giovedì 29 marzo 2012

Un bilancio d'aprile?

Con un ritardo da record per il nostro Comune, ieri i consiglieri di Calcinato hanno ricevuto la documentazione relativa al bilancio di previsione per il 2012. Avranno tempo fino alle ore 12 di mercoledì 11 aprile per presentare gli emendamenti a questo fondmentale strumento di programmazione economica. In seguito la discussione si sposterà in consiglio comunale.
Intanto in paese si accende il dibattito sulle misure contenute nel bilancio, diffuse dai giornali e dalle bacheche delle forze politiche.
Voi cosa ne pensate?

martedì 27 marzo 2012

Controlliamo l'ambiente in cui viviamo: Q-Cumber giovedì a Calcinato

La richiesta dei cittadini di partecipare alle scelte di pianificazione locale ha assunto particolare rilevanza negli ultimi tempi, soprattutto in relazione al tema centrale della sostenibilità ambientale, richiedendo l’esplorazione di strategie nuove di dialogo e di confronto.
Il GeoSocial Forum recentemente aperto sulla piattaforma Google Maps all’indirizzo www.Q-cumber.org sta aprendo nuovi scenari di dialogo tra cittadini e istituzioni, rendendo visibili e condivisibili molti dati e informazioni sulle condizioni di pressione ambientale del territorio, dalla mappatura di infrastrutture, agli impianti di trattamento, alle cave, alle discariche.
Questa opportunità verrà presentata a Calcinato giovedì 29 marzo nel corso di un convegno organizzato dalla Consulta ambientale comunale dal titolo “Sostenibilità ambientale e nuove opportunità di partecipazione: il progetto Q-cumber: la mappa della sostenibilità locale”. A partire dalle ore 20,30 nell’auditorium Don Vincenzo Bertini ne parleranno il sindaco Marika Legati, il presidente della Consulta Alessandro Bono e l’ingegner Giuseppe Magro (presidente della sezione italiana dell’Associazione internazionale per la valutazione ambientale).
Il sistema Q-cumber consente di essere informati sulle scelte di trasformazione, sulla pianificazione locale e sovralocale, ma anche sulle criticità rispetto agli impatti ambientali dovuti all'insediamento di nuovi progetti. Attraverso di esso i cittadini e gli amministratori locali possono diventare protagonisti di un processo partecipato e trasparente in cui le segnalazioni, i commenti e le richieste d’informazioni sono visibili su mappa e commentabili, richiamando l'attenzione sociale e la partecipazione sui temi centrali della sostenibilità ambientale, della salute e della qualità della vita.

lunedì 26 marzo 2012

Non andare figlio

Non andare figlio
coi signori della guerra.
Il fucile che ti hanno dato
buttalo lontano
nel campo che abbiamo arato:
forse ci nascerà un albero d'ulivo.
La divisa che ti hanno dato
mettila addosso allo spaventapasseri
che veglia sul campo di grano:
lui vale molto di più di un generale
perché custodisce la vita che nasce.
Il tuo generale invece
comanda su un campo di morte
dove non nasce mai
nemmeno un fiore.
Non andare, figlio
coi signori della guerra.

Ilario Belloni

domenica 25 marzo 2012

Due poesie di Tonino Guerra

I mattoni

Mio nonno fava i mattoni,
mio babbo fava i mattoni,
fazo i mattoni anche me,
ma la casa mia n'dov'è?

I sacriféizi

Se mè ò studié
l'è stè par la mi ma,
ch'la fa una cròusa invéci de su nóm.

S'a cnòss tótt al zità
ch'u i è in chèva e' mònd,
l'è stè par la mi ma, ch'la n'à viazè.

E ir a l'ò purtèda t'un cafèa fè du pas,
ch'la n' vàid bèla piò lómm.
- Mitéiv disdài. Csa vléiv! Vléiv un bignè?

sabato 24 marzo 2012

E' ripartito il pedibus

Proponiamo una pregevole nota pubblicata dal sito http://www.genitoridicalcinato.it/.
Non sempre le rivoluzioni accadono in silenzio; qualche volta anche chiacchierando mentre si cammina per strada.

Alla riunione del direttivo del Comitato Pedibus del 15 febbraio 2012 abbiamo provato a fare un bilancio dell'iniziativa del pedibus che è ormai giunto al suo terzo anno di attività. Abbiamo avuto modo di verificare che il numero dei bambini iscritti è rimasto pressoché invariato, con una leggera tendenza all'aumento: sono poco più di 100 bambini che partecipano sui tre plessi. Lo stesso vale per gli accompagnatori che sono più di 90. L'auto-organizzazione ha permesso di caratterizzare le linee in base alle disponibilità e alle esigenze degli accompagnatori e dei bambini, così abbiamo linee a Calcinato e Calcinatello che funzionano 6 giorni su 6, andata e ritorno, con 2 o 3 accompagnatori, a seconda delle esigenze di sicurezza richieste dal numero di partecipanti. A Ponte San Marco funzionano 2 linee, 3 giorni su 6. Ma più di tutto, l'auto-organizzazione sta permettendo al Pedibus di sopravvivere e proseguire l'attività anche grazie al turn-over fisiologico dovuto al fatto che ci sono bambini che finiscono le primarie e altri che iniziano. Oltre a queste considerazioni, abbiamo anche fatto delle riflessioni in merito a quelle che potevano essere le ricadute positive per la collettività in generale. Premesso che lo scopo del Pedibus è quello di riscoprire un'abitudine ormai persa, quella di andare a scuola a piedi e scambiare quattro chiacchiere in compagnia, favorendo le relazioni fra tutti i partecipanti, è stato interessante rispondere ad alcune domande che ci siamo posti e fare qualche calcolo, come per esempio, quanti chilometri percorre in un anno un bambino della linea verde di Calcinato se partecipa al Pedibus tutti i giorni? Pensate, ben 332 Km. Quanti chilometri fanno tutti insieme i partecipanti a tutte le linee? Più di 27.000 Km. Quante auto si trovano inmeno davanti ai vari plessi scolastici nei giorni di funzionamento del pedibus? Mediamente 25 auto in meno per plesso. Numeri che fanno riflettere, cosi come fa riflettere il dato sull'anidrite carbonica che si evita di immettere nell'ambiente. Pensate 4.600 Kg in un anno, 4 tonnellate e mezza! Possibile? E allora quanta anidride carbonica viene immessa ogni giorno da tutte le attività di un distretto industriale? Di una città? Di una provincia? E se con una semplice passeggiata, che oltre a nutrire il corpo e lo spirito, possiamo contribuire a vivere un po meglio, non vale forse la pena di condividere queste nostre riflessioni con più persone possibile? Ecco allora che senza nessuna pretesa, perché riteniamo che ognuno debba sentirsi libero di vivere come crede, come ritiene più giusto, abbiamo pensato di elaborare una tabella che riassuma alcune informazioni utili a tutti, e di affiggerle in vari luoghi nel territorio comunale. Quando vedete il cartello “Pedibus e Ambiente 2010-2011”, dunque, fermatevi un attimo; a volte basta un numero, un semplice dato, per contribuire a modificare la percezione del peso che le nostre abitudini di vita possono avere sull'ambiente che ci circonda. Grazie a tutti per la preziosa collaborazione. Un ringraziamento particolare va al gruppo mamme della scuola Materna Nascimbeni che ci ha donato i cartelli per le partenze e le fermate del Pedibus, ben 14 bellissimi cartelli artigianali che verranno posizionati su ciascuna delle 5 linee di pedibus attive sul territorio di Calcinato.

venerdì 23 marzo 2012

Nuovi compiti per il Consorzio Medio Chiese

La Giunta regionale ha recentemente approvato il piano di ridelimitazione dei comprensori di bonifica e irrigazione. I comprensori passeranno da 22 a 12 in Lombardia e da 5 a 2 nella nostra provincia.
Il provvedimento conclude un iter avviato nel 2008 in seguito all’accordo fra Stato e Regioni che proponeva a i Comuni di razionalizzare la situazione. Cosa che la Lombardia fece avviando un processo di ridefinizione dei consorzi, delimitati sulla base di omogeneità idrografiche e idrauliche, anche sulla base di uno studio predisposto dalla facoltà di Agraria dell’Università statale di Milano.
Il Bresciano verrà suddiviso longitudinalmente in due parti, corrispondente al bacino dell’Oglio e quello del Chiese. La prima raggrupperà il Consorzio Sinistra Oglio, il Consorzio di miglioramento fondiario di secondo grado del Mella e dei fontanili e il Consorzio di bonifica Biscia, Chioda e Prandona. Il secondo comprenderà il Consorzio del Medio Chiese e quello di bonifica fra Mella e Chiese.
Fra tutti, quello storicamente più organizzato e istituzionalmente inquadrato è il Consorzio del Medio Chiese, capofila nella sede di Calcinato dei consorzi bresciani nei numerosi incontri che hanno portato all’importante provvedimento regionale.
Il suo presidente, Luigi Lecchi, è membro fra l’altro del direttivo della ‘Unione regionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari’ (Urbim). “Noi siamo sempre stato favorevoli al riordino dei consorzi, purché se ne valorizzasse il ruolo, poiché nel nostro caso non si tratta affatto di procedere a una riorganizzazione amministrativa per abbattere i costi” afferma.
“I consorzi – spiega Lecchi – sono organismi di autogoverno, sui quali vigilano gli utenti associati. Da essi derivano le nostre entrate con cui copriamo tutte le spese, dalla manutenzione agli stipendi. All’interno del consorzio applichiamo concretamente il principio della sussidiarietà, assicurando canoni uniformi anche per zone più costose, quelle collinari di parte del nostro territorio, in cui i sistemi di pompaggio determinano bollette dell’energia elettrica più alte”.
“C’era qualche preoccupazione che le decisioni e le attività venissero spostate altrove, lontane dai territori dove da centinaia di anni i consorzi operano, garantendo anche una forma di protezione civile in occasione di eventi meteorologici particolarmente impegnativi”. Ma il provvedimento regionale ne ha invece rispettato e valorizzato le prerogative, costruendo un percorso condiviso e partecipato.
Entro la fine dell’autunno è in programma una serie di adempimenti amministrativi che avranno come meta la fusione dei cinque consorzi esistenti nei due previsti a livello provinciale, i quali saranno operativi dal prossimo anno. Per gestire la fase transitoria verrà istituito un organo collegiale che si doterà di uno statuto provvisorio e prevederà le elezioni di un nuovo consiglio di amministrazione. In questo ambito verranno definiti i nuovi rapporti giuridici e i trasferimenti dei patrimoni e del personale.

giovedì 22 marzo 2012

No alla sperimentazione animale

Il movimento animalista chiede, a tutti gli amici e compagni sensibili, di inviare una e-mail ai senatori membri della XIV Commissione, per invitarli a recepire una direttiva europea sulla sperimentazione animale.

Chi volesse può scrivere ai seguenti indirizzi:

dambrosiolettieri_l@posta.senato.it ; deeccher_c@posta.senato.it ; delvecchio_m@posta.senato.it ; divina_s@posta.senato.it ; info@studioeccher.it ; fantetti_r@posta.senato.it ; fleres_s@posta.senato.it ; fontana_c@posta.senato.it ; germontani_m@posta.senato.it ; licastroscardino_s@posta.senato.it ; lusi_l@posta.senato.it ; marinaro_f@posta.senato.it ; marino_m@posta.senato.it ; nessa_p@posta.senato.it ; pegorer_c@posta.senato.it ; pinzger_m@posta.senato.it ; sircana_s@posta.senato.it ; soliani_a@posta.senato.it ; tomaselli_s@posta.senato.it ; pedica_s@posta.senato.it ; sibilia_c@posta.senato.it ; digiovanpaolo_r@posta.senato.it ; adamo_m@posta.senato.it ; aderenti_i@posta.senato.it ; bornacin_g@posta.senato.it ; boscetto_g@posta.senato.it ; santini_g@posta.senato.it ; giacosan@tin.it ; boldi_r@posta.senato.it

Il testo suggerito è invece il seguente.

Egregi Senatori,
in accordo con la sensibilità di milioni di persone in Italia, chiedo espressamente di non apporre modifiche peggiorative per gli animali nell’emendamento alla Direttiva Europea 2010/63/UE sulla sperimentazione animale, in questo momento da Voi discusso nella XIV Commissione del Senato.
In particolare, mi riferisco al divieto di allevamento e vendita di cani, gatti e primati per sperimentazione sul territorio italiano, che ha riscosso finora enorme consenso.

Tale divieto è nato anche in seguito alla campagna di protesta e informazione contro l’allevamento Green Hill di Montichiari (BS), che tiene ben 2.500 cani in capannoni, senza luce naturale o aria, prigionieri in ambiente asettico e destinati a essere spediti ai laboratori di vivisezione di tutta Europa. Tutta Italia segue da tempo questa vicenda.

Milioni di persone hanno e avranno gli occhi sul Vostro lavoro, speranzosi che la Vostra coscienza porti alla chiusura di questo allevamento-lager.

Abbiamo fatto tutto il possibile: protestato, raccolto firme, fatto informazione, chiesto applicazione di leggi. Abbiamo in questo modo raccolto l’approvazione di milioni di persone.
Adesso tocca a voi fare in modo che la richiesta e la rabbia delle persone non vengano tradite.
In caso contrario la vostra sarà solo l’ennesima prova della presenza di un regime basato sul potere economico a cui delle richieste delle persone non interessa nulla, a cui ci troveremo costretti a reagire stavolta in ben altri modi per la chiusura di Green Hill.

Saluti,
Firma

mercoledì 21 marzo 2012

Terra Giovane a Calcinato

Offrire ad adolescenti e ragazzi opportunità di aggregazione e di riflessione su svariati argomenti, quali possono essere i problemi scolastici o anche fatti della vita di tutti i giorni.
È questo, in sintesi, l’obiettivo di "Terra giovane", il progetto promosso e sostenuto dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Calcinato e portato avanti da un gruppo di educatori coordinati da Giuseppe De Cataldo.
In concreto, "Terra giovane" propone momenti di incontro che si svolgono tutti i lunedì, lungo tutto l’arco dell’anno (esclusi i mesi di luglio e agosto), dalle ore 17.30 alle 19, negli spazi del Cag - Centro di aggregazione giovanile - di via Roma 1. Il progetto è rivolto ai giovani tra i 14 e i 20 anni; durante gli incontri, i ragazzi non sono dei semplici ascoltatori, ma sono veri e propri soggetti attivi, ognuno con pari opportunità di intervento per lanciare idee, suggerire tematiche da approfondire.
“In realtà - spiega Giuseppe De Cataldo - c’è un elenco di temi stilato a priori, ma le discussioni sono assolutamente libere, ogni ragazzo può dire la sua in qualsiasi momento. Lo scopo è mettere a disposizione un luogo fisico di ritrovo fare, o approfondire, amicizie, per discutere, per confrontare esperienze e anche per divertirsi”. Ulteriori informazioni si possono acquisire consultando il sito http://www.terragiovanecalcinato.sitiwebs.com.

martedì 20 marzo 2012

36 voucher per lavorare a Calcinato

Sono 36 a Calcinato le domande accolte dall’amministrazione comunale nell’ambito del progetto provinciale di lavoro accessorio che prevede l'assegnazione di buoni lavoro per tutti i residenti interessati.
Chiusi i termini per l’iscrizione, in questi giorni viene stilata la graduatoria dei cittadini ritenuti idonei a svolgere questo “lavoro accessorio”, una importante opportunità di trovare occupazione, seppur temporanea, all’interno del Comune, per chi è disoccupato, inoccupato, in mobilità oppure in cassa integrazione, condizione che colpisce molti in questo momento di crisi economica.
Si tratta di un voucher del valore di 300 euro lordi (225 netti) a fronte di 40 ore di attività (36 ore lavorative + 4 ore di formazione) prestate presso il Comune di Calcinato nell’ambiti di servizi ausiliari di supporto delle attività svolte nei settori socio-assistenziale, amministrativo, manutentivo, scolastico, di pulizia e manutenzione degli immobili comunali.
“Le richieste pervenute tramite il bando erano 43, delle quali 36 sono state accolte” racconta il sindaco Marika Legati. “Fra pochi giorni - aggiunge - seguiranno i colloqui conoscitivi per assegnare le diverse mansioni. Siamo consapevoli sia dei vincoli e dei tagli che stanno subendo le amministrazioni locali in materia di bilancio sia della crisi che investe i nostri lavoratori”.
“Per questo motivo – spiega il sindaco – ritengo che questa sia una buona soluzione rispetto ad altre forme di contributi, perché offre la possibilità concreta di una riqualificazione professionale e non un mero contributo a fondo perduto, nonché un’occasione in più per i cittadini stranieri di integrarsi nel tessuto economico e sociale del territorio”.

lunedì 19 marzo 2012

Giovedì al cinema con Kusturica

Giovedì 22 marzo alle ore 20.45 la sala Morelli in Piazza della Repubblica a Calcinato il Cinematografo Libertario organizzato dal gruppo Spartaco propone il film “Gatto nero, gatto bianco”, di Emir Kusturica e con Bajram Severdzan, Florijian Aldin e Srdjan Todorovic.
Si tratta di un affresco grottesco sull'edonismo e l'allegria della popolazione gitana, “il solo popolo che non cambia mai e che sfiora quella che noi chiamiamo civiltà senza lasciarsene contaminare”, come afferma il regista. E’ la storia di una coppia di vecchi, amici e ricchi, di una coppia di adulti, antagonisti benché complici in affari loschi, e di un quartetto di giovani che, dopo un carosello di avventure, approdano felicemente a un doppio matrimonio. Una rappresentazione contraddittoria e onnicomprensiva, travolgente di vitalità, di divertimento, d'intelligenza e d'allegria.

domenica 18 marzo 2012

Una barriera architettonica in meno: il buon esempio viene da via Petrarca

Un caro amico architetto, al cui fianco mi sono occupata dell’abbattimento delle barriere architettoniche a Brescia, fino a giungere all’emanazione della LR 6/89, quando interveniva pubblicamente, amava introdursi con una frase: ”Non esistono le barriere architettoniche, ma esistono gli errori di progettazione”.
Vale a dire che, chi edifica le barriere, sbaglia nel progettare.
Cioè, prende in considerazione solo le caratteristiche ed i bisogni di una PARTE della popolazione.
Trasgredisce ad una legge ed esclude i diversamente-abili, le donne incinta, gli infortunati temporanei, gli anziani, i bambini; vale a dire, secondo stime ONU, il 10% della popolazione!
Ma quello che ora voglio narrare dimostra che, per fortuna, , esistono singole persone sensibili le quali sono determinate a riparare a quegli “errori”.
Una di queste l’ho incontrata io, che da due anni e mezzo; sono venuta ad abitare a Calcinato.
In via Petrarca a Calcinato c’è una merceria, dove ogni tanto, sono solita andare a fare acquisti, stando sulla porta del negozio!
Ad impedirmi l’accesso è, era, un gradino troppo alto; chiaramente fuori norma.
Dico era, perché la titolare con la collaborazione dei figli, ha provveduto a fare costruire uno scivolo in metallo che tiene in negozio e lo usa quando arrivo io per permettermi di superare il gradino.
Non vi dico la soddisfazione, e la commozione, la prima volta che me lo ha fatto utilizzare!
Un bel gesto di accoglienza, uguaglianza e solidarietà che ha cancellato l’errore di progettazione e il mancato controllo di chi, per dovere istituzionale, avrebbe dovuto fare rispettare una legge.
Tiziana Treccani

sabato 17 marzo 2012

Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

Lanciamo un appello ai contribuenti perché, in occasione dell’annuale compilazione denuncia dei redditi, versino il 5 per mille al Movimento Nonviolento per finanziarne le attività e iniziative contro le guerre che insanguinano il pianeta.
Da 50 anni il Movimento Nonviolento utilizza i fondi ricevuti per organizzare quotidianamente attività e iniziative per la pace, il disarmo, le obiezioni di coscienza, la opposizione contro il razzismo, gli insediamenti militari e le industrie belliche, l’educazione alla mondialità, la difesa della salute dell’ambiente e dei cittadini.
Gli interessati possono trascrivere il codice fiscale del Movimento Nonviolento, 93100500235, nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi. Per informazioni si può scrivere alla sede bresciana in via Milano 65 oppure una mail all'indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it o telefonare al n. 328.9683409.

venerdì 16 marzo 2012

Il bilancio preventivo per il 2012: luci e ombre

Stando alle dichiarazioni dell’assessore al bilancio Riccardo Gobbetto, nel bilancio 2012 l'amministrazione comunale manterrà l'addizionale Irpef immutata allo 0,4% e applicherà l'Imu in modo da salvaguardare le fasce più deboli. "Si tratta di una scelta coraggiosa" racconta l'assessore. "Applicheremo la legge, ma introducendo l'aliquota al minimo previsto per la prima casa, cioè allo 0,2%. L'obiettivo perequativo verrà raggiunto consentendo alla stragrande maggioranza di calcinatesi di non pagare sulla prima casa questa nuova tassa (per la quale sono previste detrazioni di 200 euro più 50 euro per ogni figlio a carico), che però verrà innalzata dalla quota base dello 0,76% allo 0,96% su tutte le altre proprietà immobiliari (terreni, insediamenti produttivi e naturalmente le seconde e terze case)".
"Giova ricordare che la metà del gettito totale dell'Imu, al netto dell'abitazione principale, è destinata al bilancio dello Stato. Fra l'altro - sottolinea - per gli anziani residenti in Casa di riposo abbiamo studiato una norma apposita che consente di continuare a considerare l'eventuale loro abitazione, se sfitta, come prima casa".
Mantenuti naturalmente tutti i servizi socio-assistenziali, scolastici, culturali, ambientali e sportivi, nonostante la crisi economico-finanziaria che attanaglia anche gli enti locali. "Il risultato è tanto più significativo - osserva Gobbetto - a fronte delle difficoltà a rispettare il patto di stabilità che ci impedisce di utilizzare gli oneri per finanziare la parte corrente del bilancio, nonché degli ulteriori tagli ai trasferimenti statali e regionali contenuti nelle ultime manovre economiche".
L'amministrazione prosegue poi "nell'opera di oculata gestione della spesa, con un piano di economie generali. Le spese legate alle utenze sono in contrazione nonostante l'incremento registrato dal mercato, grazie alla gestione in autonomia i servizi, ultimo in ordine di tempo il riscaldamento degli edifici pubblici".
Nessuna traccia invece della eliminazione dei contributi economici ad associazioni non calcinatesi e nemmeno della riduzione dei compensi di sindaco, assessori e consiglieri, due provvedimenti sollecitati da Linea Indipendente.
Sul fronte delle opere pubbliche Gobbetto segnala "l'appalto della gestione della pubblica illuminazione con la messa a norma e riqualificazione di tutti gli impianti, l'ampliamento del municipio all'attiguo edificio della vecchia filanda, la ristrutturazione del cinema teatro Marconi e la predisposizione del canile intercomunale".
"Nel complesso - ha concluso l'assessore - la spesa corrente si attesta a 8,5 milioni, contro i 9,1 del 2011 e nonostante i tagli statali e regionali che hanno determinato minori entrate per 900mila euro". Approvato dalla giunta municipale, il bilancio 2012 verrà discusso nella prossima seduta del consiglio comunale, prevista ai primi di aprile. Speriamo bene.

giovedì 15 marzo 2012

Ci sono novità sulla Tav a Calcinato?

In questi giorni anche dalle nostre parti si fa un gran parlare della linea ferroviaria ad alta velocità.
Ricordiamo che a Calcinato l'ultimo pronunciamento ufficiale del Comune risale all'ottobre 2005 ma è ancora molto chiaro. Il consiglio comunale di allora aveva approvato all’unanimità una risoluzione in cui - si legge - “esprime il proprio parere unanime contrario al progetto definitivo della linea ferroviaria ad alta capacità”.
Il testo rilevava “che esso conferma un tracciato con soluzioni progettuali verso le quali il Comune di Calcinato ha espresso in diverse occasioni valutazioni ed osservazioni fortemente negative”.
Fra le criticità si rilevavano una serie di “limiti di impatto ambientale più volte sottolineati e censurati", che "il territorio comunale verrà interessato da ben cinque aree di cantiere di notevoli dimensioni (non compatibili con la viabilità comunale di accesso) delle quali due di notevole valore naturalistico" e che "non si conoscono i criteri per la giusta determinazione delle indennità di esproprio e di rimborso dei danni in capo agli interessati”.
La richiesta finale era che venisse “mantenuto aperto un tavolo di confronto con i soggetti interessati per esplorare e risolvere tutti i problemi ancora aperti”.
Qualcuno ha notizia di novità progettuali? O sa per caso che fine abbia fatto il tavolo di confronto? Crediamo che il consiglio comunale e la cittadinanza abbiano il diritto di sapere.

mercoledì 14 marzo 2012

Domenica 18 marzo Sax Appeal al Bertini

Nell’ambito della terza edizione della rassegna musicale “Una classica domenica”, il 18 marzo a Calcinato l’associazione culturale In Tempo organizza un concerto del Sax Appeal Quartet, formato da Stella Cocconi (sax soprano e contralto), Elena Vita (sax contralto), Michele Grassoni (sax tenore) e Nicolò Bambozzi (sax baritono). L’appuntamento è alle ore 16.30 all’Auditorium Don Bertini. L’ingresso è gratuito.

martedì 13 marzo 2012

Tre domeniche al nido

Nelle tre domeniche del 18 e 25 marzo e del 15 aprile l'asilo nido comunale Magica Bula di via Stazione a Ponte San Marco sarà aperto alla cittadinanza dalle ore 10 alle 12. Gli interessati potranno visitare la struttura, giocare con i bimbi nel laboratorio delle granaglie e nel laboratorio del colore, sperimentare le attività manipolative e conoscere il piano dell’offerta formativa per il prossimo anno scolastico.
Rivolto principalmente ai bambini residenti sul territorio di Calcinato di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni, il servizio si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 16.30 e fino alle 17.45 solo per i bambini con certificate esigenze lavorative da parte dei genitori. E' possibile sia la richiesta di frequenza a tempo pieno sia la frequenza part-time.
Per maggiori informazioni si può telefonare al nido allo 030/9636195.

lunedì 12 marzo 2012

Jack a 90 anni

Oggi che Jack Kerouac compirebbe i suoi 90 anni e con la vita avrebbe ancora giocato, lo ricordiamo correre per le strade dei suoi sogni, pubblicando il leggendario finale di "On the road".

"Così in America quando il sole va giù e io siedo sul vecchio diroccato molo sul fiume a guardare i lunghi, lunghissimi cieli sopra il New Jersey e avverto tutta quella terra nuda che si svolge in un'unica incredibile enorme massa fino alla costa occidentale, e tutta quella strada che va, tutta la gente che sogna nell'immensità di essa, e so che nello Iowa a quell'ora i bambini stanno certo piangendo nella terra in cui lasciano piangere i bambini, e che stanotte usciranno le stelle e non sapete che Dio è l'Orsa Maggiore?, e la Stella della sera deve stare tramontando e spargendo il suo fioco scintillio sulla prateria, il che avviene proprio prima dell'arrivo della notte completa che benedice la terra, oscura tutti i fiumi, avvolge i picchi e rimbocca le ultime spiagge, e nessuno, nessuno sa quel che succederà di nessun altro se non il desolato stillicidio del diventar vecchi, allora penso a Dean Moriarty, penso persino al vecchio Dean Moriarty, il padre che mai trovammo, penso a Dean Moriarty".

domenica 11 marzo 2012

Bilancio in tempo di crisi

Domani sera si riunisce la commissione bilancio del Comune di Calcinato.
Linea Indipendente chiede quattro misure minime di buon senso in tempo di crisi.
Proponiamo che:
1) non venga aumentata l'addizionale Irpef (oggi al 4 per mille);
2) l'aliquota Imu sulla prima casa sia applicata al minimo previsto dalla legge, innalzando invece al massimo possibile quella dalle seconde case in poi;
3) vengano eliminati tutti i contributi economici ad associazioni non calcinatesi;
4) venga dalla politica un buon esempio, con la riduzione dei compensi di sindaco, assessori e consiglieri, nell'entità che i nostri amministratori riterranno opportuna.

sabato 10 marzo 2012

Tre domeniche di musica classica a Calcinato

La terza edizione della rassegna musicale “Una classica domenica” si apre domenica 11 marzo a Calcinato con un concerto del Quartetto d’archi Casa Boggian, formato da due violiniste, l’estone Rahel Iiis Aasrand e la russa Patrizia Belik, dalla villista Evelin Tomasi e dalla violoncellista Eleuteria Arena. Pupille del conservatorio Evaristo Felice Dall’Abaco di Verona, le quattro musiciste sono allieve del maestro Pietro Bosna e propongono un repertorio che spazia dalla musica classica al folk alla celtica. L’ensemble deve il suo nome alla sede distaccata del Consevatorio veronese, nei locali della quale questo sodalizio artistico ha preso forma nel novembre scorso.
Organizzata dall’associazione culturale In Tempo, la rassegna proseguirà poi il 18 con il quartetto Sax Appeal Quartet e si concluderà il 25 con il duo di arpa e marimba formato da Eleonora Volpato e Nicolò Valente. I tre concerti si tengono all’Auditorium Don Bertini alle ore 16.30. L’ingresso è sempre gratuito.

venerdì 9 marzo 2012

Il consiglio comunale di Calcinato contro l'acquisto dei nuovi cacciabombardieri

Con l'unica astensione (peraltro non motivata) del giovane consigliere Savoldi, lunedì 5 marzo il consiglio comunale di Calcinato ha approvato una mozione contro "le nuove spese di carattere straordinario del ministero della difesa", invitando il Governo a evitare l'acquisto di altri cacciabombardieri.
Nel corso della seduta poi Alberto Papa è stato nominato revisore unico dei conti per il triennio 2012/2014.
Inoltre sono stati approvati il regolamento comunale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari, alcune modifiche al regolamento comunale e alla carta dei servizi dell’asilo nido comunale Magica Bula, un prelevamento dal fondo di riserva per l’integrazione di interventi di spesa, la cessione a titolo gratuito di un immobile in via Galilei e delle aree comprese nei piani di zona già concesse in diritto di superficie con la soppressione dei limiti di godimento degli alloggi realizzati sulle aree cedute.

giovedì 8 marzo 2012

“We want sex” per la Giornata della Donna

Giovedì 8 marzo alle ore 20.45 nella Sala Morelli in piazza della Repubblica a Calcinato il Cinematografo Libertario del Gruppo Spartaco presenta il film “We want sex” di Nigel Cole, con Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Richardson, Geraldine James e Rosamund Pike.
1968, Dagenham, Essex: la fabbrica della Ford dà lavoro a 55mila operai e a 187 donne, addette alla cucitura dei sedili per auto in un’ala fatiscente, dove si muore di caldo e piove dentro. In seguito a una ridefinizione professionale ingiusta e umiliante, che le vorrebbe “non qualificate”, le operaie danno vita con uno sciopero a oltranza alla paralisi dell’industria e alla prima grande rivendicazione che porterà alla legge sulla parità di retribuzione tra uomini e donne. La sveglia delle donne della provincia inglese suona forte e necessaria, anche oggi.

mercoledì 7 marzo 2012

Cimitero Mediterraneo

Si intitola così l’ora di silenzio organizzata mercoledì 7 marzo in Piazza Rovetta a Brescia dal Movimento nonviolento per ricordare gli "almeno 1500 morti annegati nel Mediterraneo nel 2011 mentre cercavano di raggiungere l'Europa”.
“Sono dati forniti dall'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Onu” spiega il portavoce del gruppo Adriano Moratto. “In realtà secondo il Consiglio Italiano dei Rifugiati gli scomparsi sono più di 2000 nel solo canale di Sicilia, sommando anche quelle persone di cui non si hanno più notizie dopo l'imbarco”.
Per i manifestanti si tratta di “una vera e propria strage, frutto di anni di politiche razziste e xenofobe, fatte passare come norme per la sicurezza: in nome di una politica ottusa si è voluto eliminare gli effetti per non indagare le cause”.
“Povertà, dittature, miserie, guerre - osserva Moratto - sono le ragioni che si sono volute nascondere, perché troppo connesse con gli interessi non dichiarati del nostro sistema economico finanziario”.
“Fra l’altro - informa - la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo il 23 febbraio ha condannato l'Italia per i respingimenti verso la Libia, stabilendo che ha violato il divieto alle espulsioni collettive, oltre al diritto effettivo per le vittime di fare ricorso presso i tribunali italiani. Il nostro paese è stato condannata a versare un risarcimento di 15mila euro più le spese a ciascuno dei ricorrenti”.
“Per ricordare tutte queste vittime - annuncia - per ribadire la necessità di restare umani mentre tutto sembra imporci una realtà in cui la pietà l'è morta, proponiamo un momento di riflessione e di condivisione mercoledì, a partire alle ore 18, in solidarietà con tutti i migranti che quotidianamente attraversano il Mediterraneo per cercar fortuna in Europa".
Per informazioni e adesioni si può telefonare ai numeri 347.8640893 o 339.6243617 oppure inviare una e-mail all’indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it.

martedì 6 marzo 2012

GIU’ LE MANI DALL’ACQUA

Il 13 giugno 26 milioni di italiani/e sancivano l’acqua bene comune:
“Ubriachi eravamo di gioia... le spalle cariche dei propri covoni!” (Salmo,126).
Il 13 gennaio torniamo a “seminare nel pianto..” (Salmo, 126) perché il governo Monti vuole privatizzare la Madre.
Sapevamo che era un governo di banchieri, ma mai ci saremmo aspettati che osasse di nuovo mettere le mani sull’acqua, la Madre di tutta la vita sul pianeta.
È quanto emerge con chiarezza dalla fase 2 del governo, che impone le liberalizzazioni in tutti i settori, anche per l’acqua.
Catricalà, sottosegretario alla Presidenza:
“L'acqua è uno dei settori da aprire al mercato”.
Passera, ministro all'economia:
“Il referendum ha fatto saltare il meccanismo che rende obbligatoria la cessione ai privati del servizio di gestione dell’acqua, ma non ha impedito la liberalizzazione del settore”.
Più spudorato il sottosegretario all’economia Polillo:
"Il referendum sull'acqua è stato un mezzo imbroglio. Sia chiaro che l'acqua è e rimane un bene pubblico. È il servizio di distribuzione che va liberalizzato”.
E il ministro all'ambiente Clini:
“Il costo dell'acqua in Italia non corrisponde al servizio reso...” Forse tutte queste dichiarazioni preannunciavano un decreto del governo.
Si vuole eliminare l'esperienza del Comune di Napoli che ha trasformato la SpA a capitale pubblico (Arin) in ABC (Acqua Bene Comune-Ente di diritto pubblico).
E’ il tradimento totale del referendum e della democrazia.
Per il potere finanziario l’acqua è un boccone troppo ghiotto.
Le multinazionali dell’acqua (Veolia, Suez, Coca-Cola), che da Bruxelles spingono Monti verso la privatizzazione, tremano per la nostra vittoria referendaria, soprattutto per il contagio in Europa.
“Un potere immorale e mafioso” - scrive Lessio, nel libro, All'ombra dell'acqua –
“si sta impossessando dell’acqua del pianeta. È una guerra per il possesso dell’ultima merce.”
Tra le tante privatizzazioni dei servizi pubblici, quella dell’accesso all'acqua è la più criminale, disonesta, sporca, pericolosa per l’esistenza umana.
Dobbiamo reagire con forza per difendere l’esito referendario; è in gioco anche la nostra democrazia.
Con una mobilitazione nazionale perché il governo ascolti la voce dei milioni di italiani/e che hanno votato perché l’acqua resti pubblica e riceva il Forum dei movimenti per l'acqua, come ci è stato negato finora.
Rilanciamo la campagna di “obbedienza al referendum” per trasformare le Spa in Ente di diritto pubblico.
Sollecitiamo i Comuni e ai cittadini a manifestare la propria disobbedienza alla privatizzazione dell'acqua, esponendo sui balconi, striscioni con la scritta: “ Giù le mani dall’acqua! ”
In piedi, popolo dell'acqua! Ce l'abbiamo fatta con il referendum, ce la faremo anche adesso!
E di nuovo la nostra bocca esploderà di gioia. (Salmo, 126)
Alex Zanotelli

lunedì 5 marzo 2012

Preghiera su commissione

Oggi Pierpaolo Pasolini compirebbe 90 anni. Ricordandolo come uno fra i pochi geni che rifulsero in terra d'Italia, pieni di lacrime proponiamo questi suoi versi.

Ti scrive un figlio che frequenta
la millesima classe delle elementari.

Caro Dio,
è venuto un certo signor Homais a trovarci
dicendo di essere Te:
gli abbiamo creduto:
ma tra noi c'era uno scemo
che non faceva altro che masturbarsi,
notte e giorno, anche esibendosi davanti a fanti e infanti,
ebbene...
Il Signor Homais, caro Dio, Ti riproduceva punto per punto:
aveva un bel vestito di lana scura, col panciotto,
una camicia di seta e una cravatta blu;
veniva da Lione o da Colonia, non ricordo bene.
E ci parlava sernpre del domani.
Ma tra noi c'era quello scemo che diceva che invece Tu
avevi nome Axel.
Tutto questo al Tempo dei Tempi.

Caro Dio
liberaci dal pensiero del domani.
E' del Domani che Tu ci hai parlato attraverso M. Homais.
Ma noi ora vogliamo vivere come lo scemo degenerato,
che seguiva il suo Axel
che era anche il Diavolo: era troppo bello per essere solo Te. Viveva di rendita ma non era previdente.
Era povero ma non era risparmiatore.
Era puro come un angelo ma non era perbene.
Era infelice e sfruttato ma non aveva speranza.
L'idea del potere non ci sarebbe se non ci fosse l'idea del domani;
non solo, ma senza il domani, la coscienza non avrebbe giustificazioni.
Caro Dio, facci vivere come gli uccelli del cielo e i gigli dei campi.

domenica 4 marzo 2012

Tutti in consiglio comunale lunedì alle ore 20.45 per bloccare le nuove spese militari

Lunedì sera Calcinato può dire no all’acquisto dei cacciabombardieri F35. Se ne discuterà nella seduta del consiglio comunale alle ore 20.45 in municipio, grazie a una mozione presentata dai nostri due consiglieri di Linea Indipendente William Spassini e Flavio Vida in “dissenso alle nuove spese del ministero della difesa”.
Nel documento William e Flavio elencano con preoccupazione le spese militari recentemente prospettate a livello nazionale, “i circa 18 miliardi di euro destinati alla produzione di 135 cacciabombardieri e 135 milioni di euro per l’acquisizione di unità navali della Fremm; la produzione di 4 sommergibili, cacciabombardieri F 35 e delle due fregate Orizzonte per una spesa di circa 780 milioni di euro; la mininaja per una spesa di 8 milioni e cinquecentomila euro”.
“Considerato che l’attuale crisi economica sta facendo pagare un prezzo altissimo ai cittadini e gli enti locali verranno ulteriormente penalizzati dalla riduzione dei trasferimenti che avranno come conseguenza una ulteriore diminuzione dei servizi e un peggioramento delle condizioni di vita” chiedono che il consiglio esprima “il proprio dissenso rispetto a tale scelta auspicando che i fondi stanziati per le armi, strumenti di morte, possano essere viceversa destinati a salvaguardare le pensioni delle fasce sociali più deboli e agli enti locali per garantire quei servizi sociali essenziali a rispondere ai bisogni primari dei cittadini”. Inviatiamo tutti in municipio a seguire la seduta.
Fra gli altri punti posti all’ordine del giorno dal sindaco Marika Legati si segnalano la nomina del revisore unico dei conti per il triennio 2012/2014, l’esame del regolamento comunale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari, alcune modifiche al regolamento comunale e alla carta dei servizi dell’asilo nido comunale Magica Bula, la comunicazione di un prelevamento dal fondo di riserva per l’integrazione di interventi di spesa, l’accettazione della cessione a titolo gratuito di un immobile in via Galilei e la cessione in proprietà delle aree comprese nei piani di zona già concesse in diritto di superficie con soppressione dei limiti di godimento degli alloggi realizzati sulle aree cedute.

sabato 3 marzo 2012

Aldo Busi: "Io sono la mia invenzione più potente e imperitura"

Nella sua casa di Montichiari Aldo Busi mi accoglie in cucina, con il mestolo in una mano e la forchetta nell’altra. “Sono l’unico che compra la carne da bollire solo per il brodo” esordisce. “Un lusso per pochi, a 6 euro e 90 al chilo. La carne la regalo ai vicini e bevo il brodo come lassativo”.
Il brodo è sul fuoco, ma oggi il piatto è un altro. “Spaghetti con baccalà, uvetta e pinoli” avverte sorvegliandone la cottura.
64 anni il 25 febbraio, un nuovo romanzo che continuamente bulina (ma non dice che il titolo, “El especialista de Barcelona”), un processo per presunta diffamazione di Miriam Bartolini (alias Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi) fissato per il 7 marzo che sul sito www.altriabusi.it sta convogliando centinaia di sottoscrizioni di solidarietà, giorni interi spesi a dribblare le attenzioni della stampa nazionale.
“Faccio una vita monastica - racconta - vivendo alla grande una vita che nessuno ha mai provato a fare nemmeno per un’ora. Una vita da uno che è omosessuale più per scelta politica che erotica, anche se per una manciata di anni mi sono divertito come un riccio ibridato con un porcello, uno di sinistra in una nazione dove la sinistra è una piccola parte della destra, uno anticlericale, uno che paga tutte le tasse in un paese di evasori e non accetta lavoro in nero”. E intanto apparecchia lesto piatti, bicchieri e posate.
“Molti dicono che battaglio indefesso come altri respirano, ma io non me ne accorgo. Sarà che pulso di vita un po’ più del normale, mi hanno trovato anche il battito accelerato all’ultimo elettrocardiogramma, buon segno, colpetto in arrivo”.
“Nessuno mi chiama perché tutti pensano che i miei telefoni siano sotto controllo, voce che ho messo in giro io” sorride. “Meglio, se sono controllati: almeno chi orecchia può imparare qualcosa di bello. Non avere niente da nascondere ma tutto da rivelare ha i suoi irresistibili estetismi”. Grattugia il parmigiano con lena paesana. Poi scende le scale e ne riemerge con un Barbera d’Alba Riverdito. “E’ dei Butti, neh! Finirà magari anche questo nel romanzo, come la Bialetti da otto, il Vim, la Ryanair e l’aeroporto di Orio al Serio, tutti marchi ai quali bisogna essere grati citandoli quando si può. Preferirei citare l’aeroporto di Montichiari-Munticiàr, sia chiaro, ma non posso fare l’apologia dei cimiteri detti anche cattedrali nel deserto ovvero, in questo caso, nel dormitorio”.
In preparazione al processo, con certosina pazienza sta compulsando testi sull’età di Berlusconi, i retroscena, i particolari, le implicazioni, le alleanze delle sue carriere di imprenditore e di politico: “Ne ho piene lo storie di questa magistratura, fatta per lo più di gente smaniosa di giudicarmi, come già accaduto, consultando il catechismo invece del codice penale. Già a vedere un crocefisso in un’aula giudiziaria mi viene l’orticaria e mi tocco” commenta. “Col Dna cattolico in circolo, i reati vengono rimossi, i peccati perdonati e niente cambia mai. Invece solo se i reati corrispondono a leggi liberamente concordate, laiche e immanenti, risulta evidente la necessità della responsabilità civile dei delitti, che sono quelli commessi non solo dai delinquenti ma anche dai giudici che sbagliano condannando innocenti o emanando sentenze smaccatamente politiche. Comunque, sono stufo anche di sentir parlare della sconveniente banalità del bene: per molti disgraziati non sarebbe più semplice chiedere di fare il lavapiatti invece che il pizzo ai ristoranti che taglieggiano? Come fai a dormire sapendo che il prezzo del tuo sonno, del tuo benessere, del tuo annidarti in un clan, del tuo avere santi in paradiso e dappertutto è il dolore della famiglia a cui hai fatto del male e che quale mezzo di sopravvivenza non ha che se stessa? Dopo Tangentopoli la magistratura ha inanellato quasi solo sentenze o futili o inutili. Di esemplare ce n’è una ogni 20 anni, l’ultima è quella della ThyssenKrupp, adesso sto aspettando quella per le vittime dell’amianto, sempre a Torino. Per lo più la giustizia si limita a paralizzare corpi già semiparalizzati da incidenti stradali, emettendo sentenze definitive in media dopo 12 anni dal fatto. E pensare che la giustizia si alimenta con le nostre tasse, proventi dell’economia sana del paese. Che poi io mi chiedo, se da statistiche il 40% del fatturato è frutto di economia criminale significa che un 40% di criminalità c’è in tutti i settori della vita produttiva e istituzionale e sindacale e di massa spicciola. Avrà mai il restante 60% la forza di unirsi ed espellere le mele marce? O finirà per marcire pure lui? Marcire tutti assieme appassionatamente è tanto più comodo!”.
“Io sono un uomo d’ordine, per quanto orribile sia questa espressione fascistissima, però né fanatico né antidemocratico, nel senso che il primo a sottoporsi a un ordine terzo e non personalistico sono proprio io” dichiara. “E non posso tollerare in cabina di comando uomini che stanno all'Italia come il comandante Schettino alla Costa Concordia”.
Il suo cruccio è questo: “Continuo a chiedermi come abbia fatto questa gente ad arrivare ai posti chiave. Possibile che non ce ne sia altra? Per stare lì bisogna sentirsi a proprio agio nel sistema delle convenienze reciproche, mafia inclusa, anche se poi il problema, ormai, non è stabilire chi è mafioso, ma chi non lo è. Chi invece mantiene la propria testa vigile e il cuore incorrotto fa la fine di Impastato, Ambrosoli, Livatino, Falcone, Borsellino, don Diana…. Perché un deficiente o un pregiudicato qualsiasi siede in Parlamento e io a casa mia? Assurdo, no? No: nel deficiente e nel pregiudicato innalzato agli onori l’italiano riconosce se stesso e le sue aspirazioni più segrete, in me il babau della sua coscienza sporca”.
Sugli italiani è durissimo. “Siamo un popolo che le rogne se le va a cercare. Al cimitero di Monza, tanto per restare nell’aria che tira in zona, hanno deciso di non dare più sepoltura ai musulmani, costringendoli ad andare a quel paese, cioè fino a Segrate. Ma questo è cercare il freddo per il loculo, la buca che ti scavi con le tue stesse mani. Possibile che non calcolino le conseguenze - in termini di esclusione, conflitto, sete di vendetta - che provvedimenti del genere finiscono per generare? Insomma, alla Santanché a faccia scoperta come vicina di casa preferirò sempre mille volte cento splendide mamme musulmane col burqa, anche se sono contrario a questo tipo di abbigliamento femminile, troppo provocante nelle nostre contrade, troppo sexy, perché ti immagini solo seni naturali e labbra non a canotto. Ah! Pensa, per esempio, che una gazzetta brianzola mi ha definito ‘l’opinionista bresciano’: non meriterebbe di venir chiusa con ordinanza ministeriale? No: basta continui a essere così involontariamente comica, mi ci abbono. Magari adesso salta fuori che per qualcuno lì del tribunale io sono un giornalista, ne vedremo e sentiremo delle belle, soprattutto quando toccherà a me prendere la parola”.
Il nuovo governo non è che un dettaglio nel suo fosco quadro, anche se con un imprevisto ribaltamento finale: “I sacrifici chiesti da Monti non solo non sono equi ma sono anche inutili perché al momento non controbilanciati dal corrispettivo sacrificio richiesto ai politici, al vampirismo delle banche e ai grossi capitali almeno finanziari, sacrifici che resteranno inutili come i precedenti perché la classe dirigente non cambia né cambia atteggiamento nei confronti della politica e domani piegherà di nuovo il capo di fronte alle lusinghe del prossimo acquirente che le racconterà insulse barzellette per scatenare la gara a chi si fa vedere a sghignazzare di più in culo ai lavoratori che non hanno nemmeno più i denti per far finta di ridere. Tuttavia, Mario Monti è un vero cervello politico che non può essere giudicato per le cose a metà del momento o certi ministri discutibili come quello dell’Ambiente, Monti ha una visione progettuale ben più vasta, solo che troppe sono le servitù verso la classe politica che lo tiene sotto mira di cui deve liberarsi e man mano che lo farà... e lo farà... la sua azione sarà determinante per far uscire l’Italia dal medioevo della modernità, io mi aspetto grandi sorprese, una più antidemagogica e antipopulista dell’altra. Spero ardentemente che dica no alle Olimpiadi di Roma, per esempio, e a cinque miliardi di euro... che diventerebbero minimo il doppio... buttati nelle ganasce delle mafie più incompetenti, rapaci e rovinose, e magari questo governo si rivelerà non essere poi così fotocopia delle veline del Vaticano e del precedente governo Fininvest. Io ho molta fiducia in lui, e già mi sembra un mio miracolo personale che il mio istinto politico non mi porti a diffidarne. Come dire? E’ troppo intelligente per essere disonesto e troppo coraggioso per essere un incapace, ecco. Diamogli tempo, gli altri ce ne hanno già tolto abbastanza e continuerebbero solo a togliercene, e magari questi sacrifici iniqui e inutili cominceranno a esserlo di meno”.
“Qui, invece, il problema centrale è la malversazione” osserva. “Come Beccaria, sono a favore della pena di morte in un unico caso, quando i beni e i denari pubblici vengano scientemente scialacquati o infilati in tasche private”.
“Mi piacerebbe scrivere un romanzo in una lingua straniera - rivela - per illudermi di non aver scritto gli altri 40 nella lingua di un paese vecchio, improduttivo, molliccio, meschino e vile”.
E ne ha anche per la nostra città. “Non esco mai e non ho rapporti di alcun tipo con gli intellettuali bresciani, troppo organici alla Pentecoste, se frequentassi la sacrestia in loco il risultato sarebbe lo stesso. A Brescia non vado da anni, dopo le 13mila preferenze date al figlio di Bossi alle regionali: è più facile che mi vedano a Lourdes a fare shopping di candele già accese usate come peretta”.
Non va meglio per Montichiari. “I cartelli stradali Montichiari-Munticiàr sono il solo lascito culturale e civile di 13 anni di leghismo. L’unico atto di riguardo verso di me è stato installare un trasformatore elettrico sotto le mie finestre che mi causa otiti a ripetizione. Gli amministratori vivono come un corpo separato, chiusi nel loro mondo, non ascoltano più nemmeno il livore dei cittadini. C’è la strada che attraversa il paese, di sampietrini posati con lo sputo, che è un percorso a ostacoli che a me è già costato i raggi della bici saltati, una mezza caduta a piedi con storta e lo sbandamento di un’auto che per un pelo sono riuscito a schivare se no mi scagliava contro la porta del macellaio Beni”.
“Il mio proposito è di andarmene dall’Italia” afferma. “Qui quello che potevo fare l’ho fatto. Ma ho sbagliato, ho scritto in italiano, anziché in un’altra lingua europea, un italiano che era morto prima di me e lo sarà dopo di me. Quindi sono stato punito con una vita non vissuta in un paese di schiavi felici, ignoranti e sapientoni”.
E racconta che “dal tabaccaio stamane su 11 clienti 9 erano lì per i gratta-e-vinci, gli stessi che poi si infilano al bar per attaccarsi ai videopoker. Berlusconi non ha fatto fatica: ha tirato le reti, anche televisive, schiacciando un bottone e vi ha trovati tutti già inscatolati pronti per i suoi scaffali. E io, stupido, a lottare per del pesce che si pasce della sua salamoia".
“Qui a Montichiari-Munticiàr l’unico modo per cambiare aria è tenere chiuse le finestre” sottolinea. “Se le apri entrano miasmi fra l’agro, il mellifluo, il bruciato e il maialesco. Tutti sanno che nella Bassa bresciana orientale si registra il record delle patologie respiratorie infantili e forse non è un caso”.
Che cosa resta allora? – per riprendere l’attacco dell’incipit di “Seminario sulla gioventù”. “Aldo Busi lui resta, è stata la mia invenzione più potente e imperitura. Io di mio non avevo niente, solo l’istinto di difendermi dalla castrazione che si voleva farmi subire per i soliti fini superiori. Non mi sono mai disperato, nessuno ha il diritto di farlo, la disperazione manifesta è ignobile in sé, meglio la rabbia che mette a fuoco e fiamme. Ho accettato il fatto che mi respingessero e ne ho fatto una risorsa. Inoltre, per quanto me la tiri, sono molto, molto più amato di quanto voglia ammettere. Amato senza farmelo sapere, ovvio, a parte constatare che, se ancora non mi hanno ammazzato, non è necessariamente perché non valgo nemmeno il costo di una pallottola”.
“Coltivo un senso del pudore mai entrato nel senso comune” spiega. “Così come ho regalato i miei non abbondanti averi a bizzeffe anche quando erano addirittura scarsi, non ho mai frequentato le stanze che contano, contano e poi contano un cazzo. Il mio problema non è mai stato vedermi respingere un favore, visto che neppure ne ho mai chiesto mezzo di mezzo, ma respingere i favori che mi si voleva costringere ad accettare per poi avanzare pretese sulla mia libertà di parola. La furbizia serve per difendersi, l’intelligenza per andare all’attacco. Mi ripugna il pensiero di disporre di qualsiasi cosa ottenuta con il favoritismo, la furbizia, la frode, la sopraffazione, il venir meno alla parola data, il disonore di offendere la fiducia risposta in te da una persona in buonafede, troppo italiano. Mi ripugna lo psicofarmaco di azzerare per un istante la mia mediocrità e cialtroneria ammantandomi di penne non mie, meglio spennato che falsato da un super ego costruito sulla pelle degli altri. Per me ogni essere umano è sacro e intoccabile e di per sé non usufruibile nella catena alimentare degli umani stessi, e chiedere compermesso è infinitamente più erotico che violare, asservire, umiliare, e se ti dicono di no, pazienza, è un loro diritto inalienabile. Se mai mi dotassi di un’arma, sarebbe per usarla su me stesso. E’ una vita dura così, perché gli italiani capiscono solo la ragione della violenza e del soldo e dell’accordo sottobanco. La crisi è economica perché è morale, non se ne esce, ma qui si parla solo di economia come se fosse una scienza a sé la cui manutenzione o si morde la coda o si morde la lingua, nel senso che rimuove dal linguaggio ogni implicazione di etica civile. Uno stupidissimo giro dell’oca per arrivare ad avere un superfluo centesimo di più e a perdere una zecca in vita di relazione. E’ più gratificante stringere la cinghia che allargarla proditoriamente oltre i propri legittimi e legali mezzi, sempre premettendo che inintelligibili leggi ad personam vanno smantellate al più presto, partendo ovviamente dal codice Rocco”.
“Ma non demorderò” assicura. “Continuerò a diventare Aldo Busi. Sempre di più. Che poi non è un dono di natura, ma un’occasione e un talento alla portata di tutti. Certo, bisogna avere un bel po’ di senso dell’umorismo per anagrammarsi in Diabolus”.
(Intervista rilasciata il 12 febbraio 2012 a Flavio Marcolini e uscita in "Primo Piano", febbraio 2012)

venerdì 2 marzo 2012

Ricordo il sole di una bomba

Ricordo il sole di una bomba
a chi confonde pulsanti e bottoni
nel buio di stanze metalliche.

Ricordo il sole di una bomba
a chi passa la vita a dimenticare
il male fatto dalla sua obbedienza.

Ricordo il sole di una bomba
a chi schiaccia le formiche
sotto i tacchi delle scarpe.

Ricordo il sole di una bomba
a chi ogni giorno china la testa
e dice di non star poi tanto male.

Ricordo il sole di una bomba
a chi è convinto che i dubbi
siano l'altra metà del male.

Il sole di una bomba è lì.
A ricordare i bambini cremati
a bruciare il cemento e la polvere
a incalzare i funzionari della Ragione
a stremare i poeti del sale
ad atterrire allegre vecchiette
ad asciugare lacrime colpevoli
a preoccupare tranvieri assonnati
a infastidire l'uomo del telegiornale
a uccidere i sogni solitari.

flavio marcolini, 4 giugno 1987

giovedì 1 marzo 2012

E' morto Lucio Dalla

Lo ricordiamo cantando una delle sue più belle canzoni.

Com'è Profondo Il Mare

Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Dei linotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

E' inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare

Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo,in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Intanto un mistico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare

E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare

Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero è come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare.