sabato 31 marzo 2018

Domani alle 11 in Piazza del Comune

Domattina manifesteremo dalle ore 11 alle 12 in Piazza del Comune con un presidio nonviolento per denunciare la bocciatura in consiglio comunale della “mozione antifascista per l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale Civiche” proposta dal gruppo Bene Comune, considerato il moltiplicarsi negli ultimi tempi di scritte ed espressioni che riecheggiano i tempi bui della dittatura.
Non ci saranno microfoni né installazioni, solo donne e uomini in piedi. Agli interessati sarà consegnato un foglio che riassumerà le ragioni dell'iniziativa. Ai partecipanti raccomanderemo poi di disporsi in semicerchio con un atteggiamento sobrio e silenzioso. A turno sarà possibile prendere la parola ed essere ascoltati dai presenti.
La richiesta che ci accomunerà resta quella di vietare l'utilizzo degli spazi pubblici a gruppi e persone che perseguano la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, ovvero diffondano in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incitino a commettere o commettano violenza o atti di provocazione alla violenza o di discriminazione.

venerdì 30 marzo 2018

FERMIAMO IL FASCISMO!

Apprezzando l'affettuoso sostegno che ci giunge da decine e decine di amici e compagni(fra gli altri ci ha incoraggiato stamattina l'inatteso messaggio di Lidia Menapace, la leggendaria staffetta partigiana ormai 94enne) invitiamo tutte e tutti in Piazza del Comune domenica 1° aprile alle ore 11 a protestare contro la bocciatura in consiglio comunale a Calcinato della “mozione antifascista per l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale Civiche” proposta dal capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri, considerato il moltiplicarsi negli ultimi tempi di scritte e manifestazioni che riecheggiano i tempi bui della dittatura.
Vietare l'utilizzo delle Sale Civiche a gruppi e persone che perseguano la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, ovvero diffondano in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incitino a commettere o commettano violenza o atti di provocazione alla violenza o atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, è un elementare atto di civiltà.
Riaffermiamo il diritto-dovere di recepire una chiara norma costituzionale (la XII disposizione transitoria e finale) e la legge Mancino, al fine di salvaguardare Calcinato da abusi da parte di gruppi o organizzazioni che operano in violazione dei principi democratici, in difesa dei quali molti nostri concittadini hanno sacrificato la giovinezza, la salute e finanche la vita.
Denunciamo in tutte le sedi necessarie il grave affronto subito dalla memoria dei nostri martiri, uccisi nelle carceri fasciste e nei lager nazisti.
Mobilitiamo la cittadinanza per un nuovo Aprile di Liberazione, in difesa della storia italiana, dei valori fondativi della nostra comunità, della Repubblica nata dalla Resistenza.

giovedì 29 marzo 2018

Pasqua in piazza con i partigiani

FERMIAMO IL FASCISMO!
DOMENICA 1° APRILE - ORE 11
PIAZZA DEL COMUNE - CALCINATO
Dopo lo sconcerto di ieri sera, oggi è il tempo della lucidità e dell'organizzazione. L'impietosa bocciatura della “mozione antifascista per l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale Civiche” proposta dal capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri, considerato il moltiplicarsi negli ultimi tempi di scritte e manifestazioni che riecheggiano i tempi bui della dittatura, non può e non deve passare sotto silenzio.
Alla destra calcinatese che ha avuto il coraggio di respingere un documento che chiedeva fosse  “vietato l'utilizzo delle sale civiche a gruppi e persone che perseguano la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, ovvero diffondano in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incitino a commettere o commettano violenza o atti di provocazione alla violenza o atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” va data una risposta immediata, concreta e decisa.
Riaffermiamo il diritto-dovere di recepire una chiara norma costituzionale (la XII disposizione transitoria e finale) e la legge Mancino, al fine di salvaguardare Calcinato da abusi da parte di gruppi o organizzazioni che operano in violazione dei valori e dei principi a cui la nostra comunità civile si ispira, in difesa dei quali molti nostri concittadini hanno sacrificato la giovinezza, la salute e finanche la vita.
E quindi domenica 1° aprile alle ore 11 organizziamo un presidio antifascista in Piazza del Comune. Non si contano le adesioni che ci stanno giungendo da ogni parte della provincia. Ci sarà anche Lucio Pedroni, presidente provinciale dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia. "Questo gesto - ci ha detto - è molto grave perché respinge una mozione che noi sosteniamo in ogni realtà in cui siamo presenti, peraltro già approvata a Brescia, Sarezzo, Lumezzane, Siena, Milano e numerosi altri comuni italiani. Essa non fa altro che ribadire quanto previsto dalla Costituzione: se uno vuole fare il fascista o il razzista, la nostra democrazia gli permette di farlo a casa sua, in un contesto privato, ma non può in alcun modo utilizzare strutture pubbliche della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista".
E Pedroni ha preannunciato che il confronto si sposterà anche in sede legale: "Stiamo valutando in quale modo impugnare sotto il profilo giuridico questo atto incostituzionale".

mercoledì 28 marzo 2018

Respinta la mozione antifascista!

Ci  giunge ora una gravissima notizia: poco dopo le ore 22 di stasera il consiglio comunale di Calcinato (con i voti della maggioranza di destra guidata dal sindaco Marika Legati, a cui si è unito il consigliere Vania Gobbetto) ha respinto la "mozione antifascista" di Bene Comune “per l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale Civiche”.
La destra calcinatese - nelle sue variegate espressioni - si è ritrovata unita nel respingere un documento che chiedeva fosse  “vietato l'utilizzo delle sale civiche a gruppi e persone che perseguano la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, ovvero diffondano in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incitino a commettere o commettano violenza o atti di provocazione alla violenza o atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
Eppure la mozione, presentata dal capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri, non faceva altro che recepire una  chiara norma costituzionale (la XII disposizione transitoria e finale) e la legge Mancino, al fine di salvaguardare Calcinato da abusi da parte di gruppi o organizzazioni che operano in violazione dei valori e dei principi a cui la nostra comunità civile si ispira, in difesa dei quali molti nostri concittadini hanno sacrificato la giovinezza, la salute e finanche la vita.
In questo amaro momento il nostro pensiero va ai martiri calcinatesi dell'antifascismo, ad Alberti, a Morelli, a Roveri, a Tavella, a tutti i partigiani uccisi nelle città, sui monti e nei lager: ancora fischia il vento e infuria la bufera! Ora e sempre Resistenza.

martedì 27 marzo 2018

Buono sociale per persone non autosufficienti

Da ieri a Calcinato le famiglie interessate ad accedere al buono sociale per anziani non autosufficienti e per persone con disabilità grave assistiti a domicilio possono inoltrare la domanda all’ufficio servizi sociali del Comune.
La misura è riservata ai cittadini disabili anziani di età non inferiore a 65 anni non autosufficienti assistiti a domicilio con totale inabilità con diritto all’indennità di accompagnamento, i disabili gravi di età compresa tra i 18 e 64 anni.
Naturalmente i richiedenti devono appartenere ad un nucleo familiare con reddito Isee non superiore a 12 mila euro. Il valore del buono può essere di 300 euro o 200 euro mensili, a seguito di apposita valutazione del servizio sociale e la concessione sarà subordinata alla sottoscrizione di un progetto assistenziale tra servizio sociale comunale, anziano richiedente e familiare che presta le cure.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’ufficio servizi sociali del Comune ai numeri 030/9989221- 9989236 – 9989245.

lunedì 26 marzo 2018

Mercoledì arriva in consiglio comunale a Calcinato la mozione antifascista

Mercoledì 28 marzo alle ore 20.45 approda finalmente in consiglio comunale a Calcinato la "mozione antifascista per l’aggiornamento del regolamento comunale per l’utilizzo delle sale civiche", presentata da Bene Comune per contrastare l'avanzata di un fenomeno assai preoccupante in paese. Tutte le informazioni sono qui: http://lineaindipendente.blogspot.it/2018/01/ancora-fischia-il-vento-una-mozione.html
Insieme ad essa ci sono poi altri sedici argomenti all'ordine del giorno. Nella prima parte, fra l'altro, verranno discusse altre due interrogazioni a risposta scritta di Bene Comune: una sui "carotaggi in corso sul territorio” e l'altra presentato con la lista “Con te per Calcinato” per chiedere lumi sul progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità: come sapete sono in arrivo le lettere di esproprio e il tema è quanto mai caldo (ne parleremo stasera dalle ore 20.30 nella sala civica Morelli in piazza Repubblica).
Nella seconda parte del consiglio comunale verranno analizzati importanti provvedimenti amministrativi: dalla  “individuazione dell’ente capofila della Centrale unica di committenza tra i comuni di Lonato del Garda e Calcinato” a un “prelevamento dal fondo di riserva di cassa per integrazione capitoli di spesa”, dalle “variazioni al bilancio di previsione 2018/2020 e al piano annuale e triennale delle opere pubbliche” alla “approvazione del piano finanziario e delle tariffe 2018 per la Tari”, da una modifica al Regolamento Iuc alla approvazione del Regolamento per la disciplina dell'attività di estetista, dalle modifiche al Regolamento comunale e alla Carta dei servizi dell’asilo nido comunale Magica Bula alla convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale con i comuni di Odolo e Irma.

domenica 25 marzo 2018

Tav: arrivano gli espropri!

Ieri è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera 42/2017 riguardante la tratta Brescia-Verona del progetto Tav. Quindi ora c'è l'autorizzazione a partire con i cantieri e gli espropri.
Il progetto prevede una gran quantità di cambiamenti in fase di costruzione d’opera, che quindi riteniamo dovrebbe ricevere una nuova valutazione di impatto ambientale, per non parlare di tutti i problemi irrisolti (dalle falde acquifere ai 40 siti contaminati sui cui passerà il tracciato) che faranno sicuramente lievitare esponenzialmente costi e tempi di realizzazione.
Invitiamo tutti alla resistenza nonviolenta, continuando sulla strada dei ricorsi legali (la delibera può essere impugnata, sia dai comitati sia dagli amministratori sia dai singoli cittadini espropriati) e a partecipare alle assemblee con il collegio giuridico che il movimento No Tav sta preparando sul territorio. 
Per il momento trovate ulteriori informazioni sulla delibera nel sito del CIPE, sulla pubblicazione nella GAZZETTA UFFICIALE,
mentre il documento dell’approvazione con le 309 prescrizioni è qui:  http://ricerca-delibere.programmazioneeconomica.gov.it/42-10-luglio-2017/ oppure qui:

sabato 24 marzo 2018

Auguri, vecchio Lawrence!

Oggi Lawrence Ferlinghetti compie 99 anni: gli rendiamo omaggio con questi suoi luminosi versi:
“Osa essere un guerrigliero poetico nonviolento,
un antieroe.
Controlla la tua voce più incontrollata 

con compassione.
Fai il vino nuovo con gli acini della rabbia.

Ricorda che gli uomini e le donne sono esseri
Infinitamente estatici, infinitamente sofferenti.

Solleva i ciechi, 
spalanca le tue finestre chiuse,
solleva il tetto,
svita le serrature dalle porte, 

ma non buttare via i cardini.
Le parole possono salvarti dove le armi non possono
E se hai due fette di pane, fai come fecero i Greci – 
vendine una
e con la moneta del reame compra girasoli.”

(da Poesia come arte che insorge)

giovedì 22 marzo 2018

Giuliano Pontara è a Brescia

Negli anni ’70 fece scuola, nel clima infuocato di quei tempi, la sua illuminante introduzione al classico del Mahatma Gandhi “Teoria e pratica della non violenza” (allora non era ancora invalsa l’indicazione capitiniana di unire il concetto in “nonviolenza”, solo recentemente integrata nella lingua italiana): 136 pagine che aprirono un mondo alla rivolta senza armi propugnata allora da illuminate quanto ignorate pattuglie di obiettori sparse per la penisola.
Lui è Giuliano Pontara, 85 anni portati con saggia mitezza, che stasera alle ore 20.30 sarà all’Auditorium Santa Giulia, in via Piamarta 4 a Brescia, proprio per commemorare la figura di Gandhi a 70 anni dal suo assassinio nell’India dei conflitti religiosi. Fra i massimi studiosi della nonviolenza a livello internazionale, il filosofo dialogherà con il sindaco Emilio Del Bono, con il professore dell’Università statale di Brescia Antonello Calore e con il ricercatore Mimmo Cortese dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere.
Quella di Pontara è una vita tutta all’insegna dell’internazionalismo, da quando, in seguito a forti dubbi maturati sulla moralità del servizio militare, alla fine del 1952 lasciò l'Italia  per la Svezia, paese dove poi ha sempre vissuto. Ha insegnato Filosofia pratica per oltre 30 anni all'Istituto di filosofia dell'Università di Stoccolma. Negli anni ‘80 e ‘90 è stato anche professore a contratto in diverse università italiane.
Tra i fondatori della Università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace (Unip) con sede a Rovereto, lo studioso è oggi membro del Tribunale permanente dei popoli fondato da Lelio Basso ed è stato in giuria nelle sessioni del Tribunale sulla violazione dei diritti in Tibet, sul diritto di asilo  e sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia.
Innumerevoli i suoi saggi su una variegata congerie di tematiche etiche, filosofiche e politiche. È stato uno dei primi ad introdurre in Italia la conoscenza sistematica del pensiero nonviolento, attraverso diversi volumi, l’ultimo dei quali è “Quale pace? Sei saggi su pace e guerra, violenza e nonviolenza, giustizia economica e benessere sociale”, uscito per le edizioni Mimesis un paio d’anni fa.
Stasera, in particolare, svolgerà una riflessione sul rapporto fra “giustizia e pace in Gandhi”. Dopo una breve introduzione generale sul pensiero del padre dell’India moderna, presenterà la dottrina dell’ahimsa nella quale è radicata la concezione della nonviolenza elaborata dal Mahatma e si soffermerà sul tema della giustizia nel quadro della visione di una società del “benessere per tutti”. La seconda parte dell’intervento, dopo alcuni dati sulle crescenti disuguaglianze economiche, sarà più propriamente legata all’antimilitarismo di Gandhi, anche in riferimento all’attuale dissennata corsa agli armamenti.

lunedì 19 marzo 2018

Monitoraggio olfattivo ai Barconi

Ai Barconi di Calcinatello l'amministrazione comunale di Calcinato avvierà la procedura per il monitoraggio sistematico del disturbo olfattivo, con l'obiettivo di verificare sei i miasmi che da anni infestano la zona siano "riferiti o riferibili ad attività potenzialmente coinvolte e site sul territorio del Comune, per un'area di indagine di 1 km".
Le operazioni di monitoraggio dureranno sei mesi, dal 9 aprile al 9 ottobre, e tutti i residenti nella zona potranno diventare segnalatorie quindi partecipare attivamente al monitoraggio secondo tre modalità o tramite un modulo cartaceo o attraverso la piattaforma web QCumber oppure con entrambe le modalità.
Chi intende effettuare segnalazioni su modulo cartaceo deve depositare entro venerdì 30 marzo all’Ufficio Protocollo del Comune, in busta chiusa con la dicitura “Candidatura segnalatore monitoraggio sistematico degli odori ai sensi della DGR 3018”, il modulo debitamente compilato e sottoscritto, che è disponibile sul sito del Comune di Calcinato e all’Ufficio Tecnico Comunale (allegandovi una copia del documento di identità e una cartina che individui il punto in cui verrà svolto il monitoraggio. disponibili sul sito medesimo). Successivamente le operazioni di monitoraggio verranno svolte dai segnalatori tramite compilazione dei moduli, che dovranno essere consegnato con le stesse procedure con cadenza mensile, entro il 10 del mese seguente.
Chi invece desidera inviare segnalazione tramite la piattaforma web QCumber, deve iscriversi nello stesso intervallo di tempo mediante accesso al sito www.q-cumber.org, analogamente a chi segue la via cartacea, depositare da lunedì 19 a venerdì marzo all’Ufficio Protocollo del Comune, in busta chiusa con la dicitura “Candidatura segnalatore monitoraggio sistematico degli odori ai sensi della DGR 3018”, il modulo debitamente compilato e sottoscritto, che è disponibile sul sito del Comune di Calcinato e all’Ufficio Tecnico Comunale. 
Per ulteriori chiarimenti si può contattare l’Ufficio Tecnico Comunale al numero 030/9989225, mentre per informazioni sull’impiego della piattaforma web QCumber è a disposizione il numero verde 800973370 o la mail info@q-cumber.org.

martedì 13 marzo 2018

Acqua bresciana: vogliamo votare!

Il Comitato Acqua Pubblica ricorre alle vie legali per costringere il il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli a convocare il referendum sulla gestione del servizio idrico per i prossimi trent'anni, proposta sostenuta da 55 Comuni in rappresentanza di oltre 300 mila bresciani.
Il Comitato dà tempo alla Provincia fino al 20 marzo per inserire nelle voci la spesa necessaria per la consultazione referendaria e fino al 25 marzo per fissare la data del referendum, non successiva al 24 giugno, ultima data utile come da regolamento. 
"Per agevolare la Provincia, abbiamo proposto di sottoporre entro il 25 marzo la modifica del regolamento referendario provinciale circa i tempi di effettuazione della consultazione, indicando comunque, in accordo col Comitato promotore, la data di chiamata alle urne entro la fine del 2018" spiega il portavoce Mariano Mazzacani. 
Anche noi ci uniamo al Comitato nel chiedere che i cittadini della nostra provincia possano scegliere liberamente tra il lucro fine a se stesso, a beneficio di pochi privati, o l'interesse dell'intera comunità bresciana.

lunedì 12 marzo 2018

La Corte dei Conti ha approvato il Tav Brescia-Verona

E’ notizia dei giornali di giovedì 8 marzo che la Corte dei Conti ha approvato il lotto AC/AV Brescia-Verona. L’approvazione in realtà è avvenuta venerdì 2 marzo, esattamente due giorni prima dalle elezioni.
Partiamo da questo dato di fatto per valutare una scelta del tutto discutibile, nei contenuti e nelle tempistiche. Un progetto ormai vecchio ed obsoleto che ha mosso i suoi primi passi ad inizio anni ‘90, pieno di lacune e di omissioni come riconosciuto anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha vissuto di continui rinvii e ripensamenti, arriva ad essere approvato in via definitiva a due giorni dalle elezioni politiche del 2018.
Supponiamo senza molte incertezze che il timore del cambio di governo, e quindi di una rivalutazione complessiva del progetto Tav Brescia-Verona, abbia spinto ad un’approvazione in un giorno in cui tutti prestavano attenzione solo al voto.
È noto che la Corte dei Conti è un organo tecnico indipendente dalla politica, resta il fatto però che si decide di far passare “in sordina” un progetto altamente distruttivo per l’economia e le comunità che vivono il Basso Garda.
Non è infatti la prima volta che approvazioni o importanti pubblicazioni ufficiali sui quotidiani arrivino in momenti particolari dell’anno dove l’attenzione comune è incentrata su altro.
Appena ci sarà consentito saremo curiosi anche di leggere le integrazioni fornite dal Ministero.
Integrazioni che avrebbero portato la Corte dei Conti ad esprimersi positivamente su questo progetto.
Curiosi perché siamo ben consci che le mancanze erano estremamente gravi, a partire dalla mancata applicazione delle più recenti norme antisismiche ad esempio, per il cui adempimento non bastano semplici integrazioni.
Finora ogni nostra richiesta di accesso agli atti depositati ha ricevuto risposta negativa: si decide senza alcuna partecipazione della comunità locale che il territorio dovrà subire un pesante impatto ambientale ed economico, ma non si possono conoscere i dettagli di come questo progetto verrà realizzato.
Diventeremo un altro caso Tav come la Val Susa?
Il mese scorso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riconosciuto nel suo documento «Adeguamento dell’asse ferroviario Torino – Lione, verifica del modello di esercizio per la tratta nazionale lato Italia fase 1 – 2030» che i dati di traffico di quella tratta erano errati.
In sostanza il progetto su cui è stato avviato il cantiere in Val di Susa, che ha prodotto un enorme sperpero di denaro pubblico e una frattura ormai insanabile con la comunità locale, è stato insistentemente portato avanti su previsioni di traffico errate. Insomma, avevano ragione i No Tav, che denunciavano questo ormai da decenni.
Ma, in piena coerenza con la politica senza senso delle infrastrutture italiane, lo Stato decide comunque di continuare un’opera ormai a tutti gli effetti inutile perché “i cantieri ormai sono aperti”. Cantieri che da anni hanno unicamente portato alla costruzione di un tunnel esplorativo che nulla a che fare con il vero tunnel di passaggio del Tav.
Tornando alla nostra tratta Brescia-Verona, gli studi che denunciano la stessa erroneità di previsioni di traffico sono già stati depositati ai ministeri nei mesi scorsi, e siamo tristemente certi che anche per la Brescia-Verona tra qualche anno, lo Stato riconoscerà l’errore. Prima però, meglio comunque aprire i cantieri dal momento che “il progetto è già stato approvato”!
Siamo in attesa della sentenza al Consiglio di Stato per il ricorso presentato dal Coordinamento No Tav Brescia-Verona e dell’esito degli esposti che abbiamo presentato presso la Commissione Europea.
Certamente non ci fermeremo qui: è inaccettabile e antidemocratico questo modus operandi, è inaccettabile lasciare la ricchezza del proprio territorio a sciacalli dell’ ambiente e delle risorse pubbliche, in attesa tra 10 anni di sentirci dire che avevamo ragione noi ma che “i cantieri sono ormai aperti”.
NOI NON CI FERMIAMO PERCHE’ FERMARLO E’ ANCORA POSSIBILE E TOCCA ANCORA A TUTTI E TUTTE NOI!
NON CI STANCHEREMO DI DIRLO: DA CHE SA PASA MIA!
Coordinamento No Tav Brescia-Verona

lunedì 5 marzo 2018

A Calcinato la destra ha fatto il v(u)oto

Ieri 3.460 calcinatesi (il 52,23%, la maggioranza assoluta dei voti validi: mica paglia) hanno votato per Mariastella Gelmini, candidata all'uninominale alla Camera dei Deputati per la coalizione di destra (Lega - Forza Italia - Fratelli d'Italia - Noi con l'Italia).
La Gelmini è una che nel 2002 ha superato l'esame di Stato per la professione di avvocato, a 29 anni, andando fino alla Corte d'Appello di Reggio Calabria (dove la percentuale di esami superati è di circa il 90%, contro il 30% circa delle città del Nord Italia).
Una che come ministro ha firmato la peggior riforma della scuola nella storia repubblicana del nostro paese.
Una che il 23 settembre2011, facendo i complimenti agli scienziati che avevano rilevato neutrini che avrebbero viaggiato a una velocità superiore a quella della luce (cosa poi smentita da un più accurato controllo), affermò: "Alla costruzione del tunnel tra il Cern e i Laboratori nazionali del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro" (naturalmente tra i due laboratori, distanti in linea retta 730 km, non esiste nessun tunnel).
Una che in televisione fa queste parti qui: 
https://www.youtube.com/watch?v=wpS5gclWrvY
I risultati calcinatesi completi alla Camera sono qui:
http://www.comune.calcinato.bs.it/allegati/3135%5ECAMERA%20risultati%2004%20marzo%202018.pdf
Quelli calcinatesi al Senato invece sono qui:
http://www.comune.calcinato.bs.it/allegati/3134%5Erisultati%20Senato%2004%20marzo%202018.pdf

giovedì 1 marzo 2018

Valle Giulia, 50 anni fa

Piazza di Spagna, splendida giornata, 
traffico fermo, la città ingorgata 
e quanta gente, quanta che n'era! 
Cartelli in alto e tutti si gridava: 
«No alla scuola dei padroni! 
Via il governo, dimissioni!». 
E mi guardavi tu con occhi stanchi, 
mentre eravamo ancora lì davanti, 
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti 
c'erano cose certo più importanti. 
«No alla scuola dei padroni! 
Via il governo, dimissioni!». 
Undici e un quarto avanti a architettura, 
non c'era ancor ragion d'aver paura 
ed eravamo veramente in tanti, 
e i poliziotti in faccia agli studenti. 
«No alla scuola dei padroni! 
Via il governo, dimissioni!». 
Hanno impugnato i manganelli 
ed han picchiato come fanno sempre loro; 
ma all'improvviso è poi successo 
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un fatto nuovo: 
non siam scappati più, non siam scappati più! 
Il primo marzo, sì, me lo rammento, 
saremo stati millecinquecento 
e caricava giù la polizia 
ma gli studenti la cacciavan via. 
«No alla scuola dei padroni! 
Via il governo, dimissioni!». 
E mi guardavi tu con occhi stanchi, 
ma c'eran cose molto più importanti; 
ma qui che fai, ma vattene un po' via! 
Non vedi, arriva giù la polizia! 
«No alla scuola dei padroni! 
Via il governo, dimissioni!». 
Le camionette, i celerini 
ci hanno dispersi, presi in molti e poi picchiati; 
ma sia ben chiaro che si sapeva; 
che non è vero, no, non è finita là. 
Non siam scappati più, 
non siam scappati più. 
Il primo marzo, sì, me lo rammento... 
...No alla classe dei padroni, 
non mettiamo condizioni, no!
Paolo Pietrangeli