Oggi la ditta Wte ha inviato questa nota informativa al Comune e alla Provincia.
La pubblichiamo per gentile concessione dell'estensore, che ringraziamo.
A seguito dell’incendio divampato in data 23 dicembre u.s. siamo con la presente a chiarire le dinamiche dell’incidente e le operazioni attuate dalla ditta in ordine alla protezione dell’ambiente.
Lunedì 23 dicembre u.s. il turno di lavoro è finito come di consueto verso le 18:00 e all’impianto non erano presenti addetti dopo quell’ora, in quanto tutte le previste lavorazioni si erano concluse senza imprevisti e/o ritardi.
Verso le 20:00 l’allarme satellitare del trattore John Deere è scattato segnalando l’assenza di energia elettrica; nel mentre un agricoltore che risiede poco distante dall’impianto, vedendo le fiamme, ha avvertito tempestivamente i Vigili del fuoco e ha contattato il Sig. Mario Contarelli (dipendente WTE), segnalando il problema.
Pochi minuti dopo un altro dipendente residente a Calcinatello (sig. Efisio Simbula) è accorso all’impianto avvertito dal Sig. Contarelli e con l’acqua di rete ha tentato di contenere l’avanzata delle fiamme evitando che un escavatore prendesse fuoco.
L’ing. Giuseppe Giustacchini (responsabile I.P.P.C) è giunto pochi minuti dopo il sig. Sibula, ovvero alle 20,25 e non ha abbandonato lo stabilimento sino alle ore 14,00 del giorno successivo.
Poco dopo sono arrivate le squadre di Vigili del fuoco che in meno di mezz’ora hanno domato le fiamme e hanno accertato che la probabile causa dell’incendio è imputabile ad un cortocircuito del motorino di avviamento del trattore John Deere che ha causato una autocombustione.
Precisiamo che il nostro trattore era in ottime condizioni, regolarmente tagliandato.
Da questo mezzo le fiamme sono partite e hanno coinvolto rapidamente i tamponamenti laterali del locale adiacente alla zona parcheggio, costituiti da materiale plastico (onduline).
Le fiamme hanno quindi raggiunto i mezzi parcheggiati nei pressi ovvero un escavatore e un telescopico, bruciandone copertoni e cabina.
Tre mezzi su quattro sono purtroppo andati distrutti.
Il locale danneggiato dall’incendio (il depuratore delle acque reflue prodotte dallo stabilimento) era costituito da numerosi serbatoi in vetroresina, una filtropressa, varie attrezzature elettroniche ed elettriche, come misuratori di portata e pompe, e i quadri elettrici necessari per il funzionamento dei macchinari.
I liquidi contenuti nei serbatoi di vetroresina hanno impedito che gli stessi bruciassero completamente e risultano tuttora intatti, anche se inutilizzabili.
I reagenti chimici (calce e flocculante organico) non sono stati interessati dall’evento.
Sulla superficie pavimentata e quindi impermeabile dell’impianto non sono quindi stati sversati rifiuti ne liquidi corrosivi ma solamente l’acqua utilizzata dagli agenti per domare l’incendio, la quale si è arricchita degli oli minerali e degli idrocarburi fuoriusciti dai mezzi in fiamme.
Questo volume d’acqua di circa 30 metri cubi è stato contenuto completamente all’interno dell’impianto dato che le pendenze della pavimentazione sono state progettate in modo da convogliare le acque di dilavamento verso un pozzetto di raccolta.
La notte stessa, attraverso una nostra autocisterna dotata di pompa, il pozzetto è stato svuotato pulendo i piazzali con altra acqua di rete. Tutte queste operazioni sono state eseguite in ottemperanza del Piano di Sicurezza e quindi nessuna operazione è stata lasciata la caso.
Il liquido raccolto è stato quindi isolato nella vasca V7c in calcestruzzo armato impermeabilizzato ed è stato parzialmente prelevato già nella giornata del 24 dicembre e smaltito presso un impianto autorizzato.
La quantità residua verrà smaltita nella giornata del 27 dicembre p.v. .
La notte stessa e il mattino seguente i funzionari di ARPA hanno accertato che le operazioni di messa in sicurezza delle acque di spegnimento venissero condotte correttamente.
In collaborazione con il consulente della ditta (ing. Chiara Miele) il personale ARPA ha stilato un piano di massima per lo smaltimento di tutto il materiale coinvolto dall’incendio, che la ditta dovrà seguire.
Poiché l’impianto di depurazione è impraticabile e necessita di una totale sostituzione, la ditta ha dichiarato di auto-sospendere l’attività di ritiro e trattamento dei fanghi biologici allo stato liquido, sino a data da destinarsi. Tutta la documentazione è a Vostra disposizione per ulteriori verifiche.
A disposizione per ulteriori chiarimenti colgo l’occasione per ringraziare e porgere distinti saluti.
Brescia, 26 dicembre 2013
WTE srl
Ing. Leali Federico
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