lunedì 5 marzo 2012

Preghiera su commissione

Oggi Pierpaolo Pasolini compirebbe 90 anni. Ricordandolo come uno fra i pochi geni che rifulsero in terra d'Italia, pieni di lacrime proponiamo questi suoi versi.

Ti scrive un figlio che frequenta
la millesima classe delle elementari.

Caro Dio,
è venuto un certo signor Homais a trovarci
dicendo di essere Te:
gli abbiamo creduto:
ma tra noi c'era uno scemo
che non faceva altro che masturbarsi,
notte e giorno, anche esibendosi davanti a fanti e infanti,
ebbene...
Il Signor Homais, caro Dio, Ti riproduceva punto per punto:
aveva un bel vestito di lana scura, col panciotto,
una camicia di seta e una cravatta blu;
veniva da Lione o da Colonia, non ricordo bene.
E ci parlava sernpre del domani.
Ma tra noi c'era quello scemo che diceva che invece Tu
avevi nome Axel.
Tutto questo al Tempo dei Tempi.

Caro Dio
liberaci dal pensiero del domani.
E' del Domani che Tu ci hai parlato attraverso M. Homais.
Ma noi ora vogliamo vivere come lo scemo degenerato,
che seguiva il suo Axel
che era anche il Diavolo: era troppo bello per essere solo Te. Viveva di rendita ma non era previdente.
Era povero ma non era risparmiatore.
Era puro come un angelo ma non era perbene.
Era infelice e sfruttato ma non aveva speranza.
L'idea del potere non ci sarebbe se non ci fosse l'idea del domani;
non solo, ma senza il domani, la coscienza non avrebbe giustificazioni.
Caro Dio, facci vivere come gli uccelli del cielo e i gigli dei campi.

Nessun commento:

Posta un commento