domenica 30 ottobre 2016

Acqua potabile: altri aumenti in vista



La Provincia ha ufficialmente affidato l’altro ieri la gestione del ciclo idrico integrato alla società «Acque bresciane srl», costituita il 24 giugno e partecipata dalla stessa Provincia, da Acque ovest bresciano, Garda Uno Spa e Sirmione servizi srl.



Giunge così al termine il percorso avviato un anno fa con la scelta del modello di società pubblico-privata, mediante la fusione delle tre società esistenti, a cui si aggiungerà una consistente fetta di privati entro il 31 dicembre 2018.



E con la parziale riprivatizzazione dell’acqua (in barba all’esito del referendum la quota in mano ai pivati è stata fissata al 45%) naturalmente il Piano gestionale prevede aumenti anche per i prossimi tre anni: le nostre bollette cresceranno del 5,3% nel 2017, dell'1,1% nel 2018 e del 1,2% nel 2019.
Nel frattempo il comitato promotore del referendum provimciale consultivo in materia è al lavoro per definire il testo del quesito in calce al quale raccogliere le oltre 20 mila firme necessarie per indirlo, al fine fermare qualsiasi forma di privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato e impedire al soggetto affidatario di cedere qualsiasi quota della sua stessa proprietà a soci diversi dagli enti locali situati sul territorio bresciano. 

sabato 29 ottobre 2016

Un futuro senza atomiche?

Ieri notte l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato una risoluzione perché dal 2017 partano ufficiamente i negoziati per un Trattato internazionale che vieti le armi nucleari. 
La risoluzione è stata approvata da 123 Stati; 16 si sono astenuti e 37 (tra cui l’Italia) hanno votato contro.

giovedì 27 ottobre 2016

Leva civica regionale a Calcinato

Il Comune di Calcinato ha aderito alla "Leva civica volontaria regionale" richiedendo due tirocinanti a supporto dell'area dei servizi alla persona.
Possono partecipare alla selezione i giovani fra i 18 e i 28 anni, disoccupati o inoccupati, che siano cittadini italiani (o degli Stati aderenti all'Unione Europea o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno residenti in Lombardia da almeno due anni), purché non abbiano riportato condanne anche non definitive alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo (oppure a una pena anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione ed esportazione illecita di armi), non appartengano a corpi militari o alle forze di polizia, non abbiano già svolto un'esperienza di questo tipo.
I percorsi di Leva Civica hanno durata di 9 mesi pari a 1050 ore totali di cui 40 ore di formazione d'aula, nell'arco temporale di 30 ore settimanali.
Il progetto si svolgerà dal 1° dicembre al 31 agosto 2017. La domanda di partecipazione è scaricabile dal sito www.comune.calcinato.bs.it e deve pervenire entro le ore 12 di mercoledì 9 novembre per posta o consegnata personalmente all'Ufficio Protocollo, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30; chiuso il giovedì mattina, ma aperto di pomeriggio dalle 16 alle 18).
Per informazioni ci si può rivolgere all'Ufficio Servizi Sociali ai numeri 030/9989221-236-245 oppure via mail al seguente indirizzo: servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.

lunedì 24 ottobre 2016

Anche a Calcinato la crisi perdura

A Calcinato si sono persi nell’ultimo anno 256 posti di lavoro. È il drammatico dato che emerge facendo la differenza fra le assunzioni (1430) e le cessazioni (1686) registrate per il nostro Comune dal Centro per l'impiego di Desenzano del Garda. 
Su questa situazione molto hanno pesato la chiusura di diverse ditte, soprattutto nel settore metalmeccnico, e di alcune imprese edili sul territorio comunale, dove il tasso di disoccupazione è in linea con quello complessivo della provincia, che secondo l’Istat è al 9%, più basso della media nazionale, ad agosto fermo all'11,4%, ma più alto della media del Nord Italia a quota 7,7%.
La crisi economica è tutt’altro che finita, come più volte stoltamente sbandierato da qualche ricco privilegiato.

domenica 23 ottobre 2016

Un referendum per l'acqua bene comune

Considerata la scarsa efficacia pratica delle azioni sin qui intraprese per riportare la gestione dell'acqua potabile sotto il controllo pubblico, nella nostra provincia l'unica strada rimasta sembra essere quella del referendum consultivo.
A tale scopo nei giorni scorsi si è costituito un comitato promotore per fermare qualsiasi forma di privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato e impedire al soggetto affidatario della gestione di cedere qualsiasi quota della sua stessa proprietà a soci diversi dagli enti locali situati sul territorio bresciano.
La creazione di Acque Bresciane srl, società a cui sarà affidata la gestione del servizio idrico in tutti i Comuni bresciani, si pone in contraddizione con la scelta degli italiani, certificata dal referendum del giugno 2011. La nascita della società (i cui fondatori sono Aob2, Sir, Sirmione Servizi e Garda Uno) è il primo passo di un percorso che porterà a una privatizzazione di acquedotti, fognature e depuratori stante la scadenza del 31 dicembre 2018, entro la quale è previsto che Acque Bresciane diventi di proprietà di un socio privato per una quota variabile tra il 40 e il 49%.
Per garantire ai bresciani il diritto a godere dell'acqua pubblica, il referendum può essere richiesto con due possibilità: o raccogliere le firme del 3% dei bresciani aventi diritto al voto (ne servono quindi oltre ventimila) oppure far votare la proposta ad almeno 25 consigli comunali.
Noi a Calcinato siamo già al lavoro!

venerdì 21 ottobre 2016

Un'altra variante a un Pgt che non sta in piedi

Mentre l'amministrazione comunale avvia in questi giorni il procedimento per la redazione di una seconda variante al Piano di governo del territorio che norma lo sviluppo urbanistico di Calcinato (http://www.comune.calcinato.bs.it/allegati/2746%5Eprot.%20AVVISO%20per%20bacheche_albo%20pretorio_web%20VAR2%20PGT.pdf), osserviamo che lo strumento attualmente in vigore, a distanza di anni, conserva tutte le caratteristiche di un provvedimento estemporaneo, pressapochista e improvvisato, che si è limitato ad apporre una serie di vincoli di edificabilità interessati, senza contemplare una visione d'insieme e nemmeno la previsione di uno scenario a medio lungo termine.
Le convenzioni degli atti unilaterali (che determinavano i rapporti fra i diritti edificatori e le opere pubbliche in compensazione) sono state gestite direttamente dall'amministrazione comunale di destra, che sta governando dal 2004, senza condivisione né con le minoranze né con gli operatori del settore. I frutti, non maturati, che avrebbe dovuto generare, a tutt'oggi non esistono. L'amministrazione cerca faticosamente, attraverso finanziamenti collaterali ed estranei alle modalità del Piano di governo del territorio, di realizzare opere pubbliche assai discutibili (municipio e cinema, per esempio) sia per la loro opportunità che per gli esiti qualitativi, per dimostrare di esserci e tentare di costruire una qualche forma di consenso, come se la quantità di opere pubbliche realizzate fosse un metro di valutazione della bontà amministrativa.
Noi crediamo invece che laddove non esistono le risorse varrebbe la pena di gestire con intelligenza il patrimonio esistente, senza lanciarsi in operazioni insostenibili sul piano economico e ambientale.
Nascondersi dietro la scusa della crisi del settore edilizio è ridicolo. Il Piano di governo del territorio è stato ideato, adottato ed approvato in piena crisi immobiliare e finanziaria; non era sostenibile sin dall'inizio e il principio della sussidiarietà, introdotto dalla legge regionale, era già stato disatteso all'atto del suo concepimento.
Resta la triste consapevolezza che, al di là di ultronee quanto dispendiose varianti,  nel prossimo futuro il Piano dovrà essere rifatto da capo, adattandolo alle reali necessità e dimensioni del nostro Comune, con ulteriori, gravosi costi a carico della cittadinanza.

mercoledì 19 ottobre 2016

Domani sera da Calcinato a Vighizzolo per difendere la nostra salute

Domani sera partecipiamo insieme alla fiaccolata di protesta a Vighizzolo contro i gravi problemi causati all'ambiente e alla salute dalle emissioni tossiche di questo giorni, che hanno fra l'altro costretto al ricovero ospedaliero diversi alunni e due maestre delle scuole elementari del paese. La partenza è alle ore 20.30 dalla Piazza della Chiesa.
Stiamo organizzando una presenza collettiva da Calcinato: gli interessati a venire possono scriverci a linea.indipendente@hotmail.it.
 

giovedì 13 ottobre 2016

Indimenticabili

Oggi siamo in lutto per la morte del giullare Dario Fo e in festa per il Nobel al menestrello Bob Dylan.

domenica 9 ottobre 2016

Laboratorio di recupero materiali

Prende avvio a Calcinato martedì 11 ottobre il “Laboratorio di recupero materiali” che il Comune promuove in collaborazione con il cartello “genera-zioni” – costruire le relazioni costruisce le comunità - e di “Welfare in azione”.
Il progetto è attuato per ridare valore a ciò che normalmente si getta ed è rivolto alle persone di tutte le età che vogliono rispettare l’ambiente con la fantasia, la manualità e la voglia di conoscere altre persone.
Nove gli incontri, con cadenza settimanale fino al 13 dicembre, tutti i martedì dalle 19.30 alle 21.30 al Punto di Comunità in piazza Repubblica. Per informazioni e iscrizioni è possibile telefonare al 349.9353041.

sabato 8 ottobre 2016

Dal presidio No Tav in Campagna di Lonato

Circa duecento persone hanno animato oggi pomeriggio in frazione Campagna a Lonato il presidio No Tav. A partire dalle ore 15 nel terreno comunale in via Campagna di sopra, a ridosso del cavalcavia ferroviario, gli ambientalisti hanno esposto le proprie ragioni con mostre e stand informativi, spazi e momenti conviviali, un’area per gli spavenTav e una per il pic nic, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione locale e informarla sul pesante impatto della nuova strada ferrata ad alta velocità.
Mentre i treni passavano insolitamente lenti e radi, il vivace pomeriggio ha coinvolti partecipanti di almeno quattro provincie: oltre che dalla nostra c’erano delegazioni mantovane, veronesi e cremonesi.
A riassumere i contenuti della vivace mobilitazione Fiorenzo Bertocchi, volto storico del movimento No Tav bresciano.
“Al contrario di quanto si possa pensare – ha detto – il progetto del Tav è già fallito. Doveva unire Milano e Venezia con pochissime fermate e invece in 20 anni si è fatto tutt’altro, con numerose fermate, e quella di Brescia si può definire a media velocità”.
“Lo shunt nella campagna fra Calcinatello e Vighizzolo – ha sottolineato – sembra essere stato accantonato definitivamente. Siamo in piena crisi economica e il bilancio delle tratte già in funzione è negativo, come nel caso della Torino-Milano che presenta ingenti perdite nella gestione. A questo punto è opportuno abbandonare le pulsioni propagandistiche e dare concrete risposte alla domande di mobilità sui brevi tratti percorsi dalla nostra gente - pendolari studenti e lavoratori – riattivando le stazioni che costellano la linea Brescia-Verona, frettolosamente disabilitate negli scorsi anni: migliorare queste strutture e i loro binari è possibile grazie all’evoluzione tecnologica e contribuirebbe a dirottare su rotaia il trasporto su gomma, fonte di problematiche gravose in termini di inquinamento e viabilità”.
“Nel sostenere il percorso giuridico che entro il 19 ottobre ci porterà a presentare un secondo ricorso collettivo al Tar – ha informato – proseguiamo con fermezza la nostra azione di informazione e diamo appuntamento a tutti coloro che intendono esprimere la propria protesta per il 10 dicembre, quando il premier Renzi sarà in città a inaugurare la tratta Brescia-Treviglio di questa opera inutile, dannosa e costosa”.
In seguito Annalisa Baldrati ha condotto una visita guidata poche centinaia di metri più in là, sull’area che, stando al progetto attualmente sul tappeto, dovrebbe essere cantierizzata per circa 17mila e 600 mq, con la realizzazione di una galleria che da qui giungerà sino a Desenzano a una profondità media di 40 metri e con cunicoli a doppia canna, il potenziamento della linea ad alta tensione fino a 130mila volt (che dovrebbe partire in traliccio dalla località Fornaci e finire all’ingresso della galleria, tagliando trasversalmente le campagne, con una zona di rispetto di circa 200 metri) e un nuovo, imponente, cavalcavia due o tre volte più grande di quello attuale, per consentire il passaggio dei mezzi per realizzare l’opera. 
Al ritorno sull’area del presidio il dibattito è continuato in gruppi e capannelli fino all’imbrunire.

venerdì 7 ottobre 2016

Domani in Campagna di Lonato respingiamo insieme le provocazioni contro i No Tav


Sorpresa a poche ore dalla manifestazione No Tav di domani in località Campagna a Lonato, dove gli organizzatori hanno trovato arato il terreno comunale sul quale avevano ottenuto il permesso della questura a svolgere l’iniziativa: un gesto compiuto col chiaro intento di renderlo inagibile. “Armati di falciatrice, decespugliatore e rastrelli sabato scorso - racconta Giulio Botticini del Coordinamento No Tav Brescia-Verona - avevamo ripulito un campo abbandonato da anni, tanto che era sparito sotto la vegetazione pure il marciapiede che lo delimitava. Le operazioni avevano suscitato anche il plauso di diversi residenti: i rifiuti solidi presenti nell’area erano stati raccolti in diversi sacchi contenenti materiali ferrosi, rottami di vetro e lattine, bottiglie di plastica e ramaglie”. “L’aratura profonda effettuata nei giorni scorsi - sottolinea Giulio - danneggia sia il terreno che chi voleva partecipare al presidio No Tav. Fra l’altro al termine della manifestazione avevamo intenzione di piantumarvi una serie di essenze arboree offerte dagli abitanti del luogo. Un intervento intimidatorio di questo genere non ce l’aspettavamo proprio: si tratta di una pesante provocazione che però non fermerà la mobilitazione in corso. Da parte nostra resta la volontà di essere presenti sabato a Campagna, una frazione che verrà particolarmente colpita dai lavori di cantierizzazione per il passaggio della nuova linea ferroviaria ad alta velocità”. 
Sabato la manifestazione è comunque confermata in via Campagna di sopra a Lonato, a ridosso del cavalcavia ferroviario. A partire dalle ore 15 ci saranno mostre e stand informativi, spazi e momenti conviviali, truccabimbi e animazione per bambini, un laboratorio per la costruzione degli spavenTav e un’area pic nic, con lo scopo  di sensibilizzare la popolazione locale e informarla sul pesante impatto che la nuova strada ferrata ad alta velocità potrebbe avere nella zona.

mercoledì 5 ottobre 2016

I No Tav domani in assemblea a Calcinatello: resistere agli espropri!

A Calcinatello il movimento No Tav, in collaborazione con il Comitato Cittadini, alza il tiro contro l’avvicinarsi delle scadenze di progettazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità. Domani sera alle ore 20.30 nella sala civica sotto le scuole elementari di via Santa Maria ci sarà una assemblea pubblica per illustrare le procedure avviate dal coordinamento di resistenza agli espropri in vista della realizzazione di questa grande opera pubblica.
Nel corso della serata in particolare sarà possibile aderire al ricorso collettivo che ha già ricevuto decine di adesioni in poche ore. “Con la deliberazione 22 del 1° maggio scorso - informa la portavoce del comitato Laura Corsini - il Cipe ha approvato la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio dei terreni interessati al passaggio dei treni ad alta velocità. Si tratta della seconda reiterazione del vincolo e della terza volta che esso viene posto a partire dal 2001; il provvedimento si è reso necessario poiché il precedente vincolo era scaduto. Il decreto governativo 251 del 23 settembre scorso ha poi espresso il parere di compatibilità ambientale (Vas) per il progetto della tratta Brescia–Verona dell’Alta Velocità”.
Per il movimento ambientalista “è necessario impugnare i due provvedimenti per far valere alcuni vizi quali: l’illegittimità dell’ulteriore periodo di reiterazione del vincolo espropriativo (si arriverà in questo modo a 19 anni di vincolo di esproprio su case, terreni ed aziende!); la scadenza del vincolo espropriativo prima dell’approvazione della delibera del Cipe; l’illegittimità della pretesa di far valere la Vas appena approvata anche per il progetto definitivo dell’Alta Velocità sulla tratta Brescia–Milano dopo aver già espresso il parere di compatibilità tra il progetto preliminare e il progetto definitivo”.
“Inoltre - sottolinea Corsini - contro entrambi i provvedimenti possono essere fatti valere in via derivata tutti i vizi derivanti dal ricorso principale. I motivi aggiunti sono importanti per evitare che quando sarà il momento di impugnare il progetto definitivo possa essere contestato ai ricorrenti di non aver impugnato gli atti presupposti aventi autonoma efficacia lesiva facendoli diventare definitivi, in quanto se un atto amministrativo non viene impugnato entro sessanta giorni dalla sua conoscenza, esso diviene definitivo e non può più essere contestato”.
I soggetti legittimati ad impugnare la deliberazione del Cipe e il decreto sono gli espropriandi, i soggetti che abitando a ridosso della linea e che riceveranno danni dall'opera e i Comuni il cui territorio è interessato dalla nuova linea ferroviaria, ma per i No Tav “anche le associazioni ambientali a carattere locale che abbiano nel proprio statuto la tutela del territorio in tutte le sue forme”.
Questo nuovo ricorso al Tar si aggiunge a quello già depositato ad aprile e ora in attesa di fissazione di udienza: “riteniamo che ogni azione legale vada intrapresa per tentare di fermare un'opera che non presenta alcuna utilità per il nostro territorio e che creerà gravi danni all'economia locale, al turismo e alla vita quotidiana di tutti gli abitanti” ribadisce Corsini.
“Naturalmente è possibile per il singolo espropriando fare ricorso autonomamente – osserva - ma partecipare al ricorso collettivo riduce fortemente i costi legali. L'adesione va comunicata entro il 19 ottobre; il costo individuale non supererà l'importo minimo di adesione di 50 euro”.
“L'interesse all'adesione - conclude - va comunicato all'indirizzo info@notavbs.org o telefonicamente al 338/2243648 ogni giorno dopo ore 12".

domenica 2 ottobre 2016

Domani sera vertice fra amministrazione comunale e comitati per l'ambiente

A Calcinato qualcosa si muove sul fronte ecologico, dopo le prime prove di dialogo fra l’amministrazione comunale con il suo ruolo istituzionale e i due comitati che difendono sul territorio i diritti alla salute e all’ambiente. 
Aderendo a un protocollo d’intesa della Regione, il Comune ha intrapreso un percorso interistituzionale di condivisione delle scelte strategiche di pianificazione, programmazione, gestione e monitoraggio del comparto territoriale e ambientale.
Tale percorso vede il coinvolgimento di Regione, Provincia, Comune e la partecipazione delle realtà associative del territorio. Quindi, al fine di migliorare il livello di collaborazione sociale e contribuire a istituire un clima partecipativo, utile a prevenire e risolvere i conflitti e favorire la concreta attuazione di misure a tutela dei cittadini e delle risorse ambientali, il sindaco Marika Legati ha convocato consiglieri comunali, assessori e delegazioni ristrette del Comitato Cittadini e del Comitato salute ambiente per domani sera alle ore 20.30 nella sala consiliare del municipio, per un primo incontro di confronto e condivisione sulle variegate problematiche da tempo al centro dell’attenzione sul territorio.
L’auspicio è che sia l’inizio di un cammino partecipato che contribuisca a risolvere le emergenze che attanagliano da tempo Calcinato, dal problema di cave e discariche alla presenza di siti produttivi inquinanti.