.
Sembra quindi indovinato puntare su questo sistema, oltre tutto messo in atto negli orari notturni, dopo le 19.30, per arrecare meno disagio possibile alla cittadinanza. Il servizio prevede la raccolta settimanale per carta, plastiche, secco indifferenziato, vetro e lattine, mentre è bisettimanale per i rifiuti organici. I cittadini che ne fanno richiesta inoltre possono fruire anche del servizio di raccolta delle frazioni verdi; all'isola ecologica di via Baratello, infine, è disponibile gratuitamente un contenitore di compost che sarà possibile utilizzare per fertilizzare orti e giardini.
Per agevolare questa buona pratica di educazione civica l'amministrazione comunale provvederà alla fornitura dei sacchi per la raccolta differenziata per la plastica: essi potranno essere ritirati in municipio giovedì 12 e venerdì 13 dicembre dalle ore 15 alle 20 oppure sabato 14 dalle ore 9 alle 12. Per la raccolta dell'umido invece il consiglio è di utilizzare dsacchetti di carta o le borse della spesa "100% compostabili".
Per informazioni ulteriori sono a disposizione l'Ufficio tecnico allo 030/9989225 o l'Azienda servizi comunali allo 030/9969502.

giovedì 5 dicembre 2013

Verso le elezioni comunali: una lettera di William Geroldi

Carissimi amici di Linea Indipendente,
seguo con attenzione, grazie anche all’aiuto di Flavio Marcolini, le vicende politiche di Calcinato e avvicinandosi la scadenza amministrativa della primavera 2014 avverto l’esigenza di farvi partecipi di alcune mie riflessioni. Perdonate allora la mia intrusione che si dichiara subito irritata e preoccupata per la novità, peraltro scontata, che ci annuncia la prossima tornata elettorale, ovvero la presenza diffusa di liste del Movimento 5Stelle.
Perché irritazione e preoccupazione, mi chiederete? Provo a rispondere. Sarete d’accordo con me che il vuoto in politica non esiste, e quindi dove si aprono opportunità qualcuno si infila, con dimensioni che sono esattamente proporzionali alle questioni sollevate. Va per la maggiore ormai – e purtroppo è così – la denigrazione di una rappresentanza politica e parlamentare inadeguata ai bisogni del Paese e che purtroppo della crisi è stata spettatrice passiva, se non l’artefice.
La situazione è sotto gli occhi di tutti, buon'ultima la sentenza della Corte costituzionale, dopo 8 anni che votiamo con quel sistema, ha definito il Porcellum anticostituzionale, non sappiamo quale futuro ci attende, se dovessimo metterci a elencare ciò che non va non finiremmo più, ma….. Ma Grillo, che c’azzecca? Soprattutto sul territorio. Perdonatemi l’azzardo, più epidermico che ragionato, ma il Movimento 5Stelle mi fa venire in mente Di Pietro, e prima ancora la Lega. Più salivi al vertice e più la loro opposizione, ma anche poi la partecipazione al governo, si rivelava inetta, accomodante, insomma il fascino del potere colpiva ancora, mettendo in soffitta tutte le promesse di cambiare rotta. Semplifico troppo, può essere. Ora tocca a Grillo lanciare l’ennesima offensiva e siccome fallirà ciò che mi spaventa più di ogni altra cosa è la capacità di questo sistema di fagocitare qualsiasi speranza di rinnovamento, questo è il vero dilemma.
Non lo si risolverà certo a Calcinato o in qualche altro paese limitrofo e la risposta non si trova nel municipalismo esasperato, sento qualcuno ogni tanto vagheggiare un ritorno al Rinascimento per scoprire il senso e la storia del nostro Paese. Vorrei riscoprirla invece oggi questa storia, in questa democrazia, in quest’ansia e desiderio di cambiamento, insieme alle persone che fanno dell’agire nell’interesse il più possibile rappresentativo di una intera comunità, a partire dai più deboli, il faro della propria azione.
Linea Indipendente è da tanti anni un punto di riferimento a Calcinato, nel senso politico del termine se si riferisce a una presenza caratterizzata da un minimo di struttura decisionale e una rappresentanza istituzionale. Tutto intorno nel frattempo è ancor più cresciuta – anche se c’è sempre stata, ma più come cinghia di trasmissione dei partiti - una società che si identifica in progetti, attività, sensibilità di vario genere, molto più pragmatica, alla quale è opportuno guardare se si intende essere della partita il prossimo anno. C’è da attendersi una forte presenza di civismo, i segnali sono evidenti e numerosi, che in molti casi diventerà lo sfidante di Grillo.
A Calcinato, Linea Indipendente potrebbe candidarsi alla rappresentanza di questo civismo, rivendicandone la guida, offrendo e sollecitando partecipazione, e riguardo all’attuale quadro politico locale, mi riferisco ovviamente al centrosinistra e alle persone che lo compongono, chiedere di fare un passo indietro in nome di un nuovo progetto nel quale non sono diritti ereditari da vantare.
Non saremo certo noi a far rinascere la speranza, a ricostruire una macchina della convivenza civile così messa male in arnese, siamo piccoli al cospetto del cosmo, ma non arrendiamoci, anche perché altri potrebbero invece fare cose a noi sgradite. Appunto , il vuoto in politica non esiste. 

Un abbraccio, 
William Geroldi.

mercoledì 27 novembre 2013

Il Comune di Calcinato è fuori da Banca Etica

Come temevamo, l'amministrazione comunale di Calcinato nella seduta consiliare di ieri ha autorizzato la dismissione della propria partecipazione in Banca Popolare Etica  (aveva lo 0,0119% del capitale sociale), “in quanto non risulta strettamente necessaria al perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente”.
  “Le partecipazioni – si legge nella delibera approvata - sono particolarmente esigue e quindi tali da non poter incidere sulle politiche industriali delle suddette società e sugli assetti societari”. Inoltre “non permettono per il futuro affidamenti diretti di servizi dovendosi procedere comunque a mezzo di procedure di gara” e “non comportano un vantaggio immediato e diretto per l’ente”.

martedì 26 novembre 2013

Il Comune di Calcinato fuori da Banca Etica?

Il consiglio comunale di Calcinato stasera alle ore 20.45 discuterà anche la dismissione delle azioni della Banca Popolare Etica, possedute dal Comune per un valore di poche migliaia di euro, pari allo 0,0119% del capitale sociale, “in quanto non risultano strettamente necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente”, come sottolinea il documento in approvazione.
 Si tratta naturalmente di una quota simbolica ma la cosa fa ugualmente riflettere, soprattutto in un paese tra i più vivaci per il mondo del volontariato cattolico e laico che appoggia il primo e più importante istituto di credito interamente al servizio del cosiddetto 'terzo settore'.
 La notizia ci sorprende e ci amareggia anche per la fiducia e l´adesione concessa da oltre 400 enti locali e da 35mila soci (oltre 2mila dei quali bresciani) alla principale espressione della finanza etica in Italia. In 14 anni la filiale di Brescia ha aperto quasi 300 linee di credito, per oltre 31 milioni di euro, a cooperative, associazioni, consorzi, fondazioni, parrocchie, circoli e
imprese. Questi dati permettono di cogliere la valenza strategica della partecipazione a questa banca da parte dell´amministrazione comunale: in tempi di riduzione delle risorse pubbliche nei confronti del mondo dell´associazionismo e del volontariato, Banca Etica incrementa le opportunità di credito e costituisce un volano virtuoso verso un´economia reale e non finanziaria. La tensione etica, la responsabilità sociale e ambientale, il legame tra la produzione e l´utilizzo del risparmio in chiave locale sono elementi importanti e generalmente apprezzati da quanti sono chiamati ad amministrare un territorio.
 In Italia sono soci di Banca Etica 9 regioni, 54 province e 324 comuni (di cui 22 bresciani). Per questi enti l´adesione non si è rivelato un costo bensì un investimento, sia per il valore sociale prodotto grazie agli investimenti realizzati nei settori meno garantiti e più deboli dell´economia; sia dal punto di vista finanziario poiché il valore della quota non si è svalutato, come avvenuto per i titoli azionari del settore bancario in generale, ma è aumentato.
 Pertanto invitiamo il consiglio comunale a rivalutare il ruolo e la funzione strategica del Comune nel capitale sociale della banca e a considerare che l´eventuale dismissione, a fronte di un modesto rientro economico, avrebbe un impatto politico fortemente negativo sul mondo del volontariato e della cooperazione locali.

lunedì 25 novembre 2013

Martedì in consiglio comunale: la destra si spacca o si allarga?

Non accennano a placarsi a Calcinato le polemiche in seno alla maggioranza di destra che governa il Comune (formata da Pdl, Lega Nord e Socialisti per Calcinato, raccolti nella lista 'Insieme per la libertà'), alle prese da qualche mese con una serie di problematiche che hanno condotto al siluramento dell'assessore al bilancio e programmazione Riccardo Gobbetto, sostituito dal sindaco Marika Legati con Gianluigi Prati.
 Dopo l'allontanamento dalla giunta municipale, Gobbetto nella seduta del consiglio comunale del 13 novembre scorso aveva annunciato la costituzione del gruppo degli Innovatori, che si richiama a livello nazionale alle posizioni del vicepremier Angelino Alfano. Ora sembra che il nome sia diventato, più prosaicamente, "Nuovo Centro-destra".
 E proprio con la “presa atto distacco del consigliere Riccardo Gobbetto dal gruppo consiliare Insieme per la Liberta” prenderà avvio la nuova seduta del consiglio comunale, in programma per martedì 26 novembre alle ore 20.45 in municipio. A parlarne sara direttamente il sindaco Marika Legati, che nella seconda parte della serata lascerà poi all'assessore Prati il compito di condurre una “ricognizione delle partecipazioni societarie del Comune (con l'autorizzazione al mantenimento e alla dismissione delle attuali partecipazioni)” e di illustrare l'assestamento definitivo al bilancio di previsione per l'anno in corso.

domenica 24 novembre 2013

Verso Ghedi

Cresce in Italia l'opposizione al progetto di acquisto dei cacciabombardieri F-35. L'idea del progetto era nata agli inizi degli anni ' 90 con l'idea che fosse un aereo multifunzionale e perciò economico. Ma già in fase di progettazione e realizzazione dei primi prototipi il costo era già più che raddoppiato, al punto che anche per questo motivo nazioni come Australia, Canada, Danimarca, Olanda, Regno Unito e Turchia hanno rimesso in discussione il progetto, sospendendolo o ritirandosi , mentre Germania e Francia non sono mai state interessate.
 Centinaia di comuni italiani, oltre a diverse province e a regioni come Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Toscana, Trentino Alto-Adige e Umbria hanno approvato mozioni contro il proseguimento del progetto.
 Lo stesso Parlamento nel giugno scorso ha votato perchè una commissione d'indagine affronti la questione per rivedere  il tutto nell'ambito di una ridiscussione dell' attuale modello di difesa europeo e non solo. 
 Invece il Governo, forzando con una interpretazione formale il regolamento e spinto da un assai  discutibile intervento del Presidente della Repubblica che aveva convocato immediatamente e in modo
irrituale il Consiglio Nazionale di Difesa per dichiarare che sulle decisioni "tecniche" dei militari il  Parlamento viene esautorato, ha perfezionato nel settembre scorso l'acquisto di altri 3 F-35 senza nemmeno degnarsi di informare le Camere.
 Stiamo parlando di un sistema d'arma il quale, a detta dello stesso Pentagono, ha centinaia di difetti e problematicità che hanno portato anche alla sospensione dei collaudi in volo per ulteriori verifiche.
 Ma non possiamo dimenticare le ragioni morali di contrarietà a questo bombardiere. Un Governo che ha giurato sulla Costituzione e il ripudio alla guerra e che annovera addirittura molti esponenti che si dichiarano cattolici ('ama il tuo nemico' sta scritto nel Vangelo ) come può continuare a sostenere un progetto per un sistema d'arma di attacco e per giunta predisposto per l' uso di bombe atomiche, armi di distruzione di massa che ripugnano la coscienza dell' umanità? 
 Queste sono alcune delle ragioni per le quali sabato 30 novembre alle ore 13.30 saremo in Piazza Roma a Ghedi per protestare contro le scelte di governo e per il ritiro dal progetto dei cacciabombardieri F-35, per un nuovo modello di difesa alla luce anche di quanto sancito dalla Corte Costituzionale (sentenza n° 164/1985) sul necessario riconoscimento delle alternative alla "difesa armata".
 Con noi ci saranno i sindaci dei Comuni bresciani che hanno votato mozioni per il ritiro da questo faraonico e inutile progetto e per l'investimento del denaro così risparmiato nella difesa dei bisogni dei nostri concittadini e del territorio, sempre più alla prese con  continue, ben più concrete, emergenze.

sabato 23 novembre 2013

Se potessi avere 300 euro al mese...

In tempi di crisi anche 300 euro al mese possono far comodo. E' bene quindi sapere che il Comune di Calcinato organizza un tirocinio di 12 mesi a supporto dei propri servizi sociali. Possono partecipare alla selezione cittadini italiani, dei paesi dell'Unione Europea ed extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, residenti o domiciliate in regione, siano essi giovani inoccupati o disoccupati, di età compresa tra i 18 e 35 anni, nonché lavoratori percettori di ammortizzatori, lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria, lavoratori in cassa integrazione guadagni in deroga, lavoratori in mobilità ordinaria e in mobilità in deroga.
I
300 euro al mese verrannno corrisposti a fronte di un impegno settimanale di 20 ore.
La domanda di partecipazione deve pervenire in municipio entro mercoledì 4 dicembre.
Per informazioni ci si può rivolgere all'Ufficio Servizi Sociali ai numeri 030/9989221-236.

venerdì 22 novembre 2013

Acqua azzurra? Acqua cara!

Come ampiamente previsto, il passaggio della gestione del servizio idrico integrato calcinatese dal Comune alla società per azioni Garda uno di Padenghe (sancito dal consiglio comunale il 27 dicembre 2011) ha comportato sensibili aumenti nelle bollette dell’acqua, a fronte di una qualità immutata della erogazione.
Non senza difficoltà (centinaia di bollette avevano indirizzi errati, nominativi fuori dal comune, utenze non residenti per utenti residenti) abbiamo finito di pagare nei giorni scorsi in due tranche il 2012. Ora ci dicono che arriverà in altre due tranche la fatturazione per il 2013, con rincari ancora più pesanti (e speriamo meno errori e scortesie).
  Non ci resta che rilanciare il nostro "appello per la difesa dell'acqua bene comune dei calcinatesi" (pubblicato in questo blog l'8 gennaio 2012) a tutti i cittadini, i gruppi, le associazioni e i partiti che nella primavera 2011 hanno sostenuto i due vittoriosi referendum sull’acqua, affinché si prosegua insieme una campagna per la riassunzione in carico al Comune del servizio idrico integrato, evitando per il futuro il perpetuarsi di questo preoccupante stato di cose.

giovedì 21 novembre 2013

Pgt: vai con la variante!

Credevate di averne abbastanza del Piano di governo del territorio di Calcinato, varato dopo spese ingenti e anni e anni (sette, dicono i bene informati) nel dicembre scorso? 
 Macché, si riparte. Il Comune ha aperto nei giorni scorsi la procedura per l'esame delle istanze di variante al fondamentale provvedimento di programmazione urbanistica. Gli atti e i documenti relativi alla variante sono depositati per la consultazione negli orari di apertura al pubblico all’Ufficio Tecnico al secondo piano del municipio e pubblicati sul sito internet www.comune.calcinato.bs.it. Entro mercoledì 18 dicembre alle ore 12.30 le parti sociali ed economiche possono presentare pareri e indicazioni in merito. La documentazione ad essi relativa va presentata in triplice copia, in carta semplice, all'ufficio protocollo in municipio.

mercoledì 20 novembre 2013

Alla base di Ghedi sabato 30 novembre per dire NO ai nuovi cacciabombardieri

Linea Indipendente partecipa
sabato 30 novembre a Ghedi
alla marcia nonviolenta
per dire no ai cacciabombardieri F-35.
A Calcinato partiamo in auto
alle ore 13 da Piazza del Comune.
Vieni anche tu?

martedì 19 novembre 2013

La resa dei conti

L'aria nella maggioranza di destra che governa Calcinato da quattro anni deve essersi fatta davvero pesante se le tre forze che la compongono – Pdl, Lega Nord e Socialisti per Calcinato – dopo mesi di polemiche e il siluramento di un assessore, sentono ora la necessità di convocare un'assemblea dal titolo "Facciamo chiarezza!", all'insegna dello slogan “La verità non può essere manipolata”.
L'appuntamento è per giovedì 21 novembre alle ore 20.30 alla sala Civica di Piazza Pertini a Calcinatello. “Tutta la cittadinanza e i blog sono invitati a partecipare” chiude il manifesto di convocazione affisso in paese, con un riferimento neanche troppo velato al fatto che a scatenare il malcontento sono stati a partire dalla scorsa estate due blog anonimi che hanno dato voce a diffusi malumori di cui si ventilava da qualche tempo.
Prima l'affaire dell'assessore Stefano Vergano accusato da un blog anonimo di aver finanziato all'Istituto comprensivo progetti educativi poi gestiti dalla moglie psicologa, poi il balletto estivo ai vertici di Pdl e Forza Italia, poi il misterioso rinvenimento di una telecamera di videosorveglianza al magazzino comunale, poi lo stop ai lavori in un cantiere edilizio diretto dal vicesindaco Alberto Bertagna. Infine, il ritiro della delega da parte del sindaco Marika Legati all'assessore al bilancio e programmazione Riccardo Gobbetto (Pdl), sostituito con l'ex capogruppo di maggioranza Gianluigi Prati (Pdl).

giovedì 14 novembre 2013

Come si spendono i soldi dei calcinatesi in tempo di crisi - 6.

Con una delibera del 29 ottobre scorso la Giunta Municipale di Calcinato ha erogato due sostanziosi contributi economici straordinari: € 24.100,00 alla scuola materna "Nascimbeni" di Calcinato e € 38.818,50 alla scuola materna “Mazzoleni” di Calcinatello.

mercoledì 13 novembre 2013

Impariamo a cucinare (e mangiare) meglio

Si intitola “Sapere e saper fare in cucina” il corso di educazione alimentare che a Calcinato un pool di esperti organizza, con il patrocinio del Comune, per insegnare ad avere consapevolezza delle proprie scelte alimentari.  
 A condurre il ciclo di incontri saranno lo chef Pino Michele Campione e le dietiste Maria Pia Lanza e Laura Mantratzi, che segnalano fra gli obiettivi la necessità di «trasmettere conoscenze teoriche sulla sana ed equilibrata alimentazione come atto di prevenzione primaria alle malattie cronico degenerative - obesità, diabete, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e tumori - e l´arte della cucina salutistica, senza necessariamente rinunciare al gusto, attraverso l´apprendimento di tecniche culinarie alternative, la sostituzione di ingredienti non idonei con altri più salutari e l´utilizzo di erbe aromatiche e spezie come esaltatori di sapidità in sostituzione del sale».
Sei gli incontri previsti, tre teorici e tre pratici. Quelli teorici si terranno nei locali della biblioteca comunale, in via XX Settembre 80, dalle ore 20.30 alle 22, i giovedì 14, 21 e 28 novembre, e saranno dedicati al ruolo dei nutrienti, alla lettura delle etichette, alla dieta mediterranea, al ruolo dei cereali nell´alimentazione e panificazione, primi piatti a base di carne, pesce, di legumi e ortaggi. Quelli pratici - in programma al centro cotture di via Stazione a Ponte San Marco, dalle 19 alle 22, i venerdì 15, 22 e 29 novembre - prevedono la realizzazione di piatti specifici (a base di pesce, di carne e contorni), esercitazioni di panificazione e realizzazione di pizze, focacce, torte rustiche e piadine. In tutte le lezioni pratiche ci sarà sempre la preparazione di uno o più dolci.
 Per informazioni e iscrizioni si può telefonare alla segreteria organizzativa al numero 338/4871816 oppure scrivere a robyfaro@live.it.

martedì 12 novembre 2013

Domani finalmente c'è il consiglio comunale

Ne vedremo delle belle domani sera al consiglio comunale di Calcinato. A partire dalle ore 20.45 in municipio, dopo la comunicazione della sostituzione di Riccardo Gobbetto con Gianluigi Prati alla carica di assessore al bilancio, il sindaco Marika Legati dovrà rispondere a ben sei interrogazioni delle minoranze.
  Linea Indipendente chiederà lumi sulle "problematiche da numerosi cittadini riscontrate riguardo la fatturazione del servizio idrico" (i problemi non sono ancora risolti) e sul "procedimento per la redazione della variante al Piano doi governo del territorio" con particolare riferimento a motivazioni, modalità tempi e costi di questa sorprendente trovata a pochi mesi dall'approvazione dell'importante provvedimento di programmazione urbanistica.
  "Calcinato Migliore" invece interpellerà il primo cittadino sulla controversa situazione in cui si trova il depuratore di Calcinatello, sul cantiere per la costruzione di "una casa di civile abitazione in fregio al fiume Chiese", sulla installazione di una telecamera al magazzino comunale di via Santa Maria e sul sistema di videosorveglianza dislocato sul territorio.
 Nella seconda parte della seduta si discuteranno alcune modifiche del regolamento per l'assegnazione delle borse di studio, verrà varato il nuovo piano del diritto allo studio, si procederà alla nomina dei rappresentanti dei genitori alll'asilo nido Magica Bula di via Stazione e si esaminerà un Piano attuativo produttivo in via Patuzza.

lunedì 11 novembre 2013

Mercoledì 13 i No Tav in assemblea a Lonato

Mercoledì 13 novembre nella sede di via Repubblica 45 a Lonato è in programma alle ore 20.45 l'assemblea generale del “Cordinamento No Tav del basso Garda e delle colline moreniche”. Chi è interessato a partecipare da Calcinato può segnalarcelo?

domenica 10 novembre 2013

4 novembre: l'esempio di Accorinti è anche una lezione di storia

È lontano il tempo in cui il Presidente della Repubblica era il primo garante della nostra Carta Costituzionale
Due generali che fuggono davanti ad una bandiera che riporta un articolo della Costituzione sulla quale, in teoria, avrebbero giurato fedeltà. Un ministro del governo Letta/Alfano, Giampiero D'Alia, che definisce demenziale l'esposizione su una bandiera dello stesso articolo della Costituzione, pretendendo che chi l'ha esposto, il sindaco di Messina Renato Accorinti, chieda scusa alle Forze Armate. Sembra di rivivere un refrain degli anni '60 quando altri ministri, allora scudocrociati, parlarono di alto tradimento per la visita di un altro sindaco, Giorgio la Pira, anch'egli siciliano ma primo cittadino di Firenze, in casa del "nemico" vietnamita. D'Alia ricorda gli strali contro don Milani e la sua «Lettera ai cappellani militari» o l'indignazione degli Stati Maggiori che costrinsero Padre Ernesto Balducci a lasciare la Rai e Firenze, per ricevere asilo nella diocesi di Fiesole. Passano gli anni, ma l'indignazione militarista ha lo stesso motivo, quasi come un passo cadenzato. Ad Accorinti non si perdonano diverse cose. La prima di non aver rinnegato il suo essere pacifista ma di averlo incarnato fin sotto la fascia tricolore di sindaco. Non come il governatore Crocetta che in campagna elettorale promise tuoni e fulmini contro il Muos di Niscemi e poi, una volta eletto, ha messo la retromarcia revocando l'incarico agli avvocati della Regione Sicilia che avrebbero facilmente vinto davanti al Consiglio di Stato. La politica vera è quella del sindaco scalzo, della sobrietà sull'opulenza del potere, della Costituzione sulla retorica falsamente patriottica. Perché i monumenti ai caduti di tutte le guerre sono lì a gridarci il "mai più alla guerra", affinché non si smarrisca la memoria di giovani generazioni a cui è stato proibito di amare, di vivere, di scrivere, di camminare. Il senso stesso del monumento ai caduti non è certamente quello di chiederne dei nuovi, per nuove lastre di marmo e nuove ipocrite alzabandiera. Renato ha palesato questo grido, lo ha ricordato con le parole del più amato Presidente della Repubblica con il suo «Svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai». Ecco l'altra cosa che non si perdona ad Accorinti, l'aver riportato a galla nella memoria collettiva un inquilino del Quirinale le cui parole sono diametralmente opposte a quello dell'attuale. Napolitano ha parlato contro ogni tentativo di ridimensionare le spese e le missioni militari. Come già successo sugli F35 con una tempestività guerriera ha convocato il Consiglio Supremo di Sicurezza perché al parlamento arrivi il diktat militarista. In questa Italia Pertini è una eresia, è motivo d'indignazione istituzionale. «I militari sono oggi delle persone che lavorano per evitare la guerra, per interporsi tra coloro che vogliono farla», secondo il ministro Mauro. Così dovrebbe essere secondo la nostra Costituzione, ma è veramente così? In Iraq per due volte in un decennio non ci siamo interposti ma abbiamo partecipato ad una guerra di aggressione. In Kossovo eravamo talmente per l'interposizione che bombardavamo Belgrado e Novi Sad e a terra appoggiavamo l'Uck che fine ad un mese prima era nella black-list delle organizzazioni terroristiche. In Afghanistan quale sarebbe il nostro ruolo d'interposizione? In Somalia abbiamo aperto le camere della tortura e ci siamo schierati con una delle frazioni in campo. In Libia i nostri bombardieri erano forse schierati per impedire il contatto tra Gheddafi ed i ribelli? Ma ad Accorinti non si perdona anche di aver svelato l'ipocrisia della "festa della Vittoria" proprio alla vigilia delle celebrazioni per i 100 anni della Prima Guerra Mondiale. L'inutile strage, come la definì il Papa dell'epoca, ci verrà dipinta come il coronamento del Risorgimento invece di una colossale macelleria fatta per ingrassare i profitti della borghesia capitalista. In quella guerra, esattamente come le attuali, l'Italia si ritrovò aggirando il voto del parlamento - contrario all'ingresso nel conflitto- con il fatidico Patto di Londra. Anche un liberale come Giolitti (sosteneva che «con la pace l'Italia ci avrebbe guadagnato parecchio») deve essere seppellito sotto le verità ufficiali. Per far dimenticare che fu nel fuoco di quella carneficina che vennero forgiate le avventure totalitarie del fascismo e del nazismo. Anche per questo grazie di cuore a Renato Accorinti, insegnante di educazione fisica, per la sua straordinaria lezione di storia.
Alfio Nicotra, il manifesto, 9 novembre 2013

sabato 9 novembre 2013

Oggi a Brescia si ricorda don Tonino Bello

Oggi alle ore 14.45 al Centro Comboni di viale Venezia 116 a Brescia Pax Christi ricorda il fulgido itinerario umano e spirituale di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta e presidente del sodalizio nonviolento dal 1985 al 1992. 
 Per l’occasione verrà presentato il film “L'anima attesa”, dedicato al prelato dal regista salentino Edoardo Winspeare che dirige sullo schermo gli attori Carlo Bruni e Nunzia Antonino. Protagonista della pellicola è un imprenditore sul lastrico che decide di concedersi un weekend ad Alessano, in provincia di Lecce, ospite della sorella. Qui l’uomo riscoprirà il senso della vita grazie ad una comunità che ha conosciuto e vissuto in prima persona l’insegnamento di don Tonino, entrando in contatto con una nuova realtà, lontana dalle smanie della vita imprenditoriale, una realtà fatta di amore e accoglienza.
Animerà il pomeriggio Sergio Paronetto, vicepresidente nazionale di Pax Christi Italia e autore del volume “Tonino Bello maestro di nonviolenza: pedagogia, politica, cittadinanza attiva e vita cristiana”, appena uscito per i tipi delle edizioni Paoline.

venerdì 8 novembre 2013

Testamenti biologici

Mentre i disegni di legge che ne accennano languono da anni inutilmente in Parlamento, a Brescia la Chiesa Valdese rompe gli indugi e a partire dal mese di novembre apre la campagna di raccolta del testamenti biologici, contenenti le disposizioni anticipate di trattamento.
Si tratta di un servizio offerto alla cittadinanza dalla Chiesa di via dei Mille a Brescia, nato dalla volontà di fornire la possibilità di usufruire di un supporto informativo e giuridico adeguato che consenta agli interessati di predisporre con responsabilità e libertà il proprio testamento biologico oppure, più semplicemente, di potersi confrontare ed informare sull’argomento presso uno sportello appositamente preparato.
Nata nel solco del plurisecolare impegno protestante per la libertà di coscienza, questa esperienza risulta unica nel suo genere poiché, in seguito alla costituzione di un gruppo di studio dedicato, sono state scelte due possibili soluzioni: l’atto di designazione di amministratore di sostegno per disposizioni anticipate di trattamento autenticato dal notaio al costo di 50 euro (più Iva) oppure la scrittura non autenticata, sottoscritta davanti a due testimoni e a un avvocato a titolo gratuito.
Una finestra informativa è in programma sabato 9 dalle 15 alle 17, mentre giovedì 28 sono previste le due raccolte, con la presenza del notaio dalle 18.30 alle 19.30, con l'avvocato dalle 19.30 alle 20.
Una seconda finestra informativa si terrà sabato 7 dicembre dalle 15 alle 17; a seguire una seconda raccolta giovedì 12 dicembre (dalle 18.30 alle 19.30 col notaio e dalle 19.30 alle 20 coll'avvocato).
Per ulteriori informazioni si può telefonare alla segreteria organizzativa al numero 366/4594038 oppure si può scrivere una mail direttamente alla pastora della Chiesa bresciana, Anne Zell, all'indirizzo azell@chiesavaldese.org.

giovedì 7 novembre 2013

Ignoti hanno inquinato la roggia

Una chiazza oleosa di vaste proporzioni è stata rilevata nel pomeriggio di martedì nella Roggia Calcinata, che attraversa il centro storico di Calcinato. Ad accorgersene sono stati gli agenti della Polizia Locale, che hanno la sede proprio davanti alla roggia nel tratto di via Matteotti. I vigili hanno immediatamente interpellato il Consorzio di bonifica del fiume Chiese (che gestisce il deflusso delle acque nel canale irriguo) e allertato l'ufficio tecnico del Comune.
  In seguito alle indagini coordinate dalla Polizia Locale è stato riscontrato che lo sversamento maleodorante, probabilmente di combustibile liquido, è stato sversato abusivamente nella fognatura comunale che si immette nella roggia attraverso il troppopieno di via Primo Maggio.
  La società Garda Uno, che gestisce in paese il servizio idrico integrato, ha immediatamente proceduto alla pulizia del tratto di fognatura interessata ripristinando in poche ore la situazione di sicurezza preesistente all'accaduto. Ancora in corso le indagini per scoprire i responsabili. 

mercoledì 6 novembre 2013

Debito pubblico, decido anch'io

Una rete per decidere cosa fare dei nostri soldi. Per ricordare a tutti gli italiani che dal 1992 abbiamo tagliato 672 miliardi di euro in spese e investimenti. E se abbiamo oltrepassato i 2mila miliardi di debito non è perché siamo «cicale irresponsabili» ma per gli interessi che dal 1980 sono costati ben 2.230 miliardi di euro
Da più parti si sente dire che faremo la fine della Grecia: disoccupazione alle stelle, servizi soppressi, povertà dilagante. Ma se così sarà per gli effetti, non altrettanto si può dire per le strategie.
Quando, nel 2010, la Troika atterrò ad Atene, i conti della finanza pubblica greca facevano tremare i polsi ai creditori. Le entrate fiscali non coprivano neanche la spese della macchina pubblica, figurarsi se c'erano soldi per gli interessi. Il rischio era che la Grecia diventasse un debitore insolvente, procurando guai non tanto al suo popolo, quanto alle banche di mezza Europa che avevano i cassetti pieni di titoli del debito greco. Perciò intervennero i mastini del capitalismo finanziario mondiale per costringere Atene a organizzarsi affinché i soldi per gli interessi venissero trovati. Non importa se per riuscirci bisognava affamare i bambini, costringerli all'analfabetismo e alla morte per tetano. L'importante è che da qualche parte i soldi saltassero fuori. Perché l'unico obiettivo perseguito dal Fondo Monetario Internazionale, dall'Unione Europa e la Banca Centrale Europea, la troika appunto, è garantire gli interessi ai creditori, che poi sono quel famoso 1% della popolazione mondiale che da sola controlla il 40% dell'intero patrimonio privato mondiale.
E benché strutture pubbliche, che funzionano con i soldi di tutti (per cui dovrebbero prendere le nostre difese, non delle banche), non appena uno stato è in affanno i tre gendarmi gli saltano addosso per imporgli la solita camicia di forza: più tasse e meno spese in modo da generare un avanzo da destinare agli interessi. Eppure lo sanno che per questa strada si arriva a quel disastro economico che oltre a creare disoccupazione e povertà mette sempre più a repentaglio la finanza pubblica. Perché se l'economia si contrae si riduce, anche il gettito fiscale e i conti dello stato entrano in un circuito perverso che impone altri aumenti fiscali e altri tagli alle spese come unico modo per recuperare le somme da dare ai creditori. I signori della Troika lo sanno che in fondo a questo percorso non c'è che la morte del paese, ma vanno avanti imperterriti come lupi attratti dal sangue. E di fronte a una Grecia con un buco di bilancio colossale, non hanno sentito ragioni: hanno messo i greci in catene e hanno saccheggiato le loro case per prendersi tutte le cibarie possibili da consegnare ai creditori.
Mossa rischiosa, perché quando un popolo è sottoposto a sacrifici pesanti può anche ribellarsi nell'impeto dell'esasperazione. E allora addio sogni di gloria, perché nei conflitti sociali non si sa chi ne uscirà vittorioso. Non a caso le elezioni greche del 2012, con Syriza diventato secondo partito del paese, hanno tenuto il potere finanziario col fiato sospeso. Il che conferma che quando le condizioni lo permettono, il potere preferisce le mazzate per piccole dosi, perché inducono i popoli alla sottomissione per la nostra innata propensione ad adattarci alle piccole malversità. Se non fosse che di malversità in malversità si può arrivare alla morte.
In Italia si adotta la strategia delle piccole mazzate, anche detta del rospo bollito, da una trentina di anni ed è anche per questo se ci pieghiamo con estrema docilità alle politiche di austerità imposte dall'Unione Europea.
Controllando i numeri ci accorgiamo che l'Italia in austerità c'è dal 1992, come dimostrano gli avanzi primari che da allora produciamo ogni anno. Detta in un altro modo, dal 1992 le nostre spese per servizi e investimenti sono sempre state al di sotto del gettito fiscale. Ciò non di meno continuiamo a ripetere come un mantra che siamo indebitati perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e che i sacrifici a cui siamo sottoposti sono la giusta punizione per i nostri stravizi.
Qualcuno dovrà ben raccontarlo agli italiani che dal 1992 abbiamo risparmiato 672 miliardi di euro e se abbiamo oltrepassato i 2000 miliardi di debito non è per effetto delle nostre serate galanti, ma degli interessi che dal 1980 ci sono costati 2230 miliardi di euro. Ma chi lo farà? Non certo i partiti, le televisioni o i giornali. A loro i cittadini servono acefali.
La nostra unica speranza risiede in noi stessi, nella nostra capacità di auto-organizzarci. Per questo il Centro Nuovo Modello di sviluppo ha lanciato la campagna «Debito pubblico decido anch'io» con lo scopo di favorire l'attività dei gruppi locali decisi a promuovere sul proprio territorio l'informazione e l'attenzione sul debito pubblico attraverso le iniziative più varie: dalle rappresentazioni teatrali ai giochi di strada, dai momenti informativi ai dibattiti in consiglio comunale, dal controllo popolare sui bilanci comunali, alle verifiche sulle gare d'appalto.
Il primo obiettivo della campagna è favorire i contatti. Spesso le iniziative stentano a decollare semplicemente perché i militanti di uno stesso territorio non si conoscono fra loro. Per questo, il Centro invita chiunque condivida la campagna a segnalare la propria disponibilità tramite il formulario approntato nella pagina della campagna «Debito pubblico decido anch'io» pubblicata nel sito www.cnms.it
I dati raccolti serviranno a facilitare la formazione dei nodi locali, a partire dai quali potranno essere organizzati corsi e scambi di esperienze a livello regionale e nazionale. 
Francesco Gesualdi, il manifesto, 5 novembre 2013

martedì 5 novembre 2013

Tutta l’Italia dice: divieto di caccia... bombardieri

Entro fine anno il Parlamento dovrà pronunciarsi sul rinnovo annuale del progetto sugli F-35, i cacciabombardieri presentati come “ necessari ” per la difesa del nostro Paese.

Il ministro della Difesa vuole sostituire gli attuali caccia “ Tornado” presenti anche nella base di Ghedi, ritenuti superati, con i futuri cacciabombardieri F-35, (quindi armi non di difesa ma di attacco) adatti anche al trasporto delle bombe nucleari presenti a Ghedi ed Aviano

Il Parlamento, che tra fine giugno e inizio luglio 2013 ha approvato a maggioranza mozioni che impegnavano il nostro Governo a non proseguire ad alcun ulteriore acquisto di F35 senza un suo preventivo parere, è stato di fatto delegittimato con l’acquisto di altri 3 cacciabombardieri.

Alle nostre precise domande sugli F-35, non è mai stata data precisa risposta:
  • Non sappiamo quanto costeranno questi aerei alla fine del programma.
  • Non sappiamo quanto costa la manutenzione dei Tornado, gli aerei attualmente operanti.
  • Il Ministro della Difesa dice che responsabili delle scelte sono i tecnici.
  • I militari ci dicono che le scelte non competono a loro.


L’Italia ripudia la guerra e tutti gli interventi di aggressione.

I cacciabombardieri F-35, sono:
  • un oltraggio all’Articolo 11 della Costituzione!
  • un grave sperpero di denaro pubblico!
  • un sistema d’arma inaffidabile e pericoloso!


PER DIRE NO AGLI F-35!

E per chiedere a Governo e Parlamento di spostare questi enormi fondi su iniziative più importanti e fondamentali per la “difesa” quotidiana degli italiani e delle loro famiglie da una crisi dilagante

SABATO 30 NOVEMBRE 2013 A GHEDI

Ore 13,30 Ritrovo in Piazza Roma
Ore 14 Partenza del corteo che raggiungerà la base

Seguirà un incontro con rappresentanti della Campagna “Taglia le ali alle armi”

Comitato Bresciano NO F-35 ( Movimento Nonviolento, Pax Christi, Emergency Brescia, Nuova Resistenza, Mani Tese,Mir, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Circolo Acli di S.Eufemia, Circolo bresciano di Libertà & Giustizia)

sabato 2 novembre 2013

4 novembre: non festa, ma lutto

A novantacinque anni dalla fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale anche a Calcinato, ricorderemo non la festa, ma il lutto per quello spaventoso massacro che insanguinò l'Europa.
 Come ogni anno pressioni vengono fatte, anche in sedi istituzionali, per infoltire domani le sempre più scarne presenze alle celebrazioni patriottarde che con riti stantii celebrano la Vittoria. Vittoria di chi? Dei nostri 650mila poveri morti in battaglia? Del milione che tornò a casa mutilato o ferito?
 Chi volle la prima guerra mondiale fu un mascalzone. Chi la festeggia oggi è un ignorante. Ci chiediamo da tempo come mai i libri scolastici disapprovino questa guerra, mentre le istituzioni al contrario la celebrano in piazza. Ci chiediamo per quale oscura ragione il livello di consapevolezza raggiunto dalla cultura venga demolito dalla retorica nazionalista.
 Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, noi riaffermeremo il dovere di opporsi alla guerra e alle uccisioni, il dovere di salvare le vite.
 Per la pace, il disarmo e la nonviolenza, ricordando ancora una volta che vi è una sola umanità.

giovedì 31 ottobre 2013

Giunta Municipale: fuori Gobbetto, dentro Prati. Che però si dimette da capogruppo consiliare: sedia libera?

Altre fibrillazioni nellla maggioranza a Calcinato dopo che il sindaco Marika Legati (Pdl) ha tolto la delega a bilancio e programmazione a Riccardo Gobbetto (Pdl) affidandola a Gianluigi Prati (Pdl).
  “Per correttezza istituzionale”, come scrive nella sua lettera, Prati si è dimesso dall'incarico di capogruppo consiliare della lista di maggioranza “Insieme per le libertà” (che, oltre al Pdl, comprende anche Lega Nord e i Socialisti per Calcinato) e anche dalla commissione bilancio e programmazione che presiedeva.
  La domanda ora è d'obbligo: chi guiderà in consiglio comunale la compagine di destra che governa Calcinato dal 2009?
 Tutto ciò mentre restano irrisolti in paese numerosi nodi venuti al pettine negli ultimi tempi, alcuni dei quali all'origine della rottura in Giunta che ha determinato il siluramento di Gobbetto e il riassetto degli equilibri di maggioranza, dal controverso affaire dell'assessore alla pubblica istruzione Stefano Vergano accusato da un blog anonimo di aver finanziato all'Istituto comprensivo progetti educativi poi gestiti dalla moglie psicologa, al balletto estivo ai vertici di Pdl e Forza Italia, dal misterioso rinvenimento di una telecamera di videosorveglianza al magazzino comunale con le esilaranti indagini che ne sono seguite allo stop ai lavori in un cantiere edilizio diretto dal vicesindaco (nonché assessore alle attività produttive e sportive) Alberto Bertagna.