venerdì 30 ottobre 2015

Apri la tua casa a chi ne ha bisogno!

Il Comune di Calcinato lancia la campagna "Casa Ospitante”, un progetto di coabitazione solidale che si rivolge a quanti sono interessati a offrire la propria disponibilità ad accogliere, per un periodo di tempo limitato, altre persone abitanti sul territorio comunale che stanno vivendo un momento di difficoltà abitativa.
 “Hai una casa grande? Sei rimasta/o da sola/o perché i tuoi figli si sono sposati o è cambiata la tua situazione famigliare?” chiede il volantino promozionale. “Hai voglia di compagnia? Di qualcuno con cui parlare e condividere la giornata? Hai bisogno di piccole commissioni, di piccoli aiuti domestici?”
 E il suggerimento è: “potresti dare la tua disponibilità per un periodo di tempo limitato ad accogliere altre persone residenti a Calcinato”.
 Gli interessati possono segnalare nominativo, recapito telefonico disponibilità ed eventuali bisogni all'Ufficio Servizi Sociali del Comune di Calcinato ai n. 030/9989221-236-245 oppure via mail al seguente indirizzo: servizi.sociali@comune.calcinato.bs.it.

mercoledì 28 ottobre 2015

Stop agli automezzi inquinanti

Dal 15 ottobre anche a Calcinato è entrata in vigore la norma regionali che limita la circolazione per alcuni veicoli, finalizzata alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e per il miglioramento della qualità dell’aria. 
 Fino al 15 aprile 2016 anche nel nostro Comune - come in tutti quelli della cosiddetta “Fascia 2” per un totale di 361 comuni lombardi - le limitazioni saranno applicate da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, relativamente ai seguenti mezzi:  autoveicoli a benzina non omologati ai sensi della direttiva 91/441/Cee e veicoli detti “Euro 0 benzina”, autoveicoli a diesel omologati ai sensi della direttiva 91/542/Cee, o 96/1/Cee, oppure veicoli detti “Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel”. 
 Il fermo della circolazione si applica alla intera rete stradale del territorio, con l’esclusione di autostrade, strade di interesse regionale, tratti di collegamento tra strade già citate e gli svincoli autostradali e i parcheggi in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici.
 La sanzione prevista per l’inosservanza delle misure di limitazione alla circolazione varia da 75 a 450 euro, come stabilito dalla Regione Lombardia. Inoltre, vige anche a Calcinato il fermo permanente della circolazione per i motoveicoli e i ciclomotori a due tempi di classe Euro 0, in tutto il territorio regionale.

sabato 24 ottobre 2015

Dai Barconi a Calcinatello... c' è ancora puzza

Anche oggi le finestre sono rigorosamente chiuse in molte zone di Calcinatello e  diversi automezzi vanno e vengono sin dalle prime ore dell'alba da e per la sede di una azienda che in località Barconi si occupa di trattamento e condizionamento di fanghi biologici.

 L’impianto è al centro da tempo delle preoccupazioni degli abitanti per attività sospettate di emissioni odorigene, trasporti con perdite di fanghi da trattare e sversamenti di liquami in aree circostanti il sito.

 “Probabilmente continuando di questo passo nemmeno l'autunno sarà vivibile nelle nostre case” osserva sconsolata la portavoce del Comitato Cittadini Laura Corsini.

 “A seguito di un altro mese ancora difficile dal punto di vista degli odori, perdite di fanghi orari continui di passaggio mezzi e di una viabilità sempre più difficile” il Comitato sollecita un incontro all’assessore all’ecologia chiedendo la presenza anche del comandante della Polizia Locale, “al fine di una verifica sullo stato di fatto attuale e sui procedimenti in atto dall'Amministrazione Comunale di Calcinato con Arpa e altri enti competenti in materia”.

 “Non solo - sottolinea Corsini - sollecitiamo le risposte della amministrazione comunale alle domande poste dal Comitato nelle controdeduzioni alla Relazione Arpa in merito all’episodio del 28 agosto”.

 Come si ricorderà, in seguito a quell’evento, alla luce dei parametri analizzati sui campionamenti effettuati, pur in assenza di elementi di pericolosità ambientale, Arpa rilevava la presenza di una serie di criticità, inottemperanze e prescrizioni che potrebbero avere conseguenze sul riesame delle autorizzazioni attualmente rilasciate all’azienda.

 Nella seduta del consiglio comunale del 16 settembre la maggioranza aveva approvato una delibera nella quale, fra l’altro, si impegnava a organizzare un'assemblea pubblica con la popolazione di Calcinato per informarla sul caso avvenuto a fine agosto e dare l'avvio ai  monitoraggi in zona.
 Anche questo blog si unisce alle molte voci che in queste ore chiedono all’amministrazione comunale di convocare con solerzia un incontro con la cittadinanza sul delicato problema.

giovedì 22 ottobre 2015

Come si spendono i soldi dei calcinatesi in tempo di crisi - 8.

“Visto che la ditta che si occupa di manutenzione straordinaria dell’impianto di videosorveglianza si è accorta di guasti e danni alle apparecchiature esistenti, dovuti agli eventi atmosferici e all’attività dei roditori” e “ritenendo urgente l’intervento di rimessa in funzione degli impianti, mediante la sostituzione di parti hardware usurate”, l’amministrazione comunale di Calcinato oggi ha stanziato altri 4 mila euro per la manutenzione ordinaria di tali impianti di videosorveglianza disseminati sul territorio.
Non abbiamo mai conosciuto i risultati concreti di anni e anni di presenza delle telecamere in paese. Qualcuno ne sa qualcosa?

mercoledì 21 ottobre 2015

Sabato in biblioteca c'è il poeta Mario Zani

Sabato 24 ottobre alle ore 16.45 alla civica biblioteca di via XX settembre 80 a Calcinato il poeta Mario Pietro Zani presenterà il suo libro «Tre pahagi de rehörehhciù», silloge di liriche dialettali traducibile con  «Tre atti di resurrezione» (casa editrice Marco Serra Tarantola, 160 pagine, 14 euro) .
  56 anni, originario di Lumezzane, l´autore insegna lingua e letteratura inglese al liceo scientifico Moretti. La sua poetica è alimentata da un articolato lavoro di ricerca storico-semantica. Zani è infatti un vero e proprio cultore della parlata del suo paese natale, della quale è da sempre studioso serio, prestigioso e conosciuto ben al di là dei confini della nostra provincia.
I tre atti singoli nella vicenda della redenzione rivisitano la storia biblica di Abramo e Isacco, l´episodio di Gesù nell´orto degli ulivi e la cena di Emmaus. Rappresentano ciascuno una prova, il passaggio dalla porta stretta per cui bisogna farsi piccoli, tre momenti intensi e densi di grande spiritualità, scritti in un particolarissimo «dialetto triumplino (e oltre)», con traduzione rigorosamente curata a fronte. Si tratta di una formula davvero riuscita che facilita l´approccio all´opera del lettore e nello stesso tempo diventa strumento di divulgazione del dialetto valgobbino.
 Corredato da un segnalibro contenente la legenda dei complessi simboli ortografici e precise indicazioni fonetiche sulla pronuncia di vocali e consonanti, il volume riporta sulla scena una delle più articolate e originali voci in vernacolo.

martedì 20 ottobre 2015

Il Comitato Cittadini scrive al ministro Delrio

Gentilissimo ministro Graziano Delrio,
questa lettera è rivolta a lei poiché la questione investe il suo ministero. Abbiamo ritenuto doveroso spedire la stessa informativa anche al Ministro dell'Ambiente che, con le controdeduzione poste sul sito a fine marzo 2015 di fatto ha risposto alle numerose osservazioni presentate sull'opera Tav Brescia-Verona confermando a quanto pare la validità di una Via varata 12 anni fa su cartografie addirittura superate. Mi presento: sono Laura Corsini, madre di due figli ai quali ho tentato di passare quei valori morali, civili e cristiani che mi appartengono e che ritengo siano fondamentali per essere cittadini del mondo. Ho insegnato loro il rispetto negli altri inteso anche e soprattutto delle opinioni altrui ma il sangue bresciano che scorre in me, mi ha obbligato a precisare loro che quando qualcuno «non merita rispetto» è corretto comunicare il proprio dissenso. E purtroppo nella vita quotidiana troppo spesso rilevo, con profonda amarezza, atteggiamenti irrispettosi soprattutto di chi non prende decisioni e delega ad altri le proprie responsabilità e di chi non avendo competenze professionali per rivestire ruoli e mansioni, sia a livello pubblico sia privato, provocano con le loro incapacità danni gravi venendo meno a quel principio sancito anche nella legislazione italiana, l'agire come un "buon padre di famiglia". Ebbene carissimo ministro le qualità sopra non dovrebbero certo mancare in coloro che amministrano il bene comune: i politici. Per questo oggi rivolgo a lei, anche se ministro delle Infrastrutture da poco, la delusione più profonda verso chi l'ha preceduta che non ha saputo gestire questo «incarico» nell'interesse degli italiani ma solo per esclusivo uso personale e di pochi altri. Le cronache di questi mesi e la trasmissione Report di Rai 3 del 3 maggio 2015 ci hanno ben informato sulla questione. Lei è il nostro presente e proprio nella certezza della sua responsabilità politica a nome mio e dei cittadini che rappresento siamo a sottoporre alla sua attenzione la nostra più totale contrarietà alla costruzione del Tav Brescia-Verona, infrastruttura che dovrebbe essere approvato a breve dal Cipe nonostante il progetto sia inutile, costoso e cosa molto più grave se avviato «nominato» nelle intercettazioni in mano alla procura di Firenze proprio sulle indagini collegate al «sistema Incalza». Il nostro paese, Calcinato, si trova vicinissimo a quella zona nominata la nuova terra dei fuochi legalizzata, riconosciuta pochi mesi fa a livello nazionale, dove da anni i comitati locali denunciano situazioni negative del territorio sia per inquinamento sia per malattie importanti che troppo spesso sono sinonimi di "una terra malsana" che non potrà che peggiorare con l'arrivo del Tav. Le perplessità sul progetto non sono solo ipotesi di cittadini arrabbiati ma il risultato di anni d'informazioni sull'argomento, di confronto con esperti in materia e d'indicazioni pervenute dagli enti interessati al progetto. La Regione Lombardia, per esempio, nella delibera numero X/3055 del 23 gennaio 2015 pur esprimendosi a favore dell'opera nonostante notevole consumo di suolo agricolo - andando, di fatto, contro un'altra delibera presa dalla stessa giunta lombarda ovvero lo stop alla cementificazione-, elenca una serie di condizioni in risposta alle criticità e mancanze che il progetto e Via evidenziano soprattutto il non rispetto delle condizioni di sostenibilità e accessibilità economica del Tav Brescia Verona. Anche la Provincia di Brescia, alla quale abbiamo scritto come cittadini, ha evidenziato notevoli perplessità sul progetto sulla base di costi eccessivi per treni che non fermeranno né a Brescia né a Desenzano, nè a al Garda (terzo polo turistico italiano) ma assurdità per assurdità la stazione è prevista a Montichiari, con la creazione di uno «shunt» costosissimo e un interconnessione con la ferrovia storica, proprio nel bel mezzo di discariche (Montichiari ha circa una ventina di siti di smaltimento di rifiuti nel territorio). I passeggeri arriveranno a Montichiari trovandosi di fronte una discarica denominata «Montiriam», dove oggi non vi sono collegamenti di nessun tipo con Brescia e il resto della provincia. Le chiedo se questo è progettazione qualificata, logica e parsimoniosa? Quindi altro consumo di aree agricole anche pregiate, come i vigneti del Lugana e varie aziende produttrici di alimenti Dop per un'altra opera in terra bresciana dopo Tav Treviglio-Brescia, la Corda molle (dove le ricordo non sono ancora stati pagati gli espropriati) la BreBeMi inaugurata proprio dal signor Matteo Renzi il quale dichiarava l'unicità e l'importanza dell'opera, capitali privati per un necessario sviluppo lombardo. L'autostrada è costantemente vuota e oggi nessun gestore di autogrill e compagnie petrolifere ha investito sul tratto Brescia - Milano. Questo risponde all'utilità dell'opera. E i politici dove sono? Purtroppo negli anni abbiamo avuto modo di sentirne tanti sull'argomento ma troppi male informati, anche quelli del suo partito. Ministri e assessori che continuano a definire il Tav «un'opera strategica» ingannando i cittadini poiché quando una grande infrastruttura interesserà il 5% della popolazione, mai recupererà l'investimento effettuato incrementando di fatto ancora il debito pubblico italiano. Anche il Politecnico di Milano e di Torino hanno affermato contrarietà al Tav visto che tutte le linee italiane risultano essere in perdita forse in pareggio la Milano -Bologna. Come mai che nessun documento governativo indica il nome di qualcuno che si assume sul piano tecnico la responsabilità di calcoli qualora fossero inattendibili? Siamo convinti che lei subirà quel «mal lavoro» effettuato dai suoi predecessori (ci riferiamo all'assurdità di una legge obiettivo «criminogena» come dichiarato dallo stesso Raffaele Cantone e da accordi stipulati in precedenza) ma crediamo in qualcuno debba avere il coraggio di cambiare rotta se questa porta alla rovina. Per questo le chiediamo: la non approvazione del «progetto esecutivo» Tav Brescia-Verona voluto solo da chi è legato a quel «sistema Incalza» di cui si sta parlando da tempo e dove il ministro che ha dato l'avvio al procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, ministro Lupi, risulta dimissionario dall'incarico per motivi legati a quanto sopra. La non approvazione del Tav Brescia-Verona essendo un progetto del 1991 con una Via del 2003 poiché non corrispondente alle necessità economiche, sociali e ambientali attuali. La non approvazione del Tav Brescia-Verona poiché costruito in un terreno con una morfologia che non consentirà mai un alta velocità e che una ristrutturazione adeguata della ferrovia storica potrebbe rispondere a un incremento di domanda almeno per i prossimi 10/15 anni come da studi effettuati. Le ricordiamo che in ambito privato nessuno investirebbe capitale proprio in un progetto obsoleto che non ha rientro almeno dei costi sostenuti poiché in ambito privato chi sbaglia paga di tasca sua. Nel settore pubblico chi si assumerà questa responsabilità se l'opera sarà un altro buco nell'acqua com'è prevedibile? Le chiediamo la non approvazione del Tav perché non diventi complice di inutile consumo di suolo per guadagnare forse 14 minuti fra Milano a Verona a spese di un investimento di capitale pubblico enorme quando treni regionali hanno bisogno di una risposta immediata come richiesto dall'Europa (Europa che non ha mai chiesto all'Italia il Tav). La non approvazione del Brescia-Verona perché non sia complice di un costo «inadeguato» di circa 62 milioni di euro al chilometro per la tratta Brescia Verona quando nel resto del mondo il costo è un decimo: qualcuno si è chiesto il motivo di questa differenza? La non approvazione del Tav Brescia-Verona perché anche Lei non sia complice delle grandi «bugie» dette dai politici prima di lei i quali hanno raccontato ai cittadini italiani, di fatto ingannandoli, che il traffico da gomma sarebbe passato su rotaie quando in Italia le merci mai andranno sul Tav. Lo stesso Amministratore Delegato di Rfi, Elia l'ha dichiarato pubblicamente nella puntata del 3 maggio di Report. La non approvazione del Tav Brescia-Verona perché non sia complice di una legge obiettivo che delega il «general contractor» nel nostro tratto Cepav 2 a pagare chi controllerà il suo lavoro; è veramente ridicolo soltanto fattibile in Italia. I cittadini onesti e rispettosi sono ormai stanchi di questo modo di fare e sono tantissimi. Le priorità degli italiani sono altre come il lavoro, la scuola, la messa in sicurezza di un territorio da un dissesto idro-geologico sempre più visibile e di uno sviluppo efficiente della rete pubblica di trasporto locale per i pendolari. Restiamo in attesa di una sua risposta nel più breve tempo possibile informandola che non ci rassegneremo mai alla distruzione del nostro territorio chiamato Tav. Le comunichiamo che la presente mail sarà inoltrata anche ai giornali locali a conferma del nostro malcontento. Ci piacerebbe moltissimo poter aggiungere che abbiamo ricevuto risposta dal Ministro Delrio per un interessamento reale alla questione poiché prima di essere un politico ha agito da «buon padre di famiglia». Nell'augurarle buon lavoro le porgiamo cordiali saluti.
Laura Corsini COMITATO CITTADINI DI CALCINATO

domenica 18 ottobre 2015

Il popolo No TAV esige risposte da chi ci governa

Ieri a Desenzano oltre mille persone sono scese di nuovo in piazza per dire no al TAV, ribadendone l’inutilità, con tutti i problemi ecologici ed economici incommensurabili che porterebbe al nostro territorio.
Il tema è molto sentito ora, dopo gli scandali che hanno portato all’arresto del supermanager del Ministero dei trasporti Incalza e alle dimissioni del Ministro alle infrastrutture Lupi. Le notizie delle ultime ore confermano peraltro che i soldi per fare quest’opera non ci sono e che i pochi messi a disposizione sono tolti al servizio sanitario nazionale, al welfare, alle bonifiche e alla prevenzione dal dissesto idrogeologico.
Tutte queste cose le abbiamo dette in tanti e tante, uomini, donne, anziani e bambini, riempiendo le strade e le piazze di Desenzano con cori, striscioni e bandiere.
Davanti al corteo il trattore di un contadino di Calcinatello, ormai divenuto il simbolo della resistenza nonviolenta del mondo del lavoro all’arrivo della nuova linea ferroviaria ad alta velocità. Alla guida, col suo volto sereno e gioviale, uno dei tanti possibili espropriati del TAV ha il sorriso di chi sa che non sarà facile fermare la determinazione sua e di tanti come lui.

Tanti poi anche gli striscioni, gli SpavenTAV e i cartelli che denunciavano lo sperpero di denaro a discapito di piccole opere utili per il nostro territorio e per chi lo vive.
E insieme a noi in corteo - oltre alle delegazioni della Val di Susa, del Terzo Valico e del Trentino - anche il Comitato del Parco delle Colline Moreniche, decine di comitati ambientalisti e tante delegazioni da diverse zone della Lombardia. C’erano pure il vicesindaco di Castiglione delle Stiviere e i primi cittadini di Medole, Solferino e Monzambano, che con orgoglio hanno sfilato insieme a noi per difendere i cittadini che rappresentano e il futuro di queste terre.
Non c’erano invece i nostri amministratori, solo il Comitato Cittadini, il Comitato No TAV di Calcinato e il consigliere comunale di Bene Comune. Sappiano però il Sindaco e la Giunta municipale di Calcinato che nel territorio che governano vive, lavora ed agisce una parte di popolazione che quest’opera non la vuole, una parte che cresce e che continuerà ad organizzarsi per fermarla pacificamente. Non è più possibile ignorarla e lasciarla incivilmente senza risposte.

sabato 17 ottobre 2015

Oggi alle 14.30 in Piazzale Einaudi dalla stazione di Desenzano parte la manifestazione No Tav.
Per i calcinatesi, ci si trova alle 14 in Piazzale Rovetta a Ponte San Marco.
Partecipiamo insieme! 

venerdì 16 ottobre 2015

Domani manifestazione No Tav a Desenzano

Mentre veleggia verso quota duemila il numero delle firme raccolte in 15 giorni sul Benaco in calce a una petizione popolare per chiedere al governo il ritiro del progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità sulla tratta Brescia-Verona, il movimento No Tav intensifica la mobilitazione verso la manifestazione nazionale in programma per domani, sabato 17 ottobre, a Desenzano del Garda, coinvolgendo la società civile, le associazioni, le aziende e i sindaci dei Comuni interessati al passaggio della grande opera pubblica ora in fase di progettazione.
 “L'iniziativa - scrivono in una missiva recapitata questa settimana dai No Tav ai primi cittadini, ai parlamentari dellla zona e ai responsabili delle varie realtà della società civile e del mondo economico - vuole sostenere la richiesta del ritiro del progetto Tav e sostituirlo con interventi di miglioramento della linea esistente. Ci pare che questa impostazione sia al centro anche di una riflessione delle amministrazioni locali dei territori coinvolti dal progetto che continuiamo a ritenere inutile, costoso, devastante per l'ambiente e il bilancio dello Stato”.
 Considerando che ci siano “le condizioni per una forte pressione sul Governo e sulle Regioni Lombardia e Veneto per farlo ritirare”, i No Tav incoraggiano una forte partecipazione alla marcia di Desenzano ritenendo che il suo successo sarebbe “un segnale difficile da trascurare”.
 La costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità qui arrecherà alla terza località turistica più frequentata d’Italia, Il lago di Garda, immensi danni” osservano i No Tav. ”Saranno demolite cascine secolari, stalle, cantine, agriturismi, estirpati pregiati vigneti, la viabilità sarà sconvolta, tagliando i collegamenti tra il lago e il suo entroterra, e il paesaggio deturpato”.
 E si chiedono “Quale panorama verrà offerto allo sguardo di chi salirà sulla sommità della torre monumentale di San Martino della Battaglia, quando il cantiere sarà aperto? Quali danni saranno arrecati al delicato sistema idrico di questa zona dagli scavi in galleria? Chi vorrà ammirare in futuro il laghetto del Frassino a Peschiera, lo potrà ancora vedere o sarà stato prosciugato? Il vicino Santuario sarà ancora meta di pellegrinaggio o le crepe causate dai lavori lo avranno reso inagibile? Gli agricoltori avranno ancora acqua per irrigare le colture?”.
 Domani la manifestazione partirà alle ore 14.30 dal Piazzale Einaudi, proprio davanti alla stazione ferroviaria. Il corteo – poco meno di 5 chilometri – percorrerà le vie a nord attraversando anche un tratto della ex strada statale 11 per giungere poi nel centro storico della cittadina e concludersi in Piazza Malvezzi dove si terrà un momento finale che miscelerà musica, convivialità e interventi delle diverse realtà partecipanti.

giovedì 15 ottobre 2015

Stasera in biblioteca si sfogliano Cristina Campo, Simone Weil ed Etty Hillesum

«Narrare la bellezza in tempi in cui tutto è perduto» è il titolo della conferenza in programma stasera alle 20.30 nella biblioteca di Calcinato. Annarosa Buttarelli, dell'Università di Verona, proporrà una conversazione sul pensiero di Cristina Campo, Simone Weil ed Etty Hillesum.

 

venerdì 9 ottobre 2015

Come si spendono i soldi dei calcinatesi in tempo di crisi - 7.

Martedì scorso la giunta municipale il Comune di Calcinato ha stanziato 14 mila 250 euro per finanziare leattività di una nutrita serie di gruppi e associazioni.
  State a sentire. Fra le associazioni culturali hanno ricevuto aiuti economici non solo il Concerto d'inverno (duemila) o il Pedibus (250 euro), ma anche la Festa delle Alberelle (500), la sagra di Sant'Anna (500) e il Presepe vivente (mille e 300). Fra le associazioni d'arma, che negli scorsi anni hanno disseminato monumenti autocelebrativi un po' ovunque sul territorio, hanno ricevuto 800 euro i Carabinieri in congedo, mille gli alpini di Calcinatello (che festeggiano i 40 anni di attività) e i loro 200 euro ciascuno gli alpini del capoluogo, i bersaglieri e le associazioni aereonautica, carristi, e reduci. Altri mille e 200 sono stati versati al Comitato Fiera di Santa Maria e 400 all'Associazione genitori, mentre per gli organismi di volontariato che si occupano di cooperazione internazionale mille e 500 euro ciascuno sono andati all'Aps di Antonio Corsini per lo sviluppo economico dell'Africa, al Gruppo dei Prati che opera in Guinea Bissau agli Amici delle missioni orsoline in Brasile e 300 ciascuno al Gruppo di impegno missionario di Esenta di Lonato e all'associazione Cesar attiva in Sudan.

giovedì 8 ottobre 2015

No Tav: il nostro consigliere invita in piazza il sindaco per la manifestazione del 17

Alla cortese attenzione
del Sindaco Marika Legati
Calcinato
Il Coordinamento NO TAV Brescia-Verona ha organizzato per il 17 ottobre a Desenzano del Garda una manifestazione con corteo che partirà da Piazza della Stazione alle ore 14.30 e arriverà in Piazza del Municipio.
L'iniziativa intende sostenere la richiesta del ritiro del progetto TAV e sostituirlo con interventi di potenziamento e riqualificazione della linea esistente.
Mi pare che, nel quadro della riflessione politica della Amministrazione Comunale da Lei diretta, sia necessario ribadire che il progetto in discussione è inutile, costoso, devastante per l'ambiente e il bilancio dello Stato.
Non starò qui a ripetere tutte le criticità irrisolte e irrisolvibili di questa nuova grande opera pubblica, che sono da Lei ben conosciute. Ritengo che oggi, anche in virtù delle ineludibili novità di queste ore, ci siano le condizioni per una forte pressione sul Governo e le Regioni Lombardia e Veneto per farlo ritirare.
La Sua autorevole presenza, insieme a quella degli altri Sindaci dei territori interessati, alla manifestazione del 17 ottobre sarebbe un segnale forte e difficile da trascurare.
In attesa di una risposta, La saluto cordialmente.
Flavio Marcolini

mercoledì 7 ottobre 2015

Benvenuti a Calcinato, giovani maliani!

Oggi  giungeranno a Calcinato quattro giovani profughi maliani che verranno accolti in una struttura parrocchiale.
 Ne dà notizia il parroco don Ruggero Zani, il quale spiega che “verranno ospitati in un edificio di nostra proprietà che si è liberato quest’estate, in via Don Minzoni 12, vicino alla canonica e confacente alla bisogna. Nei giorni scorsi abbiamo ultimato la realizzazione degli allacciamenti e delle opere di tinteggiatura, muratura e impiantistica elettrica e idrotermosanitaria”.
 A Calcinato arrivano attraverso la Caritas diocesana, organismo in contatto con la Prefettura (che segue l’emergenza profughi in provincia) e che - informa il parroco - “si assumerà tutte le incombenze correlate all’accoglienza, dagli aspetti giuridici, burocratici, igienico-sanitari alla fornitura di generi alimentari e allo svolgimento di lezioni di italiano durante la permanenza. Questi due ultimi aspetti potranno essere gestiti in loco in collaborazione con il nostro Centro Mano Fraterna e con i docenti dell’Istituto comprensivo”.
 Anche tutte le spese per i lavori materiali in corso di svolgimento verranno rimborsate alla Parrocchia dalla Caritas Diocesana attraverso i fondi messi a disposizione dalle istituzioni competenti.
 Il gruppo di quattro africani potrà rimanere per il tempo necessario alla definizione del loro status da parte della magistratura, dai 18 ai 24 mesi. Ma già dopo sei mesi saranno abilitati a cercarsi un lavoro. Nel frattempo un gruppo di sostegno parrocchiale li seguirà nello svolgimento di piccole attività quotidiane in oratorio e nello sviluppo di una rete di relazioni in paese.

domenica 4 ottobre 2015

Oggi flash mob a Ponte San Marco

Sono già centinaia le firme raccolte ieri nelle piazze in calce alla petizione per chiedere a Renzi il ritiro del progetto della nuova linea ferroviaria d alta capacità. Dopo le manifestazioni di ieri a Calcinatello e a Calcinato, stamattina  la mobilitazione prosegue a Ponte San Marco con un flash mob in Piazza Rovetta dalle ore 8 alle 12.

sabato 3 ottobre 2015

Nel weekend 3 maniifestazioni No Tav a Calcinato

Stanno giungendo decine di adesioni ogni giorno alla mobilitazione No Tav di oggi e domani.
 Stamattina ci trovate con un gazebo a Calcinatello in Piazza Pertini dalle ore 8 alle 12; nel pomeriggio siamo al Piazzale Italmark a Calcinato dalle 14 alle 18. Domenica 4, infine, concluderemo le manifestzioni a Ponte San Marco, con un flash mob in Piazza Rovetta dalle ore 8 alle 12. 
Per contatti potete telefonare al 328.6909701 o consultare la pagina
https://www.facebook.com/events/1615719978680914/.

venerdì 2 ottobre 2015

Stasera si inaugura a Brescia la Biblioteca del Centro per la nonviolenza

Oggi - genetliaco del Mahatma Gandhi proclamato dall’Onu Giornata internazionale della nonviolenza - riapre in via Milano 65 a Brescia la storica Biblioteca del Centro per la nonviolenza, un istituto specializzato tra i più forniti in tutta Italia sulle tematiche della pace, del disarmo, dell’ecologia.
Nato nel 1977 per iniziativa di un gruppo di obiettori di coscienza in servizio civile, il Centro “non solo raccoglie materiale bibliografico e documentario” come spiega Adriano Moratto, uno dei volontari, “ma intende soprattutto costituire un gruppo di ricerca e divulgazione su questi temi”.
 ”Grazie a una immensa mole di lavoro - osserva - oggi nella biblioteca è consultabile un patrimonio di oltre 2500 volumi (ma il numero si va continuamente arricchendo), con gran parte dei testi che hanno fatto la storia della nonviolenza e dell’antimilitarismo (fra cui l’edizione originale dell’opera omnia di Gandhi)”: racconta. “E’ inoltre presente un archivio molto corposo che documenta (con opuscoli, carteggi, volantini, ma anche filmati, diapositive, materiale fotografico) tutte le attività del movimento nonviolento, i primi passi in Italia dell’ecologismo, le lotte nel nostro paese per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare (tra le curiosità c’è il testo dell’arringa che un allora sconosciuto avvocato Mino Martinazzoli pronunciò nel 1972 in difesa del giovane obiettore rezzatese Claudio Bedussi), le iniziative contro le installazioni missilistiche (ricchissimo, ad esempio, è il settore sulle manifestazioni a Comiso), l’industria bellica, la campagna per l’obiezione fiscale alle spese militari, gli sforzi per la pace nei Balcani, in Medio Oriente e nel Golfo Persico e tanto altro ancora”.
 Il Centro promuove anche corsi di studio e approfondimento, convegni e seminari su e con i più importanti divulgatori o teorici della nonviolenza e anche di queste attività l’archivio conserva le tracce. “Qui” spiega Moratto “è possibile facilmente consultare una documentazione consistente su un periodo della storia (anche bresciana) che continua ancora oggi a far sentire la sua eco”.
 “Non bisogna poi dimenticare l’emeroteca” sottolinea “che conserva una quarantina di collane di riviste italiane e straniere tuttora in commercio e che risulta difficile trovare altrove, ma anche decine di testate che hanno fatto la storia dell’antimilitarismo europeo dagli anni ’60 agli anni ’80”.
 Venerdì per l’inaugurazione ci sarà una conferenza di Giorgio Beretta (analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere) sul tema “Armi, conflitti e migrazioni: le scelte politiche, economiche e militari alla base della continua emergenza rifugiati”. Questa singolare biblioteca resterà poi aperta al pubblico il lunedì e il mercoledì dalle ore 15alle 18. Per informazioni si può telefonare al n. 030.3229343 o inviare una e-mail a movimentononviolento.bs@alice.it.

giovedì 1 ottobre 2015

Weekend No Tav a Calcinato

Weekend di mobilitazione No Tav nel nostro comune, uno dei territori che sarebbero maggiormente penalizzati dal passaggio della nuova linea ferroviaria. Sabato 3 ottobre saremo con un gazebo a Calcinatello in Piazza Pertini dalle ore 8 alle 12 e nel pomeriggio al Piazzale Italmark a Calcinato dalle 14 alle 18. Domenica 4, infine, concluderemo la mobilitazione a Ponte San Marco, con un flash mob in Piazza Rovetta dalle ore 8 alle 12. Nel corso delle tre manifestazioni i cittadini potranno firmare la petizione per chiedere il ritiro definitivo del progetto. Chi non potrà partecipare può comunque firmare on line al link: https://www.change.org/p/fermiamo-il-progetto-tav-brescia-verona-prima-che-sia-troppo-tardi