martedì 31 dicembre 2013

Dispatrio fertile

Chiudiamo l'anno con la poesia. Abbiamo scoperto che a Calcinato vive una scrittrice di origine albanese che sulla fatidica soglia dei 30 anni, come Ingeborg Bachmann, ha avvertito il bisogno di riflettere sul viaggio compiuto da adolescente verso una nuova terra, un nuovo popolo e, soprattutto, una nuova lingua.
  Apprezzata da autori come Maurizio Cucchi e Chiara De Luca, Anila Resuli è famosa per aver fondato nel 2009 la casa editrice Clepsydra, interamente dedicata a e-book di poesia e di fotografia.
  Profuma di parole scabre ed essenziali, tutt'altro che epiche, questo suo poemetto "Volti dell'acqua" pubblicato dalle edizioni Smasher (36 pagine, 8 euro) e vincitore della seconda edizione del Premio letterario Ulteriora Mirari.
  Sono versi materici quelli della Resuli, parole sommesse, quando non bisbigliate, di una donna che ha gettato tutto intero il proprio corpo nella battaglia di una esistenza per niente facile, della quale è metonimia la traversata adriatica da Valona a Otranto, compiuta di marzo insieme ad altri 58 migranti e ritmata da drammatiche epigrafi: "Verso il porto", "In barca", Avvistamento elicottero della Guardia Costiera Italiana. Barca priva di luce e timone". "Scampato impatto con una petroliera russa", "Sulla petroliera russa", "Sul motoscafo della Guardia Costiera Italiana" e finalmente "Porto d'Otranto".
  Nelle diverse sezioni dell'opera il pensiero dell'autrice pulsa al ritmo endecasillabo dei propri respiri, danzando nel dolore di uno sradicamento che si fa trasmutazione di paesaggi, momenti, appartenenze e accettando il tormento del dispatrio come condizione umana in cui piantare una nuova possibile radice, la lingua che ha scelto di abitare.
  Non è stato il suo un viaggio della speranza come i tanti che hanno alimentato in questi decenni il dolorismo italiota colmo di sensi di colpa e privo di quello sguardo internazionalista che sarebbe forse l'unico sentimento utile da provare (leggendone l'incipit come non ricordare il canto "Soldato proletario che parti per Valona" che narra di quando noi italiani andammo patriottardi a contrarre laggiù un debito lungi dall'essere estinto?).
  No, Anila Resuli concepisce quel viaggio come duro, esigente, infinito itinerario alla ricerca di se stessa, un percorso che si disintegra caleidoscopico nelle molteplici forme dell'andare per acqua specchiandosi - come acutamente osserva nella prefazione Paolo Fichera - "in una superficie sempre diversa, mai fissa, che spezza i contorni se toccata: '... il tempo ammaestri, poi guardi/ fissi distanti, coi volti dell’acqua,/ la terra tace ormai lontana'".

venerdì 27 dicembre 2013

Ci scrive Mario Carleschi...

Ho letto con attenzione i due recenti post firmati da William Geroldi e la premessa redazionale di Linea Indipendente del 22 dicembre. Conosco William e per nove anni, fino al 2004, ho fatto parte di Linea Indipendente, e credo che le cose scritte meritino un commento. 

Premessa: logicamente un commento razionale, non insulti come quelli che sembra siano arrivati alla redazione. Tuttavia, pur avendo in altre occasioni criticato l’anonimato sulle pagine dei blog politici calcinatesi, l’ho fatto nei confronti dell’anonimato dei gestori dei blog, mentre per quanto riguarda i commentatori, anche nel caso una persona si firmi ma non è conosciuta, è difficile capire se trattasi di pseudonimo o meno. E se un gruppo politico o un movimento crea un blog, penso lo faccia per arrivare a gente che non conosce, perché se si vuole parlare solo con coloro di cui si conoscono vita, morte e miracoli, è meglio continuare a incontrarsi con i soliti quattro gatti in piazza e lasciare perdere la Rete…  

Linea Indipendente e William hanno negativamente preso atto di “commenti acidi e segnali di nervosismo che si stagliano all’orizzonte della prossima campagna elettorale”, ma c’è da dire che è stato William il primo a dichiararsi “irritato e preoccupato” dalla presenza di liste del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali. Non da quello che dicono o fanno queste liste locali, ma proprio dalla loro stessa presenza. Io da un po’ di tempo collaboro insieme ad altre persone affinchè a maggio ci sia una listaCalcinato 5 Stelle”, e ci sia con una proposta seria sotto il profilo dei candidati e della preparazione sulle tematiche amministrative del nostro paesello. Se questo sarà possibile lo vedremo entro i prossimi tre mesi. Per ora c’è un gruppo di persone che si incontra regolarmente per ragionare su quello che accade e per proporre soluzioni diverse a quelle date finora da chi ci amministra o da chi ci ha amministrato in passato (anche quel centrosinistra con cui si è alleata Linea Indipendente nelle ultime due elezioni...); c’è un volantone/giornalino che parla di acqua, piano regolatore e costruzione del nuovo municipio (in una maniera mi sembra nonurlata” o sfascista, basta leggerlo); c’è una presa di posizione sul caso WTE. Mi scuserà William Geroldi, ma "che c’azzeccano" (è proprio il caso di dirlo…) i paragoni con Di Pietro e la Lega, con la politica nazionale e con politicanti opportunisti che “dove si aprono opportunità qualcuno si infila”?  

Ci si dice che bisogna guardare a “una società che si identifica in progetti, attività, sensibilità di vario genere, molto più pragmatica, alla quale è opportuno guardare se si intende essere della partita il prossimo anno”: sottoscrivo. Ma questo può realizzarsi a Calcinato solo nell’ambito del centrosinistra “civico” immaginato da William? Vuol dire che i “buoni” stanno da una parte e tutti quelli che intendono promuovere la partecipazione dei cittadini in un’altra parte politica sono i “cattivi” a prescindere, tagliati fuori in partenza e pregiudizialmente accomunati a coloro la cui “opposizione, ma anche poi la partecipazione al governo, si rivelava inetta, accomodante”, e per i quali “il fascino del potere colpiva ancora, mettendo in soffitta tutte le promesse di cambiare rotta”? Sui contenuti ci sarà una campagna elettorale per confrontarci su posizioni diverse, ma (per usare l’espressione fin troppo retorica della premessa redazionale) non mi sembra “una magistrale lezione di educazione civica” quella di irritarsi per il solo fatto che una proposta diversa potrebbe essere in campo.

Che ci sia anche questo tipo di atteggiamento all’origine di quel vuoto di credibilità, tanto deprecato da William, che si è aperto tra i cittadini e la politica dei partiti e nel quale si sono infilati anche quei cattivoni dei grillini?  

Mario Carleschi

giovedì 26 dicembre 2013

La nota della Wte sull'incendio del 23 dicembre

Oggi la ditta Wte ha inviato questa nota informativa al Comune e alla Provincia. 
La pubblichiamo per gentile concessione dell'estensore, che ringraziamo.

A seguito dell’incendio divampato in data 23 dicembre u.s. siamo con la presente a chiarire le dinamiche dell’incidente e le operazioni attuate dalla ditta in ordine alla protezione dell’ambiente.
Lunedì 23 dicembre u.s. il turno di lavoro è finito come di consueto verso le 18:00 e all’impianto non erano presenti addetti dopo quell’ora, in quanto tutte le previste lavorazioni si erano concluse senza imprevisti e/o ritardi.
Verso le 20:00 l’allarme satellitare del trattore John Deere è scattato segnalando l’assenza di energia elettrica; nel mentre un agricoltore che risiede poco distante dall’impianto, vedendo le fiamme, ha avvertito tempestivamente i Vigili del fuoco e ha contattato il Sig. Mario Contarelli (dipendente WTE), segnalando il problema.
Pochi minuti dopo un altro dipendente residente a Calcinatello (sig. Efisio Simbula) è accorso all’impianto avvertito dal Sig. Contarelli e con l’acqua di rete ha tentato di contenere l’avanzata delle fiamme evitando che un escavatore prendesse fuoco.
L’ing. Giuseppe Giustacchini (responsabile I.P.P.C) è giunto pochi minuti dopo il sig. Sibula, ovvero alle 20,25 e non ha abbandonato lo stabilimento sino alle ore 14,00 del giorno successivo.
Poco dopo sono arrivate le squadre di Vigili del fuoco che in meno di mezz’ora hanno domato le fiamme e hanno accertato che la probabile causa dell’incendio è imputabile ad un cortocircuito del motorino di avviamento del trattore John Deere che ha causato una autocombustione.
Precisiamo che il nostro trattore era in ottime condizioni, regolarmente tagliandato.
Da questo mezzo le fiamme sono partite e hanno coinvolto rapidamente i tamponamenti laterali del locale adiacente alla zona parcheggio, costituiti da materiale plastico (onduline).
Le fiamme hanno quindi raggiunto i mezzi parcheggiati nei pressi ovvero un escavatore e un telescopico, bruciandone copertoni e cabina.

Tre mezzi su quattro sono purtroppo andati distrutti.
Il locale danneggiato dall’incendio (il depuratore delle acque reflue prodotte dallo stabilimento) era costituito da numerosi serbatoi in vetroresina, una filtropressa, varie attrezzature elettroniche ed elettriche, come misuratori di portata e pompe, e i quadri elettrici necessari per il funzionamento dei macchinari.
I liquidi contenuti nei serbatoi di vetroresina hanno impedito che gli stessi bruciassero completamente e risultano tuttora intatti, anche se inutilizzabili.
I reagenti chimici (calce e flocculante organico) non sono stati interessati dall’evento.
Sulla superficie pavimentata e quindi impermeabile dell’impianto non sono quindi stati sversati rifiuti ne liquidi corrosivi ma solamente l’acqua utilizzata dagli agenti per domare l’incendio, la quale si è arricchita degli oli minerali e degli idrocarburi fuoriusciti dai mezzi in fiamme.
Questo volume d’acqua di circa 30 metri cubi è stato contenuto completamente all’interno dell’impianto dato che le pendenze della pavimentazione sono state progettate in modo da convogliare le acque di dilavamento verso un pozzetto di raccolta.
La notte stessa, attraverso una nostra autocisterna dotata di pompa, il pozzetto è stato svuotato pulendo i piazzali con altra acqua di rete. Tutte queste operazioni sono state eseguite in ottemperanza del Piano di Sicurezza e quindi nessuna operazione è stata lasciata la caso.
Il liquido raccolto è stato quindi isolato nella vasca V7c in calcestruzzo armato impermeabilizzato ed è stato parzialmente prelevato già nella giornata del 24 dicembre e smaltito presso un impianto autorizzato.
La quantità residua verrà smaltita nella giornata del 27 dicembre p.v. .
La notte stessa e il mattino seguente i funzionari di ARPA hanno accertato che le operazioni di messa in sicurezza delle acque di spegnimento venissero condotte correttamente.
In collaborazione con il consulente della ditta (ing. Chiara Miele) il personale ARPA ha stilato un piano di massima per lo smaltimento di tutto il materiale coinvolto dall’incendio, che la ditta dovrà seguire.
Poiché l’impianto di depurazione è impraticabile e necessita di una totale sostituzione, la ditta ha dichiarato di auto-sospendere l’attività di ritiro e trattamento dei fanghi biologici allo stato liquido, sino a data da destinarsi. Tutta la documentazione è a Vostra disposizione per ulteriori verifiche.
A disposizione per ulteriori chiarimenti colgo l’occasione per ringraziare e porgere distinti saluti.
Brescia, 26 dicembre 2013
                                                       
WTE srl
Ing. Leali Federico

mercoledì 25 dicembre 2013

E' morto Lino Pedroni

Ieri sera si è spento alle ore 20 Lino Pedroni, il leggendario partigiano “Modroz” della 122^ Garibaldi, Brigata d'assalto Antonio Gramsci, presidente onorario del Comitato provinciale dell'Anpi di Brescia. Aveva 84 anni.
 Tante volte l'abbiamo sentito raccontare con entusiasmo instancabile le gesta eroiche sue e dei suoi compagni - alle feste di piazza, nelle scuole, in convegni, alle commemorazioni ufficiali - e tante volte commiserare l'esito tradito di quelle lotte che avrebbero voluto consegnare alle nuove generazioni una Italia più libera e giusta.
  La camera ardente è allestita nella sede cittadina dell'Anpi in via Campo Fiera. La cerimonia funebre si svolgerà sabato 28 dicembre alle ore 10.30.

lunedì 23 dicembre 2013

Incendio in serata alla Wte in località Barconi

Apprensione stasera a Calcinatello, dove poco prima delle ore 20 tre forti boati hanno improvvisamente squarciato la quiete della campagna mandando in blackout per il rimbombo gli impianti elettrici di alcune cascine in località Barconi, a nord del centro abitato.
 I contadini riversatisi subito in strada hanno notato fiamme alte diversi metri levarsi dall'impianto gestito dalla Wte in via Cavour per la messa in riserva e il condizionamento di fanghi biologici.
 Sotto una pioggia battente sul posto sono accorsi una pattuglia di agenti della Polizia Locale e i Carabinieri della stazione di Desenzano del Garda per l'avvio delle indagini sull'incendio, sulla cui natura non vi sono ancora certezze.
 Mentre stiamo scrivendo la sesta autobotte dei pompieri è al lavoro per domare il fumo denso e intenso che, complice la bassa pressione, ha formato una cappa biancastra che si va disperdendo verso ovest seguendo la direzione del vento.
 Secondo le prime notizie, sembrerebbe che tutto sia partito quando si è bruciato un sollevatore telescopico, ma questa è solo una ipotesi che non siamo in grado di confermare.
 Aperta da oltre 10 anni, l'azienda per la sua attività è stata più volte al centro dell'attenzione da parte della popolazione,che nel corso degli anni ha segnalato un incremento esponenziale del traffico pesante con effetti problematici per la viabilità dei residenti, la frequente dispersione di fanghi dai camion e soprattutto la presenza di miasmi nellla zona (ne scrivemmo in versi qui: http://lineaindipendente.blogspot.it/2012/09/puzza-ai-barconi-di-calcinatello.html).
 Nell'ottobre 2012 Linea Indipendente aveva sollevato il problema con una interrogazione che segnalava al consiglio comunale i disagi causati da questa attività alla cittadinanza (http://lineaindipendente.blogspot.it/2012/10/novita-sullimpianto-per-il-trattamento.html).

domenica 22 dicembre 2013

Geroldi, Linea Indipendente e i... non si sa chi

La proposta di William Geroldi, che abbiamo pubblicato il 5 dicembre scorso, sta suscitando un inatteso dibattito fra i cittadini e in rete. 
Sappiamo che è stata stigmatizzata in almeno un incontro politico, è nel mirino di blog di dubbia reputazione, ha ricevuto critiche da una nutrita serie di commenti anonimi che, come vi abbiamo comunicato il 30 settembre, per igiene mentale provvediamo in quanto anonimi a cestinare appena letti.
William Geroldi ha inteso tornare sull'argomento con la magistrale lezione di educazione civica che pubblichiamo di seguito.

Carissimi amici, mi segnalano commenti acidi e segnali di nervosismo che si stagliano all’orizzonte della prossima campagna elettorale, ormai avviata non c’ è dubbio. Non so da parte di chi, diversi sono anonimi, quando si dice il coraggio delle proprie idee.
Premesso che l’anonimato è, a mio avviso, l’anticamera dell’omertà, il brodo di coltura da cui si sviluppano rigogliosi i sistemi mafiosi, suggerirei a questi “maitre a penser” in salsa nostrana di candidarsi alle elezioni in forma anonima per vedere il consenso che raccoglierebbero perché se dicessero, seguitemi nel ragionamento, cose sensate perché non votarli anche se anonimi. C’è qualcosa che non torna, vero, dimenticavo che gli elettori valutano le persone per la loro storia, l’impegno, volontà, insomma tutto il bagaglio del candidato che gli si para davanti.
E’ così che funziona, normalmente, ma forse se il meccanismo della credibilità s’è inceppato che non sia colpa proprio di questi anonimi che celano la loro impresentabilità e pochezza dietro appunto un rassicurante anonimato che consente loro di spargere veleno senza pagarne le conseguenze, come la denigrazione, dicevo di sapore mafioso; e chissà ancora che questa gente non sia la stessa che ci ha o vorrebbe rappresentarci, rappresentare i calcinatesi; sibilano pure che Linea indipendente ha paura di perdere consensi, vero, visto che solo quelli hanno da difendere, non potere, non poltrone, non raccomandazione, non favori, tanta ansia sì invece di continuare a dar voce a chi non ne ha, a chi insiste nel credere che i meriti vadano premiati e le rendite di posizione scoraggiate, a chi nella parità di condizioni offerte a tutti, a chi in questo desolante panorama economico-politico sommessamente implora le istituzioni di essere a loro più vicine, comprenderne meglio le fatiche che ogni giorno sopportano. Ecco i voti che Linea Indipendente ha paura di perdere.
Ma dirò di più, a questo punto, confesso un grande peccato: sono un renziano e per questo e perchè conosco la classe politica calcinatese nutro non pochi dubbi sulle conversioni dell’ultima ora. D’altra parte la storia stessa del nostro Paese è segnata dal sacrificio di quei pochi che spesso seppero intuire i pericoli e pagarono talvolta con la vita scelte e coerenza; tutti gli altri arrivarono dopo a scoprire il vento della libertà, pazienza. Ma se qualcosa si può fare per asciugare questa melma, si cominci subito indicando il percorso per la costruzione di una rinnovata classe dirigente, nell’alveo di un centrosinistra - io la penso così – davvero diverso e presentabile. Che faccio? Mi firmo, ma sì… William Geroldi.

sabato 21 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è autogestionaria

Dobbiamo sapere coinvolgere in una cittadinanza attiva tutte le donne e gli uomini disposti a lavorare per rendere Calcinato un posto decente in cui vivere.
  Molti interventi pubblici possono essere autogestiti dai cittadini divenuti consapevoli che - complice la crisi economica che sta mordendo anche qui da noi - tutti sono chiamati a far la loro parte per contribuire ad abbattere la spesa pubblica: con l'attento coordinamento di una amministrazione intelligente, squadre ecologiche possono tenere ordinato e pulito il territorio che attraversano, gruppi di lavoratori possono eseguire piccole opere manuali di manutenzione, i genitori possono svolgere lavori di tinteggiatura e riparazione alle scuole, collettivi di auto mutuo aiuto possono farsi carico delle necessità sociosanitarie dei più deboli.
  Dove ci han provato funziona. Perchè non farlo anche qui?

venerdì 20 dicembre 2013

Stasera a Montichiari c'è «Una canzone per il paradiso»

Stasera all´Istituto statale Don Milani di via Marconi 41 a Montichiari sarà proiettato il film «Una canzone per il paradiso», nel quale il regista Nicola Di Francescantonio ripercorre in poco più di un´ora la vita di don Andrea Gallo, indimenticato prete di strada, che dalla Resistenza alla nonviolenza passò una vita intera a fianco dei poveri e degli oppressi.
 Ambientato nella Genova degli anni ´70, con una colonna sonora che si basa prevalentemente sulle canzoni della scuola genovese (molti di quei cantautori furono amici di don Gallo), il documentario sviluppa storie e incontri persi nei vicoli e nelle strade del capoluogo ligure, con Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Fabrizio De Andrè, Gino Paoli e, naturalmente, don Andrea Gallo, protagonisti informali e quasi casuali del racconto.
 L´appuntamento è in programma alle ore 21. L´ingresso è gratuito.

giovedì 19 dicembre 2013

Una variante al Pgt per il Natale dei calcinatesi

E' insolita la convocazione del consiglio comunale di Calcinato che il sindaco Marika Legati ha fissato per le ore 9 di sabato 21 dicembre, in tempo utile per procedere alla adozione della variante al Piano delle regole e al Piano dei servizi del Piano di governo del territorio vigente ai sensi della normativa vigente, con il recepimento degli aggiornamenti cartografici. 
 Il provvedimento giunge a un anno esatto dall'approvazione del fondamentale strumento di è programmazione urbanistica e la decisione di mettervi mani a pochi mesi dalla sua effettiva entrata in vigore sta suscitando non poche polemiche in paese, destinate inevitabilmente a far discutere sabato.
  In discussione ne corso della mattinata ci saranno anche due convenzioni: la prima è quella per il conferimento del ruolo di stazione appaltante al Comune di Brescia ai fini dell’espletamento della gara d’ambito per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, la seconda con la cooperativa sociale Il Quadrifoglio per la manutenzione del verde pubblico comunale, comprensiva della gestione e manutenzione degli impianti di irrigazione.

mercoledì 18 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è autorevole

L'elenco delle candidate e dei candidati alle cariche di sindaco e di consiglieri comunali a cui pensiamo dovrà esprimere per ciascuno di loro una autorevolezza indiscussa, dovuta alla affermazione e al consenso che nel corso del tempo hanno avuto, pur in ambiti diversi, dalla professione al volontariato, dalla cultura alla amministrazione.
 Solo la riconoscibilità e la rappresentatività possono non solo attrarre alle candidate e ai candidati i consensi necessari, ma garantire che nel proprio operato le elette e gli eletti rispondano costantemente alla comunità. 
 Sui nomi ci giochiamo tutto.

martedì 17 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è responsabile

Vogliamo una lista responsabile, nel senso etimologico e più pieno dell'aggettivo: capace di dare risposte. Concrete naturalmente, al di là degli slogan e dei pregiudizi.
Una lista che sviluppi la propria creazione, organizzazione e azione nella prassi, con le attente ben drizzate ad intercettare le domande (ma non quelle anonime) e i bisogni (ma non quelli indotti) dei calcinatesi. 
Per offrire risposte complete, che guardino lontano, altrimenti va a finire che non arriva a metà novembre quel che s'è deciso a ottobre, tanto per capirci.    

lunedì 16 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è aperta

Aperta anche a chi non può votare. 
Ci vengono in mente prima di tutto i bambini, i minorenni e gli stranieri ancora senza cittadinanza italiana, senza dimenticare i malati che non potranno recarsi alle urne o ricevere la visita del seggio volante.
Sono oltre tremila persone che vivono insieme con noi a Calcinato, sovente fra le maggiormente colpiti dalla crisi economica e vittime delle insufficienze dell'intervento pubblico nel farvi fronte.
Nel redigere il programma dobbiamo partire anche dalle loro esigenze, consapevoli che il grado di civiltà raggiunto dalla nostra società si può desumere dall'importanza che essa attribuisce alla tutela dei diritti degli indifesi e degli emarginati.

domenica 15 dicembre 2013

2014: la lista che vogliamo è pluralista

In primavera anche a Calcinato si voterà per il rinnovo dell'amministrazione comunale.
In cammino verso quell'importante appuntamento, di tanto in tanto indicheremo qui un aggettivo per la lista che vogliamo. Cominciamo oggi.
La lista che vogliamo è pluralista.
Non pensiamo di bastare per la rivoluzione di cui Calcinato ha bisogno e avvertiamo la necessità di confrontarci con le forze politiche, le associazioni e i cittadini che sono interessati a questa rivoluzione.
Chi legge questo blog le nostre idee, i nostri valori, i nostri programmi li conosce bene. Quello che intendiamo fare è porli al servizio, insieme ad altri, di un progetto più ampio, che rappresenti e rafforzi diverse ispirazioni, culture e pratiche sociali presenti sul territorio comunale.

sabato 7 dicembre 2013

Col 'porta a porta' vola in su la raccolta differenziata

Stando ai dati forniti dall'amministrazione comunale, il 'porta a porta' a Calcinato ha fatto registrare un balzo all'insù della percentuale della raccolta differenziata: a nove mesi dall'avvio del nuovo sistema gestito dalla società Garda Uno di Padenghe, sono raccolti separatamente ormai i due terzi dei rifiuti solidi urbani.
Sembra quindi indovinato puntare su questo sistema, oltre tutto messo in atto negli orari notturni, dopo le 19.30, per arrecare meno disagio possibile alla cittadinanza. Il servizio prevede la raccolta settimanale per carta, plastiche, secco indifferenziato, vetro e lattine, mentre è bisettimanale per i rifiuti organici. I cittadini che ne fanno richiesta inoltre possono fruire anche del servizio di raccolta delle frazioni verdi; all'isola ecologica di via Baratello, infine, è disponibile gratuitamente un contenitore di compost che sarà possibile utilizzare per fertilizzare orti e giardini.
Per agevolare questa buona pratica di educazione civica l'amministrazione comunale provvederà alla fornitura dei sacchi per la raccolta differenziata per la plastica: essi potranno essere ritirati in municipio giovedì 12 e venerdì 13 dicembre dalle ore 15 alle 20 oppure sabato 14 dalle ore 9 alle 12. Per la raccolta dell'umido invece il consiglio è di utilizzare dsacchetti di carta o le borse della spesa "100% compostabili".
Per informazioni ulteriori sono a disposizione l'Ufficio tecnico allo 030/9989225 o l'Azienda servizi comunali allo 030/9969502.

giovedì 5 dicembre 2013

Verso le elezioni comunali: una lettera di William Geroldi

Carissimi amici di Linea Indipendente,
seguo con attenzione, grazie anche all’aiuto di Flavio Marcolini, le vicende politiche di Calcinato e avvicinandosi la scadenza amministrativa della primavera 2014 avverto l’esigenza di farvi partecipi di alcune mie riflessioni. Perdonate allora la mia intrusione che si dichiara subito irritata e preoccupata per la novità, peraltro scontata, che ci annuncia la prossima tornata elettorale, ovvero la presenza diffusa di liste del Movimento 5Stelle.
Perché irritazione e preoccupazione, mi chiederete? Provo a rispondere. Sarete d’accordo con me che il vuoto in politica non esiste, e quindi dove si aprono opportunità qualcuno si infila, con dimensioni che sono esattamente proporzionali alle questioni sollevate. Va per la maggiore ormai – e purtroppo è così – la denigrazione di una rappresentanza politica e parlamentare inadeguata ai bisogni del Paese e che purtroppo della crisi è stata spettatrice passiva, se non l’artefice.
La situazione è sotto gli occhi di tutti, buon'ultima la sentenza della Corte costituzionale, dopo 8 anni che votiamo con quel sistema, ha definito il Porcellum anticostituzionale, non sappiamo quale futuro ci attende, se dovessimo metterci a elencare ciò che non va non finiremmo più, ma….. Ma Grillo, che c’azzecca? Soprattutto sul territorio. Perdonatemi l’azzardo, più epidermico che ragionato, ma il Movimento 5Stelle mi fa venire in mente Di Pietro, e prima ancora la Lega. Più salivi al vertice e più la loro opposizione, ma anche poi la partecipazione al governo, si rivelava inetta, accomodante, insomma il fascino del potere colpiva ancora, mettendo in soffitta tutte le promesse di cambiare rotta. Semplifico troppo, può essere. Ora tocca a Grillo lanciare l’ennesima offensiva e siccome fallirà ciò che mi spaventa più di ogni altra cosa è la capacità di questo sistema di fagocitare qualsiasi speranza di rinnovamento, questo è il vero dilemma.
Non lo si risolverà certo a Calcinato o in qualche altro paese limitrofo e la risposta non si trova nel municipalismo esasperato, sento qualcuno ogni tanto vagheggiare un ritorno al Rinascimento per scoprire il senso e la storia del nostro Paese. Vorrei riscoprirla invece oggi questa storia, in questa democrazia, in quest’ansia e desiderio di cambiamento, insieme alle persone che fanno dell’agire nell’interesse il più possibile rappresentativo di una intera comunità, a partire dai più deboli, il faro della propria azione.
Linea Indipendente è da tanti anni un punto di riferimento a Calcinato, nel senso politico del termine se si riferisce a una presenza caratterizzata da un minimo di struttura decisionale e una rappresentanza istituzionale. Tutto intorno nel frattempo è ancor più cresciuta – anche se c’è sempre stata, ma più come cinghia di trasmissione dei partiti - una società che si identifica in progetti, attività, sensibilità di vario genere, molto più pragmatica, alla quale è opportuno guardare se si intende essere della partita il prossimo anno. C’è da attendersi una forte presenza di civismo, i segnali sono evidenti e numerosi, che in molti casi diventerà lo sfidante di Grillo.
A Calcinato, Linea Indipendente potrebbe candidarsi alla rappresentanza di questo civismo, rivendicandone la guida, offrendo e sollecitando partecipazione, e riguardo all’attuale quadro politico locale, mi riferisco ovviamente al centrosinistra e alle persone che lo compongono, chiedere di fare un passo indietro in nome di un nuovo progetto nel quale non sono diritti ereditari da vantare.
Non saremo certo noi a far rinascere la speranza, a ricostruire una macchina della convivenza civile così messa male in arnese, siamo piccoli al cospetto del cosmo, ma non arrendiamoci, anche perché altri potrebbero invece fare cose a noi sgradite. Appunto , il vuoto in politica non esiste. 

Un abbraccio, 
William Geroldi.