mercoledì 10 ottobre 2018

Bacheca addio?

Con il solo voto contrario del capogruppo di Bene Comune, Ennio Allegri, martedì 9 ottobre a Calcinato il consiglio comunale ha approvato il “Regolamento per la concessione e l'uso esclusivo delle bacheche ai gruppi consiliari”.
Saranno sedici quelle previste - sei nel capoluogo, quattro a Ponte San Marco e sei a Calcinatello - suddivise fra maggioranza e minoranza. E così questi spazi informativi non saranno più appannaggio di chi sinora li ha utilizzati dopo averne fatto richiesta. 
La bacheca di via Marconi, che prima ci spettava per diritto acquisito dal 1977, ora sarà sorteggiata fra i quattro gruppi di minoranza, dei quali uno rimarrà privo, considerato che le bacheche per essi a Calcinato saranno solo tre. 
Un Regolamento che ha come fine, all'articolo 1, quello di “fornire un’adeguata informazione alla cittadinanza consentendo la pubblicazione delle proprie attività politiche” non tiene conto dell’esistenza in consiglio comunale di gruppi consiliari di minoranza, maggiori del numero delle bacheche che propone. 
I gruppi consiliari di minoranza rappresentano una parte significativa degli elettori calcinatesi, ma il loro diritto di essere informati viene tirato a sorte mentre la maggioranza trattiene per sé un numero di bacheche che rappresenta tutte le forze politiche che la compongono. Sarà una coincidenza? 
La bacheca per noi ha un valore politico e affettivo straordinario. Per oltre quattro decenni è stata la voce dei compagni sotto varie sigle: Circolo di Unità Proletaria, Lega di Cultura Arthur Rimbaud, Gruppo Danilo Dolci, Linea Indipendente e, oggi, Bene Comune. Ha dato il via a numerose mobilitazioni, comunicato notizie che hanno poi fatto la storia della nostra comunità, prestato addirittura per qualche anno il suo nome a un bimestrale diffuso fra gli anni '80 e '90 in paese. La bacheca è stata in passato oggetto di attacchi fascisti, vandalismi idioti, incendi di facinorosi, sequestri di manifesti (poi restituiti con tante scuse), ma nessuno prima d'ora aveva mai osato porne in discussione l'esistenza. Ribadiamo che tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione hanno diritto di avere a disposizione una bacheca nel capoluogo e nelle frazioni: il sorteggio non garantisce risultati equilibrati e rispettosi delle norme di civile convivenza, violando un diritto consolidato, riconosciuto e applicato dalle amministrazioni comunali del territorio.



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