Ho letto con attenzione i due recenti post firmati da William Geroldi e la premessa redazionale di Linea Indipendente del 22 dicembre. Conosco William e per nove anni, fino al 2004, ho fatto parte di Linea Indipendente, e credo che le cose scritte meritino un commento.
Premessa: logicamente un commento razionale, non insulti come quelli che
sembra siano arrivati alla redazione. Tuttavia, pur avendo in altre
occasioni criticato l’anonimato sulle pagine dei blog politici calcinatesi,
l’ho fatto nei confronti dell’anonimato dei gestori dei blog, mentre per
quanto riguarda i commentatori, anche nel caso una persona si firmi ma non
è conosciuta, è difficile capire se trattasi di pseudonimo o meno. E se un
gruppo politico o un movimento crea un blog, penso lo faccia per arrivare a
gente che non conosce, perché se si vuole parlare solo con coloro di cui si
conoscono vita, morte e miracoli, è meglio continuare a incontrarsi con i
soliti quattro gatti in piazza e lasciare perdere la Rete…
Linea Indipendente e William hanno negativamente preso atto di “commenti
acidi e segnali di nervosismo che si stagliano all’orizzonte della prossima
campagna elettorale”, ma c’è da dire che è stato William il primo a
dichiararsi “irritato e preoccupato” dalla presenza di liste del Movimento
5 Stelle alle prossime elezioni comunali. Non da quello che dicono o fanno
queste liste locali, ma proprio dalla loro stessa presenza. Io da un po’ di
tempo collaboro insieme ad altre persone affinchè a maggio ci sia una lista
“Calcinato 5 Stelle”, e ci sia con una proposta seria sotto il profilo dei
candidati e della preparazione sulle tematiche amministrative del nostro
paesello. Se questo sarà possibile lo vedremo entro i prossimi tre mesi.
Per ora c’è un gruppo di persone che si incontra regolarmente per ragionare
su quello che accade e per proporre soluzioni diverse a quelle date finora
da chi ci amministra o da chi ci ha amministrato in passato (anche quel
centrosinistra con cui si è alleata Linea Indipendente nelle ultime due
elezioni...); c’è un volantone/giornalino che parla di acqua, piano
regolatore e costruzione del nuovo municipio (in una maniera mi sembra non
“urlata” o sfascista, basta leggerlo); c’è una presa di posizione sul caso
WTE. Mi scuserà William Geroldi, ma "che c’azzeccano" (è proprio il caso di
dirlo…) i paragoni con Di Pietro e la Lega, con la politica nazionale e con
politicanti opportunisti che “dove si aprono opportunità qualcuno si
infila”?
Ci si dice che bisogna guardare a “una società che si identifica in
progetti, attività, sensibilità di vario genere, molto più pragmatica, alla
quale è opportuno guardare se si intende essere della partita il prossimo
anno”: sottoscrivo. Ma questo può realizzarsi a Calcinato solo nell’ambito
del centrosinistra “civico” immaginato da William? Vuol dire che i “buoni”
stanno da una parte e tutti quelli che intendono promuovere la
partecipazione dei cittadini in un’altra parte politica sono i “cattivi” a
prescindere, tagliati fuori in partenza e pregiudizialmente accomunati a
coloro la cui “opposizione, ma anche poi la partecipazione al governo, si
rivelava inetta, accomodante”, e per i quali “il fascino del potere colpiva
ancora, mettendo in soffitta tutte le promesse di cambiare rotta”? Sui
contenuti ci sarà una campagna elettorale per confrontarci su posizioni
diverse, ma (per usare l’espressione fin troppo retorica della premessa
redazionale) non mi sembra “una magistrale lezione di educazione civica”
quella di irritarsi per il solo fatto che una proposta diversa potrebbe
essere in campo.
Che ci sia anche questo tipo di atteggiamento all’origine di quel vuoto di
credibilità, tanto deprecato da William, che si è aperto tra i cittadini e
la politica dei partiti e nel quale si sono infilati anche quei cattivoni
dei grillini?
Mario Carleschi
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