sabato 30 novembre 2019

Oggi a Montichiari c'è Uliano Lucas

Oggi alle ore 18 sarà al Museo Lechi di Montichiari il grande fotoreporter Uliano Lucas per raccontare il proprio itinerario artistico.
Noto per aver realizzato per decenni reportage per importanti giornali e riviste italiane, documentando con ampi servizi le realtà sociali e le contraddizioni del proprio tempo, la contestazione giovanile, le proteste di piazza, l'immigrazione, l'industrializzazione e la conseguente devastazione del territorio, alcuni luoghi di detenzione e ospedali psichiatrici, prima, dopo e durante il Sessantotto, Lucas è stato sui principali scenari bellici degli ultimi decenni e nelle lotte per la democrazia e la libertà, dal Portogallo del dittatore Salazar, alle guerre di liberazione in Eritrea, Guinea-Bissau, Angola e Giordania, al conflitto nei Balcani con reportage sulle città di Mostar nel 1992 e di Sarajevo nel 1993.

venerdì 29 novembre 2019

Tav: il Comune di Calcinato accetta gli espropri

A quattro mesi dalla notifica del decreto che disponeva l'occupazione d'urgenza preordinata all’espropriazione di tre aree di proprietà del Comune per consentire la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, a Calcinato è stato raggiunto l'accordo con Cepav Due.
La Giunta Municipale ha infatti approvato all'unanimità l'”atto di assenso irrevocabile alla condivisione dell'indennità” che la ditta costruttrice pagherà per tre terreni situati in località Zemogna, necessari all'esecuzione dei lavori. 
L'importo che il general contractor di questa importante opera pubblica si impegna a versare come indennità è di 125.397,89 euro, cifra “ritenuta congrua e conforme alla legislazione vigente” come si legge nella delibera. 
La zona interessata è quella a ridosso del fiume Chiese, compresa fra le vie Cavour e via Stazione, ricca di essenze arboree. Da lì passa la pittoresca pista ciclopedonale che collega il capoluogo con la frazione di Ponte San Marco, scorrendo a ovest della Roggia Calcinato, da anni meta di numerose escursionisti amanti della natura.

giovedì 28 novembre 2019

La strage di Viareggio al Bertini

Nell'ambito di Etica Festival giovedì 28 novembre alle ore 20.30 l'Auditorium Bertini di Calcinato ospita l'attrice Elisabetta Salvatori con lo spettacolo “Non c’è mai silenzio” dedicato dalla Fondazione Terre Medicee alla strage della stazione di Viareggio del 29 giugno di dieci anni fa.
Quel giorno alla stazione di Viareggio passò velocissimo un treno merci, che deragliò: il gas gpl uscito da una cisterna esplose e infiammò la stazione e le vie circostanti, distruggendo case, strade, e portandosi via le vite di 32 persone: un disastro che ha cause precise e dei colpevoli, una strage su cui si aspetta ancora di fare piena giustizia. Elisabetta Salvatori racconta quelle strade, quelle esistenze, e una città ferita che ha saputo trasformare il dolore in forza, unendosi ad altre realtà nella denuncia, per non permette che questa vicenda sia dimenticata.
Il biglietto intero costa 5 euro, il ridotto 3.

mercoledì 27 novembre 2019

Assemblea di “Calcinato In-Patto 2.0”

Assemblea generale della lista “Calcinato In-Patto 2.0” venerdì 29 novembre alle ore 20.30 nella sala civica Morelli in Piazza Repubblica a Calcinato per discutere problemi e prospettive della comunità.

martedì 26 novembre 2019

Sindaci in Loggia per il disarmo nucleare: Calcinato assente (ingiustificato)

Ieri sera a Palazzo Loggia in città i sindaci dei Comuni bresciani che hanno aderito alla Campagna internazionale per il disarmo nucleare si sono trovati per la firma di adesione ufficiale al Trattato Onu. 
Perché non c'era il sindaco di Calcinato (o un suo delegato) a rappresentare il nostro Comune, che con una delibera consiliare il 9 ottobre 2018 aveva aderito all'iniziativa?
Il documento approvato si trova qui: http://pubblicazioni.saga.it/publishing/DD/docDetail.do?docId=94068&org=calcinato Chiediamo spiegazioni al primo cittadino e alla maggioranza che lo sostiene.

domenica 24 novembre 2019

Giovedì assemblea sulla puzza a a Calcinatello

Il problema odorigeno che attanaglia da tempo la frazione sarà al centro dell'assemblea organizzata a Calcinatello dal Comitato Cittadini alla sala civica delle scuole elementari di via Santa Maria giovedì 28 novembre alle ore 20.30.
Fortunatamente la stagione è da finestre e porte chiuse - spiegano gli ambientalisti in una nota - pertanto la sopportazione diventa maggiore che d'estate. Ma questa vi sembra vita? Eppure da 15 anni cosi si vive a Calcinatello”.
Imminente è l'avvio di una “campagna di richieste ai cittadini perché comincino a scrivere alla Procura della Repubblica, agli enti di controllo, alle forze dell'ordine ogni volta che percepiscono i miasmi”.
Altri argomenti sul tappeto giovedì sera saranno il crescente fenomeno dell'abbandono dei rifiuti sul territorio, che sovente registra il crearsi di vere e proprie minidiscariche a cielo aperto soprattutto nelle campagne.

sabato 23 novembre 2019

Immortale


A Daniela Carrasco, 36 anni, mimo,
violentata e assassinata durante le proteste in Cile

Avevo nella giacca un’arma invincibile
Che nessun governo ha mai posseduto
Che nessun soldato ha mai imbracciato
Un’arma che pochi conoscono.

Avevo sul viso una maschera da guerra
Che non avrebbero mai potuto togliermi
Che mi avrebbe protetto dai loro sguardi
E dalle loro parole malvagie

Avevo una divisa da battaglia
Che non apparteneva a nessun esercito
E per questo avrei vinto
Sfilando orgogliosa dei miei colori.

Giallo, rosso, blu, verde
Ero un arcobaleno e  non potevano avermi.
Sul mio volto il trucco bianco era la maschera perfetta delle Sofferenze, ma non delle Virtù e della Bellezza.
Tutto il male spariva in una lacrima dipinta sulla guancia.
E solo con un sorriso, la mia arma migliore, ho sbaragliato le file nemiche, ho aperto un varco nei loro cuori, e indelebile ora è il mio ricordo.

Ma hanno scoperto il mio segreto, più remoto e pericoloso
Che nel loro mondo, con le loro regole sì:
Sono mortale.
Mi hanno messo un laccio al collo e una violenza nel corpo, ed ora non sono più viva. Mi hanno umiliata e privata della cosa più bella del loro mondo, la
Vita stessa, che non sanno vivere loro stessi.

Ma io li ho comunque battuti.
Perché un artista non vive dei suoi respiri,
ma dei sorrisi che rimangono sui volti della gente,
anche quando non c’è più.
Sono immortale, con questo laccio al collo e con questa violenza.
Sono immortale, in questa guerra che nessuno dovrebbe volere.
Sono immortale nel mio sorriso,
e nel tuo che mi ricordi ora sorridendo.

Ester Spassini

venerdì 22 novembre 2019

Caporalato a Ponte San Marco in un posto impensabile

La notizia che il capannone sequestrato dai carabinieri a Ponte San Marco nei giorni scorsi per per la presenza di lavoratori cinesi in nero sfruttati e immigrati clandestinamente sarebbe di proprietà della famiglia di Alberto Bertagna, segretario provinciale della Lega e assessore del comune di Calcinato, ha spinto ieri "Calcinato In-Patto 2.0", il gruppo consiliare di minoranza, a presentare sulla vicenda una interrogazione a risposta scritta al sindaco Nicoletta Maestri.
“Considerato che la proprietà dell’immobile risulta essere del padre dell’assessore al commercio e attività produttive” i consiglieri Vincenza Corsini, Vania Gobbetto, Laura Maffazioli, Alessandro Moratti Freschi e Annamaria Pennati rilevano come sia “normale prassi che il locatore verifichi periodicamente le condizioni dell’immobile e l’attività ivi esercitata. Tanto più, considerata l'identità dei locatari, l’attività dichiarata, i precedenti casi di illegalità accertati nella stessa zona e in situazioni analoghe”.
“La particolare sensibilità dell’assessore nei confronti degli immigrati e clandestini - secondo i firmatari - avrebbe dovuto richiedere un po’ più di prudenza e di controlli”.
Pertanto essi chiedono “la verifica della regolarità edilizia del capannone in questione e l’esplicito raffronto con la situazione attuale, la destinazione d’uso assentita, l’esistenza e le conformità del certificato di agibilità alle pratiche edilizie, una relazione del responsabile dell’Area Tecnica al consiglio comunale”.
Bertagna, già vicesindaco e attuale segretario provinciale della Lega, alle ultime elezioni amministrative ha raccolto ben 418 preferenze” dichiara il capogruppo Corsini presentando l'iniziativa alla stampa.
“Esprimiamo preoccupazione - sottolinea - per il ripetersi sul territorio calcinatese delle medesime spiacevoli situazioni: cittadini stranieri, di cui alcuni clandestini, che vivono e lavorano senza tutele e, probabilmente, oltre il limite dello sfruttamento, in capannoni che a detta dell’assessore erano dati in locazione ad uso deposito e che per tale utilizzo sarebbero a norma. Preoccupazione per non aver visto sul nostro territorio almeno metà dell’attenzione che una certa parte politica ha dedicato e dedica, anche sulle reti sociali, alle navi delle ong mentre si ripetono quotidiani sbarchi ad opera di piccoli trafficanti di vite che attraversano il Mediterraneo”.
È mai possibile - si chiede Corsini - che lavoratori che vivono in un capannone praticamente a ridosso del centro abitato e di una arteria di comunicazione molto trafficata non vengano attenzionati dagli agenti che controllano il territorio? C'erano oltre trenta postazioni di lavoro in quel capannone e, fatto salvo che gli operai che vi lavoravano, trascorressero anche il resto della loro giornata, vogliamo sperare anche non la notte, nell'immobile, un qualche movimento strano si sarebbe potuto rilevare”.
“Se è pur vero che con la locazione si cede l'utilizzo e non la proprietà e che le responsabilità del proprietario dell’immobile vanno distinte da quelle dei locatari, per i quali la stampa ha parlato di reati quali caporalato, lavoro nero, clandestinità e irregolarità in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro - conclude - ci si chiede perché l'assessore, già purtroppo incorso in analoghe situazioni spiacevoli, non abbia attenzionato in modo particolare i propri capannoni”.

mercoledì 20 novembre 2019

Silvia libera!

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE  
alle ore 20.30 in Largo Formentone a Brescia
PRESIDIO CON FIACCOLATA PER SILVIA ROMANO 
Un anno fa dal villaggio di Chakama in Kenya, dove stava facendo il suo lavoro di cooperante, un gruppo armato si portò via Silvia Romano. A distanza di un anno dal rapimento si sa davvero troppo poco su cosa è accaduto a Silvia e perché, non si hanno informazioni sulla sua situazione attuale, sull’impegno per liberarla, sul processo iniziato che vede imputati alcuni presunti rapitori. Noi teniamo alta la speranza di rivederla libera e al sicuro, e nel giorno in cui ricorre un anno esatto dal suo rapimento facciamo sentire la nostra voce affinché arrivi a lei e ai suoi familiari la nostra vicinanza e al Governo italiano una forte richiesta perché sia fatto tutto il possibile per la sua liberazione.

sabato 16 novembre 2019

Una polizia nonviolenta

Io ho ammesso che anche in uno stato nonviolento potrebbe essere necessaria una forza di polizia. Questo, lo confesso, è un sintomo dell'imperfezione della mia nonviolenza. Non ho il coraggio di affermare che potremo fare a meno di una forza di polizia come lo affermo riguardo all'esercito. Naturalmente posso immaginare, e immagino, uno stato nel quale la polizia non sarà necessaria; ma se riusciremo a realizzarlo o meno soltanto il futuro potrà deciderlo.
La polizia che io concepisco tuttavia sarà di tipo totalmente diverso da quella oggi esistente. Le sue file saranno composte da seguaci della nonviolenza. Questi saranno i servitori e non i padroni del popolo. Il popolo darà loro spontaneamente tutto il suo aiuto, e grazie alla reciproca collaborazione, essi saranno in grado di far fronte con facilità ai disordini, che saranno peraltro in continua diminuzione. La forza di polizia disporrà di alcune armi, ma ne farà uso solo raramente, se non addirittura affatto. Di fatto i poliziotti saranno dei riformatori.
M.K.Gandhi, "Harijan", 1° settembre 1940

giovedì 14 novembre 2019

100 anni di pace: una mostra a Brescia

Nell'ambito del Festival della Pace, sabato 16 novembre alle ore 15 al Centro Saveriani in via Piamarta 9 a Brescia verrà inaugurata la mostra fotografica “100 anni di pace – la costruzione della pace dal 900 ad oggi”.
Curata dal Centro Sereno Regis di Torino, si propone di illustrare i percorsi di pace e le lotte nonviolente che nel corso di questi ultimi 100 anni, hanno affiancato, preceduto e seguito gli eventi bellici.
Si articola in cinque sezioni - No alla guerra: superare l'idea del nemico - Satyagraha: la forza della nonviolenza per costruire la giustizia - Gaia, la nostra casa comune: fare pace con la natura - Donne contro la guerra e dentro i conflitti - L'energia degli atomi: una minaccia per la vita - ed è corredata da una vasta cronologia di eventi, iniziative, pubblicazioni.
Presenterà la rassegna Angela Dogliotti Marasso, presidente del Centro Sereno Regis.
Aperta fino a sabato 30 novembre, dal martedì alla domenica dalle ore 16.30 alle 20, la mostra è a ingresso gratuito. Per le scolaresche è aperta anche di mattina su prenotazione. Informazioni e ragguagli al 339/6243617.

martedì 12 novembre 2019

Si apre la porta del carcere per Nicoletta Dosio?

Contro l'ingiustizia del potere la resistenza è un dovere.
A questo principio si ispira ormai da trent'anni il movimento NO TAV e, da sempre, rispondono le lotte sociali e ambientali, in tante parti del paese e del mondo.
Contro tale resistenza, il sistema ha messo in campo leggi, eserciti, tribunali e carceri.
I territori, le persone, la natura sono più che mai materia bruta di sfruttamento da parte di un capitale che, nella sua arroganza dimentica di ogni limite, in nome del profitto infinito, accumula sulla propria strada morti e rovine, fino a mettere in discussione la sopravvivenza stessa del Pianeta. Anche in Valle di Susa l'opposizione popolare che, forte della memoria operaia e resistenziale, ha deciso di dire NO al TAV, grande, mala, inutile, costosissima opera, e al modello di vita che la produce, sta pagando tale resistenza ad un prezzo altissimo, a livello giudiziario, economico, esistenziale, con centinaia di condanne penali e civili, multe, fogli di via, revoche di permessi, militarizzazione del territorio. Il tutto con la complicità attiva dei governi passati e presenti, espressione istituzionale del partito trasversale degli affari, e con il supporto dei mass media di regime.
Per denunciare tutto questo e per ribadire la dignità di una lotta collettiva che non si piegherà, ho deciso di non chiedere sconti al potere invidioso e vendicativo che, con i tre gradi di giudizio dei suoi tribunali, ha condannato al carcere me e altri undici attivisti, per “ violenza privata e interruzione di pubblico servizio”.
Denuncio inoltre le storture e l’iniquità di un sistema poliziesco e giudiziario che, lungi dal garantire I diritti di tutti e soprattutto dei più deboli, si è piegato ad altri e diversi interessi, rendendosi complice del tentativo di silenziare con la violenza chi lotta per la giustizia sociale e ambientale.
Come me, sono state condannate ormai centinaia di persone e, in particolare, i nostri migliori giovani, che si sono visti infliggere pene abnormi per aver esercitato un diritto garantito dalla costituzione: condanne per cui essi oggi rischiano di perdere il lavoro, il diritto allo studio, la famiglia, la casa, il futuro.
Erano i primi giorni di marzo 2012, giornate di rabbia e di mobilitazione: la nostra piccola baita - presidio in Clarea occupata a suon di manganellate dalle “forze dell'ordine” dopo gli otto mesi di resistenza che seguirono alla presa della Libera repubblica della Maddalena e all'occupazione militare del territorio. Luca, uno di noi, in ospedale a lottare tra la vita e la morte dopo che un poliziotto l'aveva fatto cadere dal traliccio su cui si era arrampicato per sfuggire alle botte: Le dichiarazioni provocatorie del governo Monti a favore del TAV e contro la resistenza di un'intera popolazione al progetto.
Salimmo in manifestazione sull'autostrada con uno striscione su cui era scritto “ Oggi paga Monti” ed alzammo le barriere dei caselli, permettendo la libera circolazione su una delle strutture autostradali più devastanti e costose d'Italia.
Non me ne pento e sarei pronta a rifarlo. Non chiedo per me misure alternative al carcere perché, per ottenerle, dovrei riconoscere il disvalore della mia condotta: non sono disponibile ed esercito così, ancora una volta, la mia libertà.
So di avere con me il sostegno delle mie sorelle e dei miei fratelli di una lotta bella e irriducibile, perché porta nelle sue mani la memoria del passato, l'indignazione per la precarietà presente, la necessità di un futuro più giusto e vivibile per tutti.

Se andrò in carcere, non me ne pentirò, perché, come scrisse Rosa Luxemburg, dalla cella dove scontava la sua ferma opposizione alla guerra, “ mi sento a casa mia in tutto il mondo, ovunque ci siano nubi, e uccelli, e lacrime umane”. 
Nicoletta Dosio

sabato 9 novembre 2019

Omaggio ad Aldo Capitini domani a Chiari

Domenica 10 novembre alle ore 10 la 17esima edizione della Fiera della Microeditoria a Chiari ospita a Villa Mazzotti un “Omaggio ad Aldo Capitini”, che vede la partecipazione di Pasquale Pugliese, segretario nazionale del Movimento Nonviolento, autore del saggio “Introduzione alla filosofia di Aldo Capitini: elementi per la liberazione dalla violenza” (Goware edizioni, 162 pagine, 12 euro).
Scomparso nel 1968 e considerato il Gandhi italiano, Capitini fu segretario e assistente alla Normale di Pisa dalla quale venne allontanato nel 1933 per aver rifiutato di iscriversi al Partito Nazionale Fascista. Come amava ricordare Norberto Bobbio “rappresentò per molti giovani l’antitesi radicale al fascismo”. Due i cardini del suo impegno: la costruzione di una nuova socialità e di una “tramutazione” degli animi e delle strutture civili, in vista di una nuova società democratica il cui avvento doveva essere anticipato dal basso, da una “rivoluzione aperta per una società di uguali”, contro ogni sopruso ed ingiustizia sociale.
Decine le sue iniziative concrete per rivendicare il diritto al “potere di tutti” e rimuovere gli ostacoli che impediscono ad ogni persona la partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale, culturale e politica del paese: una per tutte la fondazione del Movimento Nonviolento nel 1961, all'indomani della prima edizione della Marcia Perugia-Assisi da lui organizzata.

lunedì 4 novembre 2019

Ecotassa, le briciole a Calcinato

Anche Calcinato riscuoterà parte del 10% del gettito della tassa regionale versata dalle aziende che smaltiscono rifiuti, come indennizzo per le attività ad alto impatto ambientale ospitate dal nostro territorio.
Nelle casse del Comune arriveranno esattamente 99.838 euro. Questo denaro dovrà essere impiegato per finanziare iniziative finalizzate al miglioramento ambientale, controlli e monitoraggi, interventi di tutela igienico-sanitaria e gestione integrata dei rifiuti urbani.

domenica 3 novembre 2019

4 novembre: non festa, ma lutto

In questi giorni partecipiamo alle manifestazioni con una commemorazione nonviolenta delle vittime, nel solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinché il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, diventi il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinché non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni.
Porgiamo un addolorato omaggio alle vittime della prima guerra mondiale, nel modo più austero, severo, solenne: solo opponendosi alla guerra in quanto crimine contro l'umanità si onora la memoria dei caduti. 
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.