Carissimi amici di Linea Indipendente,
seguo con attenzione, grazie anche all’aiuto di Flavio Marcolini, le
vicende politiche di Calcinato e avvicinandosi la scadenza
amministrativa della primavera 2014 avverto l’esigenza di farvi
partecipi di alcune mie riflessioni. Perdonate allora la mia intrusione
che si dichiara subito irritata e preoccupata per la novità, peraltro
scontata, che ci annuncia la prossima tornata elettorale, ovvero la
presenza diffusa di liste del Movimento 5Stelle.
Perché irritazione e
preoccupazione, mi chiederete? Provo a rispondere. Sarete d’accordo con
me che il vuoto in politica non esiste, e quindi dove si aprono
opportunità qualcuno si infila, con dimensioni che sono esattamente
proporzionali alle questioni sollevate. Va per la maggiore ormai – e
purtroppo è così – la denigrazione di una rappresentanza politica e
parlamentare inadeguata ai bisogni del Paese e che purtroppo della crisi
è stata spettatrice passiva, se non l’artefice.
La situazione è
sotto gli occhi di tutti, buon'ultima la sentenza della Corte
costituzionale, dopo 8 anni che votiamo con quel sistema, ha definito il
Porcellum anticostituzionale, non sappiamo quale futuro ci attende, se
dovessimo metterci a elencare ciò che non va non finiremmo più, ma….. Ma
Grillo, che c’azzecca? Soprattutto sul territorio. Perdonatemi
l’azzardo, più epidermico che ragionato, ma il Movimento 5Stelle mi fa
venire in mente Di Pietro, e prima ancora la Lega. Più salivi al vertice
e più la loro opposizione, ma anche poi la partecipazione al governo,
si rivelava inetta, accomodante, insomma il fascino del potere colpiva
ancora, mettendo in soffitta tutte le promesse di cambiare rotta.
Semplifico troppo, può essere. Ora tocca a Grillo lanciare l’ennesima
offensiva e siccome fallirà ciò che mi spaventa più di ogni altra cosa è
la capacità di questo sistema di fagocitare qualsiasi speranza di
rinnovamento, questo è il vero dilemma.
Non lo si risolverà certo a
Calcinato o in qualche altro paese limitrofo e la risposta non si trova
nel municipalismo esasperato, sento qualcuno ogni tanto vagheggiare un
ritorno al Rinascimento per scoprire il senso e la storia del nostro
Paese. Vorrei riscoprirla invece oggi questa storia, in questa
democrazia, in quest’ansia e desiderio di cambiamento, insieme alle
persone che fanno dell’agire nell’interesse il più possibile
rappresentativo di una intera comunità, a partire dai più deboli, il
faro della propria azione.
Linea Indipendente è da tanti anni un
punto di riferimento a Calcinato, nel senso politico del termine se si
riferisce a una presenza caratterizzata da un minimo di struttura
decisionale e una rappresentanza istituzionale. Tutto intorno nel
frattempo è ancor più cresciuta – anche se c’è sempre stata, ma più come
cinghia di trasmissione dei partiti - una società che si identifica in
progetti, attività, sensibilità di vario genere, molto più pragmatica,
alla quale è opportuno guardare se si intende essere della partita il
prossimo anno. C’è da attendersi una forte presenza di civismo, i
segnali sono evidenti e numerosi, che in molti casi diventerà lo
sfidante di Grillo.
A Calcinato, Linea Indipendente potrebbe
candidarsi alla rappresentanza di questo civismo, rivendicandone la
guida, offrendo e sollecitando partecipazione, e riguardo all’attuale
quadro politico locale, mi riferisco ovviamente al centrosinistra e alle
persone che lo compongono, chiedere di fare un passo indietro in nome
di un nuovo progetto nel quale non sono diritti ereditari da vantare.
Non saremo certo noi a far rinascere la speranza, a ricostruire una
macchina della convivenza civile così messa male in arnese, siamo
piccoli al cospetto del cosmo, ma non arrendiamoci, anche perché altri
potrebbero invece fare cose a noi sgradite. Appunto , il vuoto in
politica non esiste.
Un abbraccio,
William Geroldi.
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