sabato 30 marzo 2019

Martedì c'è il consiglio comunale

Martedì 2 aprile alle ore 19 approda di nuovo in consiglio comunale a Calcinato la seconda variante al Piano di governo del territorio vigente. In municipio se ne parlerà dopo aver proceduto alla illustrazione delle “controdeduzione alle osservazioni”, per giungere alla approvazione definitiva degli atti costituenti l'importante strumento di programmazione urbanistica
Il tortuoso iter di questa seconda variante era stato avviato nell'ottobre 2016. Già modificato con un primo intervento nel dicembre 2013, il Pgt in vigore dal 2013 subirà quindi un'ulteriore sostanziale mutazione. L’anno scorso, dopo una prima approvazione di questa seconda variante, era stata decretata a dicembre la sospensione della sua procedura di approvazione, in attesa di modifica dell'Atto di pianificazione provinciale.
Lunedì sera sono previsti anche l'esame ed approvazione di alcune variazioni al bilancio di previsione 2019-2021.

mercoledì 27 marzo 2019

Don Angelo, i poveri e la rivoluzione

L'altrieri se n'è andato a 79 anni il sacerdote bresciano don Angelo Chiappa, uno che vedeva lontano. Riconoscenti lo ricordiamo pubblicando un suo testo del 2007, che sembra scritto stamattina.


I POVERI STANNO ‘ RIVOLUZIONANDO’ IL MONDO? 
Provo a leggere la storia - cronaca di questo tempo alla Don Milani. Il quale diceva che ai poveri restano a disposizione solo due strumenti: lo sciopero e il voto. E, come succedeva a quelli di Barbiana ‘andarsene alla ricerca di una vita migliore’. 
Il mondo è in evoluzione: accenno solo ad alcuni fenomeni, senz’ordine di nessun genere, ma solo attraverso suggestioni che mi tornano alla memoria. 
Alcuni paesi del terzo mondo bussano alla porta del G7 e pare non potranno restarci troppo perché India, Russia e Cina in breve avranno un indice di produttività consumo pari al 50% di quello di tutto il mondo. Molti altri paesi sottosviluppati – anche attraverso forme violente – stanno reclamando il diritto al voto e al cambio dei governanti. Perfino la Cina si impegna a ridurre lo stato prodotto dallo sviluppo abnorme e a ridurre la distanza tra ricchi e poveri, cercando un socialismo capitalista. I monaci buddisti, votati alla povertà, si mettono a capo della rivolta contro i governanti e ne pagano da martiri il prezzo. Il Card. Tettamanzi, al saluto di missionari laici, dice che così la ‘diocesi non s’impoverisce’, ma insegna alla diocesi che deve qui dedicare più risorse ai poveri. Il Papa continua a richiamare il fatto che l’arricchimento di pochi è la causa dell’impoverimento degli altri; per le famiglie chiede più risorse e per i giovani un lavoro non precario. Finalmente il grido profetico della POPULORUM PROGRESSIO di quarant’anni fa, sta cambiando il linguaggio ecclesiale, dove i ‘poveri sono beati’ e non fa ragionare solo attorno alla povertà spirituale, ma anche attorno alla maledizione della povertà materiale. E così ragionano anche quelli del G7 e Fondo monetario internarnazionale.  Mentre da parte di alcuni grandi impazziti si continua a cercare lo scontro armato, il resto del mondo continua a trovarsi per prevenire guerre e far cessare guerre. L’Iraq, l’Iran e la Palestina sono guerre infinite, perché i ‘poveri’ fanno i kamikaze e i sabotaggi e resistono nei meandri dei loro monti selvaggi. 
Intanto la fiumana dei poveri, per tutte le vie possibili solo all’ingegno ‘della miseria’, continua a invadere le terre ricche e sviluppate: ogni governo cerca gli strumenti per regolamentare, ma nessuno riesce a fermare gli ingressi e, questi una volta arrivati, non si sognano più di tornarsene a casa. I POVERI STANNO RIVOLUZIONANDO IL MONDO, la Chiese, le fedi, le etnie, le appartenenze, i confini geografici e sempre più le guerre si devono dichiarare impotenti e ‘pure follie’ volute dai ricchi a scapito dei poveri. Anche il dibattito culturale continua in mille forme diverse a ‘occuparsi dei poveri’. Nelle scuole di tutto il mondo - finalmente anche nella nostra italietta -si ragiona in termini multietnici, multi religiosi, multi linguistici. Gli ‘scambi culturali’ stanno diventando uno sport consolidato; così il turismo si veste di esterofilia. Così le abitudini, così i linguaggi, così i comportamenti. Questi ‘multi’ sono il segno che le forme dei potenti’ perdono costantemente esclusive e primogeniture.
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Noi italiani continuiamo con le nostre celebrazioni ‘di memoria’ il tanto di bello che c’era nel passato. Sembra che abbiamo bisogno di tener la testa all’indietro, pur di non disturbare il presente che fingiamo sia tranquillo, E intanto il fiume delle novità ci scorre al fianco, dentro e attorno a noi. La novità è questa: I POVERI STANNO OCCUPANDO IL MONDO COME LE ACQUE DEL DILUVIO DA CUI NON POSSIAMO SALVARCI CON NESSUNA ARCA PER RIFUGIARCI: LE ACQUE DELLE POVERTA’ STANNO PURIFICANDO IL MONDO DEI SUPPONENTI, DEI PRESUNTUOSI, DEI ‘VECCHI’. Sicuramente a generare la novità hanno contribuito moltissimo i mezzi di comunicazione di massa e nessun potere riesce a fermarne la pervasività. BEATE LE ARMI DELLA COMUNICAZIONE, DEL SAPERE: così ragionava la didattica di Barbiana: conoscere, sapere, vedere, farsi comunque una cultura.  Perché spesso la tracotanza ‘dei vecchi poteri e delle vecchie logiche’ era ed è frutto di incultura e di ignoranza. In queste situazioni non occorre lasciare il mondo in mano al mercato e ancor meno al capitalismo-mercato.   SERVE LA POLITICA: serve più che mai. SERVONO UOMINI VERI CHE FANNO POLITICA VERA. Naomi KLEIN: servono politici che sappiano utilizzare LA CRISI per un salto di qualità per interpretare finalmente la VOCE POSSENTE DELLA FIUMANA DEI POVERI. Come ben scrive Naomi in “SHOCK ECONOMY”: questa donnina fragile nelle forme ma robusta nell’analisi della realtà per progettare un FUTURO ETICO. E LA POLITICA ? Uscire dalla crisi da soli è egoismo; uscirne insieme è politica: l’ha detto lui da Barbiana. La Bibbia racconta di un tot di piaghe d’Egitto: in questi ultimi tempi se n’è aggiunta una peggiore: FRIEDMAN - purtroppo premio Nobel. I suoi boys stanno ovunque stanno i potenti e prepotenti, pensando al proprio annientano libertà e diritti alla vita di miliardi di persone. Ma le vie del Signore ‘ sono infinite’ e Lui sa scrivere dritto sulle righe storte. La sua penna? Miliardi di poveri che esigono qualità di vita diversa. 
Anche in Italia, pur nel clamore di tante contraddizioni, i meno fortunati stanno chiedendo alla politica di governare l’economia. I più accorti su questo dovrebbero essere coloro che ‘ si considerano classi medie’: la scuola di Friedman aveva chiaro che le ‘classi medie’ devono entrare in gran parte nel regno immenso della povertà, perché possano trionfare ‘ i diritti’ dei migliori e dei più assatanati di potere e di denaro. Per fortuna qualche altro premio Nobel – fra i primi alcuni allievi di Friedman –lo hanno contestato e ne hanno dimostrato non solo la brutalità di sistema, ma anche l’impossibilità di venirne a capo. Certo dopo la piaga Friedman un’altra piaga incalza: la banalità e il pettegolezzo, che non è una piccineria, ma un virus sociale che si trasmette anche, ma non solo, attraverso il linguaggio dei mass - media. IL danno ( o vantaggio? ) più grosso lo fanno ai tanti, tantissimi politici – Grillo direbbe : nostri stipendiati – che finiscono per essere cloni di se stessi: si comportano come li vuole la gente infettata dal virus dell’ignoranza e del pettegolezzo e finiscono per identificarsi col clone. “ Ah! L’uomo forte, quello che finalmente mette ordine!”. Buona parte della nostra storia s’è sfracellata sotto le zampe violente degli uomini forti, impegnati a mettere ordine. HISTORIA MAGISTRA VITAE?

Anche nella desolazione di Barbiana qualcuno ha tolto il punto interrogativo studiando la storia dalla parte dei vinti. Il radicale rimedio a questa flatulenza della storia, se non vogliamo che i poveri vengano colpiti dal virus, il priore ce l’ha insegnato: dare ai poveri l’arma intelligente più micidiale: IL SAPERE; IL CONOSCERE. Ciò che possiamo fare noi ‘piccoli uomini di buona volontà’ è impegnarci a fare cultura dalla parte dei poveri, insegnando loro ad utilizzare i mezzi non violenti di rivolta che nessuno gli può togliere di mano. Se non altro perché hanno solo quelli: il voto, lo sciopero e … migrare dove gli scarti del tavolo del ricco epulone, bastano in una prima fase a togliere il ‘mal di fame’. Quando lo stomaco è sazio si vuole altro: non si ha paura a far l’assalto alla diligenza! Sembra paradossale tutto questo. Incredibile? Impossibile? Eppure la storia sacra insegna che un ragazzetto armato di niente, con un sasso ha distrutto un gigante. E che una splendida donna difesa solo dalla sua grazia fisica ha tagliato la testa del feroce Oloferne. Occorre crederci e … operare con tenacia, perché ‘la gente sappia’. I poveri veri non sono dotati di intelligenza, ma di ingegno: occorre farglielo esprimere. 
Ottobre 2007 
don Angelo Chiappa

lunedì 25 marzo 2019

Domani c'è il Consiglio comunale dei ragazzi

A Calcinato è convocato per martedì 26 marzo alle ore 20 in municipio la prossima seduta del Consiglio comunale dei ragazzi. All’ordine del giorno testimonianze e riflessioni sull’Olocausto e sulle foibe, l’organizzazione del ballo di fine anno scolastico, la partecipazione alle attività della piattaforma ambientale Q-Cumber e l’ideazione di nuovi giochi al Parco Più di via Gramsci.

domenica 24 marzo 2019

Ferlinghetti è centenario!

Oggi Lawrence Ferlinghetti compie 100 anni! 
Con lui abbiamo imparato a disertare ogni guerra, ad amare i profumi, i saperi ed i viaggi, con lui abbiamo parlato di moscarole e formaggi prealpini, di come tradurre i poeti italiani ed evitare i sensi unici.
Le radici bresciane vibrano dense e profonde nell'ultima antologia di quest'uomo che da oltre mezzo secolo è considerato unanimemente dalla critica fra i maggiori poeti viventi.
“Fui concepito nell'estate del millenovecentodiciotto / mentre era in corso una qualche guerra / ma non impedì a due persone / di fare all'amore a Ossining quell'anno" recita l'incipit di "True Confessional", pezzo forte di "Greatest poems", volume pubblicato da Mondadori.
La traduzione di Leopoldo Carra rende giustizia anche nella lingua di suo padre a questo scrittore che non poté mai conoscere il genitore, essendo Carlo Ferlinghetti da Chiari scomparso prima della nascita del quinto figlio. Dopo aver girato mezzo mondo, l'avventuroso battitore d'aste era approdato agli inizi del secolo scorso nello stato di New York dove mise su famiglia, morendo d'infarto nell'ottobre 1918: Lawrence nascerà il 24 marzo 1919.
E se da un lato il poeta consegna antifrasticamente alla nube dell'indefinito quel grandioso e terribile conflitto mondiale, da diverse pagine di questa silloge - che riprende testi dalla prima raccolta del 1955 "Pictures of the Gone World" fino alla sua ultima opera “At Sea” - promanano gli echi di una infanzia languida e sofferta, consentendoci di ripercorrere la sua ricchissima parabola esistenziale.
Abbandonato a nemmeno un anno anche dalla madre Clemence (ricoverata per disturbi psichici) e affidato alla zia Emily che scompare a sua volta precocemente nel 1925, fu allevato dalla ricca famiglia presso la quale la zia faceva la governante. Il piccolo Lorenzo - come amava farsi chiamare da piccolo - va a scuola, ma già a 10 anni si guadagna da vivere vendendo giornali. Lettore onnivoro, nel 1937 si iscrive alla Università del North Carolina, dove si laurea nel 1941. Richiamato in guerra, partecipa fra l'altro allo sbarco in Normandia e all'invasione del Giappone. Al termine del conflitto torna a New York, dove scrive poesie e articoli per giornali locali. Poi si trasferisce a Parigi, dove sbarca il lunario con impieghi precari fino al 1950 trovando anche il tempo di laurearsi alla Sorbona. Nel 1951 a San Francisco si sposa con Selden Kirby-Smith e lavora come insegnante fino al 1953, quando con Peter Martin (figlio dell'anarchico italiano Carlo Tresca) apre a Columbus Avenue, nel cuore della città, il City Lights Pocket Book Shop, la più famosa libreria d'America. Scrive e pubblica volumi di poesie e romanzi, divenendo il coordinatore del movimento letterario della beat generation, che segnò una decisiva svolta rivoluzionaria, ecologista e libertaria, nel panorama culturale statunitense fino ad allora offuscato dal maccartismo. I libri suoi e degli amici Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Gregory Corso vendono centinaia di migliaia di copie, ma gli procurano anche noie con la giustizia. Nel 1957 è arrestato e processato per la pubblicazione di "Howl", il poema di Ginsberg considerato il manifesto dei beatnik: "assolto per la rilevanza sociale del testo". L'anno dopo esce il suo capolavoro "A Coney Island of the mind", che riscuote un grande successo di pubblico. Viaggia poi in lungo e in largo per le due Americhe e pubblica splendidi libri e dischi di liriche.
Trova anche il tempo per fare due figli, Julie nel 1962 e Lorenzo jr. nel 1963. Dal 1967 al 1973 guida le proteste contro la guerra in Vietnam, recitando testi che invitano all'obiezione di coscienza e subendo arresti e persecuzioni. Sempre del 1973 è il divorzio e l'inizio della breve relazione con Paula Lillevand. Con lei partecipa alle mobilitazioni ecologiste e a molti festival di poesia, fra cui quello di Castelporziano nel 1979. Gli anni '80 lo vedono approfondire gli studi di pittura e scrivere versi inneggianti alla causa pacifista. La sua libreria diventa nel frattempo un vero e proprio tempio della cultura internazionale. Grazie a lui, a partire dal 1988, alcune strade di San Francisco vengono intitolate a poeti, Ferlinghetti incluso. Sempre intensi i rapporti con il nostro paese: lavora a lungo con Fernanda Pivano, traduce per la City Lights le opere di Pasolini, tiene numerosi reading e vince diversi premi, dal Camaiore al Flaiano al Cavour. A Brescia grande successo ha avuto la mostra a lui dedicata a Santa Giulia nel 2017. Negli ultimi tempi continua a sostenere con sorprendente freschezza la lotta contro le guerre e il capitalismo: le sue opere e performance sono salutari iniezioni di fiducia nella libertà, nella nonviolenza, nella possibilità che tutte le donne e gli uomini del pianeta possano vivere felici.
Auguri, caro vecchio straordinario Larry!                
Flavio Marcolini

sabato 23 marzo 2019

A Montichiari contro il maxidepuratore

Oggi siamo stati con centinaia di cittadini a Montichiari alla manifestazione organizzata dal Comitato di salute pubblica per dire no alla costruzione del maxidepuratore del Garda lungo il fiume Chiese.
Dal parco di via Turati abbiamo percorso insieme 4 chilometri e mezzo lungo il sentiero sterrato che costeggia il fiume, ritornando infine al parco per un momento conviviale.
Per l'occasione abbiamo imparato una nuova canzone, sull'aria di una tristemente più nota:

Il Chiese mormorava calmo e placido al passaggio 
dei reflui gardesani il sommo omaggio.
Gli scarichi del Garda le acque nere e marroncine 
scendevano a Gavardo e a Muscoline.
Posar gli immensi tubi è uno sfracello, 
uno sfregio alla natura a ciò che è bello.
Piazzar su questi prati una tal fogna, 

voi converrete certo è una vergogna.
Risparmio ogni commento "lusinghiero"
Il Chiese disse no! Ciò non sarà mai vero!

Il Chiese poveretto sonnecchiava nel suo letto, 
ignaro dell'ignobile progetto.
Ma l'Aato, l'Ats Garda Ambiente, e Acque Bresciane 

gli stavan preparando nuove grane.
Si svegliò da un incubo premonitore, 
dall'argine arrivava un brutto odore.
E immense pompe e giganteschi tubi, 

colate di cemento a metri cubi.
Risparmio ogni commento "lusinghiero"
Il Chiese disse no! Ciò non sarà mai vero!

venerdì 22 marzo 2019

Chi scarica liquidi maleodoranti nel Chiese?

Sversamenti di materiale liquido maleodorante nel fiume Chiese destano allarme a Calcinatello, dove il Comitato Cittadini a firma del suo portavoce Laura Corsini ha girato tre filmati inviandoli via pec al sindaco Marika Legati, ai Carabinieri, alla Polizia Locale oltre che ad Arpa, Ats, Acque Bresciane e Garda Uno.
Gli scarichi sono avvenuti in prossimità del depuratore di via San Martino, dove - scrivono gli ecologisti - mercoledì sera un tubo di dimensioni notevoli scaricava liquido maleodorante nel fiume. Nonostante l’intervento immediato della Polizia Locale, la stessa cosa si è ripetuta anche la sera di giovedì intorno alle ore 17.30”.
I video mostrano il defluire di ingenti quantità di materiale nerastro, che a giudicare dai commenti aveva un odore nauseabondo.
Il Comitato Cittadini informa che “erano presenti il 20 marzo, oltre alla Polizia Locale di Calcinato, anche i tecnici di Depurazioni Benacensi e Acque Bresciane i quali, accertata la presenza dello scarico, verificavano il depuratore e procedevano a controlli tecnici di routine”. Il giorno dopo, “alla presenza ancora dei tecnici, il materiale scaricato presentava miasmi ancora più forti”.
Chiedendo “cosa sia stato scaricato, se tale modalità di scarico diretto sia consentita dalla legge e da quanto tempo questa procedura sia stata avviata”, il Comitato Cittadini interroga le autorità per sapere “come mai, dopo quanto accaduto la sera del 20, il 21 non si sia provveduto ad effettuare controlli al fine di evitare che accadesse nuovamente tale scempio?”.
Ricorda che “nei giorni scorsi l'Istituto superiore della Sanità ha consegnato la relazione sulle cause e il veicolo di diffusione dell'epidemia di polmonite e legionella che la scorse estate ha fatto ammalare oltre 500 persone nella Bassa bresciana e provocato la morte di almeno tre pazienti confermando che l'epidemia si è diffusa dal fiume Chiese, che ha quindi necessità di essere alimentato da acqua depurata e non da presunte ‘acque’ maleodoranti”.
Il Comitato in queste ore sta valutando “se procedere con una denuncia contro ignoti per scarico abusivo incontrollato, proprio per consentire agli enti preposti di avere documentazione dettagliata dei casi avvenuti sul territorio di Calcinato”.

giovedì 21 marzo 2019

Processo Comune-Gedit rinviato al 12 dicembre

Stamattina il Tribunale Civile di Brescia ha rinviato a giovedì 12 dicembre l’inizio del procedimento a carico del Comune di Calcinato, citato in giudizio dai dirigenti della ditta Gedit che han chiesto un risarcimento di 551 mila euro dal momento che secondo loro il sindaco Marika Legati avrebbe ritardato con le proprie azioni in sede giuridica per quattro mesi l'ampliamento della discarica di rifiuti gestita dalla società bresciana in via Cavicchione.
Tale ampliamento prevede l'innalzamento della quota delle due vasche presenti, già colmate, per un ulteriore quantitativo di rifiuti industriali non pericolosi, pari a circa 180 mila metri cubi, e il riempimento di un nuovo bacino con altri 400 mila metri cubi.  
La ferrea linea difensiva approntata dai legali del Comune riguarderà a questo punto chi sarà destinato a succedere a Marika Legati come sindaco, visto che lei terminerà a fine maggio il suo secondo mandato amministrativo e non potrà quindi ricandidarsi.

martedì 19 marzo 2019

No Tav: il fronte ambientalista riparte da Calcinatello

Affollata assemblea del movimento No Tav ieri sera alla scuole elementari di Calcinatello.
A cordinarla la portavoce del Comitato No Tav di Calcinato, Laura Corsini, la quale ha ripercorso le motivazioni dell’opposizione in sede locale, preannunciando che “la battaglia continuerà perché l’opera non è una prorità a soprattutto avrà elevatissimi costi e devastanti impatti ambientali” e richiamando “le amministrazioni comunali della tratta a far sentire la propria voce in merito, ricorrendo al Tar come fanno per avversare altri progetti problematici”.  
E’ toccato poi a Daniel Gallina, sempre del Comitato, ripercorrere la fitta serie di criticità che stravolgeranno la vita sul territorio: vaste aree di cantiere, nuova viabilità fra sottopassi e cavalcavia, spostamento del canile San Rocco, diverse nuove rotonde, rivoluzione della viabilità in località Barconi, un viadotto a 12 campate da via Cavour a via Cimitero sul fiume Chiese, una galleria sotto il Monte di Sopra, una centrale elettrica di alimentazione in località Sant’Anna, quasi sul confine con il comune di Lonato.
Per il Coordinamento No Tav Brescia-Verona, Fiorenzo Bertocchi ha riproposto tutte le ragioni politiche del “no ad un progetto fuori da ogni logica di programmazione e tuttora ricco di problematiche ed enigmi. Il Tav è un treno fatto per essere usato da pochi facoltosi; le esigenze del territorio sono disattese da questa grande opera che ignora le esigenze di spostarsi per lavoro e studio: i pendolari non potranno servirsene per i piccoli spostamenti. Altre sono le priorità nel Bresciano, come riutilizzare le stazioni dismesse e migliorare i collegamenti con le provincie di Parma e Cremona”.
Bertocchi ha poi richiamato “l'inquietante intreccio fra politica e affari che si profila, con le pressanti richieste dei poteri forti di realizzare un progetto inutile, dannoso e molto costoso, come dimostrano tutti i dati oggettivi a disposizione”, invitando alla “massiccia partecipazione alla manifestazione nazionale contro le grandi opere di sabato 23 marzo a Roma”.
Il prof. Erasmo Venosi (che fu membro della Commissione ministeriaòe per la modifica del Piano nazionale dei trasporti dal 2006 al 2008 e vicepresidente della Commissione per il rilascio delle autorizzazione integrate ambientali al Ministero per l'Ambiente dal 2008 al 2009) ha ricordato l’analisi costi-benefici da lui presentata al governo lo scorso anno, “la quale dimostra l’inutilità sociale dell’opera negandone ampiamente la validità sociale”, sottolineando poi “la contrarietà al progetto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha chiesto la revisione delle misure antisismiche previste in quanto non aggiornate, un elemento fondamentale in una zona sismica come il Garda”.
Secondo Venosi, infine, sono “ampiamente sovradimensionate le previsioni di traffico formulate da chi la propone: il Ministero delle infrastrutture ragiona sulla base di dati del maggio 2007, ancora prima della crisi, con tassi di crescita oggi improponibili”.

lunedì 18 marzo 2019

No Tav: stasera assemblea a Calcinatello

Stasera alle ore 20.30 il movimento No Tav organizza una assemblea pubblica alle scuole elementari di via Santa Maria 28 a Calcinatello.  Interverranno l'avvocato Fausto Scappini  e il tecnico Erasmo Venosi, che aggiorneranno sugli ultimi sviluppi della tortuosa vicenda  a livello nazionale e si soffermeranno in particolare sulla situazione locale.

sabato 16 marzo 2019

Puzza a Calcinatello: un esposto del Codacons

A Calcinatello il Codacons ha presentato un esposto alla Procura e ad Arpa sull’annosa questione dei  liquami sparsi per le strade di campagna e degli odori insopportabili che da tempo attanagliano il paese. L’ultimo episodio l’altro giorno ha visto un mezzo che trasportava liquami maleodoranti ribaltarsi per via, disperdendo ampie quantità di gessi di defecazione destinati ai terreni della zona.

venerdì 15 marzo 2019

Non sono vaccinati? Niente asilo. Ma anche no

Martedì 12 marzo hanno perso un giorno di scuola quattro bimbi di età compresa tra i 4 e i 5 anni, frequentanti la scuola d'infanzia comunale Bianchi di Ponte San Marco, dopo che era stato notificato dal Comune ai loro genitori il decreto di allontanamento dalla struttura per la mancata presentazione dei documenti vaccinali dei bambini, previsti per legge per garantirne la frequenza, entro il termine del 10 marzo.
Ciò ha destato non solo meraviglia e stupore tra i genitori, ma anche sgomento: tutti i genitori dei 4 bambini asserivano di aver adempiuto esattamente a quanto previsto dalla normativa vigente, come più volte da loro già fatto presente, ma non era dello stesso parere l'amministrazione comunale che ha notificato il provvedimento.
E' necessario fare un breve excursus legislativo per meglio comprendere di cosa stiamo parlando. Il Decreto Legge 73/2017, convertito in Legge 31 luglio 2017 (Legge Lorenzin) prevede l'obbligo della somministrazione di 10 vaccini per i minori di età compresa tra gli 0 e i 16 anni (art. 1). Tale legge preclude la frequenza ai nidi e alle scuole d'infanzia (quindi per i bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni) che non abbiano provveduto alla presentazione presso la scuola di pertinenza di uno dei documenti di cui all'art. 3, comma 1, ovvero: libretto vaccinale completo in relazione alla fascia di età del bambino, oppure certificato di esonero, sospensione o differimento dei vaccini redatto dal pediatra di libera scelta, oppure copia della lettera, trasmessa ad ASST di competenza, in cui viene richiesto formale appuntamento vaccinale del bambino. La legge prevedeva, per l'anno scolastico 2017/2018, la possibilità di avvalersi dell'autocertificazione di tali documenti (art. 5), ai sensi del DPR n. 445/2000, con l'obbligo però di provvedere alla presentazione dei documenti autocertificati entro il 10 marzo successivo. Tale facoltà, prevista dal legislatore esclusivamente per l'anno scolastico citato, è poi stata prorogata anche per l'attuale anno scolastico in corso 2018/2019 tramite il cosiddetto Decreto Milleproroghe (legge 108/2018). Dalla normativa quindi si evince palesemente come la scadenza del 10 marzo interessi esclusivamente chi si avvale della facoltà dell'autocertificazione, pena l'allontanamento dalla scuola frequentata e la non riammissione del minore fino alla presentazione di quanto autocertificato. Si aggiunga che la circolare congiunta del Ministero della Salute e del Miur del 6 luglio 2018 ha prescritto che la lettera di formale richiesta di appuntamento vaccinale indirizzata ad ASST che si intende presentare alla scuola per la frequenza del minore, debba essere stata trasmessa ad ASST in data posteriore a quella del 6 luglio 2018.
Già a settembre 2018 il Comune di Calcinato riceveva dall'ATS l'elenco dei bambini frequentanti la scuola d'infanzia comunale Bianchi di Ponte San Marco "non in regola con le vaccinazioni", come previsto dalla normativa. Venivano quindi invitati i relativi genitori a fornire idonea documentazione, di cui all'art. 3, comma 1, per la frequenza scolastica. Tutti i genitori presentavano copia della lettera da loro trasmessa ad ASST, con la quale avevano richiesto formale appuntamento vaccinale, spedita in data posteriore al 6 luglio 2018 come da circolare, e fornivano poi anche copia della ricevuta di ritorno che comprovava la sua trasmissione e ricezione da parte di ASST. Poco dopo, sempre a settembre, seguiva una lettera da parte del Comune che richiamava i genitori a rispettare la scadenza del 10 marzo per la trasmissione di documentazione attestante la vaccinazione. I genitori non rispondevano, non considerandola di loro interesse in quanto avevano già presentato un documento che garantiva la frequenza dell'intero anno scolastico, senza alcuna scadenza.
Il 6 marzo 2019 il Comune scriveva nuovamente ai genitori chiedendo di presentare la documentazione dovuta entro il 10 marzo, come da normativa vigente. I genitori si presentavano al protocollo facendo registrare la propria risposta: la scadenza del 10 marzo non riguardava il loro caso in quanto non si erano avvalsi dell'autocertificazione, bensì avevano già provveduto a presentare uno dei documenti citati e previsti dall'art. 3, comma 1, della legge 119/2017, ovvero copia della lettera di richiesta di formale appuntamento vaccinale presentata alla propria ASST di competenza.
Si sperava che la situazione fosse stata ampiamente chiarita, anche alla luce del fatto che pure l'anno precedente, 2018, sempre a ridosso del famoso 10 marzo, si erano registrati dei fraintendimenti e delle incomprensioni: era stato fatto un incontro tra i genitori, il segretario comunale, il vicesindaco e la responsabile dell'Ufficio Istruzione per chiarire il punto e si era risolto il problema senza scossoni.
La mattina del 12 marzo la prima sorpresa: i genitori venivano chiamati negli uffici municipali per la notifica di un documento, si presentano dal messo comunale e si ritrovavano tra le mani il decreto di allontanamento a firma del Sindaco del proprio figlio a partire dal 13 marzo 2019. Nel decreto si citavano l'art. 3, comma 1 e l'art. 5 della legge 119/2017 e si scriveva che l'allontanamento veniva eseguito perché non era stata presentata idonea documentazione vaccinale per la frequenza scolastica.
Come sopra indicato, la documentazione, validissima ai sensi di legge, era già stata presentata a settembre 2018 e nessun genitore di questi bambini si era avvalso dell'autocertificazione. La scadenza del 10 marzo non riguardava pertanto nessuno di questi casi.
Nel pomeriggio di martedì 12 i genitori illustravano al Sindaco, firmatario dei decreti di allontanamento in qualità di responsabile dei servizi scolastici. Al termine dell'incontro il primo cittadino dichiarava che avrebbe valutato attentamente la situazione. Nel pomeriggio di mercoledì 13 la nuova sorpresa, quando il sindaco comunica per iscritto alle famiglie “la sospensione del provvedimento di esclusione, in attesa di ulteriori chiarimenti da parte dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani - ndr) e di Ats”. E quindi i bambini da ieri sono di nuovo a scuola con i loro compagni.

giovedì 14 marzo 2019

No Tav: la lotta continua

In questi giorni sono apparsi articoli di stampa preoccupanti sul tema dell'Alta Velocità BresciaVerona. Dall'ipotesi di quadruplicamento sponsorizzata da Legambiente, alle dichiarazioni del Ministro Toninelli, che pare abbia detto sì al Tav, ma in modo "sostenibile". Quello che traspare è che, dalla Torino-Lione alla nostra tratta, si cerchi una mediazione all'interno del governo per arrivare all'ipotesi di un ridimensionamento delle opere. A fronte di queste notizie vogliamo essere molto chiari: sui territori e la salute della popolazione non si scende a compromessi.
Per tutelare davvero i comuni coinvolti e i loro cittadini c'è solo un'alternativa al devastante e inutile progetto fino ad ora promosso ed è quella dell'uso e del potenziamento della linea storica. Un'idea che noi avanziamo da sempre. Non saranno qualche riduzione o qualche compensazione a cambiare la sostanza delle cose. Non è nemmeno accettabile l'idea di un impattante e costosissimo quadruplicamento. Ovunque passi il Tav è un enorme spreco di denaro pubblico, che porta con sé danni ambientali ed espropri. Per questo motivo noi non ci arrestiamo e proseguiamo nella nostra lotta. Domenica 17 marzo saremo al Santuario del Frassino a Peschiera per una mattina informativa, soprattutto legata all'impatto devastante che il Tav potrebbe portare con sé a danno del Laghetto e del Santuario. Lunedì 18 marzo, invece, è in programma un'assemblea pubblica a Calcinato (sala civica di Via Santa Maria 28 - Calcinatello, ore 20.30) per informare la popolazione e fare il punto della situazione sul piano politico. Due appuntamenti importanti dove torneremo a denunciare il silenzio delle amministrazioni comunali. Infine come attivisti NoTav parteciperemo alla manifestazione nazionale del 23 marzo a Roma contro le Grandi Opere. 
Coordinamento No Tav Brescia-Verona

mercoledì 13 marzo 2019

Una lettera agli studenti

Nel 1967, più di 50 anni fa, un gruppo di ragazzi guidati da don Lorenzo Milani, dopo la bocciatura di alcuni di loro agli esami per la maturità magistrale, decise di scrivere una lettera ad una professoressa immaginaria di quel tempo, in cui la scuola era fortemente selezionatrice e, con le bocciature, censurava anche i modelli scolastici come quello innovativo e radicale della Scuola di Barbiana.
Oggi, che i nodi del modello di sviluppo occidentale stanno venendo al pettine con i cambiamenti climatici e tutte le conseguenze ad essi connesse, ci sentiamo di scrivere questo messaggio a voi studenti per stimolarvi a prendere in mano la situazione.
Esattamente come chiede Greta Thunberg, la giovane svedese che nonostante i suoi 16 anni mostra una maturità politica da fare invidia ad ogni adulto. In un'intervista al "Guardian" ha detto: "Ho sentito parlare per la prima volta di cambiamento climatico quando avevo otto anni. Ho imparato che è una cosa creata dagli esseri umani. Mi dicevano di spegnere le luci per consumare meno elettricità e di riciclare la carta. Era strano, pensavo, che fossimo in grado di cambiare l'intera faccia del pianeta e il prezioso strato di atmosfera che lo rende la nostra casa: se eravamo capaci di fare questo, perché non ne sentivo parlare ovunque? Perché il clima non era la prima cosa di cui sentivo parlare quando accendevo la tv? Titoli, programmi radiofonici, giornali: non avrei dovuto sentir parlare d'altro, come se fosse in corso una guerra mondiale. Però i nostri leader politici non ne parlavano mai. Se usare i combustibili fossili minaccia la nostra esistenza, come è possibile che continuiamo a usarli? Perché non ci sono dei limiti? Perché non è illegale farlo? Perché nessuno parla dei pericoli del cambiamento climatico che è già in corso? E del fatto che duecento specie animali si estinguono ogni giorno? Ho la sindrome di Asperger e per me le cose sono bianche o nere. Guardo le persone che sono al potere e mi chiedo perché hanno reso le cose così complicate. Sento la gente dire che il cambiamento climatico è una minaccia alla nostra esistenza, però tutti vanno avanti come se niente fosse. Non possiamo più salvare il mondo rispettando le regole perché le regole devono essere cambiate. Se vivrò cent'anni, sarò ancora qui nel 2103. Quello che facciamo o non facciamo ora condizionerà tutta la mia vita e quella dei miei amici, dei nostri figli e dei loro nipoti. Gli adulti ci hanno deluso. E dato che la maggior parte di loro, compresi giornalisti e politici, continuano a ignorare la situazione, dobbiamo agire, oggi".
Sulla chiamata di Greta, molti studenti di tutta Europa hanno iniziato a ritrovarsi, ogni venerdì, di fronte ai palazzi del potere, in Belgio, Germania, Svezia, Olanda, Australia, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito... emplicemente per stare con i loro cartelli che chiedono conto agli adulti, "Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa, invece gli state rubando il futuro". Molti studenti in molte nazioni, ma ancora molto pochi in Italia. Non notiamo in Italia lo stesso fermento che c'è all'estero e se dovesse essere perché pensate che i cambiamenti climatici non vi riguardano, vorremmo dirvi che vi sbagliate di grosso: niente più di questo fenomeno influirà sul vostro futuro, perché avrà effetti sulla disponibilità di acqua, sulla produzione di cibo, sulla sicurezza dei territori, sulle migrazioni.
Vorremmo darvi un consiglio: fate emergere tutto l'egoismo che è in voi per difendere il vostro futuro, perché se la temperatura terrestre continuerà a salire la vostra vita sarà un inferno.
Dunque parlatene, studiate, confrontatevi con gli esperti (le autogestioni potrebbero essere delle buone occasioni...) e poi alzate la voce per inchiodare chi puo' decidere alle sue gravi responsabilità.
La mattina del prossimo 15 marzo è indetto uno sciopero mondiale per il clima, promosso proprio dagli studenti. Non mancate questa occasione per iniziare un percorso: abbiamo poco tempo per rimediare ma possiamo ancora farlo. Ci avete prestato il futuro ed è tempo che lo riprendiate nelle vostre mani per renderlo sicuro, possibile e vivibile, non credete?
Francesco Gesualdi, Centro Nuovo modello di Sviluppo (già allievo di Barbiana e coautore di
Lettera a una professoressa)
Sergio Venezia (Associazione CO-Energia - Progetti collettivi di Economia Solidale)
Oreste Magni (Eco-istituto Valle del Ticino)
Amalia Navoni (Coordinamento Lombardo Nord-Sud)
Roberto Burlando (Docente di Economia Universita' di Torino)
Mario Agostinelli (Associazione Energia Felice e Laudato Si')
Lidia Di Vece (Federazione Italiana Economia del Bene Comune)
Tonino Perna (Ecolandia - Parco Ludico Ecologico Ambientale)
Alberta Cardinali (Rete Gas Marche che aderiscono ad Adesso Pasta!)
Don Virginio Colmegna (Fondazione Casa della Carità)