Ricordo il sole di una bomba
a chi confonde pulsanti e bottoni
nel buio di stanze metalliche.
Ricordo il sole di una bomba
a chi passa la vita a dimenticare
il male fatto dalla sua obbedienza.
Ricordo il sole di una bomba
a chi schiaccia le formiche
sotto i tacchi delle scarpe.
Ricordo il sole di una bomba
a chi ogni giorno china la testa
e dice di non star poi tanto male.
Ricordo il sole di una bomba
a chi è convinto che i dubbi
siano l'altra metà del male.
Il sole di una bomba è lì.
A ricordare i bambini cremati
a bruciare il cemento e la polvere
a incalzare i funzionari della Ragione
a stremare i poeti del sale
ad atterrire allegre vecchiette
ad asciugare lacrime colpevoli
a preoccupare tranvieri assonnati
a infastidire l'uomo del telegiornale
a uccidere i sogni solitari.
flavio marcolini, 4 giugno 1987
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